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DIORAMA: elaborazioni e diorama Sommerfeldt di Enrico Milan
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Autore:  pugio [ venerdì 20 marzo 2009, 19:35 ]
Oggetto del messaggio:  DIORAMA: elaborazioni e diorama Sommerfeldt di Enrico Milan

Le immagini della 835_012 e della 743_423 elaborate da Enrico Milan negli anni settanta su base Rivarossi utilizzando gli aggiuntivi prodotti da Modeltecnica in collaborazione con Merken e Fisher. Due prove d'autore straordinarie fotografate sul diorama realizzato nel 1979 per presentare la nuova catenaria italiana Sommefield e sul plastico di Vignano 2.
Le trovate qui:
http://www.pugio.it/clamferr_fiere4.htm
Saluti a tutti :D

Autore:  Stanga-Tibb [ venerdì 20 marzo 2009, 19:42 ]
Oggetto del messaggio: 

grazie Roberto finalmente vedo il diorama di Milan di cui tanto si è parlato per la presentazione dei prodotti Sommerfeldt... forse era apparso qua e là anche sui vecchi Mondo Ferroviario per la recensione di alcuni modelli.... inoltre quella 743 è magnifica....
Alessandro

Autore:  il Masselli [ venerdì 20 marzo 2009, 22:04 ]
Oggetto del messaggio: 

Se un conoscitore di plastici venuto da un altro paese vede le foto, pensa che il diorama di Milan sia del 2009 ed il plastico "Vignano 2" (era proprio necessario?) degli anni 70. Quindi ragazzi riflettete: complimentissimi per il lavoro, ma dovete studiarvi meglio e più a fondo i lavori di Enrico. E sopratutto lo spirito e la cultura che c'erano dietro.

Autore:  despx [ venerdì 20 marzo 2009, 23:45 ]
Oggetto del messaggio: 

Io il diorama di Milan l'avevo visto per la prima volta sul famoso numero di Treni&Plastici proprio dedicato alla nuova (per l'epoca) catenaria Sommefield e me ne sono innamorato pazzamente! Anni dopo l'ho rivisto nel numero di MF che presentava il Polifemo Lima e nuovamente amore a prima vista ma non l'avevo mai visto nella sua interezza....adesso finalmente, grazie a voi, posso gustarmelo in tutto il suo splendore......SPETTACOLARE!!!

Grazie Grazie e Grazie!!!!! :D :D :D :D :D :D

Ciao
Despx 8)

Autore:  despx [ venerdì 20 marzo 2009, 23:47 ]
Oggetto del messaggio: 

E' possibile avere le foto del diorama Sommefield in risoluzione maggiore? se sì, inviatemele per email per favore, l'indirizzo lo trovate nel mio sito.

Ve ne sarei grato all'infinito!!!!

Grazie
Despx 8)

Autore:  Stanga-Tibb [ sabato 21 marzo 2009, 0:02 ]
Oggetto del messaggio: 

despx ha scritto:
Anni dopo l'ho rivisto nel numero di MF che presentava il Polifemo Lima e nuovamente amore a prima vista


Ecco sì ora mi ricordo anch'io dove l'avevo visto... spettacolare già...
Alessandro

Autore:  Dr. No [ sabato 21 marzo 2009, 9:35 ]
Oggetto del messaggio: 

A dire il vero si scrive http://www.sommerfeldt.de/ ..... :wink:

Autore:  pugio [ sabato 21 marzo 2009, 12:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Mi scuso per l'errore nell'indicazione della ditta Sommerfeld e provvederò a modificare il testo nel sito.
Per quanto riguarda la collocazione temporale del diorama e del lavoro sulle loco fatto a suo tempo da Enrico credo che il testo a corredo delle immagini sia più che eloquente. Sull' invito a studiarsi meglio i lavori di Enrico e a seguire il suo spirito, non si potrà mai eguagliare la sua straordinaria abilità, ma devo dire che personalmente quel diorama ed il plastico di Vignano li ho visti costruire in lunghi pomeriggi passati nel suo negozio a Rovigo. Quella esperienza mi ha lasciato un segno indelebile e forse anche qualche buon insegnamento. Peccato per chi non c'era.
Saluti :D

Autore:  il Masselli [ sabato 21 marzo 2009, 20:37 ]
Oggetto del messaggio: 

Caro Roberto, mi riferivo in particolare alla voglia di Milan di riprodurre il treno ed il suo ambiente al meglio. La trascuratezza, la sporcizia, l'abbandono, l'irregolarità. Inoltre, molto "USA style", la volontà di non far riconoscere i materiali usati. In special modo quelli commerciali.
Alla luce di questo guarda la realizzazione del CLAMFERR e sappimi dire.
Un'ultima nota: il fiorino Pralinè è posteriore, come produzione, alla scomparsa di Enrico. Lo diresti? Certo che lo diresti, perchè che la scenetta non c'entri un H col diorama lo vede anche un bambino.
Non è bello aggiungere anche solo una pennellata ad un quadro. Peccato.

Autore:  cortez [ domenica 22 marzo 2009, 12:33 ]
Oggetto del messaggio: 

Senza voler scatenare polemiche,però chi come me ha tanti anni sulle spalle,e ha visto quei due capolavori(io li ho visti per la prima volta al negozio di Enrico a Verona appena aperto), deve essere d'accordo con il Masselli.Vignano e il diorama Sommerfeldt non possono essere aggiornati con aggiunte o varianti.Sono dei punti fermi nella storia del fermodellismo in Italia e sarebbe sacrilegio fare la seppur minima modifica (e purtroppo mi risulta che in anni recenti anche Vignano sia stato rimaneggiato :evil: ). Ha ragione il Masselli:approvereste qualche pennellata di ritocco a un quadro di Gauguin per renderlo più attuale?
Per quanto riguarda Vignano 2, beh!,un bel dioramone,ma niente a che vedere con le atmosfere rappresentate nel VERO Vignano. Proprio per rispetto a Milan sarebbe stato preferibile dargli un altro nome

Autore:  il Masselli [ domenica 22 marzo 2009, 12:40 ]
Oggetto del messaggio: 

Gino, ti è mai capitato di vedere il deposito locomotive di Fabio Vergari (che se non erro era ospitato presso la sede dell'ETR) oggi che lo custodiscono a Genova presso il gruppo del Ciaccheri??
Ahi ahi ahi......sarà stato anche rovinato quando l'hanno ricevuto, ma ora.....
Io adoro Vergari, gran modellista. Per me un maestro fondamentale.

P.S. Carlo, non vuole essere un'accusa nei vostri confronti e men che meno a te.

Autore:  cortez [ domenica 22 marzo 2009, 12:56 ]
Oggetto del messaggio: 

Purtroppo (o per fortuna) non ho più visto nulla di quello stupendo diorama. Vergari, mi sono innamorato di quel diorama(imitato un pò da quello apparso su TTM 35), ma anche della stazioncina di Otranto o, per altri versi,del suo plastico bifronte.
A proposito Vergari...non si è più saputo nulla di lui....

Autore:  Benedetto.Sabatini [ domenica 22 marzo 2009, 13:21 ]
Oggetto del messaggio: 

Vignano era ed è straordinario perché totalmente innovativo.
Insieme a Pambiano e pochi altri impianti mi ha "rovinato" la gioventù.

1) faceva vedere agli italiani che fermodellismo è riprodurre la ferrovia in scala, intesa anche come esercizio. A Vignano i treni.... facevano i treni, non le modelle. Niente treni che girano in tondo.

2) Si affrancava dall'ambientazione paesaggio alpino, con tre stazioni e cinque tunnel per una montagna alta 15 cm, dai tracciati del manuale Rivarossi, dal balocco natalizio.

3) Dimostrava che la Padana non è piatta. La pianura non è piatta. La ferrovia non è piatta. Il mondo non è piatto.

4) Nonostante il soggetto fosse la ferrovia, non dimenticava ne sottovalutava l'estetica. I treni sono gli attori, ma la scenografia è importante. E sebbene all'epoca ci fosse DAVVERO POCO, e quel poco che c'era costasse molto più di oggi, Vignano aveva un aspetto tanto italiano quanto originale.

5) era talmente completo che ognuno ci trovava qualcosa da apprezzare, persino quella iena rompiballe del Masselli.

Oggi, a distanza di 30 anni, Vignano è ancora attuale.
E' un plastico speciale perché è stato pensato, amato, studiato. E ancora oggi ne parliamo, e non perché era il più grande, il più pieno di binari, il più ricco di scenette animate coi pompieri e le case che bruciano, o il luna park illuminato. Nel parliamo perché Vignano aveva cuore, cervello e passione per la ferrovia.

E noi con TTM ancora arranchiamo dietro a quel concetto, anche se spesso non veniamo capiti, anche se ce ne dicono di tutti i colori, anche se non riusciamo ad essere all'altezza...

PS: Vignano I merita un restauro conservativo, nulla di altro.

Autore:  Benedetto.Sabatini [ domenica 22 marzo 2009, 13:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
imitato un pò da quello apparso su TTM 35


beh, diciamo pesantemente ispirato. Se oggi qualcuno si ispirasse pensantemente a Vignano (intendo come concetto) farebbe ancora un plastico moderno. Ovvio, ci vuole molto tempo, e non sarebbe probabilmente un plastico da fiera, dove la gente vuole, purtroppo, i treni che corrono...

Mi permetto di ricordare Roccastrada, su TTM. Dove i treni si comportano da treni.

Autore:  pugio [ domenica 22 marzo 2009, 14:42 ]
Oggetto del messaggio: 

Quanto rumore per nulla!
Mai nessuno del Clamferr si sarebbe sognato di voler anche minimamente imitare quello che nessun altro oltre ad Enrico Milan sarebbe stato in grado di fare anche oggi. Comunque per chiarire a chi avesse ancora dei dubbi, il diorama modulare presentato a Verona ha una stazione denominata Vignano solamente per offrire un tributo ad un amico insostituibile al quale tra l'altro la nostra associazione, sin dal 1992, è intitolata. Il diorama Sommefeldt è stato esposto nel nostro stand e sottoposto ad un semplice lavoro di pulizia e di sistemazione di alcuni punti della catenaria e poi è ritirnato alle cure di Scardova e di Ganzerla che ne sono attualmente i custodi. Il diorama di Vignano, quello vero e tanto amato, è attualmente custodito nella sede della nostrra associazione e verrà "restaurato" senza aggiunta alcuna se e quando la famiglia Milan lo vorrà. Tutto il resto, comprese le disquisizioni sulla datazione del Fiorino (che è posizionato sul nostro diorama e non su quello originale di Enrico), non me ne voglia il Masselli, sono futili disquisizioni che credo neppure Enrico apprezzerebbe. Anzi credo sia cosa assai più utile parlare del suo lavoro proprio recuperandolo e mettendolo a disposizione di chi è nato dopo (anagraficamente e modellisticamente parlando). Ed è proprio quello che la nostra associazione sin dalla sua nascita, anche attraverso le pagine del mio sito, sta facendo e continuerà a fare.
Un cordiale saulto a tutti :D

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