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 Oggetto del messaggio: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: mercoledì 30 giugno 2021, 17:58 
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Plastico S. Mauro

Nasce nel 2010 incastrato fra tre muri ed un armadio nell'unico spazio disponibile di 2,20 m x 1,15 m, ma o così o niente.
La stazione principale S. Mauro ispirata ad una linea non elettrificata del centro Italia dispone di tre binari di transito, uno di manovra per deposito e scalo merci ed un binario di testa per la linea secondaria.
La linea secondaria parte dalla stazione di S.Mauro e con un elicoidale raggiunge la stazione di S.Ilario all'altezza di 18 cm. per terminare con un binario morto all' interno di una galleria.
Sotto l'elicoidale ha trovato posto una stazione nascosta di tre binari.
L'armamento è Hornby e Roco codice 100. Il comando scambi, ad itinerari, è analogico a matrice di diodi mentre le loco sono comandate tutte in DCC.
Nel 2017 viene spostato in un altro ambiente e posto su una struttura su ruote che liberandomi dalla costrizione dei tre muri mi ha consentito di procedere più speditamente.
Prossimamente altre foto .


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: sabato 3 luglio 2021, 15:31 
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Il tempo passa e complice il lockdown i lavori sono ripresi ed oggi il plastico è quasi completo nella parte sinistra rimane solo la parte di paesaggio sopra l'elicoidale i cui lavori inizieranno al più presto.
Prossimamente altre foto .
Aggiunto il quadro comandi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: sabato 3 luglio 2021, 20:35 
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Ciao,
anche se lo spazio è purtroppo tiranno, il lavoro mi sembra buono con alcuni
particolari molto ben realizzati e di ottima resa.

Butterei però un occhio ai segnali di partenza.
Sul lato sinistro della stazione principale, quelli davanti alle entrate delle due galleria,
sono messi perpendicolari ai binari di stazione e quindi praticamente
invisibili ad un ipotetico macchinista.
Simile ma leggermente migliore la disposizione sul lato destro.

Saluti

Treno amaranto


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: sabato 3 luglio 2021, 20:47 
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Al vero quei segnali sono in posizione corretta, all'epoca dell'ambientazione la partenza era sempre data dal DM con la paletta, spesso o sempre anche in caso di transito senza sosta.
Oggi ci sarebbe il segnale bianco bifacciale su marciapiedi che indica al macchinista il via libera del segnale non direttamente visibile: il segnale di 1° categoria potrebbe poi proiettare luce verde o gialla a seconda del sistema di blocco adottato sulla linea.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: domenica 4 luglio 2021, 8:16 
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x Treno amaranto, Grazie per l'apprezzamento, i segnali in effetti non sono nella posizione migliore, ma vista l'epoca di ambientazione del plastico e le sue dimensioni che mi hanno costretto a curve molto strette non avevo tante possibilità di scelta.
Inoltre a quell'epoca in uscita dalla stazione non sempre vi era un segnale per ogni linea e come ricorda marco_58 il segnale di partenza veniva dato dal capostazione con paletta e fischietto anche se il segnale era perfettamente visibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: domenica 4 luglio 2021, 14:27 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
marco_58 ha scritto:
Al vero quei segnali sono in posizione corretta, all'epoca dell'ambientazione la partenza era sempre data dal DM con la paletta, spesso o sempre anche in caso di transito senza sosta.
In realtà i segnali di partenza andrebbero posizionati prima degli scambi di uscita.
In caso di transito segnato in orario la paletta non era proprio prevista.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: domenica 4 luglio 2021, 15:44 
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Omnibus ha scritto:
...
In caso di transito segnato in orario la paletta non era proprio prevista.


Domanda: allora perchè quando nel secolo scorso, e prima del telecomando da Fornovo e poi da Pisa, percorrevo la Pontremolose con la Freccia della Versilia ai vari posti di blocco (corrispondenti con le stazioni d'incrocio) c'era spesso il DM con la paletta verde alzata anche dove non era prevista la fermata?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: domenica 4 luglio 2021, 20:59 
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Evidentemente era prevista una fermata di movimento.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: domenica 4 luglio 2021, 23:56 
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Omnibus ha scritto:
Evidentemente era prevista una fermata di movimento.


Mi sembra strano visto che era un treno con precedenza, pertanto in caso di bisogno era il treno opposto a fare sosta e ritardare.
A parte la comodità di non dover cambiare tra Parma e Carrara, lo si prendeva apposta perchè impiegava circa 45 minuti in meno solo tra Parma e S. Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2021, 18:27 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Bisognerebbe avere un FO dell'epoca per verificare; ricordi l'anno e il numero del treno?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2021, 22:12 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Omnibus ha scritto:
Bisognerebbe avere un FO dell'epoca per verificare; ricordi l'anno e il numero del treno?


Oddio, la Freccia della Versilia era un DD con limitazioni per i viaggiatori a seconda della stagione e i vecchi orari gli ho eliminati anni fa per esigenze di spazio: magari riesci a risalirci tu.
Ho usato quel treno più volte all'anno dal 1969/1970 al 1975 e sempre appiccicato al finestrino, quindi una/due volte nel 1980/1981, in pratica fino a poco prima che la sezione lombarda diventasse in TE e poi la sezione veneta con 668 limitate a Fornovo.
All'epoca manco sapevo che esitevano i FO: troppo giovane.
Ma a dirla tutta dal 1976 avevo la patente e per qualche anno ho disertato il mar Tirreno della Toscana del Nord.
Giusto per ricordarlo, l'altro treno che aveva la precedenza assoluta era il rapido estivo Milano-Grosseto effettuato con ETR 2xx, che se ricordo bena tra Fidenza e Viareggio non faceva nessuna fermata.
Altro aspetto della Freccia della Versilia con 773/883 era che a Fornovo cambiava il personale di bordo: tratta Fornovo-Pisa e vv. con uomini di Pisa.

Alla fine, visto che c'è stata l'occasione, a parte al cultura generale, l'argomento mi interessa per il costruendo plastico.

Già che ci siamo, con la patente e un auto a disposizione ho iniziato a far visita alle stazioni della zona, e ricordo che a Sant'Ilario d'Enza, già con ACEI e BACC, solo per alcuni treni in transito (merci o passeggeri che fossero) usciva il DM o altro personaggio e esponeva la bandiera rossa avvolta: forse per la presenza di locomotiva senza RS?


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: lunedì 5 luglio 2021, 23:33 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Se si fosse trattato di anni tra il 1990 e il 1995, avrei potuto verificare sul cartaceo; per anni diversi non mi è possibile.
Cita:
Ricordo che a Sant'Ilario d'Enza, già con ACEI e BACC, solo per alcuni treni in transito (merci o passeggeri che fossero) usciva il DM o altro personaggio e esponeva la bandiera rossa avvolta: forse per la presenza di locomotiva senza RS?
Il presenziamento dei treni andava fatto per tutti: che avessero fermata o no, merci o viaggiatori che fossero, che la locomotiva avesse o meno la RS.
Il DM dalla vedetta o dalla porta dell'UM; " il personaggio che esponeva la bandiera rossa avvolta" sul marciapiede dal lato opposto.
Quel personaggio era il manovale di stazione o, in stazioni più importanti, il deviatore.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: martedì 6 luglio 2021, 21:22 
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Grazie.
La curiosità resta e magari poi sarà esaudita.
Poi vedrò sul plastico cosa combinare nella stazione di diramazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: martedì 6 luglio 2021, 22:31 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Non ci ho pensato prima, dagli orari visibili sul sito della fondazione ho guardato l'orario del 1970.
Freccia della Versilia
- sezione intera Verona-Pisa treno AT517 (al ritorno 518)
- sezione parziale Brescia-Fornovo AT519, unita al 517 (al ritorno 520)
All'epoca i treni di automotrici e elettromotrici si chiamavano AT e ET ...

Nel 1973 diventa un DD numerato: 115 e 119, quindi 120 e 124, si sale solo con biglietto superiore a 100 o 150 a seconda della stazione.

Orario invernale 1977-1978 Exp con stessi numeri del DD e nessuna limitazione per i viaggiatori, costante differenza degli anni '60-'70 per questo treno
Nell'orario estivo 1978 Exp con stessi numeri del DD, ma si sale solo con biglietto di I classe.
In questi due orari il treno è segnato con una stella, ma non trovo riferimento al significato.

Ho guardato solo gli orari della Pontremolese, ovvero la linea 200.


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 Oggetto del messaggio: Re: Plastico S.Mauro
MessaggioInviato: lunedì 12 luglio 2021, 17:51 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Il tema è un grande classico, fonte, comunque, di buone soddisfazioni di "gioco" / esercizio.
Ne ho anche io in avanzata costruzione uno molto simile (ma ancora più compatto), per provare le potenzialità dell'ovale a PAP.
Lo spazio che hai utilizzato, posso assicurarti, non è poi così poco, e sicuramente non alla portata di tutti.
Forse avrebbe valso la pena potenziare un poco la stazione superiore, il cui raddoppio molto lungo non trova corrispondenza né in un minimo fascio di ricovero, né in uno scalo merci o altra fonte di traffico.

Nell'approfittare per chiederti come funziona il pannello di comando (ad esempio, come si formano gli itinerari? Con l'azionamento di un solo pulsante? E cosa sono le spie in corrispondenza dei deviatoi estremi delle stazioni? Come vengono manovrati i segnali?), mi corre l'obbligo di fare una osservazione sui segnali di partenza, lato diramazione.
La posa di due segnali, uno per ogni direzione, in realtà non corrisponde alle "norme" FS: al vero, sarebbe necessario un segnale a candeliere, con due vele su uno stesso palo, ciascuna delle quali relativa ad una direzione di inoltro.
Tenuto conto del fatto che non esistono itinerari di corretto tracciato, le due vele (tonde, a sinistra e destra del palo) avrebbero la stessa altezza.

Per esser ancora più aderenti alle norme del regolamento, occorrerebbe un candeliere per ciascun gruppo di binari caratterizzato dalle medesime potenzialità di inoltro e punti di convergenza e quindi uno per il binario tronco (con inoltro possibile solo verso la diramazione), uno per i binario 1 (con inoltro possibile per le due direzioni), uno per i binari 2 e 3 (inoltro solo verso la principale.
Comunque anche un solo segnale a candeliere con le due vele sullo stesso palo, per tutti i binari sarebbe più "verisimile" dei due segnali a semplice in prossimità dei portali.

In ogni caso, buon divertimento

Antonio


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