Allora riprendiamo i lavori caraibici.
Si pone il problema delle lamiere ondulate, materiale da costruzione principe ai Caraibi e non solo.
Me ne occorrono grandi quantità, per coprire la rimessa locomotive, il piccolo bar sulla spiaggia, e soprattutto i due capannoni della distilleria che sono ancora in fase di progettazione. Realizzare le lamiere ondulate con gli spaghetti, come avevo illustrato più sopra, poteva essere una operazione divertente, ma si é rivelata tremendamente lunga e anche faticosa. L'onda poi, data dalla dimensione dello spaghetto, non mi convinceva troppo assomigliando più che altro a quelle delle famigerate lastre di Eternit.
Ho dunque pensato di realizzare uno stampo per una produzione veramente industriale.
Con la fresa ho preparato due blocchetti di alluminio in cui ho ricavato due cave per installare degli spezzoni di filo di acciaio da 1,4 mm.
Questi saranno collocati in modo che le semionde siano sfalsate della metà del passo per ottenere l'ondulazione.
Avrei avuto a disposizione del filo armonico di dimensioni minori, ma non mi é stato possibile raddrizzarlo in maniera perfetta, nemmeno stirandolo a rottura.
Ma così va meglio degli spaghetti, comunque. I fili sono stati incollati con bicomponente.
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Poi li ho uniti insieme e dopo averli chiusi saldamente in morsa e a registro ho praticato due fori per le due guide di direzione e ho completato lo stampo
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Inserendo dei rettangolini di alluminio da 0,1 mm ricavati dalle vaschette per frigorifero e serrando fortemente in morsa si ottengono in un attimo i fogli di lamiera ondulata, tutti precisi e ben stampati. I tetti potranno essere completati…
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