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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: mercoledì 6 maggio 2015, 10:24 
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Ed eccomi qua tornato all'azione dopo qualche mese di fermo.

La parte centrale del plastico assieme a quella del "ponte vecchio" sono quasi terminate: catenaria a parte mancano pochi lavori di rifinitura e l'aggiunta dei dettagli.
E' giunta l'ora di rivolgersi al lato ancora incompiuto del plastico: quello che (a detta di un mio caro amico) è attualmente definibile come "Deserto del Gobi". :lol:

Dopo tanto rimuginare, cambi di progetto, preghiere perché mi venisse una santa ispirazione e uova di pasqua ... eccomi giunto (spero!!!) ad una conclusione.
L'idea è di uno stretto passaggio attraverso due ponti (in stile "cavalcavia" moderni) con ai lati due strade che scendono verso il piano binari (in foto gli assi di legno stanno ad indicare i muri di contenimento delle due strade laterali). I ponti citati saranno situati uno in primo piano e l'altro immediatamente sopra il 444R visibile in foto.

Ovviamente il tutto è una bozza fatta per rendere l'idea.

Vista "Ponti Nuovi"

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Vista "Ponte Vecchio"

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E infine, per chi ha curiosità di sapere "perchè quei ponti e quei muri stanno messi li, ma proprio li!" ... ecco un po' di Storia ... (ovviamente frutto della mia immaginazione = D )

"Storicamente" la città di Sant'Angela nasce in un territorio particolarmente irregolare. Con l'arrivo delle industrie e la conseguente espansione cittadina, la necessità di collegare la città alla rete ferroviaria italiana diventa inevitabile. Così arriva il primo collegamento, nel primo decennio del '900, della città con la capitale tramite "strade ferrate".
Sin da subito la posa dei primi binari deve scontrarsi con le discontinuità del territorio, così viene costruita la prima galleria il cui portale d'ingresso era situato poco dopo l'attuale "ponte vecchio". Dall'altra parte della stazione, invece, alla ferrovia viene fatto seguire un percorso differente da quello attuale.

Subito dopo la "grande guerra" nasce la necessità di espandere ulteriormente la città la quale arriva così ad edificare proprio a ridosso della ferrovia: lo stesso tracciato ferroviario viene modificato portando alla costruzione di una seconda galleria (verso Napoli) e dei muri di contenimento visibili nella prima foto a sinistra.
Alcuni anni dopo avviene il raddoppio del binario "verso Roma" il quale porta alla ricostruzione della prima galleria diminuendone la lunghezza di alcune decine di metri e portando alla costruzione dell'attuale "ponte vecchio" evitando così di cambiare percorso alla strada sovrastante, unica via d'accesso alla città da Roma.

In questi anni la stazione di Sant'Angela rimane un'importante snodo passeggeri con un piccolo scalo merci di stazione sufficiente per rifornire di materie prime le vicine industrie e per il trasporto della posta.

Lo scoppio della seconda guerra Mondiale e la conseguente invasione tedesca in Italia trasforma la città in un importante snodo strategico proprio grazie alla vicina ferrovia. La tecnica della "Terra Bruciata" attuata dai tedeschi alla loro ritirata porta alla completa distruzione della galleria verso Napoli (all'epoca ancora a binario unico) e di gran parte del piano binari di stazione.

Post 2a Guerra Mondiale avviene la ricostruzione dell'intero piano di stazione, la linea viene raddoppiata anche fino a Napoli ricostruendo la galleria distrutta e l'espansione della città porta alla costruzione di altri due ponti. Negli anni successivi si provvederà anche alla messa in sicurezza delle zone "a rischio" tramite costruzione di ulteriori muri di contenimento onde evitare frane in caso di fenomeni idrogeologici.



Matteo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 17 settembre 2015, 12:56 
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:wink:

Ancora da terminare: devo colorare i mattoni di un grigio chiaro ed effettuare alcuni lavaggi.

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Mi sono volutamente ispirato al plastico di Sarbedo - di Beppe Sartori -.
L'idea di muraglione che accosta la ferrovia era proprio del tipo che avevo in mente io ed ho preso spunto.

Ho però utilizzato una tecnica differente dallo stampo in gesso e con la quale mi sto trovando particolarmente bene anche se il lavoro da fare è abbastanza lungo:

da un foglio di carton legno di 3mm di spessore ho ritagliato la forma principale del muraglione (un tutt'uno lungo circa 1 metro) e le singole colonne (distanti circa 10cm l'una dall'altra).
Il mattonato ho deciso stavolta di non inciderlo (a differenza del ponte e del portale di galleria) ma di provare ad utilizzare i fogli già preparati acquistabili in un qualsiasi negozio di modellismo: dovrebbero essere della noch. Tra i tanti disponibili ho preso quelli che per forma, dimensione e base del colore mi ispiravano maggiormente e li ho applicati sul muro con del vinavil.
I cornicioni li ho fatti tagliando su misura e modellando del carton legno di vario spessore.
Infine per i mattoni angolari ho ricavato la loro base utilizzando carton legno da 1 mm e, dopodichè, ho lievemente inciso la disposizione del mattonato direttamente sulla base per poi asportare parte del carton legno tra un mattone e l'altro: in questa maniera ho creato il tipico discostamento tra i mattoni. Infine il "modello" di mattonato così ricavato l'ho applicato sul muro.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: lunedì 5 ottobre 2015, 13:22 
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Celioth ha scritto:
Per la 245 Rivarossi ho comprato la motorizzazione di Linea Model: se non migliora nemmeno con quella giuro che smonto tutto ed il motorino lo utilizzo per muovere la serranda di qualche garage ... :roll: :lol:


Ciao, hai poi montato questo kit?

Luca


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: martedì 6 ottobre 2015, 18:54 
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Ciao Luca,

si, l'ho fatto montare da un amico, per il momento senza terzo braccio e con poca pratica non me la sentivo di intraprendere un operazione di tale finezza.

Devo dire che la nuova motorizzazione ha apportato solo e soltanto miglioramenti ... e questo grazie anche a come è stata montata, da manuale!

- La marcia è notevolmente migliorata, adesso tutti e 3 gli assi toccano perfettamente le rotaie (a differenza di prima dove l'asse centrale era ballerino) e la macchina non si ferma più in continuazione come prima. Anche sugli scambi la velocità minima con cui la loco riesce a camminare senza bloccarsi è diminuita in maniera sostanziale: certo, il passo corto della D245 è quello che è, non aiuta, ma per essere tale la marcia è più che accettabile e si possono eseguire le manovre con una certa tranquillità
(NOTA: faccio notare che ho gli scambi con cuore isolato e questo gioca a sfavore di locomotori come la d245).
- La motorizzazione ha aggiunto parecchio peso alla macchina, grossa pecca presente nel modello originale.
- Motore a cascata di ingranaggi (il che è tutto dire! Via la brutta trasmissione a cinghia di prima!)
- Minimo impeccabile: la loco riesce a muoversi in maniera quasi impercettibile :shock:

Forse l'unica pecca è soltanto "visiva" dato che la cassa contenente la motorizzazione è ben visibile vedendo la loco di profilo ma, almeno per quanto mi riguarda, è assolutamente ignorabile visto che volevo una D245 da plastico e quindi in grado di circolare perfettamente e senza problemi (W le manovre!). Altrimenti me la sarei tenuta (in vetrina) così com'era :lol:

Ciao,
Matteo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: domenica 24 gennaio 2016, 22:36 
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Molto lentamente ma i lavori proseguono. :)

Di seguito l'ultimo lavoro. Trattasi della facciata di un piccolo edificio di 3 piani, due per i condomini ed il pian terreno per i locali commerciali: un bar e una pizzeria.
Devo ancora fare qualche ritocco qua e la, in particolare sul lampione della luce e sulle ringhiere dei balconi. Inoltre è da aggiungere la grondaia, l'antenna e i comignoli.

Per la creazione ho utilizzato, come già fatto per il muraglione, carton-legno di diverso spessore dandogli la forma voluta. Il tetto è uno stampo della Noch ritagliato su misura e incollato con vinavil sopra una lastra di carton-legno da 1mm.
Dopo aver creato la base dell'edificio l'ho stuccato passando un paio di mani di gesso: soluzione che NON mi è piaciuta e non penso che utilizzerò per il prossimo edificio. Purtroppo tra le finestre, i cornicioni e le arcate ci stavano troppe irregolarità per poter passare con uniformità il gesso e me ne sono accorto - ahimè - troppo tardi ...
Inoltre l'effetto finale del carton-legno "al naturale" una volta colorato ad aerografo rende molto più l'idea e soprattutto evita, nell'effetto finale, il lucido.

In ogni caso, una volta stuccato e passato con carta vetrata fine per togliere quanto possibile le irregolarità del gesso, sono passato alla pittura ad aerografo. Inizialmente ho fatto due passate con un giallo sabbia schiarito con del bianco (colori Tamya). L'effetto finale però non mi soddisfaceva poichè troppo scuro ed ho deciso di passare una terza mano di aerografo utilizzando stavolta un Giallo TEE (puravest) schiarito con del bianco in rapporto 1 a 10 (1 dose di giallo per 10 di bianco).

Per l'invecchiamento ho inizialmente effettuato un lavaggio con terra d'ombra naturale (ad olio) e successivamente ho passato una mano di drybrush lungo tutte le pareti con uno smalto della Rainbow, per la precisione il color avorio, che riprendeva di più il colore dell'edificio ma allo stesso tempo dava una sensazione di mura logorate dal tempo e dalle intemperie.
Le polveri sono state invece utilizzate per simulare la muffa lungo le colate ai fianchi di balconi e finestre.

Le ringhiere dei balconi sono Simplon Model (adattate alla misura del balcone) mentre il lampione è stato autocostruito prendendo come base di partenza la guida presente su TTM 38 ma dimezzando (quasi) le misure consigliate nell'articolo. E' stato poi aerografato e infine arrugginito con l'uso delle polveri.
Le persiane e le finestre sono state stampate su fogli di carta A4 di spessore 0,5 mm.

Per quanto mi riguarda ed essendo il primo edificio che costruisco devo dire che l'effetto finale è abbastanza gradevole: di certo per le prossime volte eviterò di stuccare, cercherò di curare meglio la saldatura delle ringhiere dei balconi (saldare parti così piccole e dargli allo steso tempo una buona solidità non è stato per niente facile) e, soprattutto, curerò meglio la stampa degli infissi.

Di seguito qualche foto del lavoro, spero sia di vostro gradimento = )

Vista d'insieme (Luce artificiale)
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Frontale (Luce diretta del sole)
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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: sabato 28 maggio 2016, 19:54 
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Qualche scorcio di Sant'Angela.

Espresso in arrivo da Reggio Calabria e diretto a Roma T. / Torino P.N.

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La nonna e la nipotina

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La D343, dopo aver agganciato le due carrozze, si prepara ad espletare un locale.

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Un Intercity riparte da Sant'Angela diretto a Reggio Calabria / Siracusa

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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 9:55 
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Buongiorno a tutti,

finalmente dopo le ultime (e solite) pratiche burocratiche, sono partiti i lavori di costruzione della galleria a sud della stazione.

Mancano ancora da aggiungere il cornicione e le canaline laterali sul piano binari, dopodichè potrò dare la prima passata di aerografo.

Spero sia, anche solo un pò, di vostro gradimento.

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Per questo portale ho tratto ispirazione dal portale ovest (lato francese) della galleria del Frejus.

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Matteo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 10:48 
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Scusa Matteo,
riusciresti a ricaricare le prime immagini con lo schema del plastico?
grazie
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 11:39 
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Ciao Andrea, certamente!

Le dimensioni sono di 510x60 cm ed è un anello chiuso a doppio binario che passa per una Coulisse.
Ecco una bozza di planimetria dell'impianto, per rendere l'idea:

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La galleria in costruzione è situata al lato destro della foto.

Matteo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 13:50 
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Località: pistoia
[quote="Celioth"]Buongiorno a tutti,.........spero sia, anche solo un pò, di vostro gradimento.

....di mucho gradimento.
alberto


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 15:17 
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Località: Trieste
Celioth ha scritto:
Ciao Andrea, certamente!

Le dimensioni sono di 510x60 cm ed è un anello chiuso a doppio binario che passa per una Coulisse.
Ecco una bozza di planimetria dell'impianto, per rendere l'idea:

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La galleria in costruzione è situata al lato destro della foto.

Matteo


molto bello nella sua "semplicità ovale".
grazie
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: giovedì 6 luglio 2017, 15:43 
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Grazie mille a tutti!!!

diciamo che, alla fine, è semplicemente un grosso modulo lungo 5 metri, il primo di diversi altri moduli.
Ho fatto in modo che occupasse solo un lato dello spazio a mia disposizione: un giorno, ampliando l'impianto, potrà essere spostato. Al momento si collega con un semplice ovale alla coulisse per poter simulare un traffico passeggeri realistico in entrata e uscita dalla stazione (e senza veder girare sempre lo stesso convoglio).

Per intenderci, questa è attualmente la disposizione dell'impianto:

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... che nella mia mente sto già estendedo, per esempio, con quello che sarebbe un ulteriore mio sogno futuro, una stazione di capolinea: se ne trovano ben poche in giro purtroppo.
Questa è l'idea di massima:

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in quest'ultima immagine vorrei citare Bomby al quale ho fatto vedere in anteprima un possibile sviluppo futuro dell'impianto e al quale mi ha dato diversi suggerimenti, ma l'idea di massima rimane di una stazione di capolinea.

Dopotutto lo spazio è moltissimo e le idee altrettante ma per il momento mi concentrerò sul portare a termine Sant'Angela :D ... come esce, "esce", il mio obiettivo è riuscire a portare a termine un progetto che per me sarà una vera e propria SCUOLA di fermodellismo: so bene che non è il massimo e forse non è esattamente quello che avrei voluto, ma più vado avanti e più mi rendo conto di fare esperienza ed è questo ciò che mi interessa.


Matteo


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: venerdì 7 luglio 2017, 12:24 
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Mentre i lavori per la galleria fervono, ho chiamato una squadra specializzata per iniziare a metter giù il sistema di segnaletica luminosa (e non) della stazione ... e qui ho bisogno anche di voi esperti!

Partiamo dalla segnaletica luminosa. Premetto che la logica della stazione è la seguente:
A. Due binari di transito (binario 2 direzione Napoli e binario 3 direzione Roma), quelli centrali, dove in caso il 1th binario sia occupato possono essere utilizzati per eventuali precedenze.

Esempio:
Un IR proveniente da Napoli C. (lato Destro / Sud della stazione) a causa di un ritardo di circa 40 minuti devia dal proprio binario di corretto tracciato (binario 3 della stazione) al binario 2, dato che il binario 1 è occupato da un altro treno. L'IC proveniente da Reggio Calabria pochi minuti dopo arriva e si ferma sul binario 3, pochi secondi di sosta e riparte verso Roma Termini.
Alcuni minuti dopo l'IR riparte dal binario 2 e torna sul 3 proseguendo la sua corsa.

B. Un binario di precedenza, il binario 1.

C. Due binari per la sosta e le manovre dei treni merci, binari 4 e 5, dove solo il binario 4 è utilizzato per la sosta / partenza di convogli merci e per tanto dispone di segnaletica luminosa.


Io i segnali luminosi li posizionerei così (cliccare sull'immagine per ingrandirla).
Le frecce verdi indicano il corretto tracciato.
Immagine
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Oltre a ciò: come vanno eventualmente piazzate le marmotte (se ha senso piazzarle in una stazione di piccole dimensioni) ed i picchetti per i pedali di blocco?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: venerdì 7 luglio 2017, 17:28 
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Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Tra le altre cose la disposizione dei segnali dipende anche dall'epoca e dal sistema tecnologico di attrezzaggio della linea.

Oserei dire anni '80, '90 giusto, Roma Napoli. Ora credo che la linea all'epoca non fosse banalizzata e ciò ci è utile perchè porta ad una certa semplificazione (risparmiavano loro e risparmi tu) in quanto i binari di corsa erano specializzati per direzione, e sovente di conseguenza lo erano anche quelli in stazione.
Prima di continuare, è meglio specificare l'epoca di ambientazione il tipo di esercizio.

Detto ciò, una nota, sulle linee banalizzate, i segnali sul binario di corsa a destra devono sempre avere la vela quadra ed essere posti a destra, anche se a sinistra c'è posto, allo stesso modo i binari di sinistra con la vela tonda.

Io eviterei l'uso delle marmotte, la stazione è piccola e le manovre non certo così frequenti.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: S.Angela
MessaggioInviato: sabato 8 luglio 2017, 16:43 
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Iscritto il: giovedì 12 novembre 2009, 16:14
Messaggi: 322
Località: Roma
ciao complimenti dell'ottimo lavoro....
riguardo della segnaletica, se hai pazienza appena posso mi studierò il tuo disegno e quale tipi di segnali vanno inseriti, avendo anche il libro dei segnali e disegni del funzionamento.

cmq di certo le marmotte/segnali bassi vanno installate solo nei Tronchini per consentire al manovratore di visualizzare il via libera o via impedita dalle marmotte.
sulla linea principale sufficiente il segnale 1 categoria.. appena potrò prenderò il tuo disegno e ci lavorerò disegnando i segnali... :D


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