Rodano89 ha scritto:
marco_58 ha scritto:
Per costruire queste dorsali si usa normalmente del filo elettrico in rame isolato avente sezione minima di 1,5 mmq e massima di 4 mmq *. Quando possibile conviene non interrompere mai questi conduttori, si spela dove serve e con saldura o opportuni morsetti si derivano le alimentazioni per le rotaie, tipicamente una ogni circa 1-1,2 metri.
Torno un secondo sulle tecniche di saldature: per saldare rotaia e filo da 0,5 ho utilizzato stagno con flussante SENZA pasta salda, con risultati più che discreti: saldature pulite, lucide e resistenti.
Alcuni amici però mi hanno dato del matto a non averla usata...

e mi hanno fatto venire il dubbio di aver lavorato inutilmente. Serve per forza?
Hai fatto male.
La pasta salda accelera la saldatura e determina il corretto fissaggio.
Senza pasta salda occorre tenere per più tempo il saldatore sulla rotaia, pertanto si rischia di fondere le traverse e di abbruttire la rotaia.
Essendo le rotaie e il filo di due leghe diverse la pasta salda è necessaria, certo nelle giusta quantità per eseguire una buona saldatura serve:
- un buon saldatore, evitare quelli da 10 €
- la punta del saldatore non deve essere in rame, ma in una lega specifica
- il saldatore deve poter raggiungere 400 °C, e almeno con il termostato
- la punta deve avere un diametro di 1-2,5 mm non di più
- lo stagno deve essere di qualità, va bene quelle per elettronica con dimetro massimo 1,5 mm, meglio 1 mm
- lo stagno è bene che abbia la pasta salda all'interno
- sia la rotaia sia il filo devono essere preventivamente pulite e sgrassate, ma solo nel punto di saldatura
- stagnare prima il filo, immergerlo nella pasta salda, scaldarlo qualche secondo, poi mettere poco stagno
- depositare un piccola goccia di pasta salda sulla rotaia fredda
- scaldare la rotaia per qualche secondo, poi mettere poco stagno
- appoggiare il filo stagnato sulla rotaia stagnata, appoggiare il saldatore sul filo, quando lo stagno del filo e delle rotaia si scioglie, attendere un 2-3 di secondi poi togliere il saldatore e tenere fermo il filo fino al raffreddamento dello stagno
- passare una spazzola di ottone e pulire
- con un batufolo imbevuto di diluente nitro togliere le ultime tracce di pasta salda.
Io uso anche un'altra tecnica:
- uso del filo rigido avente diametro 0,4-0,5 mm
- pratico un foro di 0,5 sulla suola esterna della rotaia
- infilo il filo nel buco da sotto
- metto un po di pasta salda sul filo
- scaldo filo e rotaia, possibilmente da sotto
- metto in po di stagno
- dopo 2-3 secondi tolgo il saldatore
- alla fine con un tronchesino taglio il filo in eccedenza dalla rotaia
- quindi pulizia e lavaggio con diluente
- la saldatura risulta invisibile e duratura.