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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 19 luglio 2013, 8:03 
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TEST:

due tipi di alimentazione.
1) sistema tradizionale con onda pulsante 100 Hz da vecchissimo alimentatore
2) pila 9 V

Immagine

Risultati (per ora)

Loco con decoder Lenz Silver, i più vecchi marcia irregolare con entrambi i sistemi, i più recenti marcia regolare in entrambi i sistemi
Loco con decoder ESU, ferme con alimentatore regolare con pila.

Già le cose si complicano.
Questo porterebbe alla scelta di un'alimentazione in continua.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 19 luglio 2013, 9:36 
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:shock: :?: :(

Sul mio circuito di prova possono essere alimentati in analogico da:
- alimentatore a onda parzializzata a SCR
- in corente continua ricavata per raddrizzamento da alimentatore del DCC, quindi pulsante a 100 Hz


risultati:
- loco digitalizzate con decoder Lenz Silver e ESU: tutto regolare.
- loco già digitali con sound (americane) con decoder ESU, Quantum, Tsunami, MTH : tutto regolare, trazione e suono.

Hai pensato alla possibilità di commutazione dell'impianto analogico/digitale ? :wink:
Vabbè, c'è la possibilità di fottere le analogiche sul digitale...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 19 luglio 2013, 13:29 
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L'impianto sarà commutabile analogico / digitale, anche se in digitale sarà un circuito unico senza blocco.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 19 luglio 2013, 22:18 
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...E chi provasse con un oggetto di questo genere? Chissà se funziona.

Immagine

La parte SCR1 e condensatore da 3300 è il classico alimentatore a parzializzazione con SCR.
L'SCR2 è un interruttore che si attiva con il tasto START e porta corrente all'uscita.
La parte comprendente l'SCR3 + Tr int. + Pt è la parte che interviene in caso di cortocircuito.

Le variazioni in più della corrente di alimentazione dell'impianto provocano una polarità positiva sull'avvolgimento di Tr int. nel filo collegato al potenziometro che serve a tarare il punto d'intervento. Una modesta variazione di max 4 A circa, anche se repentina non provoca la conduzione di SCR3, a causa del potenziometro e delle soglie del diodo + SCR.

Un cortocircuito, invece, provoca un aumento molto grande e veloce della corrente in uscita, che attraverso il trasformatore sbloccherà SCR3 che scaricherà CS su SCR2, a polarità invertite, bloccandolo (almeno spero).

Tr Int è un trasformatore un po' speciale, con poche spire in ferrite.

Ho scelto gli SCR perché sono componenti con commutazione molto veloce e meno vulnerabili dei transistors.

O forse al posto di SCR2 sarebbe meglio un GTO mumble mumble...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 19 luglio 2013, 23:03 
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Con GTO potrebbe essere così:

Immagine

Così dovrebbe essere migliore poiché la corrente di spengimento non influisce sul carico ed è circa 1/10 della precedente.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 20 luglio 2013, 7:24 
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Ancora più facile?

Immagine


R2 = 0,5 ohm R1 = 10 ohm

GTO = BTV58-850R

Il relè serve per ovviare al momento di cecità in cui viene attivato il GTO, R2 serve a limitare la corrente nel caso il corto sia presente durante il momento di attivazione del GTO.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 20 luglio 2013, 8:43 
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E chissà che non funzioni anche così, stasera sento il prof.

Immagine

Quello di start è un pulsante.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 22 luglio 2013, 7:45 
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Interessanti schemi che si potrebbero anche sperimentare ma mi chiedo: tale complicazione circuitale quali vantaggi avrebbe rispetto un normale fusibile ripristinabile del costo di 3 € ?

Personalmente sono anche combattuto nel sostituire i miei 35 fusibili normali con fusibili ripristinabili... quindi un'alternativa valida al normale fusibile da svitare e sostituire ogni volta che si fotte mi interessa particolarmente ma non vorrei andare a cercarmi delle grane con un circuito particolamente complesso e costoso visto che me ne servono 35. Certo nel tuo caso, o se ne basta uno solo, una soluzione particolarmente performante può valerne la pena.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 22 luglio 2013, 9:20 
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Il problema è che il fusibile ripristinabile ha un tempo d'intervento tale che non impedisce al corto di compiere i danni di cui parlavo. Il GTO oppure un normale SCR ha un tempo d'intervento dell'ordine dei nanosecondi, quindi la corrente di cortocircuito non ha il tempo di arrivare a valori molto superiori a quelli dell'intervento programmato dal circuito.

Non ho esperienze con i GTO, ma la corrente di turn off dovrebbe essere circa 1/10 di quella diretta, quindi dimensionando le resistenze R1 ed R2 si dovrebbe prevedere l'apertura del circuito ad una corrente ben precisa, tenuto conto della soglia del gate.

In sostanza sarebbe un extrarapido, ma il prof è al mare, quindi proverò da solo quando mi arriveranno.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 22 luglio 2013, 10:21 
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Quando ti arriveranno i GTO ? Ma, tanto per farmi un'idea: quanto costano ?

Comunque la corrente i danni li fa soprattutto in funzione del tempo in cui scorre e quindi in relazione all'aumento della temperatura provocato.

Nei casi che mi sono capitati i danni non ci sarebbero stati se l'intervento della protezione (fusibile) fosse avvenuto e non fosse circolata corrente fino a quando sono stato io, dopo qualche minuto, a buttare a 0 l'alimentazione e a trovare il punto del corto circuito.
Sempre relativamente al mio caso esposto anche con una protezione ben più veloce questa non sarebbe intervenuta perchè non era avvenuto il superamento della soglia di intervento e, per il particolare tipo di CC, in cui erano due alimentatori di sezione di BA limitrofe messi in parallelo a pompare sul CC, i danni sarebbero stati gli stessi senza un intervento dell'operatore... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 22 luglio 2013, 12:00 
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Eccolo.

http://www.ebay.it/sch/i.html?_trksid=p2050601.m570.l1313&_nkw=BTV58-850R&_sacat=0&_from=R40


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 27 luglio 2013, 22:40 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
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Località: Faenza
Di ritorno dall' Alto Adige, ma ancora con poco tempo, ho fatto qualche ricerca.
x Marcello.

Il GTO (SCR comandabile in spegnimento) che hai individuato, ha una corrente di hold troppo alta. Significa che per correnti di carico sotto 1 Amp si spegnerebbe o, meglio (come dice il data sheet), si comporterebbe come un transistore.

La soluzione sarebbe ancora, a mio avviso, un regolatore switching.
Dovrebbe essere comandato dal tuo sistema di blocco ed anche dal sensing della corrente.
In caso di cortocircuito, deve limitare istantaneamente la corrente a 3..4 Amp. E deve anche avere una temporizzazione per interrompere la corrente di uscita dopo, p.es. 1 secondo. E ripristinarla dopo 2 secondi, e così via. Questo ridurrebbe la corrente ad un valore medio di 1/3, riducendo i pericoli di surriscaldamento dovuti alla corrente nominale. Inoltre non avrebbe necessità di un grande condenasatore in uscita, riducendo anche i pericoli di sfiammata nell' istante del cortocircuito.

Stò preparando una ipotesi con LM78S40, coadiuvato con Mosfet ausiliario. Ma mi occorre ancora qualche giorno.
Il regolatore switching è più complesso da fare, e richiede anche alcuni accorgimenti della disposizione di componenti e collegamenti.
Occorre escludere alcuni tipi moderni di circuiti integrati, perchè quasi tutti hanno i piedini a passo 0.5 mm. E senza microscopio o sistema similare, non si combina nulla.

x Tz
Il fenomeno che ha notato Marcello, dovuto alla scarica del condensatore da 3300 uF su un contatto (ruota-rotaia) a resistenza non bassa, è lo stesso utilizzato nelle macchine per elettroerosione, quelle con cui si incidono gli stampi di acciaio (anche quelli dei nostri modelli).
Magari se ci sono due sezioni affacciate, e con polarità opposta, il cortocircuito può coinvolgere due condensatori in serie. In questo caso il pericolo viene anche dal valore di tensione. Più è alta la tensione della scintilla, più energia viene nella scarica. Energia che può essere anche in grado di fondere localmente il metallo, come visto nella prova di Marcello.
Questo, però, non è una critica al tuo sistema, dato che il 3300 uF ha il vantaggio, da tè già notato, di creare un onda triangolare che effettua una sorta di autoregolazione della velocità.

Se non ti è mai capitato, forse dipende dal fatto che come movimentista sai fare il tuo mestiere, e quindi non hai mai fatto passare un convoglio verso una sezione con polarità sbagliata.

x Andrea Brogi
spero di non esserti sembrato scortese. Non è mia intenzione essere scortese verso nessuno.
I diagrammi che ho messo erano per tutti, soprattutto per chi legge e non interviene perchè, magari, non ha ben chiari tutti i concetti.
Invece mi pare che tu di elettronica ne mastichi. Giusto ?


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: domenica 28 luglio 2013, 9:02 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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ste.klausen21 ha scritto:
x Tz
Se non ti è mai capitato, forse dipende dal fatto che come movimentista sai fare il tuo mestiere, e quindi non hai mai fatto passare un convoglio verso una sezione con polarità sbagliata.


Ripeto che non mi è mai capitato di notare simili eventi sul mio impianto ma non tanto per saper fare il movimentista perchè comandando manulamente un impianto se un evento può accadere... sicuramente accade ! :mrgreen:
Il fatto è che il mio impianto può essere comandato solamente in automatico ovvero solo con comandi a itinerari la cui realizzazione è predefinita e i relè di trazione si chiudono solo quando tutti i controlli sono a posto. La possibilità che un treno impegni due sezioni a polarità invertita è quindi remota.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 2 agosto 2013, 16:37 
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Ho fatto alcune prove col GTO.

Con questo circuito:

Immagine

Ed un po' di confusione:

Immagine

Risultato:
1) La corrente di Hold (quella che fa restare in conduzione il GTO anche senza corrente sul gate) è di circa 250 mA.
2) Collegando un motore a spazzole (circa 400 mA), senza altri assorbimenti, diventa estremamente instabile, si spenge spesso.
3) Con corrente di 250 mA fatta circolare su una resistenza e collegando un motore a spazzole le cose un po' migliorano, ma non ci siamo ancora.
4) Occorre far passare almeno 600 mA su di una resistenza perché le cose si stabilizzino, ma non so cosa succederebbe su un plastico.

Quindi: Era troppo bello per essere vero.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 2 agosto 2013, 22:46 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
Messaggi: 2834
Questa sì che è sperimentazione come piace a me... mica quella delle modifiche delle cv del decoder... :mrgreen:

Avanti così ! :D


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