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MessaggioInviato: martedì 3 aprile 2007, 16:05 
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Giancarlo, i moduli FIMF non sono superati perchè vincolanti ma perchè concepiti male. Sia FREMO sia FIMF hanno testate ovviamente obbligate solo che il FREMO ha il piano stradale in rilevato mentre FIMF no. Se il FIMF avesse avuto il piano stradale in rilevato e la linea secondaria più distante non staremmo a parlare di FREMO.

Il fatto è che il FIMF è stato studiato e progettato in un certo modo e MAI collaudato prima di renderlo ufficiale. I binarietti di congiunzione ad esempio è un assurdo totale. A novegro 2005 abbiamo impiegato tutto un pomeriggio per sistemare solo i binarietti. Le centraline dei blocchi sono dotate di diodi dappertutto che abbassano la tensione. Fatti i debiti calcoli alla fine mancavano 4 Volt. La zona sezionata dei blocchi era troppo corta. Con le loco di oggi dotate di volano queste superano il blocco senza nemmeno sentirlo. E ce ne sarebbe tanto altro.

Noi del PDF l'abbiamo riprogettato e modificato senza stravolgerlo ed oggi il plastico che consta di oltre 40 moduli viene montato e reso operativo in 4/5 ore con circa 5/6 persone.

Comunque sia, FREMO o FIMF, l'importante è divertirsi a far andare i treni.

Per Giuseppe
Con un multistrato da 20mm di spessore ed una adeguata protezione (impregnante) ti assicuro che non si piega nulla. Inoltre per moduli che sistematicamente vanno portati in giro, montati e smontati più e più volte, il truciolare a lungo andare si rovina. Per non parlare dei fori di congiunzione meccanica che dopo un po' diventano tutti smangiati. Ed infine il peso. I moduli non vengono spostati uno alla volta ma sono impilati in blocchi di moduli. L'unico modulo in truciolato l'abbiamo ormai alienato. Certo il multistrato costa di più ma rende anche di più parlando sempre di moduli itineranti. Per un plastico casalingo forse il discorso è diverso.

Saluti

Mario Bottini


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MessaggioInviato: martedì 3 aprile 2007, 17:55 
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Mario e656 ha scritto:
Comunque sia, FREMO o FIMF, l'importante è divertirsi a far andare i treni.

Questo è scontato.

Cita:
Per non parlare dei fori di congiunzione meccanica che dopo un po' diventano tutti smangiati.
Mario Bottini

Io li ho fatti con boccole di ottone.
Giancarlo


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MessaggioInviato: martedì 3 aprile 2007, 18:05 
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Mario e656 ha scritto:
Giancarlo, i moduli FIMF non sono superati perchè vincolanti ma perchè concepiti male. Sia FREMO sia FIMF hanno testate ovviamente obbligate solo che il FREMO ha il piano stradale in rilevato mentre FIMF no. Se il FIMF avesse avuto il piano stradale in rilevato e la linea secondaria più distante non staremmo a parlare di FREMO.

cut..............



Comunque sia, FREMO o FIMF, l'importante è divertirsi a far andare i treni.

cut........

Mario Bottini


Mario permettermi dire che FREMo non è un modulo Fimf in rilevato, ha tutt'altre idee, e questo lo sai giusto (o no dato la tua spiegazione).

FIMF ha dimensioni dei moduli vincolanti, testate vincolanti.

FREMO ha solo le testate vincolanti (anche se ce ne sono più di una, in rilevato, a mezza costa, in trincea, a semplice , a doppio binario, ecc) all'interno dimensioni e forma dei moduli sono libere.

Poi fremo ha la diversità di essere concepita verso l'esercizio realistico (prototipico) della linea con orari, carte carro, ordini di viaggio.

Se posso dire la mia (l'ho già detta :D ) i moduli FIMF servono a far girare i treni in automatico ed ammirare la bellezza dei convogli, i moduli FREMO per essere apprezzti devono essere inseriti in un contesto più spinto verso l'esercizio ferroviario.

Io ne ho ciostruiti di tutti due i tipi e mi diverto con entrambi..... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

ciauz


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MessaggioInviato: martedì 3 aprile 2007, 21:57 
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Allora, un pò d'ordine, giusto solo perchè, oltre ad usarli, mi capita di fare gli impianti che producono sia trucciolare sia compensato multistrato.

Riassuntivamente, poi rimando alle norme UNI chi è interessato, od eventualmente ad un ente specifico di cui non ricordo il nome:vedere internet.
Dei due materiali esistono diverse tipologie in base all'uso al quale sono destinati.

Il multistrato va da quello per gli imballi a quello per le imbarcazioni, apssando per quelli per strutture.
Come legni dal pioppo ai legni più pregiati. Quelli per imbarcazioni sono quasi sempre legni esotici leggeri dai colori tendenti al rosso.
Il più scadente è composto da tre strati di sfogliato pieno di nodi.
Dai 5 ai 15 mm di spessore si hanno 5 o 7 strati di sfogliato incrociato, dipende dal tipo di legno. In alcuni formati si ha la presenza di almeno due tipi di legno.
Le sue caratteristiche dipendono dal fatto di avere starti di fibre continue incrociate.
Le carattristiche salienti sono: leggerezza, rigidità, portata, durata.
Peso specifico: quello del legno con cui è fatto.

Il trucciolare è fatto con tutto quel legname che non può essere usato come tale, le sue caratteristiche dipendono fondamentalmente dalle resine utilizzate per tenere insieme i truccioli di legno.
Il suo uso maggiore è nell'industria del mobile, dove prende l'appallativo di nobilitato, per il fatto che le due faccie esterne sono rivestite di alcuni strati di carta impreganata che imita il legno.
Le caratteristiche salienti sono: basso costo, poche fasi di lavorazione per ottenere ad esempio un mobile.
Portata e durata non sono neanche da paragonare col multistrato.

Esiste anche altri prodotti, ora ricordo lo MD (medium density). Sono fibre di legno impregante di resina, ovvero le fibre tengono assieme la resina.
I pannelli di questo gruppo sono più pesanti del legno, sono molto duri, hanno elevata portata.
Si usano per porte, serramenti, pavimenti galleggianti, pannelli ignifughi.
Va la vorato con utensili specifici.

Tornando al problema originale, ed in base alla mia esperienza, per costruire i pannelli dei nostri plastici, così come per i tavoli, bene il multistrato 8-10 mm di qualità media per il pianale, per i fianchi multistrato da almeno 25 mm (anche 20 ma di legno duro), sempre per i fianchi vanno benissimo tavole di abete o pino da 20 mm.
In pannello di 1200 x 600 mm con pianale di 15 mm non serve nessun traverso; 1 o max 2 con pianale di 8/10 mm.
Ovviamente attorno a buche per piattaforme, laghi, o consimili occorrono dei rinforzi.

Il trucciolare va bene solo per piccoli diorami statici.

Conviene investire nel multistrato è un garanzia per il futuro.

Il legname conviene acquistarlo dai fornitori delle falegnamerie, od eventualmente da un falegname. Rispetto ad alcuni centri del bricolage c'è un abisso nel prezzo.

Per quanto riguarda le norme che ognuno intende utilizzare nel costruirsi il proprio palstico modulare ritengo sufficente rispettarle solo nelle testate che un domani si intendono accoppiare con quelli di altri modellisti, eventualmente con pannelli specifici anche più corti. Così ognuno può costruirsi quello che gli paiche come lo intende, senza perdere nè l'interconnessione nè la modularità. Io sto facendo così.

Saluti Marco


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MessaggioInviato: mercoledì 4 aprile 2007, 11:47 
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Ciao a tutti.

Bellissimo questo thread. Finalmente si parla di qualcosa di costruttivo. :D

Intanto rispondo a Marco elogiando la sua conoscenza sui legnami in questione fornendo a tutti i fermodellisti plasticisti importanti informazioni che ci consentono di scegliere il miglior prodotto per i nostri lavori. Grazie a Marco. :wink:

Vorrei ora sgombrare il campo da qualsiasi ipotesi di favoreggiamento o osteggiamento di qualsivoglia fazione, FREMO o FIMF o pincopallino che dir sivoglia.

Sia ben chiaro che non ho alcuna intenzione di innsecare una polemica inutile e faziosa e che tutto si basa sulle proprie scelte determinate da convenienza, capacità, semplicità, simpatia o empatia e tanto altro ancora. Mi piacerebbe continuare a sviluppare questo bellissimo argomento senza prese di posizione da parte di alcuno perchè a me non viene in tasca nulla se parlo della FIMF piuttosto che del FREMO. Ho voglia solo di chiacchierare e scambiare opinioni portando le mie esperienze campali con altre persone con le medesime esperienze.

Quindi se qualcuno è obbligato a parlare del sistema a cui ha aderito per acquisire nuovi soci ed avere così agevolazioni di sorta, se ne stia fuori così come se ne stia fuori chiunque abbia voglia di fare polemica sterile ed inutile giusto per il gusto di spaccare i marroni al prossimo. :x

Parto quindi dal presupposto che le norme FIMF sono state ideate più di 25 anni fa e mai implementate, aggiornate, modificate o altro, come diversamente accade per FREMO che, attivamente, i responsabili ideatori di tale sistema hanno perseguito fin dalla sua nascita. Inoltre direi che la FIMF ha scritto tali norme per uniformarsi alle norme MOROP completando così il programma stesso che prevedeva che ciascuna federeazione, oltre che allineare le specifiche per i costruttori di modelli, ideasse le proprie norme nazionali per plastici modulari ma non le ha mai più riprese e sviluppate. In poche parole, le ha scritte perchè obbligata a farlo ma poi se n'è lavata ampiamente le mani.

Se invece avesse fatto dello sviluppo, avesse costruito 50 pannelli modulari e fatti funzionare invece di starsene dietro ad una scrivania a fare politica, si sarebbe accorta di tutti i difetti di questo progetto e che i pannelli posso avere vincolanti solo le testate mentre il resto del corpo-modulo può essere di grandezza variabile. Prova ne è la realizzazione di moduli del Plastico del Forum di forme totalmente inesistenti nelle norme FIMF (Curve pentagonali irregolari, curve esagonali irregolari, curve con un lato curvo, cappi di ritorno assolutamente non a norme, ecc ecc.) ma completamente compatibili con le norme FIMF per via delle testate e delle connessioni elettriche.

Se avessero fatto dello sviluppo, avrebbero tolto l'opzionalità della line secondaria rendendola obbligatoria su tutti i pannelli come abbiamo fatto noi del PdF, facendo in modo di avere una linea PaP a binario unico, con fermate e stazioni intermedie, completamente digitalizzata su cui poter fare dell'esercizio ferroviario come nella realtà. Se dal PdF si togliesse la linea principale, non avremmo una specie di plastico FREMO? (non vi arrabbiate dai, HO DETTO UNA SPECIE!)

Se avessero fatto dello sviluppo serio, avrebbero svincolato le misure MODULARI mantenendo intatte le regole per le testate, favorendo così lo sviluppo non più di moduli, il cui paesaggio non si limitasse ai soli 600 mm della testata, ma di ELEMENTI STANDARD aventi lunghezza e largezza del corpo differenziate e, perchè no irregolari, mantenendo inalterata la testata. Inoltre avrebbe permesso uno sviluppo sostanziale della ferrovia.

Se non abbiamo fantasia restiamo vincolati alle regole dettate da altri. Al PdF il nostro socio e amico Cycnus ci ha dimostrato che è possibile creare moduli inseribili in un plastico FIMF aventi testate differenti e con binario in rilevato o in trincea. Purtroppo alcuni eventi hanno fermato e non alienato tale progetto che verrà ripreso non appena possibile. Però chi è stato all'Expo model 2005 di Fossano ha potuto ammirare un trittico di moduli che ha la principale che si abbassa e la secondaria che si alza rispetto al piano del plastico. Su TTM 29 a pag 16 foto in basso, viene mostrato un dettaglio di questi moduli dove chiaramente si vede l'andamento verticale delle linee ferroviarie. Sempre con la fantasia è possibile rendere una serie di pannelli FIMF similari ai FREMO (ho detto similari - e piantatela dai...). Sempre a Fossano 2005 i 6 moduli di Tito Tordoni presentavano la linea principale nascosta (dentro ai moduli) ed in vista la sola stazione di Capodacqua (perfetta riproduzione di quella vera) sulla linea secondaria.

Ci è stato detto che il paesaggio del PdF non è uniforme mentre nei i plastici FREMO lo è.

Se non sbaglio, i pannelli modulari FREMO (meglio dire pannelli standard FREMO) devono essere realizzati con determinati materiali unificati ed obbbligatori (colori, vegetazione, massicciata, ecc). Non è ammesso quindi che un fermodellista Siciliano realizzi un pannello con i segni caratteristici della ferrovia siciliana. Non è possibile ad alcun fermodellista inserire un Nuraghe o un Trullo perchè quei colori, legati alla regione Sardegna e Puglia, non sono previsti dalle Norme Fremo.

Le Norme FIMF, invece, ammettono ampiamente la realizzazione di pannelli cosiddetti "regionali" poichè le norme erano state scritte (giuste o sbagliate che siano) per permettere al fermodellista Siciliano di unire il proprio pannello al pannello del fermodellista Altoatesino.

Forse non ricordo molto bene tutte le norme FREMO ma sono andato a suo tempo a documentarmi leggendo tutto in inglese (che palle) ed ho potuto capire la sua filosofia.

Certo che, e lo ripeto, se ci atteniamo a quanto scritto da altri senza far funzionare la fantasia ed il cervello, non troveremo mai qualcosa che ci farà divertire al 100%. Per come sono i fermodellisti Italiani rispetto ai tedeschi, le regole tanto rigide del FREMO, secondo me, sono poco calzanti poichè gli Italiani, si sa, hanno tanta fantasia ma soprattutto amano la loro terra, la loro regione, la propria città ecc ecc. compresi la ferrovia coi suoi colori, le sue piante, le sue rocce, i suoi monti e le sue pianure.

Di certo ho sbagliato ad interpretare qualcosa e sicuramente avrò detto qualcosa di poco corretto. Comunque sia, FREMO o FIMF non importa. Basta fare, bene o male, ma fare.

Saluti "indaffarati e plasticistici"

Mario Bottini


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MessaggioInviato: mercoledì 4 aprile 2007, 13:07 
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Mario e656 ha scritto:
Se non sbaglio, i pannelli modulari FREMO (meglio dire pannelli standard FREMO) devono essere realizzati con determinati materiali unificati ed obbbligatori (colori, vegetazione, massicciata, ecc). Non è ammesso quindi che un fermodellista Siciliano realizzi un pannello con i segni caratteristici della ferrovia siciliana. Non è possibile ad alcun fermodellista inserire un Nuraghe o un Trullo perchè quei colori, legati alla regione Sardegna e Puglia, non sono previsti dalle Norme Fremo.


Non è del tutto corretto; le norme FREMO fissano solo la compatibilità meccanica ed elettrica dei moduli, mentre per la parte "artistica" danno solo dei consigli per far sembrare più uniforme il plastico costituito da moduli di modellisti con preferenze diverse.
è proprio questo il bello di FREMO, ogni modellista può ambientare il modulo dove preferisce e usare i materiali e i colori che vuole (anche se sarebbe preferibile avere una certa uniformità). Questo si rispecchia soprattutto nelle diverse testate proposte nelle norme. Un siciliano può adottare la testata in rilevato, un altoatesino invece adotterà quella a mezza costa, cosa che (purtroppo) non è possibile nei moduli FIMF.


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... ci vorrebbe un "Linux" per i plastici modulari ...


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sto costruendo il plastico in garage, ambiente umido purtroppo .quindi angolari metallici per struttura e piano con styrodur da 3 cm che costa anche poco e resiste all' umidità .vedremo....il forex per gli edifici- veramente incredibile


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Visto che si discute di materiali...legnosi, avevo già chiesto un parere sulla fattibilità di una mensola di 270X30-40 cm, 'caricata' di qualche binario, ad uso mensola con coulisse di Benedetto Sabatini, forse con meno binari nella coulisse e meno binari di manovra...

MA... sempre con l'idea di fare qualcosa e di far muovere le bielle!

Qual'è il prototipo di struttura meno flessibile e 'rompibile' e magari anche leggera, da prendere e sistemare dietro una porta e prendere alla bisogna, nel momento ludico serale??? Premetto che nello pseudo-plastirama di cui parlo mi piacerebbe sistemare una rimessa e qualcosa di 'secondario', naturalmente. Niente progetti faraonici: solo far camminare le locomotive.

Grazie a tutti

Nicola


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MessaggioInviato: mercoledì 4 aprile 2007, 22:44 
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Nicvoci,
mi stai quasi copiando quanto ho in costruzione, io però lo metto sotto il letto, dietro la porta non ci stà.
A parte gli scherzi per quello che intendi tu, ovvero con tanto di fabbricati, devi considerare, per un qualsiasi pannello un ingombro in altezza di almento 250 mm, quindi verifica prima la porta.
Per riprodurre un minimo deposito o stazione credibili, con gli scambi oggi in commercio occorono non meno di 2400 mm in lungheszza e 500 in larghezza.
Se invecie ti accontenti di uno sgranchitoio di ruote basta anche un pannello di 1500 x 200 mm.

Io ad esempo circa 18 anni fa mi sono fatto un ovale pieghevole formato da 4 pannelli incernierati, chiuso misura circa 1000 x 500 x 250, aperto 1800 x 1000 x 50 mm. Lo appoggio su un telaio smontabile formato da quatto assi 80 x 20 mm. Quindi lo appoggio o sul tavolo o su due cavalletti.

Un pannello base può avere queste dimensioni 1200 x 600 x 110 mm.
Un pò più su ho dato utili indicazioni.

Saluti Marco


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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 11:46 
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Immagine presa da un modulo FREMO esposto ad Alsfeld dal 4 all'08 Ottobre 2006. In quale epoca è ambientato :?: :?: :?:

http://brenneis.biz/alsfeld/Bohnmil%20Skala/slides/104.html

:lol: :lol: :lol:

Saluti "tutti da ridere"

Mario Bottini


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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 12:22 
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Scusatemi ma, senza voler fare polemica, devo per forza riportare quanto vedo altrimenti i tanti che non sanno nulla ne di FREMO ne di FIMF si fanno opinioni errate.

http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/208.html
^
In questa foto noto in primo piano che hanno unito due moduli con profili delle testate differenti tra loro.


http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/207.html
^
In quest'altra è ancora più evidente la diversità dei profili, a dir poco assurdo.

http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/211.html
http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/212.html
^
Ci sono stati pesanti commenti sulla diversità di colori della massicciata dei moduli del Plastico del Forum. I Moduli FREMO non sono da meno e queste foto lo dimostrano palesemente. E poi la linea non doveva essere NON elettrificata? I pali per la catenaria che ci stanno a fare?

http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/221.html
^
e questo modulo FREMO? non è un po' troppo similare al FIMF? ovvero tanto piatto? e sta strada? dove finisce? n'do va?

http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/241.html
^
anche qui colori della massicciata molto diversi tra loro.


Come potete vedere ogni mondo è paese. Tra i tantissimi moduli bellissimi (come questo di grande effetto)...

http://brenneis.biz/alsfeld/Antoine%20Borel/slides/268.html

... ci sono anche nel FREMO tanti svarioni e questo a dimostrare che ogni sistema è valido, FREMO o FIMF che sia, e ciò che ne determina la riuscita è l'impegno individuale delle persone che intendono seguire le regole indicate.

Per la serie..."Non è tutto oro ciò che luccica!"

Saluti

Mario Bottini


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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 13:47 
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Mario ti rispondo francamente, hai veramente capito poco di quello che si vuol fare con Fremo.

Io non ho mai criticato nessuno, sopratutto chi come te e gli altri amici del Plastico del Forum fanno e mettono a disposizione di tutti.

Fremo per la sua peculiarità ha decine di gruppi e sottogruppi che si danno delle regole, è all'interno di quei gruppi che sviluppano singoli temi e singole caratteristiche dei moduli.

Gli svizzeri hanno la linea aerea, come le loro linee, gli italiani del gruppo di CV19 hanno deciso di mettere la linea aerea, ed allora che problema c'è?

All'interno di quel gruppo ci saranno queste regole.

Quando ci si riunisce è "logico" che in un ambiente come il 25° anno di FREMO e vi siano quasi tutti i gruppi un pò di accozzaglia ci sia e che un diesel della Santa Fe arrivi a Baden baden.

Buon Fermodellismo a tutti


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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 14:23 
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Località: Torino
Siceramente proporrei la cancellazione dei topic che non riguardano la domanda iniziale...è venuto fuori un ottimo topic informativo sul materiala legnoso...perchè sporcarlo con inutili e sterili battibecchi ?


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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 16:32 
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Ma... scusate un momento.

Io non voglio fare polemiche ma alla fine, si può sapere perchè non potrei apportare delle critiche a FREMO? anzi mi si dovrebbe cancellare i topics?

Alex, tu personalmente non hai fatto mai critiche e questo lo so. La filosofia FREMO l'ho capita bennissimo eccome solo che come per tutte le cose, non posso accettare che vengano prese posizioni troppo rigide nei confronti di qualcuno e di qualcun'altro no. Cos'è, due pesi e due misure al punto da suggerire la cancellazione delle critiche?

Il regolamento FREMO ITALIA specifica chiaramente al punto 1

1. I moduli FREMO realizzati nel rispetto di questa norma debbono mostrare, per quanto
possibile, un inserimento realistico della ferrovia nell'ambiente, basando i tracciati, il
paesaggio, gli accessori, sullo stile italiano.
2. I moduli relativi a questa norma debbono avere a tema una linea secondaria italiana, ad
esercizio FS o concessa, a scartamento ordinario in scala 1:87. Il paesaggio sarà realizzato
per una ambientazione primaverile o di prima estate (Aprile-Giugno).
3. L'ambientazione temporale dei moduli fa riferimento al periodo 1955 – 1980. Eventuali
elementi troppo caratterizzanti per l'epoca di ambientazione (es. lampioni, auto in sosta
ecc) dovranno essere rimovibili.
4. La ferrovia non è elettrificata; in relazione al periodo di ambientazione, è da prevedere
una linea telefonica di servizio parallelamente alla ferrovia; tale linea sarà dotata di pali di
sostegno in legno, senza la riproduzione dei conduttori.


Ora mi stai dicendo che in Italia avete deciso di mettere la linea aerea. Per coerenza, poichè trattasi di una filosofia e di un movimento, prima dovreste modificare le norme Fremo Italiane che, suppongo, debbano passare il vaglio del FREMO tedesco prima di essere ammesse anche perchè, più volte è stato detto, prima occorre iscriversi a FREMO e poi fare un modulo seguende esattamente le norme altrimenti non è FREMO.

Poi mi dovresti spiegare che ci fa un :shock: triceratopo :shock: del periodo giurassico mentre trascina un tronco su uno dei moduli in esposizione in Germania se il periodo fissato dalle norme FREMO tedesche va dal 1955 al 1970. :roll:

Quello che alla fine voglio dire è che è tanto facile criticare gli altri senza accorgersi che anche in casa propria si può sbagliare. Questo non vuol dire che il sistema non va bene. Anzi, FREMO secondo me è un movimento fantastico solo che la sua riuscita, come per tutti i movimenti di sto mondo, dipende sempre dal comportamento delle persone.

Ti assicuro che sto parlando pacatamente e senza alcun astio. Poi se non si può criticare FREMO, che bisogna dire per forza che FREMO è il massimo e volete far cancellare i miei sterili ed inutili battibecchi, fate pure.

Saluti

Mario Bottini


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