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Quanti plastici e quali dimensioni
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Pagina 1 di 2

Autore:  fao45 [ mercoledì 13 maggio 2020, 11:27 ]
Oggetto del messaggio:  Quanti plastici e quali dimensioni

Seguo da qualche anno questo capitolo del forum.
Noto che le discussioni si concentrano su un numero tutto sommato limitato di plastici di dimensioni medio grandi.
In questo momento, ad esempio, tutte le discussioni in alto sulla pagina del sommario riguardano progetti di stazioni a 5-6 binari passanti, con scali merce , segnaletica sovrabbondante, grado di automazione spinto ecc. Ultimamente ricorre il tema della riproduzione fedele di stazioni reali, cosa che richiede solo per i rettilinei 3.4 metri almeno.
Io mi aspetterei, anzi sono convinto che la maggior parte dei fermodellisti abbia qualche problema di spazio, oltre che di un budget fermodellistico contenuto, e pertanto che fossero oggetto di discussione anche , se non soprattutto, plastici di dimensione media e medio piccola.
Pochissimi.
Anche per arricchire e stimolare discussioni, oltre che per ricevere consigli, ho proposto il mio in costruzione, 3,3 metri quadrati, ma ne seguono pochi di misure simili.
Fatevi avanti.
Si tratta di pudore, timidezza o sbaglio io nelle mie considerazioni ?

Autore:  fao45 [ mercoledì 13 maggio 2020, 13:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Anche l'idea del concorso di idee per un plastico da 500€.
Mi pare che partisse proprio dalla rivista , ma non ebbe grandi risultati.
Non parliamo degli articoli e delle foto presentati.

Una mia proposta di discussione di qualche anno fa

viewtopic.php?f=21&t=92118&hilit=costi+di+un+plastico

voleva presentare ad eventuali interessati, come dato informativo di possibile riferimento, i costi di costruzione sopportati dai fermodellisti, ma vi prevasalsero considerazioni di tipo commerciale, quasi che il tempo/costo di costruzione non fosse l'espressione di lavoro hobbistico, ma un onere di tipo finanziario

Autore:  eurostar_italia [ mercoledì 13 maggio 2020, 15:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

io per esempio avevo il classico plastico di 2mq ma come tutti non avendo spazio a disposizione,ho lasciato perdere.
Dopo 20 anni sarei deciso a riprendere con un modulare che una volta montato circondi la stanza,anche se non credo ce la farò mai.
i plastici medio piccoli secondo me non vengono esposti per pudore : guardando TTM spesso ti viene un attacco di gastrite.L
ocomotive ritoccate per farle sembrare veritiere e poi ha un tavolato dove entrano massimo 3 vetture,quindi spesso nessuno (SECONDO ME) dice niente.
io ho optato per l'abbandono guardando le riviste di treni e bramando un giorno di avere lo spazio...
cosa che probabilmente non accadrà mai.

Autore:  alb [ mercoledì 13 maggio 2020, 16:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Mi rendo conto che dopo una vita passata a sognare il mega plastico in H0,
scontrarsi con le spesso esigue dimensioni delle case è un problema,
ma si può sempre approfittare delle varie mostre mercato in giro per il paese (coronavirus permettendo)
per cambiare quanto eventualmente si ha sia con convogli più corti che non richiedano metri di banchine in stazione
o in scale più piccole (mi sto iniziando una mini collezione di treni lunghi in N, ormai girano cose eccezionali nella scala) o magari in H0e
Il vantaggio è che si possono usare, per esempio, due mensole parallele a un muro, ognuna su una facciata del medesimo:
in sala una mensola di 30/40 cm di larghezza basta per una stazione con annessi e paesaggio,
dietro, in corridoio, un'altra di 25/30 basta per una stazione nascosta funzionale

alb

Autore:  A Federici [ mercoledì 13 maggio 2020, 16:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Chi di noi ha provato a costruire un plastico sa quanto tempo risorse pazienza e dedizione ci vogliono per arrivare a un risultato anche abbastanza modesto e su uno spazio limitato.
Francamente non avrei spazio tempo e non vorrei neanche sprecare troppe risorse per un'opera "maestosa" che per le mie capacità I disponibilità resterebbe sicuramente incompiuta.
In questo senso ammiro chi riesce a costruire e mostra opere importanti come per l'appunto gran parte di quelle che sono in testa nella rubrica dei plastici del forum.
Come te ritengo un po' azzardato soprattutto da parte di un neofita avventurarsi nella realizzazione di grandi opere.
Eppure una buona parte dei forumisti propone progetti che in tu, per portata e complessità, difficilmente verranno alla luce...
Per quanto mi riguarda ho sempre fatto solo ed esclusivamente cose piccole: il plastico di Morcella, Fontenuova, i canetti, la stazione di testa di Lavinia, e un plastichetto minimo per giocare con i bambini.
Non me la sentirei e non potrei pensare di fare qualcosa di più grande e importante né debbo dire mi interessa.

Preferisco nettamente avere più impianti piccoli per poter variare epoche tipi di rotabili ed ambientazioni che sognare un poco raggiungibile impianto generoso, per poi tenere anni i treni ad ammuffire negli armadi!

Autore:  fao45 [ mercoledì 13 maggio 2020, 17:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

ciao Federici
sono proprio d'accordo, ho visto e vedo tanti progetti ambiziosi fermi o abortiti.
ma la domanda è quanti stanno facendo o hanno fatto qualcosa di medio-piccolo e perché in queste discussioni appaiono poco o niente?
'Perché non pubblichi qualche foto di quelli che HAI fatto?

Autore:  eurostar_italia [ mercoledì 13 maggio 2020, 18:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

A Federici ha scritto:
Chi di noi ha provato a costruire un plastico sa quanto tempo risorse pazienza e dedizione ci vogliono per arrivare a un risultato anche abbastanza modesto e su uno spazio limitato.
Francamente non avrei spazio tempo e non vorrei neanche sprecare troppe risorse per un'opera "maestosa" che per le mie capacità I disponibilità resterebbe sicuramente incompiuta.
In questo senso ammiro chi riesce a costruire e mostra opere importanti come per l'appunto gran parte di quelle che sono in testa nella rubrica dei plastici del forum.
Come te ritengo un po' azzardato soprattutto da parte di un neofita avventurarsi nella realizzazione di grandi opere.
Eppure una buona parte dei forumisti propone progetti che in tu, per portata e complessità, difficilmente verranno alla luce...
Per quanto mi riguarda ho sempre fatto solo ed esclusivamente cose piccole: il plastico di Morcella, Fontenuova, i canetti, la stazione di testa di Lavinia, e un plastichetto minimo per giocare con i bambini.
Non me la sentirei e non potrei pensare di fare qualcosa di più grande e importante né debbo dire mi interessa.

Preferisco nettamente avere più impianti piccoli per poter variare epoche tipi di rotabili ed ambientazioni che sognare un poco raggiungibile impianto generoso, per poi tenere anni i treni ad ammuffire negli armadi!


Proprio tu che sforni cose fantastiche in tutte le riviste che si possano leggere ?
Sicuramente anche fare un plastirama porta via tempo immane ma partire con progetti dove già sai che i tuoi modelli non potrebbero circolare e/o non otterresti soddisfazione forse non stimola energie.
Allora pensi un pò piu in grande dove magari dici "un giorno" potro sistemarlo meglio...e però per non dover smontare una parte (onestamente non so nemmeno come si fa ,in quanto togliere un binario significa per me distruggere tutto) pensi di progettare come se avessi davvero lo spazio...
Allora nasce il progetto grande con solo una parte magari completata (tipicamente la stazione) e poi il resto rimane senza nulla forse solo i binari...poi il tempo passa....e la delusione,stanchezza e frustrazione ti fanno abbandonare tutto.
sai quanti plastici sono iniziati con un bel tavolato ? avremmo potuto rifarci il ponte di genova ! finiti ? 2/3 ....

Autore:  Torrino-Pollino [ mercoledì 13 maggio 2020, 19:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Già, è davvero un bel problema. Io, non avendo spazio, ho parzialmente risolto coi moduli più o meno, fremo, poi, entrato in fissa col ridotto, da circa quattro anni, a tempo perso mi sono messo a fare un plastichetto a scartamento ridotto, tema fcl, 2,40m x 0,70m, una stazione superiore di testa, ma aperta ad ulteriori ampliamenti, non si sa mai, e una stazione nascosta. Ho cercato di renderlo funzionante fin da subito, così ho passato mesi senza fare un cazzo, altro che giocare coi treni e facendo un po' di orario, poi, due anni fa, in occasione della mostra di Foligno, è partito l' imput per completarlo, a livello estetico. il virus mi ha dato una grossa mano, e a breve riuscirò a terminarlo.
Il virus mi ha anche permesso di realizzare fabbricati e accessori per allestire la stazione di Sassoferrato, sulla Fabriano Pergola. Per le fcl, mi sono fatto anche una M2.
Sono riuscito ad iniziare anche la seconda metà della stazione di Zuel, della ferrovia delle dolomiti.
Certo, se avessi avuto più spazio....
Ma non dispero.

Autore:  A Federici [ giovedì 14 maggio 2020, 13:16 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Quando dici che impegnarsi in qualcosa che poi non possa far circolare i tuoi modelli hai ragione.
Io devo dire di aver adottato in principio un po' tranchant cioè Compro solo quello che posso far circolare.
Siccome sono piuttosto impreciso e anche goffo non ho mai realizzato alcune elettrificazione per cui non dispongo di modelli a trazione elettrica.
Già troppo impegnativo il filo elastico semplice dei Canetti che pure non funzionante e che comunque ho più volte strappato...
però c'è sempre la possibilità di guardare cose da un altro punto di vista e inventarsi qualcosa comunque per ambientare e muovere i modelli sperimentando tecniche varie in realizzazioni non mastodontiche.
Ad esempio se hai parecchie carrozze passeggeri moderne potresti pensare a un diorama di una squadra rialzo dove le carrozze possono essere movimentate e inviate ai vari reparti per le lavorazioni.
Per le locomotive il tema classico è l'officina.... Ormai in epoca sei il concetto di deposito come tale ha più poco senso!
Per quanto riguarda i carri l'alternativa alla realizzazione di un raccordo industriale è quella della officina di riparazione che consente peraltro di ambientare anche veicoli di tipo particolare senza dover realizzare alcuna attrezzatura di carico e scarico come le ferrocisterne.
È vero, non sarà il plastico dei tuoi sogni , ma comunque questi piccoli diorami operativi ti consentirebbero di partire con un impegno relativamente modesto e soprattutto di finire abbastanza presto il lavoro.
Se ben pensati possono diventare ovviamente parte integrante di un plastico più grande pensando opportunamente le connessioni.
Pensaci!!!

Antonio

Autore:  max63 [ giovedì 14 maggio 2020, 13:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

fao45 ha scritto:
ciao Federici
sono proprio d'accordo, ho visto e vedo tanti progetti ambiziosi fermi o abortiti.
ma la domanda è quanti stanno facendo o hanno fatto qualcosa di medio-piccolo e perché in queste discussioni appaiono poco o niente?
'Perché non pubblichi qualche foto di quelli che HAI fatto?


Perchè nonostante siano medio-piccoli, non riusciamo a finirli lo stesso! Scherzi a parte, e parlo per me, nonostante il piccolo plastico (due stazioncine di secondaria, ormai dismessa, ad esclusiva trazione termica, che non hanno mai avuto un traffico intenso) la pigrizia prevale, unita ai troppi interessi, anche fermodelistici, che ti distraggono dal "lavoro" sul plastico; invidio gli amici che riescono a dedicarsi con impegno e costanza ai loro plastici...
Massimo

Autore:  snajper [ giovedì 14 maggio 2020, 15:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Ho verificato che il plastrama "da quarantena" potrei farlo in scala N a costo contenuto (zero non proprio, qualcosa mi servirà) come impianto da libreria, ma non so se mi valga la pena farlo.
Sempre le stesse dimensioni, potrebbe essere un multi-epoca con il cambio dei rotabili se gli edifici non sono troppo moderni.
Per un'ambientazione italiana di un'immaginaria concessa (poi regionale) io avrei:
Epoca II: locomotiva B2 (originale 17xx GWR, ma simili hanno girato anche in Italia) e una cabinata o una T3, vetturette a 2 assi di tipo tedesco, carri in legno, automotrice ad accumulatori.
Epoca III: residuato bellico di origine USA ricostruito (una boxcab Diesel tipo "25 t", rimasta dopo il passaggio degli Alleati) affiiancata ancora dalla cabinata o dalla T3, forse si trovano dei carri F. Qualche L in legno può essere impiegato anche qui. L'automotrice ad accumulatori potrebbe essere sopravvissuta ancora un po' dopo la guerra.
Epoca IV: la più difficile per la scomparsa dal mercato della D.341 RR in 1/160; può restare il residuato USA con un Class 08 appena arrivato dalla Gran Bretagna o o dall'Olanda. Carri di vario tipo. Automotrice autocostruita unendo uno Schienenbus Del Prado a una meccanica Kato a carrelli debitamente allungata.
Epoca attuale: D.345 Del Prado+Lineamodel, V60 Trix, V45 Arnold. Carri di diverso tipo, l'automotrice sempre la stessa (magari con una seconda carrozzeria con livrea diversa).

Per ambientazione tedesca, invece:
Ep. II: locomotiva tipo G 4.3 (BR 53 DRG) per treni più sostanziosi (marcia in un verso a tender avanti), 2 assi industriale, T3 o cabinata. Carri e vetture a due assi.
Ep. III: Locomotiva V200 DB e V60, carrozze Umbauwagen, carri del periodo
Ep. IV: V200 Ozeanblau, V60, sempre lo stesso materiale trainato
Ep. attuale: Class 66, carri più recenti, forse soppressione di un servizio viaggiatore regolare ma permanenza di treni speciali.

Avrei perfino materiale per un'ambientazione francese, ma solo dopo la comparsa della trazione Diesel.
Locomotive BB 63000 e A1AA1A 68000, carri di vario tipo, non so se ho vetture francesi o se si trovano a prezzi umani. Non so se una Class 66 può circolare anche in Francia. Teoricamente l'automotrice moderna può essere anche francese, per salvare un servizio viaggiatori locale. Ci può stare la comparsata di un treno d'epoca ma con macchina Diesel.
Un amico francese mi ha dimostrato che edifici ferroviari transalpini simili a quelli italiani sono esistiti ed esistono, quindi almeno per le due ambientazioni "latine" non servono edifici sostituibili. Ho i piani di un piccolo FV italiano che può essere anche francese, anche il MM dovrebbe essere compatibile.
Vale la pena "sbattersi" a fare un qualcosa così?

Autore:  Torrino-Pollino [ giovedì 14 maggio 2020, 19:58 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Un' altra idea che riproporrei adesso, in ambiente covid19, il canetto, la mia più bella esperienza di realizzazione condivisa, partita dalla mente vulcanica e un po' distorta di Antonio, e concretata grazie alla pazienza di Andrea, che faceva da paciere quando mi imbestialivo sulle assurde richieste sui rotabili, di Antonio. Ci siamo divisi i compiti, antonio binari e struttura, Andrea edifici e paesaggio, a me i rotabili. Abbiamo fatto tutto a distanza, con scambi di mail febbrili e a volte infuocati, incontrandoci pochissime volte.
La distanza non divide!

Autore:  fao45 [ giovedì 14 maggio 2020, 20:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Potete mettere qualche foto o link di questo famoso canetto ?

Autore:  Torrino-Pollino [ giovedì 14 maggio 2020, 22:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Pubblicato in due parti, su Tutto Treno Modellismo.

Autore:  Bomby [ sabato 16 maggio 2020, 15:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Quanti plastici e quali dimensioni

Numeri 40 e 41 se non ricordo male, più un'aggiunta più recente.

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