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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: giovedì 20 luglio 2023, 17:03 
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Iscritto il: lunedì 5 giugno 2006, 19:20
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Porto i miei due cent... soprattutto per empatia perché anch'io sto uscendo da un periodo forzatamente - per modo di dire - "sabbatico".

La mia (limitata) esperienza di plasticista risale a tempo fa e per metà riguarda materiale in codice 100, che qui è OT. Sono affascinato dalle geometrie poco "standard" e ho sempre praticato (anche poi con codici più "raffinati") un "mix" tra prodotti di varie marche. Appartengo anch'io alla schiera del "massimo masochismo" :mrgreen: :mrgreen: . Per dire: un doppio deviatoio (il c.d. "triplo") asimmetrico, oppure un inglese "integrale" (non "Baesler"!) con un dato angolo ed un incrocio semplice ma adatto a quella particolare comunicazione (per tacer degli scambi curvi e di quelli a Y)... impossibile trovarli tutti in un unico catalogo e per comporli c'è sempre da lavorarci su un po' (a volte anche di più... ma appunto, siamo adepti di von Sacher-Masoch). Ma quando l'opera è compiuta, è solo torta Sacher!

Testa sempre (e a lungo) preventivamente "fuori opera" la composizione di scambi che vuoi realizzare. Dato che mi prendeva sempre la fregola di vedere in opera le mie "FrankenRails", ho spesso dovuto disfare per rifare, l'ultima volta mi sono risolto a realizzare un fascio d'ingresso su due elementi componibili che solo all'ultimo sono stati "calati" sul piano di stazione; considera che lavorare al banco (piuttosto che contorto sopra o sotto al plastico) è un sollievo per le lombari...

Porta sempre da sotto dei cavetti supplementari di alimentazione per ogni elemento: non ce ne sarà mai uno di troppo!

Buon modellismo,

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: giovedì 20 luglio 2023, 17:52 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
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BRENNERLOK ha scritto:
Ho un amico che ha usato solo flessibili e ti assicuro che i guai alle giunzioni non mancano, che col digitale si amplificano alla grande.

Saluti

Brenner


Mi spiace per il tuo amico Brenner.
Il mio plastico è composto totalmente da binari flessibili, ho feeders di alimentazione ogni 2,5 - 3m e i binari sono uniti con scarpette metalliche (senza saldature). Inoltre ho le scarpette isolanti sulla rotaia dove ho i sezionamenti per le retroazioni (con rotaia alimentata tramite sensori di assorbimento). Funziona in DCC da oltre una decina d'anni e non ho il minimo problema per l'alimentazione.

Un saluto
Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: giovedì 20 luglio 2023, 20:20 
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Nome: Diego Cecchini
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BRENNERLOK ha scritto:
È buona norma in fase di montaggio stringerle a dovere e non si hanno problemi. Come anche portare alimentazione ovunque nel limite del possibile.
Ho un amico che ha usato solo flessibili e ti assicuro che i guai alle giunzioni non mancano, che col digitale si amplificano alla grande.


Penso siamo tutti d'accordo che a prescindere dal sistema utilizzato, il lavoro vada fatto a regola d'arte e con le dovute accortezze, altrimenti anche il materiale più affidabile può diventare problematico. Queste problematiche, così come i punti (o riporti) di corrente ogni tot sono cose a me familiari, reminiscenze dei periodi passati con le slot cars. Certo, una cosa ben diversa dai treni, ma si tratta pur sempre di un tracciato con due binari che portano corrente (poi captata dai veicoli) e suddiviso in segmenti, con relative giunzioni e le conseguenti problematiche (e rimedi) tranquillamente assimilabili a quelle di treni, binari e plastici.
Poi, visto che il mio mondo è fatto di linee telefoniche, cavi ethernet e similari, ho un rapporto di odio verso le giunzioni quando si devono trasmettere segnali :lol: ma questo è un altro discorso :P

Andrea Chiapponi ha scritto:
Porto i miei due cent... soprattutto per empatia perché anch'io sto uscendo da un periodo forzatamente - per modo di dire - "sabbatico".


Mi sento meno solo :lol: :lol: :lol: sia per l'uscita dal periodo "buio" sia per la vena di masochismo che mi/ci pervade :mrgreen:
Grazie per i consigli, che condivido assolutamente.. mentre per il discorso di test e punti di alimentazione rimando a quanto già scritto poche righe più su (in questo stesso post) in risposta a BRENNERLOK, giusto per non scrivere due volte la stessa cosa :D


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: venerdì 28 luglio 2023, 16:36 
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Iscritto il: lunedì 5 giugno 2006, 19:20
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Località: Città di Castello
Ritorno per accennare ad un componente che varie volte mi è successo interagisse negativamente con il tracciato: la struttura (telaio e piano dei binari).

Prova a pensarli in contemporanea; una volta ho tirato giù mezzo calendario Maya (il nostro l'avevo già finito...) perché un fascio d'ingresso (in curva e masochisticamente complesso :mrgreen: ) finiva sempre per avere un qualche motore sottoplancia in corrispondenza di un qualche travetto del telaio. Ovviamente alla fine (insieme al calendario) ho tirato giù quella parte del telaio e l'ho rifatto con i travetti disposti secondo uno schema meno oppressivo.

Nell'ultima mia esperienza ho scoperto i vantaggi delle strutture aperte suggerite da un volumetto Kalmabach: in particolare il sistema "doppio trave ad L rovesciato", permette di lavorare sempre da sotto e di riposizionare con facilità i travetti secondo bisogna. Inoltre le strutture aperte limitano il ricorso ai grandi piani di multistrato: si risparmia qualche soldino e si limita il rumore... non so voi, ma a me non è mai piaciuto "sentire" i miei treni viaggiare su una cassa di chitarra...

Ah, un grandioso esempio di quel tipo di struttura è il "Plastico della Direttissima" di Prato.

Buon modellismo,

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2023, 8:41 
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Nome: Diego Cecchini
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Mi scuso per la risposta tardiva, ma sono stato via una settimana e non ho avuto molto tempo da dedicare alle attività online.

Andrea Chiapponi ha scritto:
Ritorno per accennare ad un componente che varie volte mi è successo interagisse negativamente con il tracciato: la struttura (telaio e piano dei binari).

Prova a pensarli in contemporanea; una volta ho tirato giù mezzo calendario Maya (il nostro l'avevo già finito...) perché un fascio d'ingresso (in curva e masochisticamente complesso :mrgreen: ) finiva sempre per avere un qualche motore sottoplancia in corrispondenza di un qualche travetto del telaio. Ovviamente alla fine (insieme al calendario) ho tirato giù quella parte del telaio e l'ho rifatto con i travetti disposti secondo uno schema meno oppressivo.


Giustissima osservazione :wink: in effetti per chi ha esperienza può essere un aspetto scontato, ma è indubbiamente qualcosa di cui tenere conto, per ovvi motivi.
Comunque sì, sicuramente farò andare le due cose (disposizione binari e struttura telaio) di pari passo, anche per ottimizzare l'accessibilità tanto in fase di lavorazione, quanto di manutenzione un domani.


Andrea Chiapponi ha scritto:
Nell'ultima mia esperienza ho scoperto i vantaggi delle strutture aperte suggerite da un volumetto Kalmabach: in particolare il sistema "doppio trave ad L rovesciato", permette di lavorare sempre da sotto e di riposizionare con facilità i travetti secondo bisogna. Inoltre le strutture aperte limitano il ricorso ai grandi piani di multistrato: si risparmia qualche soldino e si limita il rumore... non so voi, ma a me non è mai piaciuto "sentire" i miei treni viaggiare su una cassa di chitarra...


Mentre ero via, mi sono portato dietro un po' di letture da consultare la sera e ho iniziato a "studiare" con il TTM Extra dedicato a Josef Brandl, dove si parlava tra le altre cose proprio dei telai a struttura aperta e i suoi vantaggi.
Vero che da un lato ho già a disposizione una discreta quantità di materiale (listelli, gambe, travetti, piani di vari spessori, ecc ecc) che posso/devo riutilizzare, ma indubbiamente se si può ottimizzare qualcosa è sempre meglio farlo.

Andrea Chiapponi ha scritto:
Ah, un grandioso esempio di quel tipo di struttura è il "Plastico della Direttissima" di Prato.


Anche questo plastico è stato oggetto di studio tramite un TTM Extra, ma nel caso specifico non veniva affrontato l'aspetto tecnico, quindi vedrò di documentarmi in merito. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: venerdì 4 agosto 2023, 20:28 
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Nome: ViaFer
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Buonasera,
per mia esperienza, io uso Roco cod.83 per i deviatoi semplici e Tillig per i deviatoi inglesi doppi, sono molto affidabili; ho anche i Peco cod.75 che ho comprato per delle prove, anche su questi nulla da obiettare. Se ti posso dare un consiglio prova, magari se hai modo di osservarli da qualcuno oppure ci sono diverse immagini qui sul forum e poi fai la scelta. Anche io all'inizio ho avuto difficoltà nella scelta, ma poi sono andato avanti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: sabato 5 agosto 2023, 9:44 
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Nome: Diego Cecchini
Iscritto il: sabato 18 giugno 2022, 1:15
Messaggi: 169
ViaFer ha scritto:
Se ti posso dare un consiglio prova, magari se hai modo di osservarli da qualcuno oppure ci sono diverse immagini qui sul forum e poi fai la scelta. Anche io all'inizio ho avuto difficoltà nella scelta, ma poi sono andato avanti.


Sì, in effetti penso proprio che seguirò questa strada: in casa ho già qualcosa di Roco (binari start set, in più mi erano stati regalati alcuni flessibili e due scambi di recupero) quindi ero propenso a prendere uno o due flessibili Peco (magari uno con traversine in legno e uno con traversine in cemento) e almeno uno scambio, così avendo per le mani entrambi mi dovrebbe essere più facile capire le differenze e prendere una decisione.
Vero che avendo già dei binari Roco sarebbe forse naturale proseguire su questa strada per cercare di riutilizzarli, ma la quantità è comunque esigua e quindi non credo possa fare da discriminante per la scelta finale in ottica plastico. E probabilmente se non mi fossi guardato in giro avrei effettivamente proseguito con Roco, ma vedendo tanti plastici di un certo livello che usano Peco, mi è venuto il tarlo ed è nata l'indecisione :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: sabato 5 agosto 2023, 10:06 
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Nome: ViaFer
Iscritto il: lunedì 6 febbraio 2017, 21:59
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Località: Vasanello, 8Km da Orte, Alto Lazio
Buongiorno,
credo che sia la scelta migliore che tu possa fare. Dalla mia esperienza personale, ho appurato, che dopo aver ascoltato tutti i pareri e aver osservato l'aspetto e le caratteristiche, la scelta la si può fare solo provando :D.


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 Oggetto del messaggio: Re: Novellino + scelta armamento = eterno dilemma (Peco o Ro
MessaggioInviato: domenica 27 agosto 2023, 13:35 
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Iscritto il: giovedì 6 luglio 2006, 9:28
Messaggi: 108
Località: Savona
Ciao
se mi posso permettere opterei per i Peco, ne ho operatici 292 in totale e problemi seri = 0.

posizionati in modo critico, vicino a salite e discese, doppio inglese, tripli a Y. ciao GIANNI


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