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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2013, 20:28 
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Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 7:14
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Torrino-Pollino ha scritto:
Guarda Cesarone, il tempo libero, per fortuna, adesso manca, e riguardo i codici di rotaia più piccoli, è che non ho voglia di prenderli, poi bisogna sistemare tutti i bordini dei rotabili più anziani, molti dei quali saltellano letteralmente anche sul 60!
Il Proto87 lo lascio ai professionisti, io mi accontento del limbo! :wink:
Questo è uno studio di fattibilità, i frutti si raccoglieranno a medio termine. 8)
Ciao!
O.T. E ci mancavano le bombe alla Maratona di Boston. E che diamine!
Spero vivamente si fermino qui, 'sti pazzi.


E ci mancherebbe che bisogna rifare tutti i bordini.... io mi sono orientato sul Cod. 83 solo perchè Adriano mi ha convinto che è meglio..... e anche tu me lo hai detto e ribadito, quindi....
Però un pò di tempo fà mi sembrava che "qualcuno" stava studiando come passare dal binario a doppio scartamento H0-H0m a quello H0m senza l'uso di uno scambio.... chissà chi era :roll: ... non me lo ricordo proprio.... e già! La vecchiaia incombe...
O.T.
Se fossi Obama, a sto giro farei un buco molto profondo dalle parti di Riad e ci seppelirei un pò di figli di ..... tanto vanno nel loro paradiso a stare bene e gli facciamo un favore.


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: giovedì 18 aprile 2013, 20:59 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Parlavi di questa specie di cosa qui?
Questa era a scartamento ridotto FS, 10,6mm, ma il principio è lo stesso.


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: venerdì 19 aprile 2013, 10:10 
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Scusa, ma la controrotaia più a destra, serve veramente?
Perchè "fisicamente" forse non ci dovrebbe essere...


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: venerdì 19 aprile 2013, 17:06 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Si, servono tutte!


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: venerdì 19 aprile 2013, 17:18 
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Che spettacolo, hai fatto una megafig@ta.
Ma come si combina con l'alimentazione?
Bisogna separare le due alimentazioni e far circolare un mezzo per volta, cioè o solo H0 oppure l'H0m?
Magari possono circolare contemporanemente...... di sicuro in digitale non ci dovrebbero essere problemi.
Manine d'oro, le dovresti assicurare... :lol:
Occhio che quando sarà il momento ti vengo a cercare..... 8)
Cesare


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 12:35 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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L' alimentazione è semplice, hai un binario in comune con la stessa polarità, gli altri due sono fisicamente separati. Ovvio che, se guardi bene, c'è la punta del cuore in plastica, per cui hai un tratto isolato, ma abbastanza corto e sufficiente ad un mezzo con un passo di 48mm di transitare senza intoppi. Qual è il mezzo a s.r. che ha questo passo? :wink:
Ciao!


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 13:41 
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Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 7:14
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La sò! La sò! La sò! La sò!
:P :P :P :P :P :P
L'automotrice a scartamento 950 mm delle ferrovie Appulo Lucane o Calabro Lucane M1 detta altrimenti EMMINA.
Costruttori vari tra i quali Carminati & Toselli, OM Officine Meccaniche, Piaggio e Officine Ranieri.
Costruite in varie versioni dal 1933 ai primi anni cinquanta e tenute in servizio fino agli anni "80.
Ho vinto qualche cosa?!? :D
Ciao mago binario e anche trinario.....
Cesare
P.S.
Ci hanno fatto anche una versione con cremagliera, chissà se alla Oskar la faranno e anche funzionante... magari.


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 14:52 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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La versione a cremagliera, in versione ricostruita è la Ranieri Mc (numero)r, quelle con cassa, diciamo praticamente liscia, e le Piaggio inox, al momento sono in produzione e consegna da parte di Uteca-Mfal, Oskar per adesso consegnerà le versioni di Novegro e Norimberga.
Un piccolo appunto sulla Ranieri ricostruita di Uteca-Mfal, ha, secondo me, il muso troppo diritto e le stondature del tetto sulla parte anteriore sono un po' troppo appuntite. Probabilmente, quello visto a Verona era un prototipo, la versione definitiva sarà corretta, almeno me lo auguro.
Tra un po' posto altre foto in tema col treadh!
Parlo delle Dolomiti!


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 15:06 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Studio di realizzazione della linea aerea della Ferrovia delle Dolomiti, materiale, rigorosamente plasticard.
Molte cosette saranno da rivedere, dimensionare, studiare, ma credo che la strada intrapresa non sia male. Per fare un palo, con la dima e tutto il resto, considerando il tempo di asciugatura dei setti diagonali (1 ora), per montare il resto, neanche dieci minuti.


Allegati:
Commento file: Dima e primo palo realizzato.
IMG_2626.JPG
IMG_2626.JPG [ 83.21 KiB | Osservato 3591 volte ]
Commento file: Due pali, uno per l' interno delle curve, uno per l' esterno.
IMG_2630.JPG
IMG_2630.JPG [ 154 KiB | Osservato 3591 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 15:37 
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Località: Massa Finalese (MO)
Domanda cretina: ma non si farebbe prima a fare la zigzagatura interna con del lamierino (di opportuno spessore) e gli angolari esterni con profilo a C? Lo so che adori il plasticard, però...

Se mai dovessi realizzare qualcosa della mia stazione di Vignola, e se mai decidessi di realizzare la palificazione tipo Breda (qualcuno la chiama Ganz... In poche parole è uguale spiccicata identica a quella della FGC, solo che ci sono anche le trasversali sospese), la farei così. Il mio unico dubbio è nel modo di realizzare la sospensione...


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: sabato 20 aprile 2013, 16:30 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
La zigrinatura interna è una sottilissima striscia di polistirene ripiegata con una pinzetta ed incollata alle due strisce più spesse, che, successivamente sostituirò con adeguati profili a "[" che al momento non ho. Farla in lamierino mi obbligherebbe ad incollarla con altro tipo di colla.
Li faccio in plasticard perchè mi costano meno e sono abbastanza veloci da fare in serie, inoltre non dovranno sorreggere una catenaria funzionante.


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: domenica 21 aprile 2013, 12:29 
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Iscritto il: giovedì 23 dicembre 2010, 23:22
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Fabrizio, avrei da fare un paio di occhialini per una pulce.....posso mandarti le misure? :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: domenica 21 aprile 2013, 18:09 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Solo se in H0! In scala N avrei un po' di difficoltà! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: giovedì 2 maggio 2013, 17:13 
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Iscritto il: martedì 8 maggio 2007, 19:26
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Torrino-Pollino ha scritto:
..... pezzi di plasticard Evergreen di diversi spessori, da 0,25mm, a 0,50mm, tagliati con il cutter ed incollati con la solita Faller super expert....


Ciao scusa.
Visto che hai nominato la Evergreen, mi sapresti suggerire un negozio in Italia dove poter comperare questi fogli di styrene in vari spessori della evergreen? O in sostituzione che materiale suggerisci?

Ti ringrazio


Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: I deviatoi semplici della Ferrovia delle Dolomiti.
MessaggioInviato: giovedì 2 maggio 2013, 19:15 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Località: Fabriano
Ciao, i negozi in Italia che hanno i listelli delle Evergreen sono molti, io, in particolare mi servo a Senigallia, un negozio di belle arti, un po' di modellismo, non ferroviario, che si trova in centro, "Peverelli", che, a richiesta, ordina anche materiale specifico. Comunque gli Evergreen li trovi un po' ovunque, e con maggiore facilità in negozi di modellismo non specificatamente dedicati al fermodellismo.
Sul sito ufficiale Evergreen non c'è traccia di nomi degli importatori per l' Italia, e neanche io so chi siano.
Un materiale per sostituire questo, no, non credo se non ricorrendo alla fotoincisione.
Un altro produttore di questi particolari in plasticard è la Plastruct, ma molte cose sono di fattura un po' grezza.
Fabrizio.


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