Quando ci si incontra fra fermodellisti, oltre a far girare treni, si intavolano discussioni e confronti. In questa occasione si è parlato di paesaggio, di equilibrio scenico, dei momenti di stanca... perchè se il divertimento è nel fare, quando il fare non diverte è meglio dedicarsi ad altro. Si conveniva con Luciano sul fatto che, quando si è da soli alle prese con un progetto di media grandezza, non è pensabile dedicare un'oretta al giorno alla realizzazione. Personalmente a me un'ora non basta neanche per raccogliere le idee e fare il punto della situazione, soprattutto quando è da un po' che non frequento l'ambiente del plastico. Per fortuna ci sono dei periodi in cui è possibile dedicare continuativamente più tempo e, proprio da questi nascono i progressi, ergo, minori sono i periodi, minori sono i progressi. Ma alla fine non ci poniamo delle scadenze e stiamo più tranquilli. Si è parlato poi di automazione, pregi e difetti, vantaggi e svantaggi. Posto che, a mio parere, i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi, mi sono reso conto che la difficoltà più grande è l'approccio con il sistema. Visto dall'angolazione del neofita, quelle che per me è diventato semplice, può apparire decisamente complesso. D'altro canto, l'aver espresso che, con l'aggiunta di un solo filo, ho potuto realizzare un itinerario da punto a punto, con rallentamenti, chiusura e apertura delle sbarre del PL, suono del ricciardi e annuncio di stazione, ha suscitato un certo interesse in Luciano
Più tardi mi sono ricordato di aver realizzato un tutorial sull'argomento che allego qui sotto. Sono a disposizione per info e chiarimenti
https://www.youtube.com/watch?v=I6GvObazYZk&t=10s