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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 25 luglio 2017, 14:50 
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A Federici ha scritto:
Perdonami ma non si tratta di una stazione di diramazione? Al vero i segnali sarebbero stati sicuramente a cancelliere.
Anzi penso che si sarebbe installato un solo candeliere a due ali basse per lato

Antonio


Buongiorno.

No, veramente in un messaggio precedente (pag. 2) avrei dato questa impostazione alla stazione:
"Mi immaginavo che a sinistra si attestassero una linea a doppio binario in c.c. e una a doppio binario in trifase. A destra, proseguono le suddette linee ma i rispettivi binari pari e dispari sono divisi a causa della presenza di gallerie e non facili condizioni orografiche."
Il bivio purtroppo non posso/potevo farlo perché mi manca lo spazio per le traversate. Per esempio IV -> I non si riesce a fare...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 25 luglio 2017, 15:13 
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Ciao
Per me il forum è un luogo di condivisione di esperienze modellistiche.
Avevo provato a suo tempo la tecnica del pirografo su legno duro e mi era sembrata interessante per il grado di finitura. Te l'ho voluta comunicare, col solo pensiero di esserti utile.
Questo non vuole assolutamente dire che il tuo metodo non vada bene, non è nel mio stile affermare che "quella giusta è sempre quell'altra"; semplicemente ho inteso condividere un'esperienza di manualità, visto che il das potrebbe non essere affidabile nel tempo, come qualcuno ha detto e io stesso avevo avuto modo di constatare.

I disegni dei portali da te indicati li avevo trovati, ma le quote erano illeggibili e allora ho proceduto per intuizione, osservando molte fotografie reali e partendo dal franco di sicurezza di una galleria tipo, abbinandolo alla sagoma dei rotabili, mi è venuto il diametro 102 mm.

Il nostro hobby si fonda sulla riduzione in scala di un qualcosa di vero. Servono manualità, disegni del reale e volontà di rispettare scala e colori. Se non hai i disegni dell'originale, puoi ancora raggiungere l'obiettivo per deduzione. E' pure divertente. Fermarsi, mai!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 25 luglio 2017, 15:49 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Modellista,

grazie per il tuo suggerimento! :D
Forse il tono del mio scritto sembra astioso ma ti posso assicurare che non lo vuole essere. Quindi se vuoi mostrare qualcosa della tecnica a pirografo, prego, fai pure qui, sono curioso. :D

Ho scritto quello che scritto solo per indicare il mio ragionamento, non per voler fare il saputello. Quindi, davvero, sono tutt'orecchi.

Per quanto riguarda la galleria del sito Rotaie.it, l'avevo ridisegnata in autocad.
Ecco qui il disegno. Come vedi, il diametro è di 131 mm circa. Ma io l'ho adattato per installare la galleria su linea a doppio binario con raggio più piccolo di 450 mm. Non so se si adatta alle tue esigenze.
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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 25 luglio 2017, 19:01 
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Iscritto il: lunedì 5 ottobre 2015, 20:58
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Ciao Nanniag

Ti ringrazio. Il tuo disegno della galleria a doppio binario riporta il diametro del foro di 131 mm, secondo le indicazioni del sito Rotaie.it, da te successivamente adattato alle esigenze del plastico.
Io quel sito a suo tempo l'avevo consultato e, pur trovandolo interessante, mi ero fatto l'idea che le quote delle varie realizzazioni fossero più che altro il frutto di un compromesso modello/realtà da parte del relatore e quindi non veniva soddisfatta la mia priorità: ovvero modellismo ferroviario corrisponde a perfette proporzioni tra rotaia, treno e ambientazione.
In tema di proporzioni perfette si trova gran poco in giro nei plastici, semplicemente perché non è possibile dato che a un certo punto la stanza finisce.
Per esempio un deviatoio modello, di quelli che si trovano nei cataloghi, misura in lunghezza si e no la metà di quello in scala esatta. Per non parlare delle curve.
A me personalmente interessa poco vedere un trenino girare praticamente su un otto volante e quindi, non essendo disposto ad adattare la realtà al modello, ma volendo cocciutamente fare viceversa, mi vedo costretto a dedicarmi soltanto ai diorami. Che è sempre meglio che avere tanti bei modelli dentro le scatole in un armadio, dove li ho riposti vent'anni fa.
Certo, se si potesse andare a misurare una galleria reale, magari sulla linea del Brennero, sarebbe tutto più chiaro, ma non ho mai trovato il modo o qualcuno... disposto a tenermi la scala :D .
E mi va bene così, una volta cerco di realizzare una galleria perfetta, una volta un deviatoio che impegna una cinquantina di traversine, una volta il ghiaino. Tempi lunghi e fallimenti frequenti, dunque. Ma tanto divertimento.
Ti allego la foto della base di partenza in polistirolo per realizzare la galleria (lunghezza 45 cm). Il segno a matita nella parte bassa a destra corrisponde al piano del ferro. Frontale e volta saranno opportunamente decorati. (Volendo anticipare la battuta scontata, si, sembra una lavatrice. Ma è un tunnel ferroviario in scala).
Ognuno è modellista a modo suo.


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galleria polistirolo.jpg
galleria polistirolo.jpg [ 89.06 KiB | Osservato 8624 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 7:56 
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Località: Trieste
Buongiorno a tutti.
Ancora esperimenti sui muretti, che hanno ricevuto una prima coloritura a tempera, molto diluita. L'aspetto è migliorato, ma credo si possa fare meglio.
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Poi, ho sperimentato anche sul marciapiede della stazione piccola. L'intenzione era di riprenderlo, rifacendo la parte di asfalto usando il metodo di Gordon Gravett. Per chi non lo conoscesse, il Sior Gravett, inglese, oltre ad essere un modellista con i contro...i ( chi desidera approfondire può cercare il plastico "Pempoul), ha scritto diversi libri sulla realizzazione di alberi, vegetazione in generale ed elementi di contorno, come le strade.
Ad ogni modo: ho usato smalto humbrol lucido e borotalco. Come primo tentativo sono abbastanza soddisfatto.
Qui di seguito qualche scatto preso durante l'applicazione del borotalco,
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qui ad asciugatura avvenuta,
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ed infine un paio di scatti dopo la chiusura delle fessure tra marciapiede e muro con terra setacciata.
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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 10:16 
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Ciao Nanniag

Se posso permettermi, ma ormai mi rendo conto che è troppo tardi e credimi ho pure un po' il senso di colpa a esprimermi, ho qualche perplessità sulla parte riguardante le pietre dei muraglioni. Le fughe orizzontali sono credibili, ma quelle verticali continue io non le ho mai viste nella realtà. Di solito ogni pietra appoggia su almeno due sottostanti (a correre) e la fuga sembrerebbe troppo larga e profonda, in proporzione. Forse ti sei fatto ingannare dai muri della zona di Trieste, che in effetti sono "possenti" e anche fanno molto "opera di intrepida ingegneria".
Credo a questo punto che il modo migliore per riprodurre in esatta scala un muro con pietre faccia a vista sia quello di incollare su un supporto adeguato una foto di un muro vero, stampata su carta leggera, riportato in scala, passandoci poi sopra con qualche attrezzo sulle fughe, così si avrà la certezza dell'esatta riproduzione.
Comunque secondo me ti sta venendo un gran bel lavoro. Ti seguo con interesse.
Il colore delle pietre di quella zona è di un grigio bellissimo misto a beige, che in certe condizioni di luce dà un gradevole risalto al colore dei treni. Una volta che ero da quelle parti ho raccolto alcune pietre e me le sono portate a casa, tanto per avere un riscontro cromatico a futura memoria.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 10:46 
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Ciao!

Non ti preoccupare dei commenti. Comunque hai ragione, su questo e un altro (mi pare) muro la disposizione delle fughe è errata. E anche la grandezza non mi fa impazzire.
Però onestamente devo dire che le fughe sono, nella realtà, da "invisibili" a "ben marcate". Io e il direttore artistico tenemmo un lungo dibattito al riguardo, e ho avuto prove della bontà della fuga, anche in considerazione dell'aspetto percepito a 50 cm di distanza. Comunque lo metto nella lista delle cose da rifare.
Il muro errato ho comunque voluto piazzarlo per andare avanti sulla costruzione.

Grazie della manifestazione di attenzione, mi fa piacere.

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 12:54 
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Concordo sulle fughe...il muro che hai , con delle fughe meno marcate e con le pietre riposizionate acquisirebbe realismo.
Poi sullo sfondo grigio chiaro del muro , è sufficiente una mano molto diluita di un colore scuro , un grigio sporco che si depositi nelle fughe e , se anche di spessore minore, risalterebbero immediatamente...
Il muro , dovrai comunque sporcarlo e renderlo meno uniforme , per cui, se riesci , rifai il tutto...
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 13:15 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
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Ciao Claudio.

Se riesco rifaccio si. I muri hanno già ricevuto una prima patina a tempera: Bruno van Dick, nero, elefante, tortora, beige.....Sono andato leggero perché non vorrei scurire la scena...personalmente preferisco molto un plastico chiaro, in cui si effettua l'attenuazione dei colori causata dalla presenza dell'aria (come scritto nei manualoni di modellismo).
Ho trovato grande ispirazione nei plastici presenti nel forum Loco Revue: Bravigville, Dan_Ost, quello di Christophe Dufrenoy (incredibile con quell'erba). Visto che bazzichi da quelle parti sai di cosa parlo.
Ma ottenere quei risultati...mica facile eh! E poi aspetto anche di vedere cosa combina l'erba, altro elemento chiave.

Insomma, vorrei provare a mettere qualche altro elemento di decoro che apporti la sua nota di colore e poi valutare il complesso, fermandomi in tempo per modificare.

Saluti, vado a sognare
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 15:24 
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Sognato bene? :D

Potresti considerare anche la riproduzione dei muri prefabbricati, se ne vedono abbastanza spesso in giro. Le pietre spaccate vengono incollate ai lastroni in cemento direttamente in fabbrica, e questi poi a loro volta vengono comodamente posizionati in cantiere dalle autogrù. Il procedimento rende il cantiere molto veloce e conseguentemente l'interruzione del traffico molto più breve.
Parlo di questo perché nella tua riproduzione (massi da mezzo metro cubo posizionati a dieci metri di altezza), volendo dare credibilità al manufatto, o avevano una squadra di maciste o dei gran paranchi.
Nella foto che ti allego, scattata in Val di Sole a Trento, si vedono questi lastroni con le pietre incollate. Prima incongruenza: le pietre sono quasi bianche, quando quelle locali sono o grigio maculato (granito locale) o marrone terra bruciata (adiacenti cave della val di Cembra). Questo significa che il muro è stato costruito in un altro luogo con pietre locali e soltanto successivamente trasportato lì. Altra incongruenza: siccome quando le incollano in fabbrica lo fanno con la lastra posizionata in orizzontale, così la colla lavora meglio, ci si può immaginare una squadra di posatori come se stesse intorno a un tavolo da biliardo intenta a deporre le pietre partendo dal centro per arrivare alla periferia: nella foto si vede una specie di rosone centrale sulla lastra, a dimostrazione del fatto che hanno lavorato senza pensare che poi, una volta posizionati i lastroni, si sarebbe intuito che non è stato costruito sul posto (con quella disposizione delle pietre sarebbe franato).
Nanniag, su questa pietra fonderai il tuo plastico!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 15:36 
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E se osservi bene, vedi che ogni operaio aveva un suo particolare modo di posizionare le pietre, chi dal centro, chi dalla periferia come se stesse distribuendo le carte per giocare a scopa.
I muri raccontano storie di vita.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 27 luglio 2017, 16:28 
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Muri prefabbricati? Negli anni 60 c'erano già? (non sono esperto)
Poi, i muri dietro la stazione piccola sono alti, e proprio in considerazione di questo fatto mi sono orientato verso muri, come dire, che dessero l'idea della robustezza.
Quindi ho preso come esempio questi
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Tutte immagini prese da internette.

Comunque, al di là di tutto, allontanandosi un pelo, l'effetto fuga si attenua, ma tengo in considerazione i gentili commenti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: mercoledì 2 agosto 2017, 16:08 
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Buone nuove!

Per chi ha avuto la pazienza di leggere, alla pagina precedente ho segnalato il fatto che non ho spazio per installare un semaforo a candeliere (e neanche normale) alla partenza del IV binario.
Tutto confermato: a sinistra non ho spazio. Ma a destra si. E ho trovato un paio di foto che mi danno conforto.
Torino, e una stazione piccola in Calabria mi pare. Se Torino può essere considerato un caso molto particolare, e non estendibile, la piccola stazione calabra mi fa quasi quasi pensare che non sia così male l'idea di piazzarlo sulla destra.

Sono quasi contento.
Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 9:20 
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Località: Trieste
Saluti a tutti.

La soluzione del segnale a destra nata ieri è subito morta. Non c'è spazio a sufficienza per installare due segnali sullo stesso marciapiede. Sarebbero troppo vicini e l'idea mi fa arricciare il naso.
Allora mi sono dedicato un po' al contorno. Colorato qualche altro muro che avevo già realizzato, e colorata la strada di accesso alla stazione piccola.

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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 11:01 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
Rifai i muri e il portale...dai , perchè il resto stà crescendo molto bene e alla fine balzerebbero all'occhio...in termini negativi...
forza..


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