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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 15:01 
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Fino al 1985 qui a Bologna, presso l' Antoniano, aveva sede un Club che disponeva di un grande plastico, ca 50mq.
L' Antoniano, poi, ebbe necessità del locale e sfrattò Club e plastico, che venne malamente smontato ed andò poi senz' altro perso.
Quel plastico era stato costruito negli anni '60, e negli ultimi anni di vita, era in via di ristrutturazione.
Disponeva di una sella di lancio, "ispirata" a quella di bologna San Donato, ma non credo fosse funzionante all' epoca in cui frequentai sporadicamente il Club, per lo meno non ricordo di averla mai vista in funzione.
Ricordo, però, che erano ammessi alla sella di lancio solmanete carri Fleischmann di produzione anni '60, perchè, avendo il telaio metallico, erano pesanti e particolarmente stabili. Come loco da manovra era prevista una Fleischmann della stessa epoca, una V60 o similare, ridipinta dei verde con strisce gialle in stile FS. Licenza poetica...
Forse qualche appassionato bolognese di vecchia data può fornire qualche info in più.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 15:50 
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Riprodurre modellisticamente una sella non è così semplice.
Fare il piano dei binari è banale, ma farla funzionare adeguatamente no, per i primi due carri va sempre bene, ma poi per gli altri bisogna riprodurre il sistema frenate presente al vero.
Non è una sola questione di realismo, è proprio una esigenza funzionale.
Diversmente bisogna prevedere carri di peso e scorrevolezza diversi per ogni posizione nella colonna, ma poi si riproduce sempre lo stesso treno con lo stesso ordine di lancio: schizzofrenia pura. Va +/- bene solo per una esposizione dove ogni 5 minuti cambiano gli osservatori.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: martedì 10 agosto 2021, 23:14 
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Ci vogliono anche gli omini Preiser-staffisti che ai piedi della rampa mettano la staffa sotto ogni carro per rallentarlo rispetto alla colonna ferma... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 0:03 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Tz ha scritto:
Ci vogliono anche gli omini Preiser-staffisti che ai piedi della rampa mettano la staffa sotto ogni carro per rallentarlo rispetto alla colonna ferma... :mrgreen:


Beh, potrei venire io a fare lo stesso automatismo presente a Bologna S. Donato; oddio quasi uguale, sui plastici non c'è bisogno di tenere conto del vento e della temperatura. :P


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 7:25 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Il mio amico aveva progettato un vero e proprio freno di binario con un cuscinetto di gommapiuma o altro che poteva essere più o meno stretto a seconda se il carro scendesse piano o volasse, ma ovviamente non l'ha mai costruito.
Iil fascio non è mai stato finito (la lunghezza utile era di appena quattro metri e ce ne volevano altri tre, più gli scambi di uscita, appunto quindici metri in tutto) e non è mai stato neppure allestito un... paesaggio.
Fu un semplice esercizio tecnico: si poteva fare, la mia elettronica (un po' ridicola ma al tempo quello avevamo) poteva gestirla, ha funzionato per come era, poi è stato tutto smontato e recuperato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 10:07 
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Nome: Emilio Totaro
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.


Ultima modifica di Emilio T. il lunedì 31 marzo 2025, 18:30, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 11:04 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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marco_58 ha scritto:
Tz ha scritto:
Ci vogliono anche gli omini Preiser-staffisti che ai piedi della rampa mettano la staffa sotto ogni carro per rallentarlo rispetto alla colonna ferma... :mrgreen:


Beh, potrei venire io a fare lo stesso automatismo presente a Bologna S. Donato; oddio quasi uguale, sui plastici non c'è bisogno di tenere conto del vento e della temperatura. :P


I freni idrodinamici comandati da dispositivo di pesatura e misura di velocità del carro esistevano anche ad Alessandria smistamento ma all'inizio dei binari della parigina c'erano anche gli "staffisti" che avevano il compito di mettere al volo sotto il carro una staffa per rallentarne ulteriormente la corsa se la velocità fosse stata troppo alta rispetto l'occupazione del binario. La staffa veniva poi sbattuta fuori da un opportuno svio sul binario.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 11:24 
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Emilio T. ha scritto:
Un amico di una chat di whatsapp per fermodellisti, ma presente credo anche qui sul forum, Roberto, ha messo a punto questo bell'impianto di smistamento con tanto di sella di lancio a controllo manuale e sistema frenante per i carri. Visitate il suo canale youtube e avrete idea di cosa è riuscito a mettere su.
Non me ne voglia Roberto, ma penso abbia piacere della condivisione.



FICHISSIMO! E anche i freni!


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 11:50 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Località: Regione FVG
Emilio T. ha scritto:
Un amico di una chat di whatsapp per fermodellisti, ma presente credo anche qui sul forum, Roberto, ha messo a punto questo bell'impianto di smistamento con tanto di sella di lancio a controllo manuale e sistema frenante per i carri. Visitate il suo canale youtube e avrete idea di cosa è riuscito a mettere su.
Non me ne voglia Roberto, ma penso abbia piacere della condivisione.

Emilio




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Forte.
La prova che con un po' (tanto) spazio in più lo potevamo fare.
La disposizione degli scambi del fascio a valle della sella è identica! :shock:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 20:59 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Bello l'esercizio della sella di lancio ma mi pare che i binari della parigina finiscano tutti con un tronchino... :shock:
Quando ricomponi il treno come lo porti sul binario di partenza... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: mercoledì 11 agosto 2021, 22:41 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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Località: Regione FVG
Tz ha scritto:
Bello l'esercizio della sella di lancio ma mi pare che i binari della parigina finiscano tutti con un tronchino... :shock:
Quando ricomponi il treno come lo porti sul binario di partenza... :mrgreen:

Anche il nostro esperimento finiva così. Anzi, contro un legno coperto di gommapiuma per fermare i carri troppo veloci. :mrgreen:
Meno bene se non fosse un abbozzo o una prova o un pimo passo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: giovedì 12 agosto 2021, 13:57 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Che, poi, per far manovra di smistamento, la sella di lancio è solo uno dei casi.
Quì, a Faenza, facevano manovra a spinta con un 214 ed uno scambio.
A sx alcuni tipi di carri, a dx altri tipi.
In uno dei due binari andavano quelli di un gruppo, nell' altro binario gli altri carri misti.
Poi i carri ancora misti venivano nuovamente selezionati per un altro gruppo. E così via, fino a fare di un convoglio più gruppi.

per farlo in H0 occorre :
- 214 con gancio telecomandabile (o sganciatori sottoplancia)
- tratto con asta di manovra sufficientemente lunga (ma era una decina di carri o poco più)
- fascio di binari. Non ne servono molti, ne bastano 3..4
- contesto di manovra
Su quest' ultimo, Faenza era privilegiata perchè c' erano anche delle officine e lo smistamento serviva per :
- prelevare dai treni arrivati i carri destinati officina
- preparare il merci verso Lavezzola, in genere composto da Interfrigo o altri frigoriferi
- smistare altri carri verso le rispettive destinazioni, che avrebbero raggiunto coi treni raccoglitori o distributori

Mi riferisco agli anni '70.

Il contesto di manovra potrebbe essere una piccola stazione di diramazione con officina rialzo.

Altra considerazione.
Il primo plastico sarà infarcito di errori, molti dei quali saranno capiti anni dopo.
Lo è anche per Klausen21.

Non è possibile studiare tanto e poi non fare errori. Se ne faranno meno, ma esperienza è necessario farsene.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: venerdì 13 agosto 2021, 1:34 
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Nome: Fulvio Liberati
Iscritto il: martedì 3 agosto 2021, 19:06
Messaggi: 18
Grazie a tutti per i vostri interventi... mi state dando tutti un grande aiuto! Grazie all'amico Stefano che mi ha spiegato la differenza tra i kadee e i gli altri ganci corti, e grazie a Freccia per avermi fatto ritrovare quel sito. Non sono pratico dell'ambiente fermodellistico... non era mia intenzione nè adulare nè sottostimare la genialità di nessuno! Per quanto riguarda il mio progetto, il fascio servito dalla sella è di soli 5 binari tronchi. Inoltre per un problema di spazio ( anche nel sogno lo spazio è limitato) ho previsto lo spostamento dei convogli merci non per intero ma una metà alla volta... mi spiego: nella stazione i binari 3 e 4 sono adibiti a fascio arrivi e partenze dei merci e il loro modulo massimo è 224 cm... quindi credo fra i 12 e 14 carri massimo; quando arriva il merci in stazione la locomotiva si stacca e va a sostare su un tronchino e il resto del convoglio viene diviso in due (lo so che non trova riscontro nella realtà ma come ho detto sono flessibile su certi aspetti della riproduzione modellistica)... a questo punto una diesel da manovra prende i 6/7 carri e, prima in retro su asta di manovra , e poi in avanti verso la sella, li smista nel fascio composizione che ha un modulo medio di 110 cm... una volta ricomposti vengono portati su altri 4 binari sempre da 110 cm... quindi in pratica la zona merci della stazione può gestire 2 treni merci alla volta divisi in 4 tronconi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: venerdì 13 agosto 2021, 7:01 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9199
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Un po' di info riguardo scalo merci Bologna S. Donato:
http://www.michelebrina.com/03BolognaSanDonato.htm
E' lungo quasi 4Km, il che significa che in H0 sarebbe lungo 46m...
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il plastico dei miei sogni
MessaggioInviato: venerdì 13 agosto 2021, 11:40 
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Nome: Roberto Andresini
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 22:42
Messaggi: 1121
Località: girovago per TO - CR - MI - BS - MN - PV - PR
Emilio T. ha scritto:
Un amico di una chat di whatsapp per fermodellisti, ma presente credo anche qui sul forum, Roberto, ha messo a punto questo bell'impianto di smistamento con tanto di sella di lancio a controllo manuale e sistema frenante per i carri. Visitate il suo canale youtube e avrete idea di cosa è riuscito a mettere su.
Non me ne voglia Roberto, ma penso abbia piacere della condivisione.

Emilio




Duegi Editrice Forum




Se tutto fila liscio la vedrete in fiera a Verona a marzo 2022.
È un impianto operativo a moduli da collegare al nostro plastico a norma FREMO.
Si compone di 26 moduli e misura complessivamente 12400x2330mm.
Si compone di 4 fasci di binari, f arrivi (6), f smistamento (8), f partenze (5) e f transiti (4), rimessa locomotive, asta di manovra interna per spostare i convogli da un fascio all'altro senza dover uscire in linea, sella di lancio e due raccordi per collegare moduli industriali.
Il tutto realizzato da me durante il lockdown, da qui il nome "Chiusabassa Smistamento".
Non dovesse funzionare, sì sto facendo sta roba completamente al buio, è già predisposto per essere tagliato e formare 3 coulisse che nelle sessioni FREMO servono sempre.


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