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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: lunedì 16 dicembre 2024, 21:47 
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Nome: Giuseppe Randazzo
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@fabrizio, il tempo che ho messo per Boscoscuro non me lo posso e voglio più permettere, il mio obiettivo per il nuovo impianto è ambizioso in termini temporali, vedremo se riesco...

@Antonio, eccoti alcune risposte:
può sembrarti strano un un piano binari in effetti non l'ho mai disegnato. Tranne quelli che hai avuto modo di vedere sulla rivista non esiste altro. Il perché lo spiego ed è controintuitivo e didatticamente errato ma sono andato a braccio senza un disegno preliminare soprattutto per le zone paesaggistiche. Poi, i disegni li avrei dovuti fare postumi ma non avrebbero più avuto alcuna valenza costruttiva... e non li ho più fatti.

Il tracciato è interamente in digitale, tutte le locomotive sono quindi digitalizzate e comandate dalla centralina ESU, così come i segnali e i deviatoi. L'anomalia analogica sta solo nel sistema di blocco della linea principale gestita da vecchi relè e ampolle reed che ne comandano la chiusura e l'apertura delle sezioni, ma la corrente che vi passa è in DCC.

Il percorso principale è un grande ovale in senso figurato, il doppio binario non è altro che la stessa linea ripiegata su se stessa che si affianca ma in senso inverso.

Se hai altre domande fai pure, sarà mio piacere risponderrti, spero altresì di essere stato chiaro nel risponderti.

@viafer, probabilmente hai ragione, la tua osservazione può essere utile per il futuro, grazie per averla condivisa, migliorare si può e si deve, sempre.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 9:17 
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Nome: ViaFer
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QDP, la mia non era una critica, ma semplicemente un suggerimento.
Avendo consultato e letto riviste di settore pubblicate in altri Paesi, non comprendo come mai nel nostro Paese ciò non avvenga. Tutto qua.
Grazie ancora per le belle parole "migliorare si può e si deve, sempre" di apertura al cambiamento :D


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 11:00 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Nelle riviste i progetti non ci sono per una ragione molto semplice, gli italiani sono tipicamente un popolo di inventori praticoni, cioè muovono le mani prima di tutto.
E spesso hanno anche fretta (ansia) di ottonere il risultato.
In altri paesi funziona diversamente, specialmente in quelli di cultura anglosassone, prima si fa uno straccio di progetto poi ci si muove.
La ragione è anche molto semplice, per avere quello che mi serve devo fare la lista della spesa e magari ordinarlo, non è detto che la presenza di tanti rivenditori sia poi sinonimo di magazzino enorme pieno di ogni cosa.

Io senza un progetto non potevo manco iniziare il plastico:
- devo costruire tutta la perte fissa di supporto in luogo diverso dalla dimora e farlo passare da porte e scale
- nel locale ci sono anche altre cose fatte costrire appositamente in funzione della presenza del plastico
- per la parte elettrica non uso materiale modellistico (di fatto solo la centralina), ma altro anche autocostruito
- il tutto deve essere smontabile
- per riprodurre la vera ferrovia di tanti oggetti modellistici e commerciali non so cosa farmene.

P.S:
Per i curiosi e i detrattori, come già detto, sarà visibile il tutto a suo tempo e per ovvie ragioni non a gratis.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 16:17 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
Messaggi: 1554
Concordo in pieno con quanto detto da ViaFer. Sulle riviste italiane un sacco di veramente belle foto, ma quasi nulla riguardo al progetto e al suo funzionamento. La gestione in DCC poi è completamente trascurata.

Ad esempio mi incuriosisce quanto accennato da Giuseppe: "L'anomalia analogica sta solo nel sistema di blocco della linea principale gestita da vecchi relè e ampolle reed che ne comandano la chiusura e l'apertura delle sezioni, ma la corrente che vi passa è in DCC."
Su un plastico DCC che significa chiusura e apertura delle sezioni? Togliendo corrente si perde l'illuminazione ed il sonoro (se presente.E' possibile avere una spiegazione meno succinda di questo funzionamento? Grazie

Roberto


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 17:00 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1410
Giuseppe, grazie delle risposte.

Avrei dovuto leggere con più attenzione il testo per evitare la inutile domanda sul blocco elettromeccanico in digitale: era chiaro quello che avevi scritto, sono io a non averlo colto. La soluzione, per un tracciato come il tuo, con lunghe tratte fuori dalla vista, è davvero l'uovo di colombo, soprattutto perché in galleria, dove certo non servono accelerazioni e decelerazioni graduali dei treni, ed anzi lo "spegnimento" della loco evita consumi elettrici e surriscaldamenti potenziali. Forse brutale per chi è avvezzo alla retroazione e alle "meraviglie" del DCC "avanzato", ma per uno "essenziale" come me sicuramente semplice ed efficace. Apprezzo molto anche l'assenza di troppi automatismi e di programmi di gestione automatica della circolazione che, a mio modo di vedere riducono il "gioco" alla "osservazione degli eventi", sia pure se ben pianificati.
Quanto ai disegni, la realizzazione di un'opera così complessa basata sulla preliminare esecuzione e verifica in Cad 3d che hai pubblicato, è "IL PROGETTO". E che progetto! Definito e validato, e, se mai, ciò che manca è la rappresentazione della "variante finale", as built dei binari delle stazioni. Del resto (e per fortuna) stiamo parlando di un plastico, e non di un'opera pubblica di cui si deve chiudere la contabilità finale e depositare i disegni a seguito delle varianti in corso d'opera!
Ed il risultato conferma la bontà della filosofia e dell'"idea" di base, senza la quale nessun progetto dettagliato ed aggiornato garantisce tale qualità e bontà del risultato finale. Ben vengano "Opere" con la O maiuscola come la tua, anche senza un disegno "a posteriori"!
A leggere lo speciale, c'è tanto, tanto, tantissimo da imparare! Su tutto, dalla pianificazione degli sganciatori kadee (una meraviglia per chi ama manovrare), alla filosofia alla base delle scelte dei materiali (penso alla palificazione) e del paesaggio ed alle mille tecniche costruttive che hai condiviso e descritto nelle specifiche fasi.
Insomma, oltre a ben presentare un plastico stra-realistico, pieno di fascino e suggestioni, e in ogni scena "fa sognare", ci hai dato una enciclopedia pratica di modellismo ferroviario di altissimo livello, chapeau!

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 17:28 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Il blocco automatico si fa tranquillamente utilizzando circuiti elettromeccanici e il sistema di frenatura ABC, e ai decoder non manca mai tensione.
Dovrebbe essere così anche con il sistema HLU, ma non l'ho mai studiato a modo.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 17:30 
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Scusa Antonio, non capisco quale sia l'uovo di Colombo. In DCC nelle stazioni nascoste o nei lunghi tratti fuori dalla vista io preferisco non togliere l'alimentazione. Basta spegnere le luci, il sonoro (se presente), magari con il fading quando il treno entra in galleria, e lasciare solo il decoder in ascolto. Non ci sono grossi consumi elettrici (25-30 mA) e non ci sono surriscaldamenti.
La presenza dell'alimentazione garantisce la segnalazione di tratta occupata e si evita di farci andare un altro treno.

Roberto


Ultima modifica di Etsero17 il mercoledì 18 dicembre 2024, 8:01, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: martedì 17 dicembre 2024, 17:32 
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marco_58 ha scritto:
Il blocco automatico si fa tranquillamente utilizzando circuiti elettromeccanici e il sistema di frenatura ABC, e ai decoder non manca mai tensione.
Dovrebbe essere così anche con il sistema HLU, ma non l'ho mai studiato a modo.


So come funziona il blocco automatico, ma mi è parso di capire che su Boscoscuro l'alimentazione venga tolta (o mi sbaglio?)


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 16:28 
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Nome: Giuseppe Randazzo
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Grazie Antonio, hai colto appieno la filosifia sia del plastico che del mio personale modo di raccontarlo e raccontarmi sul n. 100. La redazione ha avuto il merito di lasciarmi carta bianca nell'impostazione del racconto e per questo voglio ancora ringraziare Max Bovaio e Benedetto Sabatini, anche per le numerose correzioni e consigli di scrittura. Il numero vuole essere come detto un racconto personale sul mio modo di progettare e realizzare un plastico, che passa anche e soprattutto dal voler stimolare sensazioni, spunti di riflessione, idee e perché no, sogni. L'aspetto tecnico ho cercato di spiegarlo al meglio e se non ci sono riuscito al massimo chiedo venia.

Per quanto riguarda il blocco automatico "analogico" in un sistema DCC in tratti non in vista è una mia personale trovata, non sarà ciò che le "sacre scritture" impongono... ma credo questo approccio possa aiutare i modellisti a trovare modi alternativi e personali per gestire il proprio impianto. In fondo non è proprio questo il bello del modellismo? Cercare, trovare, implementare, adattare e soprattutto divertirsi e arrivare a ciò che noi ci aspettiamo dal nostro impianto anche attraverso percorsi non standardizzati.
Il numero 100 non è un manuale tecnico, ma il mio parsonale racconto di Boscoscuro, dalla genesi al completamento e credo possa essere utile per dare una chiave di lettura, uno strumento di lavoro mentale a tutti coloro che vogliano "giocare con i trenini" (caro Max queste ultime tre parole te le ho rubate).


Ultima modifica di qdp il mercoledì 18 dicembre 2024, 16:44, modificato 4 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 16:33 
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Nome: Giuseppe Randazzo
Iscritto il: venerdì 14 giugno 2013, 16:53
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@etsero17
Cita:
So come funziona il blocco automatico, ma mi è parso di capire che su Boscoscuro l'alimentazione venga tolta (o mi sbaglio?)


Non sbagli, nelle sezioni di blocco automatico (tratti non in vista) la corrente viene tolta dal treno che ha appena lasciato la tratta stessa, quindi il treno che vi arriva non trova corrente e grazie al volano si arresta dolcemente. Quando torna la corrente perché la tratta appena successiva si è liberata, il treno riprende la corsa con i valori di accelerazione e velocità impostati in DCC.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: mercoledì 18 dicembre 2024, 21:26 
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Iscritto il: martedì 21 marzo 2017, 12:08
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Giuseppe, scusami, ma se un treno entra in una tratta non alimentata ti assicuro che si arresta di colpo. Il volano non fa nulla.
Per fare rallentare dolcemente un treno non ci sono sacre scritture. Serve unicamente un sistema di frenatura (tipo ABC) o un sw che ne gestica la decelerazione e l'arresto con le distanze che si adattano al plastico. In tutti i casi se si vuole una decelerazione progressiva in DCC la tratta deve essere alimentata.

Poi ognuno fa come vuole sia chiaro, a maggior ragione se non si vede nulla, anche se oggi è semplice documentarsi sulle varie possibilità che esistono.

Scenograficamente è molto bello.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: giovedì 19 dicembre 2024, 12:52 
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Messaggi: 823
Località: Magione
Max Bovaio ha scritto:
...e a tale proposito, consiglio la lettura di tuttoTRENO 400 (link) in cui, tra gli altri, troverete l'articolo "VENT'ANNI DI ...GRANDI CAMBIAMENTI" che appunto ripercorre quello che è successo dal numero 200 ad oggi! :wink:

Max

che io ancora non riesco a trovare...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: giovedì 19 dicembre 2024, 13:28 
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Nome: Massimiliano Bovaio
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:42
Messaggi: 3169
Località: Rabat (Malta)
...basta fare l'abbonamento e ti arriverà direttamente a casa!!! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: giovedì 19 dicembre 2024, 14:40 
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Nome: Emilio Totaro
Iscritto il: martedì 22 maggio 2012, 20:51
Messaggi: 3089
Località: Castellamare Adriatico - www.aternumlands.com
.


Ultima modifica di Emilio T. il domenica 6 aprile 2025, 17:51, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: il plastico QdP
MessaggioInviato: giovedì 19 dicembre 2024, 14:46 
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Nome: Massimiliano Bovaio
Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 11:42
Messaggi: 3169
Località: Rabat (Malta)
...io ho detto che arriva direttamente a casa ...non prima o dopo l'edicola, visto che il problema di Giulio è quello di non trovarlo in edicola!





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