Principe Anchisi, scusa se torno sull' argomento. Avendo avuto difficoltà simili a quelle che esponi, avrei voluto da subito darti una risposta più costruttiva.
Ma non riesco a esprimerla in poche righe.
Per un impianto, il funzionamento è irrinunciabile. E per funzionare ci si scontra con difficoltà tecniche. Non è necessario essere un elettronico o un meccanico per superarle (anche se aiuta), ma occorre essere molto obbiettivi.
Chiedevi anche se qualcuno avesse qualche Barbatrucco per migliorare l' affidabilità e la percorribilità degli scambi.
Una prima risposta te la sei data nella domanda. La percorribilità.
Aggiungo qualche domanda che ti potresti fare in veste di tecnico del tuo impianto :
- il plastico funziona senza incertezze ?
- hai provato tutte le combinazioni previste ? Funzionano tutte bene ?
- hai reso accessibili i punti critici? Ed accessibili in qualche modo tutti gli altri punti ? (hai già risposto sì, ma tieni conto che, una volta chiuso, il tempo di intervento si moltiplicherà per 10)
- riesci in qualche modo a localizzare i convogli ? Una volta chiuso, non li vedrai più. Se il comando fosse manuale, ci sarebbe rischio di scontri. Sò che è una banalità, ma a volte non ci si pensa fino in fondo.
- quando il comando "diventerà" digitale, non è difficile che abbia bisogno di una ulteriore messa a punto.
Queste domande mi vengono dall' esperienza personale con Klausen21. Avendo un percorso di servizio sotterraneo, avevamo pensato all' acccessibilità, praticando aperture nel piano inferiore per un accesso dal basso.
Ma, ovviamente, non avevamo considerato tutti i problemi possibili. Trovare i punti deboli e sistemarli ci ha dato da lavorare non poco.
Poi ci sono i problemi non dipendenti dall' impianto, ma da difetti di un rotabile (carrello di loco a vapore che non ruota abbastanza, accavallamento di respingenti, rottura di gancio, bruciatura del motore, ...) che pongono la necessità di intervenire. Da noi, per sistemare i deragliamenti (per fortuna ora sono rari), con una bacchetta lunga, illuminando con una torcia elettrica, sbracciandosi all' interno per 50 cm fra due piani distanti 7 cm, si fà la seguente operazione :
Allegato:
RialzoRotabile 08-08-2011.JPG [ 72.14 KiB | Osservato 4300 volte ]
Se dovessimo rifarlo oggi, sappiamo che, comunque, non potremmo avere accesso comodo a tutti i punti interni (e questo credo sia anche il tuo caso). Sarebbe necessario ugualmente compiere certe manovre. Ma :
- cureremmo molto di più la posa dei binari
- saremmo pignoli nel sistemare i punti di cambiamento di pendenza (fonte, in passato, di sganci e di deragliamenti)
- non monteremmo più mamut sfilabili (non hanno dato buona prova di sè). Metteremmo connettori solo in zona accessibile.
- metteremmo uno sportello per accedere alla zona scambi, senza dover smontare tutto il plastico (come attualmente facciamo in occasione di manutenzioni pesanti)
- stagneremmo da subito le giunzioni fra i binari, e metteremmo da subito le giunzioni isolanti (anzichè lasciare uno spazio). Lo abbiamo fatto in seguito, con stagnatore a mazzoccola di rame e stagno da elettronica (contiene più stagno e meno piombo, è un po' meno fragile). Rotaie stagnate = zero problemi di continuità elettrica
Considerando che, comunque, una serie di misure le avevamo già prese all' inizio (zona nascosta) :
- fra curva e controcurva mettere un tratto rettilineo di 10 .. 15 cm
- il tracciato è fatto tutto di binario flessibile. Proibito qualsiasi tratto con rotaie in alluminio, garanzia di grattacapi (esperienza fatta con un altro plastichino)
- le curve sono raccordate. Il raggio non passa da infinito a 40 cm di colpo, ma ci mette circa 15 cm
- prima di ogni gruppo scambi, abbiamo posto un dispositivo RR per rimettere sù i rotabili sviati
- prima di ogni scambio, il sezionamento di protezione ha 10 .. 15 cm di margine
Noi siamo passati attraverso una serie smisurata di problemi, ci siano attrezzati ed abbiamo risolto. E' stata dura ed abbiamo impiegato molto tempo.
Se avessimo conosciuto tutte le difficoltà in anticipo, ci saremmo demoralizzati. E, forse, non saremmo partiti.
Quindi comprendo anche l' idea di, ad un certo punto, chiudere gli occhi e premere "FIRE".
E concordo sul fatto che prima o poi lo dovrai fare.
Però, verifica i punti "pericolosi", prima di partire.
un saluto, con un sorriso
Stefano Minghetti
p.s. ti vorrei ricordare ancora di non fidarti delle giunte. Vendi cara la pelle : stagnale, in modo che lo stagno si inserisca fra giunta e rotaia. Poi rettifica la superficie di rotolamento e la parte su cui poggia il bordino
p.s.2 : dimmi pure che sono spaccaballe. Se lo sono, è perchè sò che i difetti che saltano fuori dopo, sono molto più spaccaballe di mè.