Giuseppe, grazie delle risposte.
Avrei dovuto leggere con più attenzione il testo per evitare la inutile domanda sul blocco elettromeccanico in digitale: era chiaro quello che avevi scritto, sono io a non averlo colto. La soluzione, per un tracciato come il tuo, con lunghe tratte fuori dalla vista, è davvero l'uovo di colombo, soprattutto perché in galleria, dove certo non servono accelerazioni e decelerazioni graduali dei treni, ed anzi lo "spegnimento" della loco evita consumi elettrici e surriscaldamenti potenziali. Forse brutale per chi è avvezzo alla retroazione e alle "meraviglie" del DCC "avanzato", ma per uno "essenziale" come me sicuramente semplice ed efficace. Apprezzo molto anche l'assenza di troppi automatismi e di programmi di gestione automatica della circolazione che, a mio modo di vedere riducono il "gioco" alla "osservazione degli eventi", sia pure se ben pianificati. Quanto ai disegni, la realizzazione di un'opera così complessa basata sulla preliminare esecuzione e verifica in Cad 3d che hai pubblicato, è "IL PROGETTO". E che progetto! Definito e validato, e, se mai, ciò che manca è la rappresentazione della "variante finale", as built dei binari delle stazioni. Del resto (e per fortuna) stiamo parlando di un plastico, e non di un'opera pubblica di cui si deve chiudere la contabilità finale e depositare i disegni a seguito delle varianti in corso d'opera! Ed il risultato conferma la bontà della filosofia e dell'"idea" di base, senza la quale nessun progetto dettagliato ed aggiornato garantisce tale qualità e bontà del risultato finale. Ben vengano "Opere" con la O maiuscola come la tua, anche senza un disegno "a posteriori"! A leggere lo speciale, c'è tanto, tanto, tantissimo da imparare! Su tutto, dalla pianificazione degli sganciatori kadee (una meraviglia per chi ama manovrare), alla filosofia alla base delle scelte dei materiali (penso alla palificazione) e del paesaggio ed alle mille tecniche costruttive che hai condiviso e descritto nelle specifiche fasi. Insomma, oltre a ben presentare un plastico stra-realistico, pieno di fascino e suggestioni, e in ogni scena "fa sognare", ci hai dato una enciclopedia pratica di modellismo ferroviario di altissimo livello, chapeau!
Antonio
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