A dirla tutta, io sono contario alla riproduzione di grandi stazioni reali, a meno di non avere un capannone a disposizione, non ha senso riprodurre 10 metri di stazione e poi metterci due curve secche con raggio 450 alle estrermità. Allora mi riproduco una linea secondaria, magari di cui conosco un minimo di storia, e riproduco periodi di esercizio ben precisi.
Un semplice esempio: stazione di Guastalla originale sulle linee: - Parma-Suzzara della Società Veneta - Reggio Emilia- Guastalla della ACT Ci posso far circolare: - i veicoli propri di SV e ACT, passeggeri e merci - veicolli merci di tutte le amministazioni europee - locomotive diesel ex DB V220 di FSF e FP su entrambe le linee - locomotive diesel FS D 343-345 su entrambe le linee - ALn 773 e 873 della Freccia della Versilia per-da Parma - il treno del Genio - locomotive a vapore FS con carrozze centoporte e non di treni storici: 625, 640, 740, 940
Se poi faccio finta che non sia già stata porta allo stato attuale, aggiungo: - G2000 FER, ora Dinazano Po - tutti i veicoli diesel FER e TPER - GR 686 196
E infine tutti i treni cantiere che voglio, e insistento anche instradamenti eccezionali di tutti veicoli circolanti in Italia: beh, i mezzi elettrici meglio evitare, ma con la fantasia, e una diesel davanti, tutto è possibile.
Hai voglia di sbizzarirti. Ma se rimango in zona, mi posso accontentare delle stazioni di Fornovo o Borgo Val di Taro, o nel più piccolo Collecchio (dove c'era anche un raccordo con un deposito carburani dell'aeronautica), su linea Pontremolese ci è sempre passato di tutto delle FS e non.
Se voi rimanere nel Lazio, magari vedi la linea di Cassino, con le sue stazioni diramazione, la Tirrenica fino a Grosseto mi pare più anonima, Civitavecchia a parte, oppure la LL fino ad Orte, la Linea per Sulmona. La stazione di Cassino, anche se poi la riduci in lungezza ha tutto, rotonda compresa, e vai dal vapore ottocentesco a Italo, passando dai D 341 e dagli ETR 400, non dimenticando il Settebello e i derrate classificati alla pari. E se insisti ci fai passare anche le 668 costruite dall'Omeca di Reggio Calabria in trasverimento presso le private della pianura padana (che mi pare che in alcuni casi viaggiassero in autonomia). La linea di Cassino è stata elettrificata dalla fine degli anni '60, ma in ogni caso circolavano e circolano i treni diesel verso il Molise, e ci stà pure il vapore sotto la catenaria. Con una riproduzione un po anonima la ambienti dagli anni '60 ad oggi, magari prevedi cambiare i cartelli a sfondo nero con quelli a sfondo azzurro, poi siamo sempre nel campo delle licenze poetiche.
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