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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 9:51 
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Caro Antonio,
mille grazie per il tuo contributo. Anche quella che proponi è una soluzione di segnalamento interessante a cui avevo pensato.

Circa la questione della comunicazione, l'alternativa di arretrare la comunicazione semplice tra i binari 2 e 3 e sostituendo il deviatoio semplice alla radice del tronchino G con un doppio inglese lascerebbe veramente poco spazio oltre la punta dell'ultimo deviatoio (circa 20cm contro gli attuali 28cm, appena sufficienti per una 668, come si vede in foto). Per lasciare più spazio dovrei rifare l'intera radice Ovest della stazione, oltre a cambiare il taglio dei due moduli di sinistra per adeguarsi alla nuova disposizione dei deviatoi: onestamente, sebbene concordi con te circa il fatto che complichi non poco l'esercizio, non me la sento d'intraprendere un lavoro del genere.

Un caro saluto,
Nicola

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IMG_20221003_104202 by Nicola Testoni, su Flickr


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 10:38 
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Nicola non ricordavo quel segnale, e a Guastalla ci sono andato anche tre mesi fa.
Devo chiedere ai consoci macchinisti, se è un indicatore è un caso unico, solo da quel binario puoi andare sia a Reggio che a Parma.
Che di fatto ha anche senso, avendo solo due vele.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 12:24 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
I macchinisti confermano, c'è.
E c'è pure lato Suzzara (non si vede bene dalla stazione), dato che fuori stazione c'è il raccordo con quello che doveva essere il nuovo deposito officina al posto di Suzzara, e che ora è affittato ad un'impres di manutenzione di veicoli forroviari.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 12:59 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Grazie mille Marco.
Nella prima foto il lato Suzzara nel luglio del 2015: il deviatoio che immette nel raccordo si vede sotto il ponte subito prima della curva verso destra.
Nella seconda foto il segnale principale ripetuto dai segnali sui binari 3 e 4. L'indicatore però è solo per le partenze dal binario 3: altra particolarità delle secondarie?

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TPER ALn 668.018 in arrivo a Guastalla by Il provinciale, su Flickr

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Guastalla by Karl Arne Richter, su Flickr

Saluti e sempre grazie,
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 13:47 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Pandrol ha scritto:
Nel caso di treno in arrivo su binario lungo parzialmente occupato , una marmotta opportunamente posizionata che segnala la via impedita indica al PDM il punto di arresto proprio come fosse un segnale di I categoria .


Come una manovra rispetta solo i segnali di manovra e non quelli dei treni, un treno rispetta solo i segnali da treni e non quelli di manovra almeno fino quando si è fermato.
Infatti appare evidente che oltre il punto di normale fermata un treno in arrivo è tenuto a rispettare questi punti tra cui NON c'è il segnale di manovra.

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Quanto poi ad addentrarci sul ricevimento su binario ingombro (occupato) è meglio evitare di andare a cercarci grane quindi evitiamo di sparare a caso... la cosa è già complicata per sè... :wink:

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Cita:
Riguardo alle manovre , non sussiste alcun limite di velocità da rispettare se non quello legato alla frenatura dei veicoli e all'armamento : una locomotiva isolata in manovra può benissimo raggiungere i 60km/h nei suoi spostamenti se l'armamento lo consente .


qui l' IPCL parla chiaro... :roll:

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 15:38 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 18:19
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Località: Venezia
Buongiorno,
Ringrazio Tz che mi ha preceduto nella puntuale risposta a chi, per convinzioni errate o sentito dire, pontifica sulla normativa ferroviaria, quando basterebbe consultare i testi disponibili in rete per avere la corretta risposta...
Quanto poi alla terminologia, proprio perché siamo in un forum di appassionati di ferrovia e non di frutta e verdura, ritengo un nostro preciso compito favorire la crescita dei neofiti nell'utilizzo dei termini e nei concetti corretti, salvo fornire loro una spiegazione più semplice possibile.
Chiudo qui per non trasformare anche questo bel thread in una sterile polemica.
Nicola, se hai dubbi, chiedi pure ma attento alle risposte!
Buon treno a tutti
Michele


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: lunedì 3 ottobre 2022, 18:24 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 5901
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Allora, tornando alla situazione di Guastalla, che è un esempio pure utile per i plastici.
Oggi non ho avuto notizie dai macchinisti anziani.
Ma a questo punto vedendo le foto, deduco che gli indicatori sono stati posati negli ultimi due anni con il completamento dell'installazione dello SCMT (solo 8 anni).
Il periodo "per covid stai a casa" coincide con la mia andata in pensione, pertanto non sono più andato con regolarità a Gustalla dove avevo un cliente.
La foto con l'indicatore è recente ed è di un consocio. (Devo chiedere cosa ci faceva con un carro soccorso al traino.)
Quella con la FSF 668 05 l'ho già vista ma non ricodro di chi è, in ogni caso a menoria è stata fatta prima del 2016-2017. La foto è molto telata, sicuramente è stata fatta dal ponte pedonlae e il segnale lato Suzzara è a circa 800 m.
La stazione è lunga circa 1 km, se considerimo i limiti di manovra andiamo a circa 1,5 km.
Poi sia il deposito-officina sia lo scalo di san Giacono sono considerati binari di stazione di Guastalla, pertanto inglobati nell'ACEI.

Ah, per la cronaca sulla Parma-Suzzara già da quando era diventata FPS era in vigore il regolamento segnali FS quasi integrale, e tutti gli apparati di stazione sostituiti da ACEI tipo FS, Quello di Sorbolo mi pare fosse telecomandabile sia da Guastalla sia da Parma.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 7:34 
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Nome: Giovanni
Iscritto il: mercoledì 31 agosto 2022, 20:21
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Gentile TZ,

Un esempio che si avvicina molto a ciò che intendevo è quello riportato nell'immagine di MCALLERY relativo alla stazione di Padova reperibile in questo vecchio messaggio :

viewtopic.php?f=21&t=52233&start=30

Si nota la marmotta, il segnale luminoso e una successiva marmotta . In questo caso un treno in arrivo si deve arrestare a monte della prima marmotta, ovvero prima del primo ente proprio come se essa fosse un segnale di prima categoria . Il discorso sarebbe stato identico nel caso di un binario lungo (tipico degli scali merci) interrotto a metà da un segnale basso .

I segnali di manovra non attengono solo ed esclusivamente alla manovra; se un segnale di partenza indica luce verde ma il segnale basso accoppiato non è a via libera, il treno non può partire ed è richiesto esplicito consenso al DM.

Riguardo alla velocità in manovra , è vero quanto riportato: ricordavo male e me ne scuso . Grazie per avermi rinfrescato la memoria , il segnalamento non è il mio lavoro come ho già detto in altro messaggio, e ringrazio per la pazienza avuta nel caricare le immagini del Regolamento , di cui si raccomanda sempre la comprensione critica prima dell'applicazione pedissequa .

A coloro che cercano di trasformare un hobby in una religione , a cui non piacciono le polemiche ma che le iniziano volentieri e a cui non piace la frutta e la verdura ma fanno i fruttivendoli, ricordo che il forum è un gioco . Affinchè rimanga tale, pur essendo iscritto al forum da pochissimo , ho già aggiunto qualcuno alla lista degli ignorabili .

Saluti,
Giovanni


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 8:30 
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Iscritto il: mercoledì 21 dicembre 2016, 20:37
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Pandrol ha scritto:
Si nota la marmotta, il segnale luminoso e una successiva marmotta . In questo caso un treno in arrivo si deve arrestare a monte della prima marmotta, ovvero prima del primo ente proprio come se essa fosse un segnale di prima categoria . Il discorso sarebbe stato identico nel caso di un binario lungo (tipico degli scali merci) interrotto a metà da un segnale basso .

Pandrol buongiorno,
di situazioni come quella dell'immagine, ne ho trovate diverse nei miei trascorsi di macchina. Anche Bologna C.le è (era?) disseminata di marmotte pre-segnale, ma c'erano come in quelle immagini a cui ti riferisci, anche quelle dopo segnale.
E quelle pre-segnale per un binario in caso di ricevimento treni, erano aperte (erano vincolate all'itinerario di ricevimento); quindi il Macchinista si arrestava al segnale, e avrebbe visto solo la marmotta seguente al segnale chiusa.
Come spiegato dall'intervento precedente di Tz, è chiaramente indicato dai regolamenti il punto limite di arresto dei treni. Le manovre sono altra cosa.

Unica possibilità che ti concedo nelle tue dichiarazioni, è se quella marmotta non fosse chiaramente indicata in disposizioni locali, e quindi nei FL (F.O. una volta) ad uso del PdC PdM, come da rispettare imperativamente in quella località.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 9:00 
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Nome: Giovanni
Iscritto il: mercoledì 31 agosto 2022, 20:21
Messaggi: 100
Gentile DOZ,

grazie per la risposta e ne approfitto per una domanda : qualora convoglio da Lei condotto fosse stato ricevuto su un binario attrezzato con marmotte come da figura , ma parzialmente ingombrato da altro materiale posto a valle della prima marmotta , che aspetto avrebbe avuto quest'ultima? .
Ringrazio anticipatamente e saluto,

Giovanni


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 9:16 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2571
Pandrol ha scritto:
..... si raccomanda sempre la comprensione critica prima dell'applicazione pedissequa .


Appunto, quella che definisci "comprensione critica" troppe volte ho visto che in realtà era interpretazione personale o di comodo. I regolamenti sono scritti chiari e non c'è da aggingerci niente.
Una marmotta (segnale di manovra) sull'itinerario di arrivo NON ha alcun significato a meno che non sia diversamente indicato su RDS di stazione e FL per i macchinisti.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 9:19 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2571
Pandrol ha scritto:
.......qualora convoglio da Lei condotto fosse stato ricevuto su un binario attrezzato con marmotte come da figura , ma parzialmente ingombrato da altro materiale posto a valle della prima marmotta , che aspetto avrebbe avuto quest'ultima? .


Giovanni


Si ricade nel caso di ricevimento su binario ingombro ovvero quella "pappina" che ho allegato sopra: è un ostacolo sul binario di ricevimento. :mrgreen:


Ultima modifica di Tz il martedì 4 ottobre 2022, 9:21, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 9:20 
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Iscritto il: mercoledì 21 dicembre 2016, 20:37
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Gentile Pandrol
Dipende dalla posizione dell'ingombro. Probabimente chiusa se ingombro a valle.
Ma in ogni caso,
il ricevimento sarebbe avvenuto con indicazione chiara già dal segnale di protezione, ovvero con la presenza del "doppio giallo", che quindi attiva il rispetto delle segnalazioni incontrate durante l'itinerario di arrivo: marmotte o anche, bandiere rosse nel punto di arresto variato/anticipato.
Nei casi di segnale di protezione non presente, con indicazione al PdM su M40 fornito da Stazione precedente: "Entrate con marcia a vista in stazione xxx e, rispettate in arrivo ...... ecc. ecc."
Probabilmente ci sono anche altre casistiche, ma non mi sovvengono ora.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 9:25 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Bisogna vedere se l'impianto è attrezzato per tale segnalamento (non è che il DM può esporre i segnali fissi a sua scelta... :mrgreen: ) ma se non è una casistica frequente sicuramente non lo è e quindi si va di prescrizioni... :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Il plastico di Caprazzino
MessaggioInviato: martedì 4 ottobre 2022, 9:33 
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Nome: Giovanni
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DOZ ha scritto:
Gentile Pandrol
Dipende dalla posizione dell'ingombro. Probabimente chiusa se ingombro a valle.
Ma in ogni caso,
il ricevimento sarebbe avvenuto con indicazione chiara già dal segnale di protezione, ovvero con la presenza del "doppio giallo", che quindi attiva il rispetto delle segnalazioni incontrate durante l'itinerario di arrivo: marmotte o anche, bandiere rosse nel punto di arresto variato/anticipato.
Nei casi di segnale di protezione non presente, con indicazione al PdM su M40 fornito da Stazione precedente: "Entrate con marcia a vista in stazione xxx e, rispettate in arrivo ...... ecc. ecc."
Probabilmente ci sono anche altre casistiche, ma non mi sovvengono ora.



Gentile DOZ,
Grazie per la risposta.
Quindi nell'ipotesi che ho posto, il treno da Lei condotto avrebbe incontrato il Rosso-Giallo-Giallo e si sarebbe fermato alla marmotta , che probabilmente era chiusa se l'ingombro fossestato a valle , giusto ?


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