AXEL ha scritto:
Orient Express ha scritto:
Alex,
scusa se torno sul discorso saldatura. Data la dimensione particolarmente minuta di alcuni particolari, vedi gli "anellini" di cui si sta parlando, una volta applicato il disossidante, è sempre preferibile mettere un pezzetto di stagno in posizione e fonderlo poi con il saldatore oppure si può prendere una goccia di stagno fuso con la punta del saldatore e applicarla sul punto facendo in modo che si spanda (in base alla tua esperienza s'intende)?
Infine hai un metodo anche solo vagamente empirico per calcolare la dimensione del pezzetto di stagno da tagliare di volta in volta o è tutto basato sull'esperienza?
lo dico per non eccedere nelle quantità e creare saldature "cicciotte".
Allora puoi usare anche una goccia di stagno fusa sulla punta del saldatore(specie se usi il flussante liquido al posto della pasta salda).Io ho sempre usato il metodo del pezzettino di stagno,però ti dico questo in base alla mia esperienza,magari a te risulta più facile saldare con la goccia di stagno fusa sulla punta.Ti do un consiglio.Fai prima delle prove su pezzi di scarto di vari metalli,così ti renderai conto della quantità di stagno da applicare e della tecnica migliore per te

Ottimo suggerimento, farò come dici delle prove.
Ti ho chiesto il parere perchè in genere per le saldature modellistiche metallo-metallo suggeriscono sempre tutti l'uso della goccia di stagno fusa sulla punta del saldatore (vedi istruzioni pratiche di montaggio fornite con i segnali oggetto della discussione) ma io, che ho una certa esperienza in campo elettronico, so bene che quando lo stagno rimane troppo a lungo (si parla di diversi secondi eh!) sulla punta del saldatore, subisce una degenerazione che lo fa "stressare" e "invecchiare" a causa del tempo troppo prolungato in cui viene sottoposto a calore eccessivo (la temperatura di lavoro dei saldatori "classici", quelli che non hanno la regolazione elettronica della temperatura - praticamente il 95% di quelli in uso in campo hobbistico - è di parecchio superiore alla temperatura di fusione della lega di stagno che si utilizza).
La soluzione dunque di saldare "al volo" un pezzetto di stagno sul posto è secondo me ottimale.