Buongiorno a tutti.

Mentre proseguono le prove per la scelta del software di controllo del nuovo plastico, studio anche i passi successivi.

Riguardo ai segnali, sto leggendo con interesse la discussione aperta da aln772calalzo ma per non inquinare il suo thread preferisco aprire un nuovo argomento.

Premessa: è la prima volta che mi cimento con FS e sono abbastanza digiuno in materia di segnalamento.
Ho però già letto, tra gli altri, i testi suggeriti da marco_58.

Nel mio "4S" la sezione FS è stata ispirata dall'amico Bomby.
Ecco il suo suggerimento e il mio progetto definitivo:

...pensavo di inserire solamente i segnali di partenza, di tipo luminoso a due aspetti (rosso/verde).
Ho studiato a due alternative:
- nella prima c'è un segnale per ciascun binario con problemi di ingombro data la vicinanza dei binari 1 e 2.
- nella seconda c'è un solo segnale per direzione di partenza: meno spesa, risolti i problemi di ingombro ma decisamente minor appeal estetico.
Che cosa mi suggerite di fare?

Dipende da che ambiente vuoi riprodurre:
1- secondaria con solo traffico locale e pochi treni al giorno, massimo 10 copie, per area poco abitata
2- secondaria ma più importante e con parecchio traffico locale, e treni diretti, in pratica oltre 10 copie per area densamente abitata
In ogni caso consideriamo stazione sempre presenziata quando c'è circolazione.

Sorvoliamo sul tipo di dirigenza e fermiamoci al fatto che i ogni caso la stazione è un posto di blocco.
Se ambienti fino ai primi anni 2000 consideriamo il blocco manuale BEM e la stazione dotata di un banco a leve, o se insisti al limite un ACELI (padre dell'ACEI), quindi segnalamento luminoso e scambi elettrici, lasciamo perdere i segnali di protezione che tanto non si vedono.

Detto ciò, per i segnali di partenza rosso e verde bastano e avanzano**, se non ci stai con i segnali su palo metti i portali.

Nel caso 1 un solo segnale può bastare, dato che la partenza del treno è sempre comandata dal DM locale.
Nel caso 2 occorono tutti i segnali, in questo caso la partenza del treno può essere comandata dal capotreno una volta che il segnale è verde.

Se ambienti dopo gli anni 2000 il segnalameno completo è obbligatorio, esclusi segnali bassi, dato che sicuramente c'è un ACEI, e la stazione è normalmente impresenziata e telecomandata.

Tieni presente che al vero i segnali sono posti ad almeno 20 metri (a memoria) dalla traversa limite o dal sezionamento delle rotaie per i CdB prima e dopo gli scambi.
Al reale i banchi a leve ci sono ancora e c'è ancora qualche BEM, ma sorvoliamo.


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Mettere anche il giallo significa avere una linea tipo Pontremolese o Caserta-Foggia (le prime che mi vengono in mente) che pur essendo a binario unico sono importanti, dotate di blocco automatico, ed possibile accodare più treni nella stessa direzione.

Il segnale di partenza che presenti anche il G non significa necessariamente che esista il BA ma avendo un avviso accoppiato potrebbe essere di avviso a un'altra satazione limitrofa vicina o a un bivio... e potrebbe essere anche a due luci.

L'impianto con segnali distinti per binario sottintende un impianto moderno e sicuramente gestito da ACEI, quello con segnale di partenza unico per tutti i binari potrebbe essere gestito da un AC minimale.

Ciao Marco.
Ho in mente una linea secondaria con soprattutto traffico locale, passeggeri e merci.
Convogli corti (max 120 cm).
Magari potrebbe transitarvi, senza fermare, anche un treno ogni tanto con composizione più importante.

Epoca: da fine anni '60 a inizio anni '70, esclusivamente trazione termica.
Quindi vapore, automotrici e locomotori diesel.

Ciao.
Quindi consigli la soluzione con un solo segnale per direzione?

Ciao Luca,
Pescia è una stazione sulla Firenze-Viareggio, il traffico è locale ma con qualche diretto a lunga percorrenza tipo Arezzo-Livorno che negli anni '80 contava un paio di coppie. I treni erano 25/30 coppie al giorno con un paio di treni merci (sempre anni '80).
Fino agli anni '90 quando fu semplificato il piano binari, c'erano solo due segnali di partenza, uno per direzione e in prossimità dell'ultimo scambio prima della piena linea.
Vista l'ambientazione ai due decenni precedenti (ottima scelta a parer mio!) puoi metterne tranquillamente anche due ad ala.

un caro saluto, renzo.

Ciao Renzo, ti ringrazio per i suggerimenti.
Per FS penso ai segnali luminosi.
Metterò i segnali ad ala nel plastico DB che è datato 10 anni prima...

...nel frattempo ho ricevuto un suggerimento per una terza ipotesi.
Segnali da ambo i lati per il binario di corretto tracciato (il n°3).
Un secondo segnale per lato per i primi due binari ipotizzando un traffico unidirezionale, limitatamente ai primi due binari.
Potrebbe essere una soluzione valida?

Anche... ma su quello comune ai due binari devi mettergli il triangolo sotto.

Per tipologia di impianto mi pare la più congrua per l'epoca.

Questo lo sapevo: i segnali che regolano le partenze dai binari 1 e 2 avranno il triangolo e solo quelli relativi al binario 3 non l'avranno.
Rimane il dubbio tra le tre soluzioni.
Al momento mi piace di più quella con 2 segnali per lato (ipotesi 3).
Ci sono altri pareri?

Linee come la Chiusi-Siena, Brescia-Parma, Treviso-Calalzo non avevano che pochissime stazioni ( spesso solo le stazioni di diramazione, e non tutte) dotate di segnali di partenza, quasi sempre uno per direzione.
Anche sulla Roma Ancona , fino all'avvento del telecomando, alcune stazioni come Spoleto avevano un solo segnale di partenza comune a più binari.
Stazioni come Asciano o Suzzara non avevano segnali di partenza ma solo il segnale di fermata.
Questo segnale, visibile ad esempio sull'ultimo numero di Tutto treno nell'articolo sulla val d'Orcia è stato recentemente messo in commercio da MS Accessori.
Io punterei, se mai, ad un segnale di protezione, allo sbocco di galleria a sinistra della stazione.
Piuttosto, una linea secondaria avrebbe avuto almeno un paio di passaggi a livello, di qua e di là dal fiume... meglio a mio avviso delle lucine di un segnale.... ecco, se il pl fosse stato relativamente importante e prossimo alla punta scambi, avrebbe potuto giustificare la posa di un segnale di partenza a protezione del passaggio a livello.
Antonio

Mah, in una situazione del genere impiantisticamente o fai la cosa semplice e metti solo un segnale per lato, oppure la fai completa e ne metti uno per binario in ogni direzione.

Comunque, tieni conto che: gli ultimi segnali ad ala sono stati eliminati nel 2014 ad Avellino (se non erro), e che molte linee sono state ammodernate con degli investimenti scaturiti da alcune leggi di fine anni'80-primi '90. Se guardi i video delle secondarie di Alessandro Manfredi su YouTube, spesso girati nel primo lustro dei '90 vedrai che in molti casi sono in corso i lavori di ammodernamento, e quindi anche sulla stessa linea trovi stazioni con segnali ad ala e altre con impianti nuovi fiammanti. Poi gli ammodernamenti sulle linee non così principali, ma nemmeno secondarie avvennero già in epoca III, beninteso. Quindi i segnali ad ala ci stanno benissimo anche a fine epoca III...

Data l'epoca e dato il tipo di linea, una secondaria a trazione diesel non così importante, ma nemmeno un ramo rinsecchito, ammettendo che la stazione possa avere un minimo di importanza, ci sta un segnalamento di protezione e partenza "semplificato", quindi con segnali di partenza singoli per direzione a 1 vela, così come protezione e avviso, con ovvie soggezioni di esercizio. Vista su certe trasversali appenniniche nei video di Manfredi (non ricordo più se la Roma-Pescara o Roma-Ancona). Oppure partenze complete e protezione a candeliere e avviso con 2 luci a vela ovale, per una linea un po' più importante, sarebbero fighi. Ma potrebbero anche essere ad ala.

Antonio al solito preciso e puntuale!