davscarna ha scritto:
infatti hai ragione! stiamo parlando di interpretazioni diverse dello stesso fenomeno. Credo che fra i tanti "contro", possa rappresentare un "pro" di cui farsi tesoro...dopotutto la diversità (dovrebbe) rafforzare.
Non penso, anzi, non è per niente lo stesso fenomeno. Quella non è per niente passione per i treni, e tanto meno modellismo ferroviario.
Il modellismo è riproduzione della realtà in scala: per quanto possibile, e con annessi e connessi. E la ferrovia di annessi e connessi, nè ha a iosa per ogni metro di binario.
Giocare con: il trenino, o la macchinina, o il motoscafo, sono una cosa diversa. Compri, apri la scatola, metti le pile, e li fai muovere e gioisci nell'avere il comando in mano.
Vedere girare in tondo, in una folle, e insensata, corsa: un trenino, la macchinina, o il motoscafo; su un percorso, magari anche fatto da se stessi, è una terza cosa. Mi spiace per chi gradisce e pratica, ma mi vengono subito in mente Freud e Jung.
Praticare il modellismo, a prescindere dall'oggetto, significa innanzi tutto conoscere la realtà, e buona parte delle sue quotidianità: quindi documentarsi e osservare dal vivo, va da se che bisogna anche studiare.
Se vogliamo entrare nel mondo moderno e fare una suddivisione in funzione dei "moderni e tecnologici" (sig) metri di misura, comprensibili alle persone "al passo coi tempi", c'è la stessa differenza che c'è tra un forum ed un social network: io sono per i forum.
P.S.
Che poi i forum siano in declino, come sono spariti le famose "comuni" degli anni '60/70, è un altro discorso, ma se è per quello sono spariti ancora più rapidamente gli antenati dei social network, ed è inevitabilmente la sorte che toccherà a quest'ultimi: la strada è già presente in rete.