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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2017, 21:57 
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No nessun anello, le tratte sono tutte collegate ai vari sensori S8.

La corrente in uscita dalla Ecos è di 18V e max 4A.

La lunghezza massima di un conduttore 3 metri.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2017, 22:17 
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Fai 1 mmq per i fili che portano corrente di alimentazione generale, 0,35-0,5 mmq per quelli riportano i segnali di ritorno.
Per comandare gli scambi, anche se sono Peco, 0,5 mmq bastano, visto il carattere impulsivo del comando.
Essento tutto in bassa tensione, inutile che usi conduttori isolati per 500-750 V (cioè quelli per impianti elettrici civili e industriali), quelli a 100-300 bastano e avanzano, unico neo devi cercarli da chi fornisce i cablatori di circuiti elettronici o in rete, ad esempio TME.EU, magari trovi bobine o rocche da 500-1000 metri.
Quindi, colori a parte, è buona regola numerare i fili: lì trovi subito (salvo errori). Sempre dal quel venditore dovresti trovare tutto quanto serve per la numerazione.
Sicuramente per la numerazione ci devi metere qualche soldino, ma nè vale la pena.
Non è bene utilizzare i fili per impianti elettrici a bordo dei veicoli, a parte l'isolamento a meno di 100V (che ci può anche stare), hanno isolante e rame con scarsa resistenza meccanica, vanno bene solo per quei tipi di cablaggi.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 29 agosto 2017, 22:49 
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Grazie delle dritte!


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2017, 20:42 
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È normale leggere questi valori fluttuanti sulle rotaie?

https://youtu.be/eP3fXJukH6U


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2017, 21:27 
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Si, si tratta di +/- 2% di scostamento da un valore medio, la tolleranza di ogni apparecchiatura elettrica deve essere del 10%: ma guarda la classe di precisione di quel tester.
Ma se è la tensione in uscita dalla centralina digitale, quella misura non ha senso (se non per dire che c'è tensione), ci vuole l'oscilloscoppio
Sono onde quadre bipolari della trasmissione seriale pertanto sono asimmetriche: quindi il tester non può leggere il valore medio integrando i singoli valori letti.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2017, 21:42 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
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Ok, ero curioso poichè testando l'uscita di un vecchio booster Roco, misura fisso 19v, mentre con la Ecos fluttua.
A parte questo, qual è la tensione corretta da settare in uscita? Mi spiego meglio, l'alimentatore della ecos ha un potenziometro che fa variare la tensione in uscita da 11,5 a 20,5 V. Il tester mi conferma questi valori, mentre sul display della Ecos si legge un valore inferiore e in uscita dalla centrale piu' basso ancora.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 30 agosto 2017, 22:25 
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Il perchè la Ecos dia quel valore non saprei.
La tensione minore, è probabilmente riserrvata alle scale minori:N, Z.
In H0 15-18 direi che sono l'ottimale, ma poi dipende da ogni singola locomotiva: decoder installato e motore. Il decoder di per se intruduce una caduta di tensione di 1,8-2,4 a seconda della costruzione.
Considerato che il decoder in uscita ha un PWM, bisogna che la tensione verso il motore abbia un valore di cresta di almeno 13V.
Infine va considerata anche la distanza massima in fili + rotaie alla quale si trova la più lontana locomotiva alimentata, tenemdo conto a quanta corrente si assorbe in totale dalla centralina.
Direi che tensione che hai misurato prima va più che bene.
Alla fine è un dato empirico, se tutte le loco funzionano bene e non si scaldano, vanno bene anche 18-20 V.
Di contro con tensione più alta ci possono essere problemi con l'illuminazione non controllata da decoder, ovvero anche da quelli con uscite non regolabili.


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 Oggetto del messaggio: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: venerdì 1 settembre 2017, 19:27 
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Una domanda sui motori x scambio a bobina Roco: i fili di collegamento con cui escono dalla fabbrica sembrano dei capelli, ben piu' sottile del famigerato brawa da 0,14. Conviene sostituirli? Implica l'apertura del motore peró.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: venerdì 1 settembre 2017, 21:02 
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umbriele ha scritto:
Una domanda sui motori x scambio a bobina Roco: i fili di collegamento con cui escono dalla fabbrica sembrano dei capelli, ben piu' sottile del famigerato brawa da 0,14. Conviene sostituirli? Implica l'apertura del motore peró.


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no non è necessario,basta che ci arrivi (dal decoder o comando che hai)con un cavo più grande 0.75/1 mmq,la corrente che attraversa il cavo in quei pochi centimetri non risente di perdite di carico significative.
ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: martedì 17 ottobre 2017, 18:59 
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Non so se questa sia la discussione giusta ma ho trovato in rete la pubblicità di questi micromotori che andrebbero bene per motorizzare gli scambi a bassissimo prezzo.
https://www.banggood.com/DC-5V-2-Phase- ... otproducts
Qualcuno li ha provati?


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2017, 6:16 
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Cita:
Non so se questa sia la discussione giusta ma ho trovato in rete la pubblicità di questi micromotori che andrebbero bene per motorizzare gli scambi a bassissimo prezzo.
https://www.banggood.com/DC-5V-2-Phase- ... otproducts
Qualcuno li ha provati?


interessanti lo sono !!!
ma come si comandano ad esempio in digitale ?
hanno i fine corsa o cosa ?
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2017, 6:26 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
Messaggi: 2816
Località: Bracciano (Roma)
Sono motori passo passo. Necessitano di una logica di controllo; sono molto interessanti per il prezzo veramente basso e le dimensioni minuscole. Se posti a fianco al deviatoio sono quasi in scala !!!
Bisogna poi vedere quanto resistono in esercizio; cmq li piloti facilmente con un Arduino; su banggood trovi gli arduino compatibili a qualche euro...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2017, 11:18 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Il motore costa poco, e forse come forza per i soli aghi di uno scambio basta, ma poi costa tutta l'elettronica di contorno per farlo funzionare, anche come ingombri: allora meglio lo "scatolone" Tortoise.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2017, 11:19 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 14:10
Messaggi: 1373
Località: Ventimiglia
Cita:
Sono motori passo passo. Necessitano di una logica di controllo; sono molto interessanti per il prezzo veramente basso e le dimensioni minuscole. Se posti a fianco al deviatoio sono quasi in scala !!!
Bisogna poi vedere quanto resistono in esercizio; cmq li piloti facilmente con un Arduino; su banggood trovi gli arduino compatibili a qualche euro...



quindi potrebbe andare bene anche il decoder per servo motori della Esu ??


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: l'impianto elettrico
MessaggioInviato: mercoledì 18 ottobre 2017, 11:25 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
andreachef ha scritto:
Cita:
Sono motori passo passo. Necessitano di una logica di controllo; sono molto interessanti per il prezzo veramente basso e le dimensioni minuscole. Se posti a fianco al deviatoio sono quasi in scala !!!
Bisogna poi vedere quanto resistono in esercizio; cmq li piloti facilmente con un Arduino; su banggood trovi gli arduino compatibili a qualche euro...



quindi potrebbe andare bene anche il decoder per servo motori della Esu ??


No!
Ci vuole una elettronica specifica costruita appositamente e, a seconda dell'elettronica, pure un software.


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