Ho buttato giù un altro schizzo.
Non l' ho provato, quindi potrebbe richiedere una messa a punto.
Allegato:
SchemaRegolazioneSezioneAnalogico-ipotesi-copia.JPG [ 74.68 KiB | Osservato 7103 volte ]
La parte comune genera due tensioni :
- 12 V pulsanti (uscita del raddrizzatore senza condensatori)
- 17 Vdc (tensione filtrata a valle del diodo)
La Vdc è di ampiezza maggiore della corrispondente tensione pulsante per via della tensione di picco che viene a caricare il condensatore.
A questa alimentzione possono essere connessi da 1 a 3 moduli di regolazione.
Ogni modulo genera una tensione pulsante di ampiezza variabile, proporzionale alla tensione di controllo.
La tensione di controllo sarà generata dal sistema di blocco automatico.
La potenza è regolata da LM1084, che è protetto contro cortocircuiti e sovratemperature. Necessita di un dissipatore.
Non ha una regolazione foldback. Secondo le sue caratteristiche dovrebbe limitare a circa 5 A in cortocircuito (Vi - Vo = 15 V).
In limitazione si scalda ed entra in gioco la protezione da sovratemperatura. Se questo avviene troppo spesso potrebbe ridurre l' affidabilità del componente.
Un equivalente da 1.5 A è LM317.
Il circuito che lo pilota, modula l' onda pulsante di alimentazione, proporzionandola alla tensione di ingresso (se non ho sbagliato nulla).
Quindi la tensione di uscita si presenta come in uscita a un RT2 Rivarossi.
L' ultimo operazionale pilota un led giallo. Se la tensione di uscita non riesce ad arrivare al valore richiesto dalla regolazione, si accende il led, segnalando il sovraccarico.
Per ora mi fermo quì. A scanso di delusioni ricordo che non l' ho provato.
xTz :
- io dò al motore un' onda pulsante parzializzata a 50 Hz da 0 a 15V. Il motore ronza a basse velocità, ma non ha picchi di corrente e non ho mai avuto problemi di riscaldamento. Nella zona automatica non abbiamo mai provato con macchine digitalizzate o col suono.
- ognuna delle mie sezioni ha un led giallo normalmente acceso. In caso di CC lampeggia.
Stefano Minghetti