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 Oggetto del messaggio: COME FARE: sezionamento binari
MessaggioInviato: martedì 5 dicembre 2006, 19:15 
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Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 12:49
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Località: Provincia di Mantova
per isolare un binario ( non devo fare cappi di ritorno, solo fermare il convoglio) separo solo una polarità o tutte e due?
So che è una domanda stupida ma penso che sia meglio prevenire eventuali errori.


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MessaggioInviato: martedì 5 dicembre 2006, 22:12 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Località: Pistoia
Basta solo una.


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MessaggioInviato: martedì 5 dicembre 2006, 22:23 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:37
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Località: cagliari
E' preferibile, anzi è consigliabile, sezionare solo la rotaia sinistra rispetto al senso di marcia soprattutto perchè, sezionandole entrambe, dovresti utilizzare relais bipolari o, per comandi esclusivamente manuali, interruttori/deviatori anch'essi bipolari. In genere si seziona quella sinistra, cha ha la polarità negativa, in quanto l'eventuale alimentazione della linea aerea con alimentatore separato comporta l'utilizzo in comune della rotaia sinistra. Ulteriore consiglio: i sezionamenti devono essere lunghi almeno trenta cm in più rispetto alla più lunga locomotiva circolante nel plastico ( occhio alle automotrici e modifica i "minuetto"!): questo per evitare che i volani della trasmissione facciano superare alla macchina il tratto sezionato nonostante il "rosso". Inoltre devi tenere presente che i commutatori di alimentazione rotaia/pantografo delle locomotive elettriche escludono, quando alimentate dal pantografo, la presa di corrente dalla rotaia destra rispetto al senso di marcia, cioè il polo positivo. Infine, sempre sul lato sinistro deve essere collegata una delle due fasi della corrente alternata per l'eventuale comando degli automatismi ( relais ecc). Ricordati di "ponticellare" a monte e a valle del tratto sezionato. Quanto sopra vale per i circuiti tradizionali. NON SO UN TUBO DEL DIGITALE!!!Ciao


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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 7:28 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 7:15
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Io allungherei un po' piu' di 30cm. Tieni conto che alcune macchine impiegano veramente molto a fermarsi e che se traini carrozze passeggeri con prese di corrente per illuminazione, i carrelli delle carrozze fanno da 'ponte' sopra il sezionamento.
Saluti,
Lamps


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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 8:24 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4872
Località: Pistoia
Carthago, GUAI sezionare la rotaia comune, che sia sinistra o destra non deve MAI essere quella che porta anche una polarità per gli automatismi.

Per quanto riguarda la lunghezza, in un impianto che stiamo costruendo ora (digitale automatico) la lunghezza dei tratti sezionati davanti ai segnali è di 80 cm circa.


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 Oggetto del messaggio: sezionamento binari
MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 10:18 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 14:39
Messaggi: 424
Località: Monselice (PD)
Il manuale dei tracciati e dei circuiti elettrici Rivarossi prevede che i sezionamenti siano fatti sulla rotaia comune di polarità negativa (binario rosso). I contatti per relè, automatismi, ecc. vanno eseguiti sull'altra rotaia con polarità positiva (binario verde). Nel senso di marcia avanti, la polarità negativa è sulla rotaia di sinistra.
Sergius


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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 16:07 
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Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 12:49
Messaggi: 160
Località: Provincia di Mantova
riproducendo solo una stazione sul tavolo ho dei tratti sezionati da 60cm a più di 2 metri, quindi no problema, non è digitale e non credo alimenterò mai dalla linea aerea. Ricapitolando, detta seplice semplice, metto la scarpetta di plastica su un solo binario a inizio e fine sezionamento, che prenderà poi polarità a seconda del senso di marcia, anche se sezionarli entrambi avrebbe comportato solo più lavoro per i fili e gli interruttori?
Poi, devo sezionare il binario sinistro (polarità nagativa) secondo il senso di marcia quando è collegato all'alimentatore attraverso il filo scuro (polarità nagativa)?
Purtroppo essendo il mio primo lavoro è solo una forma più evoluta dell'ovale e controllata solo da me (niente automatismi)


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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 16:56 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 14:10
Messaggi: 1308
Località: Ventimiglia
passare al digitale ??? Niente sezionamenti ,interrutori fili di riamndo ecc.ecc.


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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 18:06 
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Iscritto il: sabato 2 dicembre 2006, 12:49
Messaggi: 160
Località: Provincia di Mantova
passare al digitale è un consiglio? perchè dovrei farlo con 1 treno in movimento e 2 che rimangono fermi, con al massimo qualche manovra nello scalo? sono solo alle prime armi e per il digitale c'è tempo.


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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 18:26 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 20:35
Messaggi: 256
Località: torino
Ma qual'è la rotaia sinistra?
nessuna delle due... o tutte e due, dipende de che lato la si guarda!
La cosa impotante è decidere che una delle due rotaie non verrà mai sezionata e avrà una continuità elettrica per tutto il plastico, sia che si tratti di piena linea sia che si tratti di tronchini di stazione.
Non importa assolutamente quale sarà il senso di marcia.
(solo con funzionamento da pantografo la posizione sul binario della loco è vincolata, nessun problema su motrici con doppia cabina, ma un 464 avrebbe il muso sempre dalla stessa parte, pena un corto circuito).

Puoi fare i sezionamenti e un giorno passare al digitale semplicemente sostituendo all'alimentatore il sistema digitale: saranno ancora funzionanti i sezionamenti, ma li lascerai sempre attivi, per lasciare ferma una loco non servirà isolare il binario.
Certo che se hai parecchi sezionamenti ti conviene da subito passare al digitale, in fondo è noioso cablare il tutto e gli interruttori non è che li regalano!
Emiliano


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 1:06 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:37
Messaggi: 591
Località: cagliari
[quote="Marcello (PT)"]Carthago, GUAI sezionare la rotaia comune, che sia sinistra o destra non deve MAI essere quella che porta anche una polarità per gli automatismi.

NO MARCELLO!!!! non ci sono affatto guai di nessuna natura, tantomeno conflitti elettrici, nell'utilizzare la rotaia sx per il polo in corrente alternata per l'alimentazione dei relais. Ho costruito in quarant'anni una decina di plastici ( il mio personale ha 35 mq con quindici treni e cinque tram in funzione simultanea) e fin'oggi non ho avuto alcun problema. Ho personalmente cablato in questo modo anche il plastico in costruzione presso il Museo FDS. Infatti collegare il polo A.C. sulla rotaia sx (negativo C.C.), utilizzata anche per i sezionamenti di linea, comporta il vantaggio di avere "sotto" il plastico un unico punto di derivazione che puoi denominare " comune negativo alimentazione treni, sezionamenti e automatismi" senza dover ricorrere ad un altro cablaggio parallelo se utilizzi per questi ultimi la rotaia dx, in aggiunta a quello relativo ai "poli comuni" delle bobine dei relais e degli scambi" . E' vero, come dice SERGIUS che il manuale dei circuiti edito da Rivarossi quando Noè caricava l'arca di animali propone la rotaia dx per l'alimentazione dei relais, ma è altrettanto vero che nel più recente foglietto illustrativo dell'utilizzo dei semafori 5002-5006 congiuntamente ai relais, la stessa Rivarossi si contraddice: gli schemi presentati infatti evidenziano come polo comune la rotaia sx rispetto al senso di marcia, utilizzando peraltro la destra per i sezionamenti!!! In questo caso addirittura non si avrebbe nessuna influenza sui treni se alimentati dalla linea aerea che, come già detto, vengono alimentati per norma NEM con il negativo a sx ed il positivo sul pantografo.
Qualcuno mi ha consigliato di passare al digitale: ottimo consiglio, ma avreste voi voglia di demolire e ricostruire un plastico di 30 mq che mi è costato 15 anni di tempo libero, e di buttare via 220 locomotive, 50 modelli tramviari e 1500 fra carri e carrozze per ricominciare daccapo???
IO assolutamente no anche perchè il "tic" dei relais è diventato durante il funzionamento del plastico un compagno abbastanza indiscreto!!
[img][img]http://img480.imageshack.us/img480/7333/plast6gh4.jpg[/img][/img]


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 9:40 
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Iscritto il: giovedì 13 aprile 2006, 11:34
Messaggi: 1803
Località: San Remo
... interessati gli Interfrigo "sdraiati" sulla rimessa !!!
Scherzi a parte, complimenti per il colpo d'occhio !
Riccardo


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 9:56 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 13:31
Messaggi: 363
No al digitale. Qualche considerazione personale da non addetto ai lavori.

Marco_424 scrive che passare al digitale non gli sembra utile quando ha un treno in movimento, 2 convogli fermi e qualche manovra in scalo.

Carthago, dal lato opposto, scrive che passare al digitale comporterebbe il gettare via 220 locomotive ed anni di lavoro ...

Dunque, dico la mia, perché se la mettiamo su questo piano sembra che il digitale non converrebbe a nessuno: né a chi ha decine di treni né a chi ha un solo treno in movimento.

Per me, il digitale conviene soprattutto a chi ama fare composizioni/scomposizioni, cambi di trazione ... a chi ha da gestire manualmente pochi treni (uno solo è già una bella impresa se si è da soli). Quindi, per Marco_424 non scarterei a priori il digitale semplificando che "c'è tempo". Il tempo per me è adesso. Anche io che sto allestendo piano piano un plastico di una stazione a su binario unico, con binario di precedenza, raccordo magazzino merci, binario di scalo ... mi diverto a far girare un treno per volta, con manovre di precedenza, cambi di trazione, piccole composizioni e scomposizioni in scalo ... e tutto in digitale: totale 2 fili.

Poi, ovvio c'è chi ama rendere più complesso il tutto e amplia il digitale con sensori di occupazione, sensori di rilevamento, retroazione decoder/segnale, itinerari via computer ... ma ovviamente dipende da che cosa si vuole avere. Io preferisco al rosso far fermare il mio treno pilotandolo come se fossi un macchinista ... e a volte sbaglio (ma non c'è l'SCMT ad aiutarmi!).

Per carthago, ovvio che convertire un intero impianto da analogico a digitale ha una complessità notevole ed un costo notevole. Anche se per il costo non devi mica digitalizzare in un colpo solo 220 locomotive. E' sempre possibile procedere per gradi e, soprattutto, non dovresti buttare via nemmeno una delle tue locomotive: qualsiasi locomotiva è digitalizzabile. Magari il prossimo impianto che realizzi potresti farlo in digitale ... due loco, qualche vagone e niente altro.


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 10:01 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
Messaggi: 4872
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Quello che intendevo dire è che lo schema corretto è quello del caso 1. Quello del caso 2 è sbagliato, per motivi più che evidenti.

:-)


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MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2006, 13:06 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 23:37
Messaggi: 591
Località: cagliari
E' evidente che il caso 2 è sbagliato, ma solo perchè hai messo in corto circuito l'alimentazione in c.c.! Se elimini il secondo collegamento dell'alimentatore in cc verso la rotaia sx, cioè lato rotaia di contatto, il tutto funziona! Non hai però chiarito quale è il senso normale di marcia dei treni nei due schemi: nel primo caso, quello che tu sostieni, e che comunque è esatto, è da dx a sx, ( alimentazione relais in c.a. in comune col + in c.c.) mentre nel secondo, se intendi rappresentare la mia tesi, il senso normale di marcia è da sx a dx. Se elimini, come detto, il corto circuito e "ponticelli" la sezione giustamente, il circuito è valido! Peraltro non ho detto che sia tassativo utilizzare la rotaia negativa anche per la fase comune in c.a. ; lo ritengo preferibile per i motivi di praticità che ho già esposto.
Ciao
Stefano


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