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una domanda in pwm. https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=7&t=116079 |
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Autore: | dany e656 [ martedì 11 marzo 2025, 11:31 ] |
Oggetto del messaggio: | una domanda in pwm. |
buona giornata a tutti, vi chiedo come avere le luci accese a treno fermo con l'alimentazione in pwm. grazie, daniele. |
Autore: | marco_58 [ martedì 11 marzo 2025, 15:05 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Ci vuole un alimentazione duale, di fatto te lo devi costruire. Ma, attenzione, è il modo migliore per bruciare i motori e danneggiare la meccanica. Fermo restando che essendo il funzionamento in analogico, nei sezionamenti si deve togliere tensione quindi le luci si spengono. Altro problema, è più complicato gestire due parti del del tracciato alimentato da due alimentatori, si fa ma pone dei vincoli imrescindibili e una costruzione specifica di tutto il sistema. Ah, altro problema non da poco, le luci sono accese da entrambi i lati e tutte assieme: rosse e bianche. Di fatto il sistema si pesta solo a illuminare le carrozze. Nel secolo scorso sono comparsi anche sistemi basati sull'immissione di corrente alternata a 100kHz sui binari: è molto più complicato di quanto sopra, va vene per un ovale semplice. Oggni non sarebbe manco compatibile con i moderni motori. Se vuoi le luci accese a treno fermo è meglio che passi al digitale. |
Autore: | drago94 [ martedì 11 marzo 2025, 22:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
In passato avevo fatto qualcosa del genere mi sembra di ricordare. Prova a controllare la loco con un pwm molto basso, il motore non gira. In teoria se usi un diodo con un condensatore puoi ricrearti una alimentazione interna alla loco (una per senso di marcia) che avrai a disposizione anche con pwm basso, alla quale puoi collegare (tramite apposita resistenza) i led. Ale |
Autore: | marco_58 [ martedì 11 marzo 2025, 22:33 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Si, va bene, ma quello che hai fatto andava bene con i vecchi modelli con solo: motore, due lampadine e due diodi in serie alle lampadine, ed in ogni caso funziona con alimentzione singola. Oggi con i PCB predisposti per il digitale non funziona più, anzi, se poi sul PCB ci sono dei transistor si fanno solo danni. Erano cose che si facevano negli anni '80' primi '90, con l'avvento delle luci rosse quei sistemi non hanno più funzionato correttamente. |
Autore: | dany e656 [ mercoledì 12 marzo 2025, 7:58 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
buongiorno e grazie per le risposte. mi scuso per non averlo specificato prima, ma mi riferisco soltanto a modelli lima con motore g, sui quali ho gia potuto verificare l'ottima marcia con i pwm. |
Autore: | marco_58 [ mercoledì 12 marzo 2025, 9:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Si, i motori G alimentati i PWM ci guadagnano parecchio. Ma in base a quanto ho scritto nella prima risposta dovresti specificare meglio tutto il contesto. La soluzione con un condenstaore va anche bene, ma prima di tutto bisogna verifcare se nella locomotiva c'è posto. Quindi tenere presente che la tensione minima da inviare alla locomotiva è di circa 2 V misurati con il voltmetro (ma in PWM al motore arrivano sempree 12 V), pertanto il motore tenta sempre di girare ma non ha ancora la coppia minima per muovere il treno, risultato: il motore si scalda e non è contento. |
Autore: | ste.klausen21 [ mercoledì 12 marzo 2025, 9:48 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
C' era un kit della defunta rivista Nuova Elettronica : https://win.adrirobot.it/nuova_elettron ... 64-165.pdf PWM è una parola generica, usata dalla regolazione di potenza alla conversione analogico digitale. Si riferisce ad una tensione che nel periodo di ripetizione sta per un tempo ad un valore e per il restante tempo ad un altro valore. L' onda che esce dai decoder o dagli alimentatori PWM commuta fra 0 V e massima tensione. A scanso .. l' onda che esce dal decoder ha una sola polarità , anche se l' alimentazione è una onda fra +17 e -17 V. L' alimentatore del kit di Nuova Elettronica, invece, genera un' onda che varia continuamente fra tensione positiva e negativa. Se il tempo a tensione positiva è uguale a quello a tensione negativa, si ottiene che il valor medio è zero, quindi il motore sta fermo, perchè a 10 kHz non fa a tempo a seguire le variazioni. Contemporaneamente, però, le lampade riescono a funzionare, perche non sono sensibili alla polarità della alimentazione. Nelle prime applicazioni del digitale (prima del DCC), usavano variare il duty cycle per alimentare una locomotiva analogica. La corrente a frequenza alta, però, potrebbe smagnetizzare il magnete permanente del motore o causare altri danni. I motori G, probabilmente, sono più robusti e non ne risentono. Non ho, però, casistiche. Esisteva anche un altro sistema. Una tensione costante a 10 kHz era sommata alla tensione di trazione. Una induttanza impediva alla corrente a 10 kHz di andare al regolatore. Un condensatore impediva alla tensione continua di trazione di andare al generatore dei 10 kHz. Ulteriori condensatori erano posti a cavallo dei sezionamenti per tenere accese le luci di locomotive e carrozze anche quando non in trazione. Sicuramente, oggi sarebbe più semplice usare una centralina DCC economica e mettere un decoder. Stefano Minghetti |
Autore: | dany e656 [ mercoledì 12 marzo 2025, 10:54 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
siete sempre i soliti…. super. come qualcuno di voi si ricorderà , io sono cieco, e purtroppo il digitale per me è inaccessibile. ho fatto diverse prove, avendo solo modelli lima g, con il modulo xl4016 e i risultati, a mio parere, sono stati molto soddisfacenti e riesco a fare andare le loco anche a passo d'uomo. se poi sbaglio qualcosa o se posso adottare qualche alimentatore pwm migliore…… pendo dalle vostre labbra. ![]() |
Autore: | marco_58 [ mercoledì 12 marzo 2025, 11:43 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Ti pareva che non saltasse fuori il collega "anagrafico" con i ricordi di quanto fu! ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Stefano di fatto hai citato le stesse mie cose. Per non modificare le locomotive bisogna usare l'alimentatore di Nuova Elettronica, ma vuole costruito di sana pianta dato che il kit non esiste più e c'era pure un errore. Ma va bene solo per i motori ante 1995, e in ogni caso con attenzione. Poi qualche produttore di modelli ha messo in vendita un alimentatore PWM della Buhler, se ricordo bene Fleischmann e forse anche Rivarossi Como, ma in questo caso non era contemplata l'accensione continua delle luci. Poi, specialmente per il mercato USA, sono comparsi alimenttori, e anche semplici regolatori, PWM funzionanti alla frequenza di rete: 50 o 60 Hz. Io qualche alimentatore PWM me lo sono fatto, forse anche quello di Nuova elettronica, sono in cantina inutilizzati da tempo immemore. La resa dei motori si migliora, ma poi alla fine ronzano, a parte il fastidio sonoro, sicuramente i motori non sono contenti: che in digitale i motori siano comandati in PWM e non si senta ronzio è discorso diverso da spiegare nei dovuti modi. |
Autore: | ste.klausen21 [ mercoledì 12 marzo 2025, 14:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Marco, i soliti regolatori PWM non sono adatti ad emettere contemporaneamente tensioni di entrambe le polarità . Per quello sono stati fatti i circuiti che citavo. E' vero, sono difficili da trovare già fatti, ma non è ragionevole consigliare un inesperto di farseli. Considerando anche che l' amico dany e656, non potendo vedere, dovrebbe anche contare sulla collaborazione di qualcun altro. A proposito di questo, dany, ti segnalo una serie di tre filmati che hanno il pregio di avere la parte principale nell' audio : 1 - preparazione locomotiva a Pistoia https://www.youtube.com/watch?v=8S5QD7hrrYk 2 - corsa verso Firenze Romito https://www.youtube.com/watch?v=G0aDr-XyQNs 3 - entrata a Firenze Romito e manovre https://www.youtube.com/watch?v=sxiJmRpgtXA Stefano Minghetti |
Autore: | marco_58 [ mercoledì 12 marzo 2025, 14:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Giusto per correttezza, non ho invitato nessuno a farsi gli alimentatori PWM ma citato i dati di fatto, è già dura per gli addetti ai lavori, fuguriamoci per un modellista standard. Nel caso poi di dany e656 c'è la sua nota difficoltà . Tra l'altro per usare l'alimentatore di nuova elettronica bisognerebbe trovare in potenziometro lineare lungo e di precisione con la tacca di fermata in centro: diversamente e difficile centrare il punto nel quale il treno resta fermo. Ah, Stefano secondo me non hai mai visto l'alimentatore PWM di nuova elettronica, se lo vuoi mi devi inviare un indirizzo e-mail. Il principio è lo stesso dei motori brushless, ovviamente non trifasi. |
Autore: | ste.klausen21 [ mercoledì 12 marzo 2025, 14:39 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Marco, nel riferimento che ho citato c' è lo schema con le forme d' onda. E' oltre metà del documento. Dalle forme d' onda si capisce subito cosa fà e perchè le lampade restano accese. E l' ho anche scritto. Non mostro calcoli per non annoiare. Stefano Minghetti |
Autore: | marco_58 [ mercoledì 12 marzo 2025, 15:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
Stefano, non ho aperto il tuo link. Ma quella roba era quasi pane quotidiano anche se per motori da parecchi kW. |
Autore: | dany e656 [ venerdì 14 marzo 2025, 7:15 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: una domanda in pwm. |
sempre impeccabili. vi ringrazio ![]() |
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