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MessaggioInviato: domenica 13 aprile 2008, 13:17 
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alex corsico ha scritto:
Come dice il mio omonimo i segnali di partenza delle stazioni no c'erao perchè la maggior parte delle concesse veniva esercitata con il Dirigente Unico.


Mi sembra che ci sia qualcosa in TTM di questo mese in proposito a come funziona il D.U...

Insomma pare che gli unici segnali necessari sono quelli di protezione prima di entrare nelle stazioni, e basta...forse in prossimità di raccordi anche, ma probabilmente in epoca III-IV si può ipotizzare ad un casello per il controllo "a vista"...

Qualora si vuole usare dei segnali con luci basta prendere dei comunissimi semafori rosso-verde (tipo il roco per scala N) e usare un disegno della vela come nell'esempio postato da Marcello(PT) in cui se la vela è regolare è ovale, se è in posizione destra è rettangolare...

Sto iniziando a capire il motivo per cui fare freelance italiano con le concesse può semplificare molto i novizi al fermodellismo.


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MessaggioInviato: domenica 13 aprile 2008, 19:20 
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Ehhhhhhhhh Marcello Sorbolo sulla FPS!!!!!!!!

Per i raccordi niente segnali vai tranquillo.

I segnali della foto proiettavano Rosso e Bianco.

Per il DU i funzionamento sulle concesse era ancora più semplice, o vi era autocomando del segnale oppure era sempre disposto a via libera e solo in caso di necessità veniva manovrato dal CT (capo treno) del treno che incrociava........ mi ricorda tanto la SAFI e le FTL chissà perchè? :D


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MessaggioInviato: domenica 13 aprile 2008, 19:22 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
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electrofrog ha scritto:
Sto iniziando a capire il motivo per cui fare freelance italiano con le concesse può semplificare molto i novizi al fermodellismo.

Non solo ai novizi... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Che cosè?
MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 14:49 
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Che cosa serve la piattaforma appena fuori dal deposito?

Immagine

Pare una piattaforma girevole, ma non ha fossa ed è troppo piccola per girare una locotender... inoltre ai lati non vedo altri binari radiali ad essa...


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 15:01 
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Si tratta di una piattaforma giracarro, una volta molto diffusa proprio per spostare i corti carri a due assi di un tempo nei piazzali o nei depositi. pe runa volta intendo ai tempi della Grande Guerra e prima..... poi man mano sono state eliminate se non per casi particolari. Qui ad esempio potrebbe servire per "togliere di mezzo" una piccola draisina o un analogo veicolo di ispezione della linea o magari prima era collegata ad un binario perpendicolare che serviva qualche piccolo magazzino o rimessa...... Molto carina da riprodurre in HO .....


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 15:25 
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Altre due foto di stazioni, più piccole, della Casalecchio Vignola

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Ciao


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 15:40 
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franco.tanel ha scritto:
Si tratta di una piattaforma giracarro, una volta molto diffusa proprio per spostare i corti carri a due assi di un tempo nei piazzali o nei depositi. pe runa volta intendo ai tempi della Grande Guerra e prima..... poi man mano sono state eliminate se non per casi particolari.


Ma la meccanica era simile a quella delle piattaforme girevoli?

Inoltre il movimento dei carri come avveniva senza la locomotiva? Il binario tronco servito perpendicolare aveva un arganello di traino? si usavano dei trattori a motore?


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 16:19 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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A seconda dell'epoca e del peso dei mezzi da spostare. Io ho visto spostare carrelli ispezione linea ( e ispezione catenaria) a mano, ma una volta si usavano pure i muli e i cavalli ( da qualche parte devo avere una foto, non mia s'intende) La meccanica è simile anche se ovviamente semplificata a quella di una piattaforma girevole
Se la trovo e se ho tempo stasera vi posto un disegno del 1905 Ciao, Franco


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 18:45 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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Come promesso posto il disegno della piattaforma da 5 metri pubblicato in un bel libro tecnico delle FS datato 191. Se a qualcuno servono ho anche i disegni delle altre piattaforme e dei ponti trasbordatori.....

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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 18:48 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 16:48
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Visto il refuso del messaggio preciso: edizione 1912 Istruzioni sugli armamenti dei binari e sui congegni fissi, parte quarta pubblicato da FS Servizio Centrale del Mantenimento.

Ciao e chiedete se vi serve qualche disegno.....


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 19:13 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Marcello (PT)
In quella stazione quei segnali non sono più da circa due anni.
E non ci sono più neanche il magazzino merci e tutti i binari di scalo, ora solo due binari: corretto tracciato e transito, + un tronchino verso est derivato dal corretto tracciato con scambio di fronte all'ex magazzino.
I due binari sono lunghi meno di circa 350 m (non ho ancora fatto le misure), in pratica hanno sfruttato tutta l'area di pertinenza.

Non ci sono nato sopra, ma per pochi metri.
Stazione di Sorbolo (PR) linea Parma-Suzzara ex SV Società Veneta Ferrovie poi Ferrovia FPS ferrovia Parma-Suzzara ora FER.

Volendo riprodurla allo stato prima degli ultimi interventi, ed in particolare allo stato degli '970 occorrono circa 4,5 metri e nenche tutti rettilinei, e vi sono molteplici possibilità di traffico, all'epoca molto intenso: 4 incroci di treni passeggieri ed almeno 1 di merci e passeggieri.
Per alcuni mesi sono state comuni le doppie di DE424, a volte anche triple.
Poi fino al 1973 (se ben ricordo) quasi tutte le automotrici FSF in servizio comulativo Parma-Ferrara, quindi le ALn 773 e 883 della freccia della Versilia, e dulcisi in fondo il treno storico delle FNM con la 200 per un film.
Vi era anche il servizio carri a domicilio per alcune aziende della zona: presenti due carrelli stardali.
Quei segnali sono stati messi nei primi anni '980 quando hanno fatto il primo telecomando di tutta la linea da Guastalla.
Prima erano presenti solo segnali di protezione ed un banco ACE per i due scambi necessari all'effetuazione degli incroci, tutti gli altri scambi erano interferenti i binari di coretto tracciato ed incrocio erano bloccato da chiave con riporto dello stato sul banco ACE e interblocco con i segnali di protezione.
Eccetera

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 19:44 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4977
Località: Pistoia
Certo che doveva essere uno spasso stare alla finestra con quel via vai.

Anche qui ci sono state alcune modifiche.

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MessaggioInviato: lunedì 14 aprile 2008, 19:54 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
In verità, quando ero in quel di Sorbolo, mi viene da dire che ero più in stazione che a casa, all'epoca non ero ancora capace di tagliare le piante ed abbattere le case, poi ho capito che non era buona cosa.
Ora sono cresciuto e per vedere la stazione di Sorbolo devo fare 35 Km.
Quando riprenderanno a circolarvi i treni (benedetta TAV) devo istruire a modo mia nipote, quindi riprenderanno le visite.

Lungo tutta la linea Parma-Suzzara-Ferrara in questi anni sono cambiate molte cose (rettifiche, elettrificazioni, nuovi ponti, ecc.).
Per ultimo il piano dei binari a Guastalla, semplificato e portato a modulo FS ( o quasi) il binario di corretto tracciato ed il terzo (quello riservato alla ACT). Il primo binario è utilizzato per le precedenze ma non è stato allungato per mancanza di spazio, ed anche qui è stato abbattuto il magazzino merci ed eliminati i relativi binari.
In compenso sono stati raddoppiati i binari della nuova officina: servono al ricovero dei carri per i coils di lamiera, in particolare nei fine settimana.
Possono arrivare anche diversi treni, dipende dalle navi.
E nei fine settimana lo scalo di San Giacomo normalmente non scarica.

Saluti
Marco Fornaciari


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MessaggioInviato: martedì 15 aprile 2008, 5:50 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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Località: Pavia-Bologna-Pietra Ligure
Mi aggiungo alla discussione sulle concesse.

Il fascino di quelle ferrovie che mi ha colpito profondamente nell'animo è finito negli anni 90 quando furono ristrutturate massicciamente con introduzione di ACEI, CTC, ecc hanno perso il loro fascino di ferrovia "famigliare" binari leggeri, l'odore di ferrovia ed i tum tum - tum tum delle rotaia a 12 metri.

Ora la maggior parte sonno ferrovie suburbane con impianti tecnologici di buon livello, ma hanno perso quel fascino che permette di inventarsi tutto per costruire un plastico.

Per il resto finalmente una discussione interessante, manca solo il grande Alessandro Muratori......

ciao


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MessaggioInviato: martedì 15 aprile 2008, 6:00 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:32
Messaggi: 906
Quella di Cividate è obbiettivamente una giracarri, ma messa lì mi ha sempre generato dubbi.....o c'era un brevissimo raccordo perpendicolare ad uso di una qualche ditta che caricava inerti sui pianali (ma perchè non farlo allora direttamente sui binari di scalo?) oppure era usata per altri scopi sconosciuti.

Butto un'ipotesi: una loco a vapore, dal passo ridotto come quelle di molte concesse (sulla SNFT le gruppo 30 per esempio), potrebbe essere girata o la piattaforma sprofonderebbe?


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