nonomologati ha scritto:
Ciao Massimo.
Il cartello è sicuramente di tipo stradario. Ora sarebbe interessante fare due ricerche:
La prima per capire la sua valenza. Stradale oppure promiscua. Effettivamente il pericolo dell'incrocio è sia per l'utenza automobilistica che ferroviaria.
La seconda di genere storico, rivolta proprio alla strada in questione. Questo tipo di segnale è stato in uso fino al 1959. Consideriamo però che durante il periodo di guerra le necessità erano sicuramente altre, rispetto alla segnaletica. Presumibilmente il cartello è stato impiantato prima della seconda querra, diciamo fine anni '30 inizio '40.
E' quindi necessario sapere la data della foto. Si potrebbe trattare anche di un segnale ormai in disuso e mai rimosso. Il raccordo per la cartiera quando è stato fatto ? Magari prima, il bordo della strada arrivava fino al segnale.
Semplici curiosità che però danno "spessore" a tutto il tuo lavoro.
Ciao, Marco
Mi sono documentato ed ho appreso leggendo alcuni testi che i lavori di ricostruzione del ponte iniziarono nel febbraio del 1945 e terminarono il 29 ottobre 1946, data in cui venne collaudato, mentre i lavori della strada di circonvallazione iniziarono nel 1954. Da tutto ciò si deduce che sino a quella data le tradotte dirette in cartiera utilizzassero il tratto della vecchia ferrovia della Valsessera sino alla stazione di Serravalle retrocedendo sull'asta di manovra (che si vede nelle immagini) per poter accedere allo stabilimento,infatti nel 1945 con la ricostruzione del ponte si pensava di ripristinare tutta la linea fino a Coggiola, progetto poi naufragato non so per quali motivi. In seguito a queste nuove decisioni si realizzò la circonvallazione, la vecchia linea venne smantellata ed il tratto iniziale spostato a destra fino a congiungersi con l'asta di manovra.
Per quanto riguarda il segnale, si potrebbe ipotizzare che sia stato posizionato in quel punto per mancanza di spazio oppure per segnalare sia agli automobilisti che ai conduttori degli automotori l'incrocio/passaggio a livello.
Ciao
Massimo