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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: lunedì 31 ottobre 2011, 9:39 
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Iscritto il: venerdì 1 giugno 2007, 22:09
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giulio ha scritto:
AlessandroMarchesini ha scritto:
Mi permetto di aprire questo argomento per richiedere informazioni relative alla realizzazione dell'impianto elettrico nel plastico.
Cinque anni fa avevo iniziato la costruzione di un plastico arrivando a completare l'impianto elettrico con funzionamento in digitale ma quest'anno ad agosto ho smontato tutto per cominciare la nuova "avventura" del Plastico della maremma.
Così chiedo a tutti voi qualche dritta e suggerimento per realizzare appunto l'impianto elettrico dedicato al funzionamento in digitale, quindi con decoder per scambi, moduli di retroazione e decoder per segnali, in modo da poter poi collegare il tutto al computer con un programma dedicato.
Sto pensando di fare delle dorsali per portare il segnale DCC, l'alternata per i motori degli scambi e il bus per il controllo degli S88 sotto tutto il piano dei vari moduli del plastico: visto che ho parlato di moduli vi chiedo subito che tipo di connessioni usare per poterli separare e magari che tipo di derivazioni elettriche usare per distribuire il tutto.
Attendo le vostre opinioni e mi auguro che questa discussione possa essere d'aiuto a tutti!
Alessandro

per esperienza personale il "bus" S88 te lo sconsiglio (non è un vero e proprio bus). E' complicato d connettere in quanto è a cascata ed il cavo fra modulo e modulo è il punto critico. Io sto sostituendo anche i motori a bobina con servo, che si alimentano direttamente con il DCC.
In sostanza alla fine rimane da passare la dorsale DCC, una alimentazione a 12v. CC per le luci ed il bus di retroazione (nel mio caso Loconet con connettori RJ14).

Ciao Giulio
Per i motori ho sempre usato i Conrad per la stazione nascosta e i Tillig e Lemaco (lenti) per gli scambi a vista.
Però, come ho già risposto a BuddaceDCC, avevo sul precedente plastico i moduli di feedback S88 di Paco.
Puoi suggerirmi che cosa hai usato tu?
Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: lunedì 31 ottobre 2011, 9:53 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Gr471 ha scritto:
Interessantissimo.
Per problemi di automazione, cosa di cui dovresti essere molto esperto, ti posso chiedere aiuti in MP?
Ciao e complimenti.


Prova... ma guarda che non sono un ingegnere elettronico progettista... e del digitale non ne voglio sapere (nonostante Buddace non desita mai con me... :lol: ), mi diverto solo, come vedi, a tirare dei fili e ad inventare automatismi il più possibile inerenti alla realtà ma con solo le mie autodidattiche conoscenze di elettronica.


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: lunedì 31 ottobre 2011, 18:27 
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Iscritto il: lunedì 8 novembre 2010, 10:44
Messaggi: 823
Località: Magione
AlessandroMarchesini ha scritto:
giulio ha scritto:
AlessandroMarchesini ha scritto:
Mi permetto di aprire questo argomento per richiedere informazioni relative alla realizzazione dell'impianto elettrico nel plastico.
Cinque anni fa avevo iniziato la costruzione di un plastico arrivando a completare l'impianto elettrico con funzionamento in digitale ma quest'anno ad agosto ho smontato tutto per cominciare la nuova "avventura" del Plastico della maremma.
Così chiedo a tutti voi qualche dritta e suggerimento per realizzare appunto l'impianto elettrico dedicato al funzionamento in digitale, quindi con decoder per scambi, moduli di retroazione e decoder per segnali, in modo da poter poi collegare il tutto al computer con un programma dedicato.
Sto pensando di fare delle dorsali per portare il segnale DCC, l'alternata per i motori degli scambi e il bus per il controllo degli S88 sotto tutto il piano dei vari moduli del plastico: visto che ho parlato di moduli vi chiedo subito che tipo di connessioni usare per poterli separare e magari che tipo di derivazioni elettriche usare per distribuire il tutto.
Attendo le vostre opinioni e mi auguro che questa discussione possa essere d'aiuto a tutti!
Alessandro

per esperienza personale il "bus" S88 te lo sconsiglio (non è un vero e proprio bus). E' complicato d connettere in quanto è a cascata ed il cavo fra modulo e modulo è il punto critico. Io sto sostituendo anche i motori a bobina con servo, che si alimentano direttamente con il DCC.
In sostanza alla fine rimane da passare la dorsale DCC, una alimentazione a 12v. CC per le luci ed il bus di retroazione (nel mio caso Loconet con connettori RJ14).

Ciao Giulio
Per i motori ho sempre usato i Conrad per la stazione nascosta e i Tillig e Lemaco (lenti) per gli scambi a vista.
Però, come ho già risposto a BuddaceDCC, avevo sul precedente plastico i moduli di feedback S88 di Paco.
Puoi suggerirmi che cosa hai usato tu?
Alessandro


Loconet...BuddaceDCC ne sa qualcosa...


Ultima modifica di Giulio Barberini il martedì 1 novembre 2011, 10:49, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 1 novembre 2011, 0:28 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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In merito agli s88 prova a leggere detto articolo: http://www.dccworld.it/index.php?page=d ... parte.html


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 2 novembre 2011, 9:22 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:29
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giulio ha scritto:

Loconet...BuddaceDCC ne sa qualcosa...


Non avevo visto la risposta di Giulio....sul suo plastico usa anche i miei moduli di retroazione Loconet


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2011, 18:31 
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Questo potrebbe essere un modo per fare a meno della canaletta.


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2011, 19:51 
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Bel lavoro Marcello!
Molto pulito e razionale.
Le spine nere multipolari che si vedono in basso nella foto dove le hai trovate?
Grazie per la risposta.
Ale


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2011, 23:46 
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Sono pezzi tolti alle vecchie centrali telefoniche analogiche, nel momento della rottamazione; vi si trovavano oggetti molto validi, ora, è un bel po' che non ne esistono più.


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: sabato 5 novembre 2011, 23:50 
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Peccato! Effettivamente sembrano molto robuste.


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 Oggetto del messaggio: Re: TECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: sabato 19 novembre 2011, 13:28 
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Dopo i vari suggerimenti ho cominciato a fare qualcosa "sotto" ai moduli del mio plastico in costruzione.
Per non sovraccaricare di foto vi rimando qui: viewtopic.php?f=21&t=57793&start=60
Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 19 febbraio 2013, 10:27 
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Iscritto il: martedì 9 agosto 2011, 19:27
Messaggi: 193
Tiro su l'argomento per fare una domanda forse banale.
Dovendo procedere ad allestire l'impianto elettrico mi chiedevo se i cavi colorati da 0,14 mmq della Brawa sono sufficienti per tutti i collegamenti (trazione, luci, scambi) o se devo utilizzare sezioni maggiori ad esempio per la "trazione" che sarà in digitale.
Sul sito Brawa vedo che ci sono dei cavi "per il digitale". E' una trovata per farli pagare qualcosa in più o ne vale veramente la pena?
Grazie a chi saprà rispondermi.
Marco


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 19 febbraio 2013, 12:27 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Marco 76 ha scritto:
Tiro su l'argomento per fare una domanda forse banale.
Dovendo procedere ad allestire l'impianto elettrico mi chiedevo se i cavi colorati da 0,14 mmq della Brawa sono sufficienti per tutti i collegamenti (trazione, luci, scambi) o se devo utilizzare sezioni maggiori ad esempio per la "trazione" che sarà in digitale.
Sul sito Brawa vedo che ci sono dei cavi "per il digitale". E' una trovata per farli pagare qualcosa in più o ne vale veramente la pena?
Grazie a chi saprà rispondermi.
Marco


Sezione 0,14 troppo piccola per loco e scambi
I cavi venduti per il digitale hanno di buono solo il prezzo per in venditore.

I conduttori elettrici devono rispondere a precise norme, riducendosi a quelle che servono nel fermodellismo:
- tensione d'isolamento, bastano 750 V max, nella marcatura compare il valore 07 (se più bassa 03 per 300 V, 05 per 500 V)
- sezione del rame, qui ci vorrebbero le tabelle apposite, ma teniamo buono: 5 A per 0,35 mmq, 8 A per 0,5 mmq 10 A per 1 mmq, 15 A 1,5 mmq, 20 A 2,5 mmq
- tralasciamo le caretteristiche termiche dell'isolante, stiamo tranquillamente al di sotto delle minime previste.
poi siccome siamo in bassa tensione, 12 V, e CC, riduciamo i valori al 70%.

Per la trazione con un estensione inferiore ai 30 m basta una sezione di 1,5 mmq, oltre conviene usare 2,5 mmq, digitale o analogico non c'entra niente, salvo fare appositi cablaggi per ridurre le lunghezze. E' meglio evitare l'anello, non aumenta la portata più di tanto e in caso di interruzine potrebbero esserci grandi danni.
Diverso è il discorso della robustezza meccanica, qui entra in gioco il fattore posa: fissa o mobile. Per posa mobile (es. macchina utensile portatile)conviene utilizzare gli appositi conduttori.

Fili di sezione più sottile si utilizzano all'intermo delle singole apparecchiature e per brevi tratte utilizzando la massima portata concessa dalle caratteristiche termiche di rame ed isolante.

Attenzione ai cavi per automotive, ovvero quelli a bordo di autoveicolii, sono ammessi solo per quell'uso, e hanno caratteristiche che mal si sposano con le necessità di un plastico, già l'isolante è più duro e difficoltoso da gestire, quindi la tensione d'isolamento spesso è di soli 50 V.

Concludendo andate dall'amico elettricita e fate rifornimento, anche se lo pagate, spendete precchio meno.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 19 febbraio 2013, 17:03 
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Iscritto il: martedì 9 agosto 2011, 19:27
Messaggi: 193
Ti ringrazio per la risposta molto completa.
Se ho ben capito bisogna ipotizzare una linea per trazione e una per scambi con cavi da 1,5 ed utilizzare quelli "da modellismo" per i collegamenti dalle due linee di cui sopra ai vari punti rotaie (mi pare che il collegamento dalla linea di trazione ai binari sia opportuno ripeterlo ogni metro circa) e motori scambi.
Proverò a cercare i cavi colorati da 1,5 in qualche negozio di elettronica...vedo che i negozi di modellismo non ne hanno...
Ciao e grazie ancora.
Marco


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2017, 15:03 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Scusate se riporto su l'argomento. Anche io ho sempre usato i cavi Brawa da 0.14 mmq. Mi rendo conto adesso che sono insufficienti. Per l'alimentazione delle varie sezioni collegate ai sensori di assorbimento pensavo di sostituirli con un 0.5 mmq, è sufficiente? Ci sono dei colori standard da utilizzare? Ho cercano le norme ma non sono molto chiare.
Mi interessa sapere se devo usare appositi colori per:
1) Rotaia comune
2) Rotaia rilevata
3) Alimentazione decoder scambi in CA 16V

Ogni ruota di ogni vagone l'ho dipinta internamente con l'apposita vernice resistiva Uhlenbrok per essere rilevata come assorbimento dai sensori, e mi rendo conto che avere centinaia di ruote sul plastico iniziano a produrre un bel consumo per la centrale..

Grazie
Luca


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2017, 21:53 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Corrente massima erogata dagli alimentatori e massima lunghezza dei conduttori?
Scarta l'idea di fare un anello, è quanto di più sbagliato sia possibile: giusto per, nel reale sono decenni che è vietato, per fotuna.


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