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MessaggioInviato: martedì 16 giugno 2009, 15:10 
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MessaggioInviato: martedì 16 giugno 2009, 16:43 
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Grazie , Bari S. Spirito ,per la risposta.
Pero' devo dirti che io ci vedo i presupposti della abissale differenza fra i due sistemi di cui stiamo discutendo.
Quello linkato da Marcello(PT) , letta la descrizione , e' praticamente a livello di giocattolo .L' altro no.
Perche?
Perche' il secondo e' la riproduzione modellistica del vero.
E funziona concettualmente come il prototipo.
Quello " giocattolo " invece funziona secondo suoi criteri propri .
Quali :

Cita:
L'altezza della rotaia a fungo sarà sempre maggiore di quella di una rotaia a gola, e in scala la differenza poi sarà anche più evidente.

E' vero nel "giocattolo". E' irrilevante nel prototipo : il bordino e' basso.
Cita:
Se possiamo far correre a velocità fuori scala una locomotiva su curve di raggio modellistico (che come sai sono già ampiamente irrealistiche) lo dobbiamo all'altezza esagerata di rotaie e bordini.

Mah, comunque quasi vero. Ma contano , e molto , le masse in gioco. Se si adottassero gli stessi trucchi nel prototipo , esso non funzionerebbe .
Cita:
Se riduciamo uno dei due, non è detto che il treno deragli: la gola della rotaia guiderà comunque il treno, ma bisognerà andare molto adagio, così come un Micro-Metakit su un Roco R4 .

Anche i giocattoli nel loro piccolo s' inc....
Nel prototipo, semplicemente , al dimuire del raggio di curvatura diminuisce la velocita'.
Non e' la gola che guida la ruota , e' il fungo della rotaia.
Nelle curve il bordino non deve toccare il bordo della gola .
Ecco perche' in scala quando si vuole una rotaia tipo Phoenix realistica bisogna guardare a prodotti concepiti con criteri "molto lontani" dalle norme "normali".
Una rotaia Phoenix che accettasse - in scala - i bordini " normali " non potra' mai avere un aspetto paragonabile al prototipo.
L' ampiezza della gola sarebbe eccessiva ed irrealistica.

Cita:
Non sono binari su cui farci correre un treno in piena linea

Se intendi la Direttissima , e' vero. Pero' nella realta' magari esistevano tramvie con qualche kilometro di binario in sede promiscua . Io direi che quella era la linea , magari anche con curve di raggio quasi ferroviario.
Il fatto che le rotaie PHOENIX vengano impiegate specialmente per costruire i binari di linee tramviarie e' dovuto alla loro particolare forma che le rende compatibili alla sede stradale .
La sezione della rotaia consente di posare la pavimentazione senza che si vengano a formare pericolose fessure ( come avviene invece quando si usano rotaie /controrotaie ).
Dalla necessita' di seguire dei tracciati della viabilita' stradale derivano i tipici raggi di curvatura molto ristretti delle reti tramviarie.
Al vero si usano rotaie precurvate per realizzare le curve strette ( prossime ai 90° ) , proprio come nel " giocattolo " che alla fine e' pur sempre una ferrovia in miniatura .
Al vero le curve di raggio "quasi" ferroviario si realizzano piegando le rotaie , cosi come il sistema che ho segnalato consente di fare.

Alla fine e' lo stesso " giocattolo " ma cambiano le prospettive modellistiche e le tolleranze meccaniche.
Giocattolesche in uno , PROTO nell' altro.
Quale funziona meglio ?
Bho! Pero' forse deragliano piu' treni nei plastici -
e di piu' in quelli europei od americani ?
e di piu' nei plastici tradizionali o in Fremo ?
- che nelle ferrovie vere.

Saluti luca
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MessaggioInviato: venerdì 19 giugno 2009, 14:50 
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Iscritto il: mercoledì 28 gennaio 2009, 18:12
Messaggi: 2304
Località: Più a est di Vienna
protoluca ha scritto:
Pero' forse deragliano piu' treni nei plastici - e di piu' in quelli europei od americani ? e di piu' nei plastici tradizionali o in Fremo ? - che nelle ferrovie vere.


Hehehehe su questo non si può che essere d'accordo :mrgreen:


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