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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: domenica 19 gennaio 2020, 9:46 
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Dove un deragliamento o un incaglio comportano una quantità tripla di imprecazioni...

Comunque, 42 cm sono il minimo sindacale. Utilizzando il flessibile si può tentare di guadagnare quanto possibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: domenica 19 gennaio 2020, 22:56 
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Iscritto il: domenica 12 gennaio 2020, 17:38
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Buonasera, con il poco tempo a disposizione ed i vostri consigli, ho cercato di perfezionare il progetto.
Volevo dire due cose sui raggi di curvatura.
La prima è che come detto da alcuni non credo si possa andare sotto l'R3 Roco (per capirci 42cm) perchè ho letto in molti posti che sotto ci sono problemi con diverse locomotive, specialmente in salita.
La seconda è che anche utilizzando le curve R2 (35cm), non mi aiuterebbe a contenere il raggio in modo da non doverlo dividere tra 4 moduli comunque. Perciò non ne vedo la reale utilità.
Perciò credo che per il piano 0, cioè stazione principale e nascosta, possa andare bene il raggio 48cm, e 42cm per la secondaria.
Ho provveduto a mettere l'ingresso della stazione secondaria sul binario 2 ed aggiustare il raccordo industriale da definire in alto a destra ed ho portato il tutto a 12cm di altezza invece di 11cm.
Poi per le altezze, ho fatto in modo che le curve di salita/discesa siano con pendenza di 2,5% e 4% sul rettilineo.. sulle curve potrei salire fino a 3%, almeno sulla seconda curva, cioè quella prima della stazione secondaria? non ci sono scambi che intersecano sulla linea a meno di 12cm (per i motori sottoplancia), sulla rampa incrocia con poco meno di 10cm di spazio, essendo diesel senza pantografo ho calcolato sul modello che dovrebbe passarci anche con binario e sughero (sbaglio)?
I binari della stazione di testa sono entrambi lunghi 1 metro, con il binario terminale di 25cm, credo abbastanza per girare una loco a vapore senza tender o una diesel.
Ho invece scartato l'ipotesi di mettere due tronchini sul binario di corsa della stazione principale, al limite potrei mettere un raddoppio sul binario del magazzino merci, proprio perché essendo il binario di corsa credo si debba lasciare tale e non appesantirlo con scambi che peraltro appesantirebbero la circolazione con deviate poco realistiche per un binario di corsa.
Infine, per l'armamento. Ho usato Tillig e Roco perchè mi permettono di rendere il tutto compatibile (codice 83) mentre il codice 75 c'è solo Peco ed il codice 100 mi sembra troppo grossolano. Altrimenti anche i Piko A track non mi sono sembrati male per i deviatoi curvi, ma sono codice 100.

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Soluzione alternativa al volo con meno binari sulla rampa, e simulazione del tratto interrotto (quindi stazione non più di testa, ma utilizzata come tale per tratto interrotto come suggerito da Antonio). Però ci rimette il raccordo industriale, meno spazioso e ho dovuto farlo più lungo perchè altrimenti lo scambio inglese finisce sulla divisione del modulo.

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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2020, 10:42 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:52
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Scusa se insisto, ma secondo me stai sottovalutando quello che mi sembra il problema principale, quel binario obliquo che passa alla congiunzione dei 4 moduli. Devi senz'altro tenerti più in alto tra i due moduli superiori.
Ho tentato di riprodurre con SCARM la parte in alto a destra, ma non ci sono riuscito. Che materiale hai usato, in particolare che scambi ?


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2020, 19:58 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Marco,
credo che l'introduzione di curve R2 sulla principale sia necessaria, per riportare i binari più lontani dal bordo: devi assolutamente recuperare almeno 5 cm…
Per quanto riguarda la stazione di diramazione, valuta , come già accennato, lo spostamento del fabbricato viaggiatori sull'angolo in basso a destra, in primo piano: eviteresti l'eccessiva vicinanza con la linea superiore, difficilmente conciliabile con un minimo di realismo.
Mi sento poi di manifestare qualche perplessità sulla stazione secondaria: i due binari tronchi (forse di rimessa) sono accessibili con un doppio regresso, dall'asta di manovra dei binari di corsa e poi con una successiva asta di manovra: deviatoi in più che non aumentano le possibilità di esercizio...; perché non disporre l'accesso dalla radice della stazione mediante una comunicazione sinistra,che si innesta sul binario 2? Al limite, sul tronchino per l'indipendenza avresti spazio per una piccola piattaforma girevole...
Inoltre vedo che la linea secondaria è tutta nascosta... perché??? Potrebbe essere resa per buona parte in vista, almeno per la parte che ricade sui due pannelli di sinistra.
Vero che le automotrici con mantici in curva non sono una meraviglia, ma.... dovremo pure godere della vista di un treno che sfila davanti a noi!

Per il resto, buon lavoro, e, se possibile, evita i deviatoi tillig, che sono, a mio avviso, troppo delicati.

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: lunedì 20 gennaio 2020, 20:15 
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Località: Massa Finalese (MO)
Ho avuto un po' di tempo per riguardare i progetti con calma:
  1. Occhio all'interbinario ed alla distanza dei binari dai bordi: il 3° binario della stazione principale è a pochi mm dal bordo: troppo pochi. Stessa cosa nel caso della stazione nascosta: i binari che prendono origine dallo scambio curvo sono troppo vicini tra loro, c'è spazio per solo uno dei due. E comunque anche in giro ci sono binari troppo vicini tra loro: una letta alle norme NEM è sicuramente necessaria.
  2. Occhio alla suddivisione dei moduli, quel binario diagonale lo vedo foriero di imprecazioni ad ogni montaggio e smontaggio.
  3. Il design della stazione secondaria mi convince poco: realizzerei il raddoppio in modo diverso, non a losanga, ma con il binario di corretto tracciato che va a morire nell'asta di manovra e il raddoppio per consentire il giro della locomotiva. Si avrebbe così un binario più lungo dell'altro (e più lungo del metro dei due binari del tuo progetto), ma tanto il binario corto dovrebbe comunque o essere tenuto libero per consentire il giro-loco, o accogliere treni di automotrici, che non sono troppo lunghi.
  4. So che in un plastico piccolo sono più difficili da gestire, ma la cura nei raccordi plano-altimetrici è fondamentale per avere una buona circolazione dei treni. Dal tuo progetto vedo che i raccordi planimetrici (raccordi tra rettilineo e curva circolare) proprio non li hai considerati, presumo che tu abbia fatto lo stesso anche per i raccordi altimetrici (tra piano e pendenza). Una lettura delle norme NEM anche qui è necessaria.

Aggiungo che ci sono testimonianze autorevoli che affermano che sui binari Peco cod. 75 riescono a circolare mezzi con bordini che sui Roco cod. 83 toccano sugli attacchi delle rotaie sulle traversine: gli attacchi Peco sono più bassi.

Comunque, il tuo progetto me ne ricorda uno presentato sui primissimi numeri di TTM (il plastico per due operatori, credo sia un numero di 18 anni fa suppergiù): se lo cerchi nella lista degli articoli di TTM troverai di sicuro il numero della rivista in cui fu pubblicato.


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: mercoledì 22 gennaio 2020, 23:41 
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Buonasera, come suggerito ho provato a studiare le norme NEM, ma sinceramente non sono in grado di comprenderle appieno, per il fatto che purtroppo non sono laureato in materie scientifiche ma letterarie, e tutti i concetti espressi in tali regolamenti mi risulta parecchio ostica da comprendere.
Ammetto di essere piuttosto rattristato dal fatto di rendermi conto che forse fare un plastico leggermente decente non è un assolutamente "un gioco da ragazzi", pertanto capisco quanti di noi poi rimangono collezionisti piuttosto che plasticisti. La cosa mi fa sentire incapace di costruire qualcosa di plausibile, e ammetto che ciò mi blocca un po' nell'intento.
Detto questo, come da voi suggerito ho ridotto le curve a raggio 420cm sulla linea principale riportando i binari di entrambe le stazioni più all'interno, con una geometria accettabile. Poi ho provato e riprovato la famosa S, ma non ci sta! Non riesco a spostarla. L'unica cosa che sono riuscito a fare è eliminare la diagonale passante per il centro. Ho dato una pendenza del 3% circa alla rampa in modo di arrivare a 125mm.
Una cosa non ho capito... mi si diceva di non scendere sotto i 460mm come raggio minimo di curvatura, poi mi avete detto di diminuire il raggio addirittura ad R2 cioè 358mm. C'è qualcosa che non torna... :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: giovedì 23 gennaio 2020, 10:11 
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Ho provato con Peco, come vedi la curva interna potrebbe essere di R 406, accettabile (r2 Peco =438mm)
Inoltre, accorciando di un paio di cm lo scambio dove parte la linea in salita, si può allargare ancora un po' .

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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: giovedì 23 gennaio 2020, 18:18 
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Località: Massa Finalese (MO)
Dai dai dai, non vorrai mica che un ingegnere ti prenda in giro!

Le norme NEM se non mastichi tecnicese (ti piace il neologismo?) possono risultare ostiche, ma ti assicuro che c'è di peggio, parecchio peggio.

In questa fase sono fondamentali:
  • NEM 102 Sagoma di Libero Passaggio in Rettilineo: mi sembra chiarissima: in rettilineo intorno al binario entro queste misure non ci deve essere nessun ostacolo.
  • NEM 103 Sagoma di Libero Passaggio in Curva: in base alla scala ed al raggio di curvatura occorre aggiungere uno scostamento sia a destra che a sinistra rispetto alla sagoma di libero passaggio in rettilineo per tener conto del fatto che le carrozze "spanciano". Ovvero, percorrendo delle curve molto più strette rispetto alla riduzione in scala, le carrozze occupano più spazio di quanto ne occupino in rettilineo. Lo scostamento dipende sia dalla lunghezza della carrozza (dalla distanza tra i perni dei carrelli) che dal raggio della curva, cresce all'allungarsi della lunghezza del veicolo ed al restringersi del raggio della curva. Nella norma NEM tu tieni conto della scala H0 e della lunghezza C (carrozze standard tipo UIC). Del resto la nomra mi sembra di facile interpretazione.
Queste due prime norme sono fondamentali per tutto il resto, al vero come nel modellismo. Occorre infatti che la circolazione dei rotabili non venga ostacolata dalla presenza di ingombri sul percorso, che siano essi fissi o meno, compresi altri rotabili in sosta od in transito su binari adiacenti.
  • NEM 105 Profili delle Gallerie per le Ferrovie a Scartamento Normale: anche questa norma mi pare abbastanza chiara: in sostanza è un disegno con delle quote, basta ricordarsi alcuni rudimenti di educazione tecnica delle medie e si capiscono benissimo. Aggiungo che i profili delle gallerie sono un filo troppo semplificati, ma è un altro discorso.
  • NEM 111 Raggi minimi delle Curve: la norma è semplicissima, quello che conta conoscere è nella tabella al punto 3 "raggi minimi delle curve". Per la scala H0, G = 16.5 mm, e considerando di utilizzare carrozze unificate abbiamo che il raggio minimo ammesso è Rmin = 30*G = 30*16.5 = 495 mm. Ora, le carrozze circolano anche sotto a questo raggio minimo, ma più ci si avvicina, meglio è.
  • NEM 112 Distanza fra i Binari: studiala bene bene bene, perchè anche nelle ultime immagini noto lo stesso errore ripetuto. E' come scrivere "Lo forum 2G ha frequentato di tanti utenti simpatico". Cito dal punto 2: Appena possibile, la distanza fra binari a scartamento normale in rettilineo, misurata fra gli assi dei binari, non deve venir ridotta al di sotto dei valori [per la scala H0] In piena linea 46 mm, nelle stazioni 52 mm. L'asse del binario è la mezzeria, credo sia abbastanza facile da capire: la distanza degli assi dei due binari (detta interbinario) deve essere maggiore di 52 mm in stazione, questo perchè parti sporgenti dei rotabili non cozzino tra loro. La norma ha una rispondenza con la realtà: le FS definiscono distanze simili. In pratica i produttori di binari aumentano in genere l'interbinario, anche di parecchio (con risultati estetici discutibili, spesso). In curva la faccenda si complica un poco, ma c'è una comoda e credo chiarissima tabella: al diminuire del raggio occorre aumentare l'interbinario perchè la sagoma di libero passaggio dei rotabili si allarga.
  • NEM 113 Curve di Raccordo: qui capisco che la faccenda sia un filo più complicata. Facciamo un paragone automobilistico, che forse è più chiaro: se tu sei in auto e viaggi in rettilineo a velocità costante non sopporti nessuna accelerazione laterale. Se alla stessa velocità tu percorri una curva a raggio costante, percepirai una certa accelerazione che ti spinge a muoverti verso l'esterno della curva, è la famosa accelerazione centrifuga: il tuo corpo vuole andare dritto, ma lo stai costringendo a curvare. Ora, immagina di passare di botto da rettilineo a curva (una sterzata improvvisa, come per evitare un ostacolo): l'accelerazione laterale passa immediatamente da 0 al suo valore finale, e questo è poco confortevole per te e ha anche altre conseguenze fisiche sul mezzo su cui ti trovi (vale la stessa cosa anche per i rotabili, evitiamo il discorso). Se invece il passaggio da rettilineo (che non è altro che una curva con raggio infinito!) a curva avviene gradualmente, il gradiente di accelerazione laterale è molto più sopportabile, sia per i passeggeri che per i mezzi e l'infrastruttura. La stessa cosa si applica alle ferrovie e anche nel modellismo: accompagnare gradualmente alla piena rotazione i carrelli rende più fluida la marcia ed evita lo svio dei rotabili, oltre a risultare molto più appagante all'occhio (lo sbandieramento delle carrozze è molto meno evidente). Aggiungo che la stessa cosa accade anche per i raccordi verticali (da piano a inclinazione e viceversa), che non possono essere netti "a cuspide".
  • NEM 114 Sopraelevazione in Curva: al vero è un fenomeno collegato anch'esso all'accelerazione laterale. Come in moto, se ti inclini verso l'interno curva compensi parte dell'accelerazione centrifuga e puoi percorrere la curva più velocemente. Nel modellismo è assolutamente inutile e può creare qualche grattacapo, ma la si mette perchè al vero c'è e fa molto più effetto vedere i rotabili che si inclinano.
Questo era una breve introduzione, se c'è qualcosa che non capisci, chiedi, ti rispondiamo con piacere.

Il fermodellismo è un hobby multidisciplinare, è difficilissimo che un fermodellista abbia la medesima abilità su tutti gli aspetti. Si va dalla falegnameria all'ingegneria civile, dall'elettrotecnica all'elettronica, dagli aspetti artistici all'organizzazione ferroviaria. Per andare avanti si studia un po' (e si imparano cose nuove, che magari si rivelano utili anche altrove!) e si chiede in giro, magari ci si fa anche qualche amico nuovo!


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: venerdì 24 gennaio 2020, 14:59 
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Ciao Bomby, ho capito le regole, però se mi permetti una cosa è capirle, un'altra è applicarle. Allora, cercando di attenermi a quanto da te detto sopra ho dato un'aggiustata al progetto. Quindi se puoi farmi il favore, dovresti dirmi sul disegno che ho fatto quali sarebbero gli errori, magari indicandomi proprio fisicamente il punto errato o da correggere.
Ho allontanato i binari dal bordo del tavolo. Ho rifatto la S cercando di addolcirla e dando una pendenza di 3,4% che non penso sia esagerata dal momento che sulla rampa andranno solo convogli di automotrici (al massimo della lunghezza dei Minuetto) e loco a vapore con pochi vagoni ad esempio Corbellini, quindi non a passo lungo.
Discorso diverso invece per la linea principale, dove mi pare che più o meno i raggi di curvatura siano da R3 a R4 Roco.
L'altezza della stazione secondaria è ora 13 cm.
L'interbinario migliorato senza binari troppo ravvicinati.
Non riesco a vedere quali problemi potrei incontrare e soprattutto dove.
Se potete indicatemelo sul progetto.
Grazie.

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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: venerdì 24 gennaio 2020, 18:26 
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In realtà per applicarle basta un minimo di immaginazione e pensare come se si fosse sul treno: mi farebbe piacere che il convoglio su cui mi trovo si strusciasse, o peggio, impattasse con una galleria, un altro treno, un ostacolo di qualsiasi tipo? Per nulla. Ovvero, se io mi trovo a terra tra 2 binari e dovessero passare 2 treni, uno per binario, preferirei avere un po' di spazio per me, almeno in stazione? Direi proprio di sì.

Se non si hanno queste doti di immaginazione (non è una colpa, anzi, immagino sia cosa abbastanza comune e anche io per certe cose devo almeno mettermi giù a fare uno schizzo!), nulla di più semplice che prendere 2 carrozze e un po' di binari, con un paio di flessibili si fa prima, e fare qualche prova. Proviamo qualche configurazione di binari, se i treni cozzano, c'è un problema, se il margine è risicatissimo, potrebbe esserci, se passano con margine ampio, allora è ok. E la prova va fatta muovendo le carrozze, non lasciandole ferme!

Ad ogni modo, gli erroracci (si scherza, eh :D !) te li ho segnati in un rilassante rosso fuoco nelle due immagini che ti allego:
Allegato:
Rossomark76 senese.jpg
Rossomark76 senese.jpg [ 148.48 KiB | Osservato 4852 volte ]

Allegato:
Rossomark76 senese 2.jpg
Rossomark76 senese 2.jpg [ 100.49 KiB | Osservato 4852 volte ]

Poi valuta l'utilizzo degli scambi Tillig con raggio di curvatura interno di 484 mm ed esterno di 778, io li ho sempre trovati più gradevoli e compatti di quelli che usi tu con raggio interno 425 ed esterno 866...

Dopodichè ti suggerisco di reperire TTM 28 e 30, oltre al manuale dei tracciati. Nel primo c'è un articolo (del Gran Mogol Sabatini) in cui è spiegato passo-passo come progettare un piccolo plastico e la geometria degli scambi dritti disponibili in commercio; nel secondo vengono spiegate le geometrie degli scambi in curva. Nel manuale dei tracciati sono raccolti i migliori progetti (a mio modo di vedere, dato che la selezione in sostanza l'ho fatta io :mrgreen: ) pubblicati in 20 anni su TTM. E, spunto autoreferenziale, il mio topic idee & fantasia viewtopic.php?f=7&t=64879 in cui negli anni ho pubblicato progetti grandi (anche enormi) e piccoli da cui puoi trarre spunto.


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 Oggetto del messaggio: Re: IDEE E PROGETTI: Il plastichetto senese.
MessaggioInviato: sabato 25 gennaio 2020, 18:52 
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Iscritto il: domenica 12 gennaio 2020, 17:38
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Ciao Bomby, ho guardato il tuo topic ed ho trovato tra i vari bei plastici, questi sotto che mi interessano:

OVALE CON QUALCOSA IN PIU' (pagina 1)
PICCOLA LINEA A SCARTAMENTO RIDOTTO (pagina 2) specialmente a pagina 7
PLASTICHETTO 240 x 120, STAZIONE DI SAN MATTEO SUL PANARO (pagina 9) più simile a quello che vorrei fare

Vedendo i tuoi disegni e soprattutto i plastici di Antonio Federici... mi sento veramente incapace. Non so proprio come fare per farci entrare tutti i binari come fate voi!!! :shock:
Per ora dopo un intero pomeriggio passato a disegnare e cancellare.. sono riuscito a metter giù solo questi scarabocchi (la diramazione non riesco proprio ad infilarla) :cry:
Ho usato per l'interbinario il famoso metodo dei due scambi paralleli, come spiegato nella guida di SCARM
Nella prima immagine ho inserito un marciapiede di 4cm

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