Io non ho condensatori elettrolitici in uscita, e non ho trovato controindicazioni. Ma non circolano macchine col sound.
La cosa che credo sia più importante, è la limitazione attiva della corrente.
Per limitazione attiva intendo che ci sia un componente elettronico (un circuito) che faccia "la guardia" alla corrente. Ed in caso di superamento tagli subito l' erogazione.
Lo schema delle mie sezioni ce l' ha. E da allora (1982) non ho avuto più rotture a causa di CC.
Ma lo schema che ho è scritto a mano su un foglio di carta, ed assieme a quello ci sono altri circuiti che renderebbero complicata la lettura.
Stavo digitandone uno, ma mi occorre tempo.
Ma oggi l'elettronica fornisce componenti autoprotetti, come il caso del LM1084-ADJ, che quando si scalda riduce la corrente in uscita a ragione di non rommpersi.
Ho cercato un po' e mi sono imbattuto in un altro componente interessante : MIC502 di MICREL.
Non ho avuto tempo di studiarlo bene, ma di principio sarebbe quello che fà al caso nostro.
Per ora mostro questo accrocco.
Allegato:
SchemaRegolazioneSezione-ipotesi copia.JPG [ 19.02 KiB | Osservato 7772 volte ]
Non è provato, ma è solo imbastito a paint dallo schema di principio di MICREL per il MIC502.
Il segnale (elettrico) "Via libera successiva" deve essere pilotato a +12V quando la sezione successiva è completamente libera.
Il segnale (elettrico) "Avvicinamento" deve essere pilotato a +12V fino a chè il treno non è arrivato vicino al segnale (ferroviario) di fine sezione.
La resistenza da 1M ed il condensatore da 4.7 uF danno una sorta di inerzia, stimabile in circa 5 sec. Circa 1 sec. / uF.
Se il treno arriva e la via è impedita rallenta per poi fermarsi. Quando scatta via libera, riparte.
Non ha sistemi per sincronizzare le velocità fra sezioni consecutive, quindi sarebbe soggetto a salti di velocità da una sezione all' altra.
Se avrò tempo farò lo schema con la sincronizzazione.
In uscita ho previsto un MOSFET da 100 V 16 A a canale P.
La cosa importante, come principio, è il transistore posto a cavallo della resistenza da 0.18 Ohm.
Quando la corrente è tale da far cadere 0.7 V sulla resistenza, si attiva il transistore, che dà un impulso all' ingresso VSLP, spegnendo immediatamente la trazione.
Può essere passato un picco di corrente, ma se il MOSFET è da 16 A non si rompe (salvo che l' alimentatore esterno sia da 100 A !!!).
Io uso un sistema come questo, e dopo un po' di messa a punto del valore di taratura della corrente, non mi ha mai dato rotture.
Il fatto che al motore arrivi un' onda quadra, lo sveglia.
Non sò cosa succeda con le locomotive digitali.
Per quelle col sound può essere logico che gli sbalzi di tensione facciano lavorare male il generatore di suono (anche se non credo che si rompa).
L' aggiunta in uscita del condensatore elettrolitico di Tz potrebbe essere una soluzione.
L' elettrolitico, di per sè, non è in grado di bruciare uno scambio o di far fumare una rotaia.
Ma la sua scarica potrebbe causare un piccolo cratere nel punto di contatto. E' da valutare (provare).
Stefano Minghetti