Ciao Guglielmo,
gli scambi sono lunghi 16 cm circa e credo abbiano un angolo di almeno 20 gradi, pertanto dovrebbero essere del secondo tipo da te citato; con quello spazio era impossibile utilizzare qualunque altra misura

Grazie per l'informazione.
Ho a disposizione (in N) 82 x 30 cm (in H0 150 x 55 cm) quindi un po' più grande del tuo; il layout sarà simile al tuo, ma con ambientazione nella Bassa Padana, in pratica quel triangolo di concesse che collega Parma, Ferrara, Suzzara e Reggio (SV, FSF, CCFR) e l'aggiunta:
A) di una piccola piattaforma al fondo del binario della carbonaia
B) di un binario in più dopo il magazzino
C) di altri due binari dove hai il trullo

Per collegare il modulo operativo con la stazione ombra pensavo ad una cerniera in modo da poter chiudere il tutto a libro.

L'utilizzo di scambi con deviata da 24 gradi rispetto ai tradizionali 15 gradi mi permetterebbe di recuperare spazio a tutto vantaggio della maggior lunghezza dei convogli.

Sul forum ASN mi hanno sconsigliato di utilizzare scambi con deviata di 24 gradi, ma se mi dici che i tuoi scambi hanno deviate con simili angolazioni, il colpo docchio non mi pare poi così male....

E' da mesi che seguo questa discussione, anche se non sono mai intervenuto, scusami se sono intervenuto con questo intervento OT, ma era un'informazione per me basilare, devo decidere se partire o continuare a fare solo progetti

Grazie e continua con gli interventi sugli aggiornamenti del tuo impianto

Guglielmo

Su un impianto piccolo usare gli scambi corti non dà un cattivo aspetto, in quanto tutto è abbastanza compatto.

Quindi, se non ho capito male, utilizzare in N uno scambio con deviata da 24° da lo stesso aspetto visivo dell'utilizzo in H0 di un ipotetico scambio con deviata da 48°?

Guglielmo

Ottima scelta, perchè non 150x55 anche in N? se hai quello spazio perchè non utilizzarlo?

ciao

Ciao Alex,
probabilmente non mi sono espresso con sufficiente chiarezza: in casa ho a disposizione uno spazio lungo poco più di 82 cm e profondo circa 35 cm dove riporre il diorama operativo quando non in uso; ecco anche il perchè del modulo di servizio incernierato e ripiegabile sotto il diorama; lo spazio in casa è quello che è, tieni presente che quando in uso le dimensioni diventeranno 164 x 30 cm (il che per una casa piccola non è poco).
Con dimensioni simili la scelta della scala N è d'obbligo.

La necessità degli scambi con deviata da 24° è determinata dal fatto che utilizzandoli potrei recuperare sui binari di stazione circa 15/20 cm che mi permetterebbe di avere merci con almeno 8 carri, mentre invece con i tradizionali scambi con deviata da 15° non potrei andare oltre i 5 carri che anche per una concessa mi sembrano un po' pochi.

Guglielmo

No in una concessa i merci erano di 1-3 carri non di più tenendo presente che è una stazione di testa il movimento è ancor meno.

Se hai già il materiale d'armamento sei "obbligato" ad usare quello altrimenti io prenderei il Peco cod 55 small e medium per i deviatoi.

ciao

Tieni presente che l'ambientazione sarà in Epoca III quando probabilmente il traffico merci era più consistente; la trazione sarà prevalentemente a vapore (T2, T3, R3/3 bay) con un timido inizio di diesel (loco V36 e automotrici Schienenbus).

Per quanto riguarda il materiale d'armamento (Roco, Atlas, AHM), proviene dal recupero di un vecchio plastico iniziato negli anni '80 e mai terminato .

Ho un piccolo plastico in N (140 x 60cm) a binario unico (il classico ovale su due livelli con elicoidale, stazioncina con 3 binari + 3 tronchini), ambientazione tedesca in Epoca III, s.za catenaria, ma le possibilità di manovra sono veramente poche; mettere in casa un secondo plastico non è pensabile (l'attuale, ricoperto da un "sarcofago" contro la polvere, è stivato sotto il letto!), quindi l'unica soluzione possibile è un piccolo dioramo operativo di facile occultamento.

Guglielmo

P.S.: siamo completamente O.T.!

Riporto in tema, saltando ad un esperimento di anni 80.
Ecco la novellina del mese, una 668.1000 resa singola o... col bimbo appresso!

Come riprodurre la realtà con poco (foto da photorail)

I primi treni navetta sono arrivati anche qui

Una domenica...di metà anni 80, c'è poco movimento: niente merci né postali, quasi tutte le corse con automotrici e treni navetta, solo un paio di coppie prevedono il giro macchina.

Torniamoci per una gitarella e una scorta di olio e vino, stavolta negli anni 60 con il primo diesel che ha quasi eliminato il vapore, e il carrellamento dei carri per la vendemmia in corso

Primi anni 70: dopo la scadenza della concessione alla FTL, le FS assumono la gestione della linea con la dotazione dei depositi di Taranto e Bari, anche la più recente, come queste 668 fresche di consegna.

Domenica sera d'estate, pochi treni ma buoni:
l'immancabile treno dell'onorevole, l'unico con sezione a lungo percorso...


il locale di metà sera con due 668...


e l'ultimo diretto per Brindisi, all'estremo tramonto


Mentre le cisterne del vino lasciate il sabato attendono di essere caricate e ripartire nel pomeriggio dell'indomani


Saluti bucolici
Francesco