despx ha scritto:
Ciao Massimo, grazie per le foto, opere bellissime però...permettimi un'osservazione critica...perchè non attaccare i due piani?
Nel tuo caso che hai una stazione e un raccordo, non ti serve un elicoidale perchè non devi far circolare convogli importanti ma solo tradotte di carri merci. io ci vedrei bene un binario che parte dalla parte del casotto giallo (no gregge pecore) e discende contro il muro con tre rampe a zig-zag per arrivare alla quota della stazione dove si raccorda con una curva prima del ponte. Lo spazio per la curva ci dovrebbe essere perchè vedo che alla radice opposta della stazione ci dovrebbero essere almeno 40-50 cm (larghezza della cassettiera in plastica grigia).
In questo modo, dalla stazione, potrebbero partire delle tradotte che, risalendo le rampe (nascoste), arriverebbero alla quota dei moduli sopra e, percorrendo il pone, arriverebbero al raccordo della cartiera.
Ovviamente è solo un'idea....
Ciao
Despx
Ho capito cosa intendi dire il fatto è che la stazione sottostante ai tempi del raccordo era stata già demolita, occupava lo spazio dove c'è il deviatoio con i due carri accantonati inoltre è nata statica e sarebbe un problema elettrificare i binari ma soprattutto rendere funzionanti i deviatoi, ammesso che si possa fare sarebbe un anacronismo in piena regola in quanto tra i due diorami ci sono 30 anni di differenza e comunque per questo scopo ho realizzato la porzione della stazione di Grignasco che con i tre binari operativi ed uno fittizio è in grado di accogliere 3 convogli di tradotte composte da un massimo di otto carri e con gli altri due binari lunghi presenti all'interno dello stabilimento consente il movimento di 4 diverse tradotte in doppia trazione simmetrica ( 2 con materie prime + 2 in uscita con carri vuoti) mantenendo sempre libero un binario.
Ritornando al discorso iniziale, agli inizi del secolo scorso (1908-1934) ai tempi della ferrovia della Valsessera che univa Grignasco a Coggiola esisteva a fianco dello stabilimento la stazione ferroviaria che accoglieva i carri merci per la cartiera successivamente inoltrati all'interno dalle locomotive T3 della FVS, in seguito al crollo del ponte sul fiume Sesia nel 1934 il traffico continuò tra Serravalle e Coggiola con trasbordo su autocorriera sino a Romagnano Sesia, questo sino al 1935 anno in cui fu decretata la chiusura della linea. Nel 1945 la cartiera di Serravalle ricostruì il ponte sul fiume Sesia ripristinando la linea sino allo stabilimento, acquistò due automotori badoni ABL4551 e ABL 4580 per movimentare i carri dallo stabilimento alla stazione di Grignasco e viceversa, questo sino a novembre del 1968 quando una piena del fiume distrusse un pilone del ponte facendo crollare due arcate. Il mio diorama è ambientato in questo ultimo periodo, perché l'ho vissuto in prima persona anche se ero solo un bambino.
Mi scuso per essermi dilungato ma è solo per farti capire come stanno le cose, sarebbe stato auspicabile realizzare una parte del porto di Savona dal quale partivano i carri carichi di cellulosa ( giunta via mare dal Canada ) diretti alla cartiera e collegarla alla stazione di Grignasco o molto semplicemente realizzare una parte della stazione di Novara dalla quale partivano i carri provenienti da Savona che venivano trainati dalle 880 sino a Grignasco dove venivano presi in consegna dai due badoni. ( purtroppo non avendo più spazio disponibile questa è pura utopia).
Spero di non essere stato troppo tedioso con i cenni storici.
Ciao
Massimo