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ELETTROTECNICA: Aiuto ...disgiuntore termico
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Autore:  carthago [ sabato 17 marzo 2007, 16:10 ]
Oggetto del messaggio:  ELETTROTECNICA: Aiuto ...disgiuntore termico

Mi rivolgo agli amici esperti di elettronica: ho necessità dello schema di un circuito elettronico che faccia la stessa funzione del vecchio "disgiuntore termico" di cui erano dotati gli alimentatori Rivarossi, ma credo anche altri. In pratica questo era collegato in serie all'uscita di una qualunque delle due fasi ed aveva in parallelo una lampadina con la funzione di spia, ma soprattutto, di assorbimento degli effetti negativi del corto circuito. L'eventuale corto circuito in linea infatti provocava il surriscaldamento della lamella interna che, dopo alcuni secondi, interrompeva il contatto verso il binario per cui la lampadina spia diventava l'utilizzatore della alimentazione: accendendosi impediva il surriscaldamento del secondario del trafo. Poichè tali interruttori termici non si trovano affatto, considerato che dispongo di alimentatori elettronici di mia costruzione e che il corto circuito provoca il surriscaldamento e anche la bruciatura dei transistors e degli integrati, è possibile risolvere il problema con un circuitino elettronico? Grazie per l'aiuto. Stefano

Autore:  Giancarlo Giacobbo [ sabato 17 marzo 2007, 20:39 ]
Oggetto del messaggio: 

Gli alimentatori con regolatore elettronico vengono generalmente protetti dai corti circuiti con un limitatore di corrente. Questo viene regolato per la massima corrente da erogare e quando avviene un corto o un sovraccarico, azzera la tensione in uscita. Prova a cercare sulle riviste del settore o su internet. Di schemi e di componenti adatti ce ne sono diversi.
Giancarlo

Autore:  marco_58 [ domenica 18 marzo 2007, 0:16 ]
Oggetto del messaggio:  AIUTO ....ELETTRONICO!!

Stefano,
per esperienza, anche professionale, con gli alimentatori elettronici per trenini un buon "vecchio" fusibile rapido in uscita fa sempre bene, anche in presenza del circuito di rilevamento del corto circuito.
Questo perchè la tensione di uscita è variabile.
Potrei anche esserti di aiuto, ma mi occorre lo schema del tuo alimentatore, perchè magari basta aggiungere solo un paio di resistenze ed un diodo.
Un circuito a parte, quindi indipendente, non è di difficile costruzione, ma per proteggere efficamente l'alimentatore occorre interrompere l'uscita, quindi occorre anche un relè ed un pulsante di ripristino.

Autore:  carthago [ domenica 18 marzo 2007, 10:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: AIUTO ....ELETTRONICO!!

marco_58 ha scritto:
Stefano,
per esperienza, anche professionale, con gli alimentatori elettronici per trenini un buon "vecchio" fusibile rapido in uscita fa sempre bene, anche in presenza del circuito di rilevamento del corto circuito.

.


Marco, hai posta!

Autore:  Lamps [ domenica 18 marzo 2007, 11:28 ]
Oggetto del messaggio: 

Cartagho,
Puoi anche utilizzare i fusibili autoripristinabili, ad esempio la serie RXE. Come forma assomigliano a dei condesatori a disco.

Tieni presente che la corrente di intervento e' nominale e a temperatura ambiente. Per darti un'idea, io proteggo separatamente ciascuna tratta del mio plastico con un RXE110 che nominalmente regge 1,10 Ampere e che scatta in protezione a circa 2,00 Ampere.
L'importante e' che sia l'alimentatore sia il cablaggio dall'alimentatore al punto di corto circuito (es. rotaie) siano in grado di reggere la corrente di protezione (2,00 A nel mio caso).

Saluti,
Lamps

Autore:  antogar [ domenica 18 marzo 2007, 19:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Ciao,

proprio in questi giorni un amico ha usato questo circuito..

http://web.tiscali.it/i2viu/electronic/protezio.htm

(il primo della lista) e funziona bene. Se ti interessa ho anche disegnato il circuito stampato...

Ciao
Antonino

Autore:  marco_58 [ domenica 18 marzo 2007, 22:37 ]
Oggetto del messaggio:  AIUTO ....ELETTRONICO!!

Stefano,
ho ricevuto la tua e-mail, e dò qui una prima risposta, visto anche l'aiuto di altri colleghi.
Sia le proposte di Lamps ed Antonio sono valide, ai tipi di circuiti proposti avevo pensato anch'io leggendo la tua richiesta.

In realtà l'alimentatore che hai relaizzato dispone già di una protezione, salvo verificare le reali modalità di intervento, da vedere così mi sembra solo un limitatore di corrente tarato oltre 6A. Il circuito è costituito da R4, R6, TR3.
Ho quel numero di Nuova Elettronica, è ancora da mio padre, domani sono da un cliente in zona: passo, prelevo, mi documento sulle reali intenzioni dei progettisti, poi ti rispondo.
Saluti Marco

Autore:  carthago [ domenica 18 marzo 2007, 23:24 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie ragazzi per l'aiuto!!
la soluzione di Lamps mi pare la più rapida ed economicissima! Leggendo la scheda tecnica, vedo che, in caso di corto circuito, interviene questo "fusibile" aumentando enormemente la sua resistenza inizialmente inferiore ad 1 ohm, in modo da impedire il "ritorno" della corrente verso l'alimentatore. Ovviamente deve essere collegato in serie ad una fase dell'alimentatore. Ritenete che se collegassi in parallelo a questo dispositivo una lampadina non superiore a 12 volts, questa si accenderebbe in caso di corto circuito? Io suppongo di no, essendo in parallelo al fusibile che, in caso di corto circuito, diventa una resistenza di valore elevato; anzi, dimezzandone il valore assunto potrebbe determinare una riduzione dell'efficacia della protezione?
Anche il link che mi ha suggerito Antonio mi ha fatto valutare lo schema proposto dal mitico Chapelle: sarebbe l'ideale se il valore della resistenza della bobina del relais non è critico; non rilevandolo dallo schema, si tratta di galileianamente provare e riprovare...
Grazie anche a Marco, di cui attendo nuove notizie.
Ciao

Autore:  marco_58 [ lunedì 19 marzo 2007, 18:16 ]
Oggetto del messaggio:  AIUTO ....ELETTRONICO!!

Stefano,
come previsto R4, R6, TR3 costituiscono un limitatore di corrente, dichiarati 5 A, a precindere dalla tensione di uscita dell'alimentatore.
Quindi fin tanto che il corto circuito, o un semplice sovvrassorbimento persistono, è ridotta (o azzerata) la tensione di uscita.
Nel caso tu volessi regolare tale corrente sostituisci R6 con un trimmer, collegato allo stesso modo del potenziomentro.
Ovviamente né con questa soluzione, né con il fusibile hai la segnalazione.
Con una lampada, o con un led, non puoi neanche segnalare la presenza della tensione in uscita, quindi tutto ok, data la variazione della stessa.

Per la segnalazione devi realizzare un circuito apposito, alimentato separatamente, o comunque a monte della resistenza R1.

In questo circuito un led o una lampada di segnalazione sono singoli per ogni alimentatore, mentre il cicalino può essere comune a più alimentatori.
Non è complicato, ma deve tenere conto della variazione di tensione sull'uscita, ed in ogni caso quando la tensione in uscita è minore di 1,25 V il sovraccarico, od il corto, non viengono rilevati.

Attenzione tutti i circuiti proposti da Antonio vanno bene solo per alimentatori ad uscita fissa, nel tuo caso sempre 12 volt.

Nel caso utilizzi un circuito che preveda un relè, un qualsiasi a 12 Vcc va bene, ovviamente non quelli per uso automobilistico, questi assorbono troppo.

Fammi sapere la soluzione che preferisci che provvedo.

Saluti Marco

Autore:  carthago [ lunedì 19 marzo 2007, 22:48 ]
Oggetto del messaggio: 

alonso ha scritto:
carthago ha scritto:
Grazie Anche il link che mi ha suggerito Antonio mi ha fatto valutare lo schema proposto dal mitico Chapelle


Scusa ma chi sarebbe sto "mitico Chappelle" ??? :shock:


Se vuoi sapere chi è Vittorio Chapelle, vai al sito
http://web.tiscali.it/i2viu/index.html

Autore:  carthago [ lunedì 19 marzo 2007, 23:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: AIUTO ....ELETTRONICO!!

marco_58 ha scritto:
Stefano,
come previsto R4, R6, TR3 costituiscono un limitatore di corrente, dichiarati 5 A, a precindere dalla tensione di uscita dell'alimentatore.

Fammi sapere la soluzione che preferisci che provvedo.

Saluti Marco

Grazie ancora Marco:
in effetti credevo di poter utilizzare lo schema suggerito da Antonino, che ringrazio per l'invio della PCB, considerando che le tensioni nel mio caso non scendono mai al di sotto di 8 o 9 volt e che utilizzando un relais con bobina di resistenza non elevata, intorno ai 120 ohm, il tutto potrebbe funzionare. Poichè ho parecchi relais ( Finder, Omron ecc) a più scambi, alimentabili a 12 volt ma con bobine di diversa resistenza ( anche 400 ohm), ritengo che più è bassa la resistenza tanto più è bassa la tensione di innesco ( si innescano infatti anche con 7 volts in cc): pertanto nei prossimi giorni faccio un tentativo montando un circuito con il relais da 120 ohm e ti farò sapere .
Il problema peraltro, dopo le precisazioni che mi hai fornito, si pone solo per l'avviso luminoso e/o acustico, dal momento che mi hai tranquillizzato sulla presenza della sua naturale protezione nel circuito che ho montato ( certo però che tr2 -2n3055, in caso di corto scalda tantissimo, nonostante il dissipatore!) Se però trovassi almeno due vecchi disgiuntori termici....!!!
stefano

Autore:  marco_58 [ martedì 20 marzo 2007, 11:56 ]
Oggetto del messaggio:  AIUTO ....ELETTRONICO!!

Stefano
visto che conosci:Omron, Finder, ecc., prova con un interruttore magnetotermico per CC, con i loro contatti ausiliari.
Ad esempio della Marlin Gerin: 20532, 20533, 20542, 20543, o con i corrispondenti Siemens (il catalogo non l'ho con me ora).
Io li uso normalmente sui 24 Vcc, e funzionano.
A suo tempo Merlin Gerin mi ha garantito anche il fonzionamento a 12 V, salvo una modifica alle curve d'intervento.
Esistono anche interruttori magnetotermici adeguati a proteggere circiuti elettronici e di modeste dimensioni, li ho trovati anni fa su apparecchiature di provenienza americana, ma non li ho mai avuto occsione di vederli in vendita in Italia.
Ciao
Marco

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