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Da Istanbul a Damasco in treno
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Autore:  crosshead [ domenica 30 giugno 2013, 23:48 ]
Oggetto del messaggio:  Da Istanbul a Damasco in treno

Da Istanbul a Damasco in treno

http://www.youtube.com/watch?v=ImP_3S9zUd8

Autore:  saint [ lunedì 1 luglio 2013, 8:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

Già, le linee ferroviarie del Sultano le fecero i tedeschi. E le distrussero gli inglesi (Lawrence in prima linea), era una minaccia troppo forte ai traffici commerciali inglesi. Il Qwait esiste perché gli inglesi volevano impedire che quel progetto venisse attuato, "occupando" l'area del capolinea...

Autore:  crosshead [ lunedì 1 luglio 2013, 12:46 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

Poche parole sulle ferrovie mediorientali

So bene che l’argomento a molti di voi può risultare noioso perchè si interessano esclusivamente di faccende italiane o al massimo di quelle europee, ma a me, appassionato di storia e di ferrovie mondiali, dopo il dotto intervento di Saint, è venuta la voglia di scrivervi due note in proposito.

La maggior parte delle ferrovie esistenti nel medio oriente furono costruite dai turchi ottomani grazie alla tecnologia ed ai finanziamenti tedeschi, tra la fine dell’800 e l’inizio del’900, proprio prima del crollo del loro impero.

Allora furono allestite diverse linee:

-la linea Istanbul – Ankara – Konya – Aleppo che attraversava diagonalmente l’intera Anatolia giungendo fino ad Aleppo, la città più settentrionale della Siria, all’inizio dei territori prettamente arabi;

-la linea Aleppo – Damasco che collegava le due principali città della Siria;

-la linea per Baghdad (completata solo negli anni ’40) che iniziava da Aleppo a Mosul, per poi discendere costeggiando il Tigri fino a Baghdad.
Vedi: viewtopic.php?f=6&t=57140

-la linea dell’Hijaz, il progetto più prestigioso del sultano, una ferrovia che, partendo da Damasco, doveva attraversare la Giordania ed il nord dell’Arabia Saudita (regioni a quell’epoca sotto controllo ottomano), passare per Medina e terminare alla Mecca. In questo modo la città santa sarebbe stata collegata direttamente ad Istanbul, la capitale dell’impero, ed il pellegrinaggio annuale dei fedeli musulmani sarebbe stato enormemente facilitato.
La linea giunse fino a Medina nel 1908, ma poi i lavori furono bloccati a causa della Prima Guerra Mondiale, e mai più completati.
Una diramazione secondaria si dirigeva verso il sud della Siria, ed arrivava sulla costa della Palestina storica ad Haifa, ora in Israele, ed un’ulteriore biforcazione scendeva verso sud fino a Nablus.

Pensate che a quei tempi avremmo potuto viaggiare per tutto l'impero con un unico lasciapassare da Istanbul ad Aleppo, a Damasco ed a Medina, all’epoca tutte sotto controllo ottomano. Ancora negli anni ’20 e ‘30, mentre molte di queste zone erano sotto protettorato inglese o francese, fu comunque possibile spostarsi in lungo ed in largo, forse con qualche problemino burocratico ai vari confini.
Poi nel corso dei decenni furono create nuove frontiere, certe linee caddero in disuso, e la gomma a poco a poco soppiantò la rotaia..........

Ma cosa resta oggi di queste vecchie reti ferroviarie?

Alcuni paesi, come la Siria, la Turchia o Israele (visto di persona), mantengono in funzione la loro rete interna, ma in modo inadeguato rispetto al loro potenziale. Gli autobus sono di gran lunga il mezzo di trasporto pubblico predominante; in queste terre il servizio ferroviario non viene affatto incentivato.

In Siria, ad esempio, i treni hanno una frequenza molto bassa (4 o 5 corse al giorno anche sulle tratte principali) e sono più lenti degli autobus. In compenso sono confortevoli ed economici, ed i paesaggi su certe tratte (come la Latakia – Aleppo) sono meravigliosi.

A livello internazionale, la connessione Istanbul – Aleppo – Damasco era ancora aperta e percorribile con servizio cuccette fino a tre anni fa, poi è stata sospesa per lavori di manutenzione e non riaprirà fino a quando non finirà la crisi in Siria.

Sulla linea dell’Hijaz, c’era fino a pochi anni fa un treno giornaliero tra Damasco ed Amman, ma anche quello è stato sospeso.
La stazione capolinea di Damasco, che come avete visto nel filmato, è un grazioso edificio in stile liberty nel centro moderno della città, è affascinante da visitare, ma è purtroppo chiusa in questi tempi così difficili.

Per ovvi motivi, tutti i treni tra la Turchia e l’Irak sono sospesi da decenni…

Una linea a lunga percorrenza è stata invece aperta negli anni ’70 tra Istanbul e Teheran ed è tuttora in funzione. Il viaggio in vagoni letto dura la bellezza di tre giorni e tre notti, ed include un cambio di linea con l’attraversamento in battello del lago Van, un gioiello racchiuso tra le montagne della Turchia orientale.

Vedi ancora
viewtopic.php?f=6&t=57140
(il relativo filmato è stato purtroppo cancellato)

Autore:  saint [ lunedì 1 luglio 2013, 13:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

Parte della linea per Hejaz viene tutt'ora usata dalla Aqaba Railway Corportation per il trasporto di fosfati. Credo che sia questa la linea più colpita da Lawernce d'Arabia.

Autore:  crosshead [ lunedì 1 luglio 2013, 15:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

Il futuro ferroviario del Medio Oriente: la GCC railway

http://www.railwaygazette.com/news/sing ... -year.html

Questo è un progetto faraonico cui partecipano sei paesi arabi che si affacciano sul Golfo Persico: Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi ed Oman; secondo le tabelle di marcia dovrebbe essere realizzato entro il 2017.

A rendere indispensabili i lavori è l’apocalittico rischio di un attacco missilistico di Israele contro i siti nucleari dell’Iran, che porterebbe al blocco dello stretto di Hormuz ed alla paralisi del traffico mercantile marittimo in cui si concentra la maggior parte degli interscambi commerciali.

I circa duemila chilometri di ferrovia correranno lungo la costa con un ardito ponte che collegherà il Qatar al Bahrein, dal confine settentrionale del Kuwait fino a Salalah (la seconda città per importanza dell’Oman, non lontana dallo Yemen).

Immagine


Per il futuro si programma di estendere la rete fino alla Turchia attraversando l’Iraq e il Kurdistan, per incanalare lungo la nuova tratta i traffici da e per l’Europa e l’Asia, che oggi transitano principalmente per il canale di Suez.

Il progetto vede come protagonista per l’estensione della sua linea (quasi mille chilometri) il sultanato dell’Oman che sta già assegnando gli appalti per il segmento Muscat - Barami (frontiera con gli Emirati Arabi).

Un ruolo di primo piano è attribuito alla Parsons Wodrow, colosso americano del settore, mentre la nostrana Italfer concorre per ottenere un subappalto.

La ferrovia omanita, che con la costruzione anche di 40 stazioni darà vita a 70 mila posti di lavoro, rientra nel piano di sviluppo delle infrastrutture (prevista entro breve tempo pure l’inaugurazione di quattro nuovi aeroporti) con cui il sultano Qaboos bin Said al Said vuole dare impulso al turismo (spiagge, parchi marini, deserto, vestigia storiche) e diversificare l’economia oggi legata prevalentemente al gas e al petrolio.



https://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8 ... dd360c&z=7

Autore:  saint [ martedì 2 luglio 2013, 8:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

A naso era la ferrovia che voleva fare il sultano e gli inglesi NON volevano venisse realizzata.

Autore:  gully [ martedì 2 luglio 2013, 10:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

saint ha scritto:
A naso era la ferrovia che voleva fare il sultano e gli inglesi NON volevano venisse realizzata.


Direi più la sua prosecuzione.

Il Kuwait verso la fine dell'ottocento era sotto l'influenza dell'Impero Ottomano, per cui sarebbe stato il naturale punto di arrivo della ferrovia Baghdad-Bassora e da li in poi le merci avrebbero viaggiato per nave. La zona di influenza ottomana si estendava lungo la costa fino a Qatar, ma era una occupazione recente (dopo il 1870 ed a seguito dell'apertura del canale di Suez) e parecchio contesa dai principati locali e dai principati Sauditi dell'interno.

L'arrivo della ferrovia avrebbe portato ad un notevole sviluppo dei traffici, spostando però una bella fetta di merci dal (da poco scavato) canale di Suez.

La cosa non piaceva agli Inglesi e, proprio a fine ottocento, sono risuciti ad imporre il loro protettorato su Kuwait e, poco dopo, a porre il veto al prolungamento della ferrovia da Bassora.

La linea su indicata ad inizio novecento non era necessaria: allora non c'era il rischio di bloccare il traffico navale nello stretto di Hormutz ... e, soprattutto, non avevano ancora scoperto il petrolio nella zona! :)

Gully

Autore:  saint [ martedì 2 luglio 2013, 10:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Da Istanbul a Damasco in treno

gully ha scritto:
saint ha scritto:
A naso era la ferrovia che voleva fare il sultano e gli inglesi NON volevano venisse realizzata.


Direi più la sua prosecuzione.


Direi che hai ragione!

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