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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: martedì 3 novembre 2009, 14:54 
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Ciao Lu,
il mio nick è un regalo del Saba: è uno sfottò suo percui puoi anche togliere "il". Deriva dal mio vecchio nick dove era indicato anche il negozio di cui ero titolare.
Lungi da me fare il sapientone, con i binari è sempre stato un casino, credimi. Se consigli una persona per quello che ritieni il meglio, ovvero un ampio spettro che va da Tillig/Peco cod.75 ad autocostruzioni/Proto 87 ecc, rischi di avere seri problemi perchè non hai immaginato la scarsa manualità del soggetto, la vetustà di suoi treni, i raggi infinitesimi previsti dal progetto, la velocità da F1 che per molti è sinonimo di "ottimo funzionamento".
Però anche fai la figura del grossolano se spingi le persone verso binari Hornby o Fleischmann Profi, pronti all'uso, robusti (scusa Saba, hai ragione tu lo sappiamo) ed adatti ad ottimi tracciati da "ottovolante". Però i risultati arrivano in serata ed è quello che chiedono l'80% delle persone.
Infine un ultimo aspetto che mi attanaglia recentemente: il "peccato originale" di avere la manualità. Se ne fa una colpa ed un motivo di supponenza. Se uno ha buttato via km di binario, ha fatto una decina di impianti, ha provato sulla sua pelle mille problemi, è un supponente. Perchè al primo tentativo devo essere come lui, se no deve assolutamente aiutarmi ad esserlo. Ovvero il mio primo lavoro lo deve fare direttamente lui.
E quindi si ha: OK, lo vedo anch'io che il binario Fleischmann è superato e rozzo, prendo il Tillig. Però mi insegni ad usarlo, ovvero lo posi tu, e mi assisti per il resto, quindi me lo motorizzi ecc, perchè io non ho la manualità sufficiente.
Insomma Luca, che bisogna consigliare?
Io la risposta ce l'ho: di chiarirsi le idee prima.
Ciao

P.S. Chiarirsi le idee.
Esempio:
Compro binari cod 75 PECO perchè prediligo l'estetica. Quindi ho i treni con i bordini decenti. Quindi non li uso come bolidi da F1. Quindi sul cuore del deviatoio mi si fermano se non lo polarizzo. Quindi li uso Electrofrog.
Compro binari Hornby perchè amo farmi un tracciato sul pavimento. Ho treni di ogni risma, anche roba che mi ha lasciato papà. Roba da 200 km/h ed oltre. Nessun problema con lunghi cuori in plastica. Preferisco gli insulfrog.


Ultima modifica di il Masselli il martedì 3 novembre 2009, 15:03, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: martedì 3 novembre 2009, 15:01 
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Cita:
su un deviatoio con una geometria appena appena decente la lunghezza del cuore rende la polarizzazione praticamente obbligatoria :wink:


Esatto, addirittura i Peco medium radius insulfrog cod 100 se non vuoi creare micro cortocircuiti devi usarli come gli electrofrog. Per chi costruisce gli alimentatori per la trazione, e magari usa anche dei grossi elettrolitici per filtro, è obbligatorio farlo, pena grosse scintille che rovinano scambi e ruote, e sul digitale provocano inconvenienti molto strani.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: martedì 3 novembre 2009, 15:31 
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oh finalmente qualcuno ha risposto anche se indirettamente al mio quesito.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: martedì 3 novembre 2009, 16:13 
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OK, lo vedo anch'io che il binario Fleischmann è superato e rozzo, prendo il Tillig. Però mi insegni ad usarlo, ovvero lo posi tu, e mi assisti per il resto, quindi me lo motorizzi ecc, perchè io non ho la manualità sufficiente.


mah io non vedo tutta questa differenza di manualità necessaria tra Peco e Fleischmann. Forse col Tillig bisogna smoccolare un po' di più.
E cmq io preferisco suggerire:
piuttosto che partire con un mega-impianto ottovolante di profigleis con 50 scambi, inizia a farti le mani con un modesto raddoppio con i Tillig. Che so, un lavoro tipo torre bibbiano. A meno che uno non sia totalmente negato (e allora difficile tentare il plastico... ) si fa esperienza, e alla fine ha qualcosa di soddisfacente.
L'ottovolante non piace a nessuno. Ma Vignano è bello anche a 30 anni di distanza.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: martedì 3 novembre 2009, 21:37 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
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Per aozman: non conosco una sito che abbia istruzioni in italiano per il montaggio,come te la cavi coi siti
in inglese? guarda questi:
http://www.amhobby.com/download/man-tortoise.pdf
http://www.wiringfordcc.com/sw_ctl.htm
http://www.parkadehobbies.com/edgeConne ... ctions.pdf
qui' spiegano da come è fatto a come montarli(in realtà non è difficile)poi cè sempre il traduttore in linea
ma combina un pasticcio come al solito.
In italiano ci sarebbe anche questo:
http://www.marmari.org/modellismo/elettricità/pages/scambi1.htm
che non è cio che vorresti ma potrebbe aiutarti.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: mercoledì 4 novembre 2009, 13:57 
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Iscritto il: venerdì 24 novembre 2006, 13:58
Messaggi: 36
Località: Milano
grazie gmg20 sono bilingue, quindi non ho problemi con i siti in inglese
ieri ho trovato anche questi link (è un blog):

http://www.edwardford.net/blog/2008/11/ ... s-for-dcc/

http://www.edwardford.net/blog/wp-conte ... wiring.pdf

C'è anche il disegno del circuito necessario. Mi pare di aver capito che comunque il tortoise va polarizzato in dc. Forse è meglio il servo che posso azionare direttamente dallo switchpilot. Però farò degli esperimenti con tutti e due.

x il Masselli
Cita:
P.S. Chiarirsi le idee.
Esempio:
Compro binari cod 75 PECO perchè prediligo l'estetica. Quindi ho i treni con i bordini decenti. Quindi non li uso come bolidi da F1. Quindi sul cuore del deviatoio mi si fermano se non lo polarizzo. Quindi li uso Electrofrog.
Compro binari Hornby perchè amo farmi un tracciato sul pavimento. Ho treni di ogni risma, anche roba che mi ha lasciato papà. Roba da 200 km/h ed oltre. Nessun problema con lunghi cuori in plastica. Preferisco gli insulfrog.


Quindi un opionione diffusa qui è che il cuore polarizzato sia più realistico perchè è in metallo come l'originale anzichè in plastica nera (a parte che poi volendo se la colori ferro/ruggine non si nota così tanto) e che alcuni siano disposti ad avere un po' di sbattimento in più a favore del realismo. Posso apprezzare questo punto di vista. Io però sono sempre più dell'opinione che sia tutto l'insieme a donare realismo alla scena. In questo senso forse la rotaia non conta così tanto, anche per le sue dimensioni ridotte e per il fatto che al vero l'osservatore non guarda la rotaia ma il treno ed il paesaggio. Vedi foto in questo link come esempio:
http://www.fotoditreni.com/public/E656/DSC_2547.jpg
In questa foto si nota come la scarpata + la massicciata sia alta quasi quanto il materiale rotabile. E io mi chiedo sempre di più quanto possano pesare 0,5 mm di differenza nell'altezza delle rotaie rispetto ai 10 cm di altezza scarpata+massicciata+carrozza? E la risposta che mi dò sempre di più è: poco o niente.

Cita:
Cita:
su un deviatoio con una geometria appena appena decente la lunghezza del cuore rende la polarizzazione praticamente obbligatoria


Esatto, addirittura i Peco medium radius insulfrog cod 100 se non vuoi creare micro cortocircuiti devi usarli come gli electrofrog.


Non sono molto d'accordo con voi: sul catalogo Peco vedo che gli insulfrog cod. 100 hanno il cuore in plastica più corto rispetto agli Hornby: se le mie loco girano bene sugli Hornby perchè dovrebbero avere problemi sui Peco?

Italiansudest cosa intendi con "geometria appena appena decente"? Intendi un raggio di curvatura molto lungo?


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: mercoledì 4 novembre 2009, 14:26 
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Iscritto il: venerdì 13 aprile 2007, 10:51
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Cita:
Vedi foto in questo link come esempio:
http://www.fotoditreni.com/public/E656/DSC_2547.jpg
In questa foto si nota come la scarpata + la massicciata sia alta quasi quanto il materiale rotabile. E io mi chiedo sempre di più quanto possano pesare 0,5 mm di differenza nell'altezza delle rotaie rispetto ai 10 cm di altezza scarpata+massicciata+carrozza? E la risposta che mi dò sempre di più è: poco o niente.


Due cose al volo: se le ferrovia che immagini è quella della foto di Marco, bene, effettivamente hai un fondo di ragione.
Però c'è chi privilegia anche altre ferrovie:


Immagine


Qui l'altezza della rotaia è fondamentale ed anche il cuore polarizzato.
Nessuno è meglio dell'altro, sono solo due aspetti diversi.
Seconda cosa: molto ma molto meglio un binario Hornby "trattato", ovvero arrugginito, con le traversine rese irregolari, ben inghiaiato, con gli aghi dei deviatoi unti che un binario Tillig posato così come viene. Ora non vorrei fare della confusione sulle varie qualità di binario, ma solo sottolineare che il prodotto lo puoi comprare in negozio, il modello lo devi sempre invece far tu con le tue doti di fantasia, creatività e spirito di osservazione. Il modello lo fa il modellista (che ovvietà :lol: )


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: mercoledì 4 novembre 2009, 14:48 
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Messaggi: 2935
Cita:
se le mie loco girano bene sugli Hornby perchè dovrebbero avere problemi sui Peco?


perché assali con distanza tra le ruote al limite della tolleranza delle NEM e cerchioni un po' abbondanti potrebbero causare corti mentre la ruota passa sul cuore. Questo diventa evidente sopratutto in digitale.
Si può ovviare con diversi trucchetti (io riempivo le gole del cuore di DAS e ci facevo passare un carro con le ruote a bordino relativamente alto per realizzare gole più strette e che guidassero la ruota in posizione più esterna rispetto al cuore.

Lo so, è orrendo, ma funziona.

PS: cosa vuoi che siano 0,4 mm su 2,5 mm di rotaia? Mah, si vede, si vede.... è oltre il 15%... se tu non li vedi, ok... ma non ti inalberare.
Se poi passi a linee secondarie, allora, si vede ancora di più.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: mercoledì 4 novembre 2009, 15:07 
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Iscritto il: giovedì 9 novembre 2006, 17:14
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oazman ha scritto:
Quindi un opionione diffusa qui è che il cuore polarizzato sia più realistico perchè è in metallo come l'originale anzichè in plastica nera (a parte che poi volendo se la colori ferro/ruggine non si nota così tanto) e che alcuni siano disposti ad avere un po' di sbattimento in più a favore del realismo

Quale migliore dimostrazione a quanto ho sostenuto nei miei interventi.
Tu confondi lo "sbattimento in più a favore del realismo" con lo sbattimento necessario al funzionamento .
Le rotaie , nel modello , formano il circuito elettrico di alimentazione dei motori che muovono i modelli ; la questione e' dell' eletrificazione e polarizzazione dei quella parte delle rotaie che forma il cuore e tutta qui , non attiene al realismo !

Solo in particolari condizioni il passo elettrico dei modelli consente di chiudere il circuito - interrotto nel caso di cuori non alimentati - e di ottenere il funzionamento.

Ciao luca
PS: bella foto


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: mercoledì 4 novembre 2009, 15:34 
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Iscritto il: sabato 6 maggio 2006, 15:55
Messaggi: 1617
Località: bologna
A parte che è una considerazione assolutamente personalissima:
le frazioni di millimetro si vedono eccome(a suo tempo feci:100 linea 83 raddoppio75 scalo
elettrificato 55scalo per raccordi 40 raccordi) e SI VEDEVA TUTTO


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: giovedì 5 novembre 2009, 10:05 
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Iscritto il: venerdì 21 marzo 2008, 20:09
Messaggi: 381
Località: Tra Murgia e Salento
oazman ha scritto:
........
Italiansudest cosa intendi con "geometria appena appena decente"? Intendi un raggio di curvatura molto lungo?


anche se per i deviatoi più che di raggio di curvatura si dovrebbe parlare di angoli: angolo al cuore ed angolo di deviata, alla fine a queste misure è collegato anche il raggio di curvatura.
Quindi sostanzialmente avremo deviatoi con angolo di deviata ampio (ad es. 15°) che hanno un raggio corto (quelli che scherzosamente prima ho definito "da miniera") e deviatoi che si avvicinano ad angoli/raggi realistici.
è abbastanza ovvio che i primi avranno una lunghezza del cuore limitata che (anche se isolato) consente a quasi tutte le loco di passarci sopra senza grosse difficoltà. Dico quasi perchè una prova seria andrebbe fatta con una 2 assi da manovra a velocità da manovra :wink:
per deviatoi con angolo più stretto, invece, avremo una lunghezza del cuore che, se isolato, provocherebbe difficoltà di circolazione.

Ciao.
Arturo.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: giovedì 5 novembre 2009, 11:13 
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Iscritto il: lunedì 1 settembre 2008, 13:43
Messaggi: 217
Località: Viareggio
Ti posso dire che una 3 assi che costa a peso d'oro,la Fulgurex 835,si fermava e "stallava" di brutto su un cuore di PECO codice 100 insulfrog,mentre la Roco 875,ci trotterellava sopra allegramente senza scomporsi,il tutto a velocità da manovra,e entrambe la macchine tolte dalla scatola.....però la Fulgurez aveva le casse dell'acqua che si aprivano,tutti i bulloni giusti (probabilmente) misure perfette etc..etc..etc.... :wink:
prova effettuata in negozio su binario di prova,ripetute varie volte volte controllando umidità temperatura vento.......
:twisted:


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: giovedì 5 novembre 2009, 11:58 
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Secondo me sarebbe una bella cosa un bel numero, magari speciale, di TTM dedicato interamente (e non le solite 3 o 4 pagine) all'alimentazione in un tracciato (magari medio/grande) sia in analogico che in digitale. Affrontare il problema sin dai primi passi per poi arrivare a cablaggi completi, seri e professionali.

Magari l'argomento è talmente lungo che sarebbe necessario anche più di qualche numero, ma la cosa, secondo me, sarebbe ben voluta, che ne pensate? Così persone come me che non hanno mai avuto a che fare con questo argomento, incomincerebbero a capirci qualcosa :oops:

Affrontare discorsi, per esempio, di collegamenti dell'alimentazione in più punto in un tracciato, sezionamenti vari, operazioni da fare sui vari tipi (marche) di binario (polarizzazioni e cose simili), uso dei booster e collegamenti vari delle centrali e accessori digitali, etc.. etc..

Dopo aver visto varie volte lo sfornare di manuali di modellismo di base/generali forse sarebbe opportuno un'evoluzione di queste pubblicazioni visto che ogni volta l'argomento che viene proposto è sempre lo stesso. Ultimo uscito "Il manuale del modellismo ferroviario" oppure l'altro "Appunti di fermodellismo" ma sempre con la promessa che poi sarebbero stati fatti altri manuali dedicati ad altri argomenti, ma questo non si è mai visto :evil: , peccato :(

Lo so magari per la maggior parte di voi, da quello che leggo, è un argomento forse scontato e non troppo difficile, ma sono sicuro che sarebbe apprezzato da parecchi :wink:

Comunque tornando agli scambi, ho recuperato i numeri 1 e 29 di TTM e stò cercando di capirci qualcosa, ma purtroppo sono sempre ancora confuso :oops: soprattutto per il fatto che bisogna apportare delle modifiche tecniche ai binari stessi.

Una curiosità.
Come mai le ditte di binari non hanno pensato di fare i loro prodotti già modificati?


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: giovedì 5 novembre 2009, 12:43 
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Secondo me sarebbe una bella cosa un bel numero, magari speciale, di TTM dedicato interamente (e non le solite 3 o 4 pagine) all'alimentazione in un tracciato (magari medio/grande) sia in analogico che in digitale. Affrontare il problema sin dai primi passi per poi arrivare a cablaggi completi, seri e professionali.


Non lo trovo molto utile: si spiega il principio di funzionamento di un sistema di alimentazione per farlo capire al lettore in modo che poi questo possa applicarlo al proprio progetto. Fare un megaprogetto pieno di righe colorate è una fatica immane e serve solo se uno vuol realizzare quel tracciato lì.... e gli altri 9999 lettori?

Inoltre per fare un mega-trattato si descrivono tipologie di collegamenti ormai obsolete. Se uno fa l'analogico e vuole fare esercizio, il Doppio Alimentatore (vedi TTM) è praticamente l'unica soluzione confortevole e sopratutto intuitiva da progettare e gestire. E di immediata conversione al DCC.

Semmai possiamo pensare a delle pagine riassuntive sui vari problemi che si incontrano, e rimandare il lettore al numero dove l'argomento è stato trattato.
E poi c'è il forum! Mica poco!

PS: i produttori fanno i loro apparecchi cercando di fornire un prodotto facile da industrializzare e intuitivo da usare. Poi i modellisti trovano il modo di renderli più funzionali e risolvere certi problemini di affidabilità.


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 Oggetto del messaggio: Re: dubbio su binari
MessaggioInviato: giovedì 5 novembre 2009, 12:56 
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Per il tracciato si potrebbe pensare ad un doppio ovale con un paio di scambi, così da rendere il discorso generale e in modo da affrontare il problema. In questo modo tutti, indipendentemente dal proprio tracciato, apprenderebbero le tecniche da usare. Secondo me!! :oops:

Il forum senza dubbio aiuta ma anche l'idea, a questo punto, delle pagine riassuntive non sarebbe male :D


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