Nel tuo schema ti consiglio di spostare il MM e la comunicazione più verso il FV per dare più respiro alle manovre.
Ti metto anche l'esempio della stazione di Manerbio sulla linea BS-CR, l'immagine aerea è del 1975, oggi in più c'è il tronchino rosso ed il binario che passa dietro il MM è interrato, è ancora tutto armato.
In blu il terzo binario che hai previsto nella tua stazione.

Si Roberto, credo che manterrò lo schema in figura A, compresi i tronchini poichè mi piace l'idea di far sostare su di essi qualche carro o carrelli di servizio.Anche qui dalle mie parti vi sono stazioni con scali merci di questo tipo.Questa in foto ad esempio è la piccola Nicotera con 3 binari in stazione.Il secondo binario di corsa è proprio come nel mio tracciato.Linea a singolo binario.
Ringrazio di vero cuore tutti i numerosi partecipanti e relativi interessanti contributi!

Scusate se intervengo solo adesso, ma mi son preso un po' di pausa detox dal forum...
Parlando di disposizione dei binari negli scali merci, non esiste una soluzione univoca per tutte le linee. Ci sono molte tipicità regionali dovute all'amministrazione che ha progettato e costruito la linea (o apportato modifiche), all'epoca in cui ciò è stato fatto, alle caratteristiche e all'importanza della linea ferroviaria. Questo lo si vede anche nella disposizione dei binari di circolazione nelle stazioni.
Tenete conto che le stazioni ottocentesche hanno una impostazione ben diversa rispetto a una stazione progettata e costruita nel novecento, perchè nel frattempo sono cambiate le necessità e i vincoli. Mentre nell'800 i carri avevano passo corto, le velocità dei treni erano contenute e l'affidabilità dei fermascambi dubbia, nel '900 tutto cambia. Di conseguenza anche il disegno delle stazioni costruite ex-novo cambia e anche le stazioni già esistenti devono essere adeguate, ma questo non sempre è facile dati i vincoli di spazio esistenti. Insomma, non c'è mai una soluzione valida sempre e ovunque per tutti i tempi e per tutta la penisola.

Se si prende a riferimento una stazione reale specifica, nulla di più semplice (e difficile al tempo stesso) di prendere il piano binari reale dell'epoca di riferimento e cercare di riprodurlo. Se si va più di fantasia, è bene fare riferimento alle planimetrie tipiche delle stazioni di quell'area geografica nell'epoca prescelta.
Oggi vengono in aiuto le foto aeree storiche disponibili sui geoprotali regionali. Tipicamente si trovano le foto aeree (ortofoto) dei voli IGMI-GAI 1954 (la risoluzione è quella che è, ma si tratta pur sempre di foto aeree di 70 anni fa) o intorno al 1975 (che io sappia, per le zone di mio interesse: 1975 Lombardia a colori, 1977-78 Emilia a Colori, Toscana dipende dalle zone, per il Veneto le foto ci sono ma sono difficilmente accessibili: sono foto molto ben definite e da cui si riesce molto bene a ricostruire i piani binari delle stazioni). Con un po' di fortuna si può andare anche più indietro (per l'Emilia alcune aree sono state coperte nel 1937, oppure si trovano foto aeree RAF del 1944). A livello nazionale si trovano ortofoto del 1988 e del 1994.
Con l'augurio che Fondazione prima o poi pubblichi -come fatto per i fabbricati- i piani binari originali, le risorse oggi comunque ci sono per fare una ricerca storica interessante.