dariod ha scritto:
(Non ti vogliamo più in OT)
Scordatevelo!
Mi avrete sul groppone per sempre!
mdp ha scritto:
mi permetto di consigliarti di curare meglio l'attacco dei fabbricati al modulo.
Avendo notato che le fessure verticali si notano di meno di quelle orizzontali io realizzo i marciapiedi intorno al fabbricato incollandoli al modulo in modo che creino una sorta di incastro per l'edificio che però può essere facilmente rimosso per eventuali manutenzioni, ad esempio all'impianto elettrico se presente.
Cacchio, se ci avessi pensato prima!
Qualche tempo fa avevo provato a "rimediare" scavando qualche mm per abbassare una casetta ma arrivato a questo punto è un lavoraccio.
Il problema tra l'altro lo si riscontra anche con qualche tetto.
Per ora ho lasciato tutto così e mi sto concentrando sul modulo vero e proprio perché ho davvero voglia di veder crescere un po' di verde.
Il lavoro sulle casette però dovrà essere ripreso: intanto perché manca ancora qualche minuteria tipo i numeri civici, le cassette della posta, qualche insegna, ecc...
poi anche per risolvere in modo definitivo questo problema.
Tutte le casette sono asportabili e fermate sul modulo tramite un incastro che fa da pavimento per il piano terra. La ragione è proprio data dal fatto che c'è un impianto elettrico che potrebbe necessitare di manutenzione.
L'idea è quella di rendere più stabile questo attacco ricorrendo a qualcosa tipo, che so, viti fissate al soffitto dell'ultimo piano (che poi è la base del tetto) che arrivano fin sotto al modulo dove una ranella ed un dado per ogni vite dovrebbero:
1) rendere il modulo trasportabile anche con le casette montate
2) tirare verso il basso i tetti e di conseguenza anche i muri riducendo così il gap tra i muri ed i marciapiedi.
C'è comunque ancora tutto un lavoro da fare con la carta vetrata per adattare il fondo delle casette alla forma dei marciapiedi ed anche questo, dopo aver fatto qualche prova, risulta utile per rendere meno visibile il solco.
E dove anche tutto questo non bastasse, c'è sempre il pattafix!
bigboy60 ha scritto:
Per sottolinearne il fascino un po' retro' manca solo ... la nebbia.
Ah, guarda, di nebbia in questo momento ne ho in abbondanza qui fuori dalla finestra.
Marcello (PT) ha scritto:
Per la recinzione a rete della seconda foto hai usato roba commerciale o altro materiale?
Tutti avanzi!
(da questo punto di vista il mio modulo è quasi una discarica...

)
Nel caso delle reti: il muretto di base è fatto con cartoncino da 2mm su cui è appoggiata una striscetta di cartoncino da 0,3mm.
I pali sono acciaio armonico da 0,5mm tagliato in pezzettini da 2cm e fissati nel muretto ad una distanza di circa 1,5cm.
La rete vera e propria è il tulle dei confetti dry-brushato in marrone prima della posa in opera.
L'unica parte difficile di tutto il procedimento è quella di andare dritti con le forbici mentre si taglia il tulle.
In realtà manca ancora l'applicazione di un po' di polveri color ruggine per rendere meno uniforme il colore della rete, cosa che spero di riuscire a fare oggi o domani.
Giulianino ha scritto:
si può avere una spiegazione di come sono state realizzate le parti in cui si vedono i mattoni sotto l'itonaco scrostato ?
Ci sono vari metodi a seconda del materiale di partenza. Ad esempio, nel caso del muro davanti alla stazione oppure della parte in muratura sul retro dell'osteria, la base è una lastrina di mattoncini comprata all'occorrenza, ritagliata e colorata con un fondo color mattone: stucco, acqua e vinavil (miscela molto diluita) servono per riempire le fughe e poi eventualmente si passa altro stucco per fare l'intonaco vero e proprio. Poi naturalmente si passa alla fase di coloritura/invecchiamento.
Nel caso invece delle casette, dato che sono tutte in cartoncino da 2mm e dato che il cartoncino da 2mm in genere è costituito da due fogli da 1mm incollati insieme, si fa la forma della scrostatura con il taglierino sul foglio superiore e si stacca il pezzetto lasciando visibile il foglio inferiore. Poi si riempie il buco con la solita miscela di stucco, acqua e vinavil (questa volta molto più densa) e ad asciugatura quasi completata, ancora con il taglierino, si incidono i mattoncini. Se la miscela è troppo bagnata i mattoni vengono tondi ma si può tornare indietro livellando tutto con la pressione delle dita, se invece la miscela si è seccata troppo, alcuni mattoncini rischiano di saltare via. Questo però potrebbe anche non essere del tutto un male dato che l'umidità che crea la scrostatura nella realtà indebolisce anche il mattone e non è infrequente che anche il mattone con il tempo si rompa.
Per intanto, grazie a tutti per i complimenti, anche se di lavoro da fare ce n'è ancora davvero tanto e di imperfezioni da sanare ce n'è forse anche di più.
Se poi a qualcuno venisse anche voglia di sviluppare un suo moduletto da attaccare al mio e a tutti gli altri già collaudati nel meeting tecnico di questa estate, vi assicuro che non è niente di impossibile da fare. Anche perché, se come nel mio caso l'ottica è quella di ritrovarsi da qualche parte e di unire i moduli di diverse persone per GIOCARE alla ferrovia, non è mica necessario partire dalla mega-stazione con 10 binari, anzi... una ferrovia in cui si susseguono solo stazioni senza neanche un prato, un bosco, un ponticello, nella realtà sarebbe ben strana!
Ciao,
Lorenzo