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ARMAMENTO: Dilatazione termica binari
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Autore:  varesine [ giovedì 27 ottobre 2011, 11:51 ]
Oggetto del messaggio:  ARMAMENTO: Dilatazione termica binari

Saluti a tutti. Avrei un quesito da sottoporre che riguarda la variazione della lunghezza dei binari dovuta alla temperatura. Non ho trovato risposte adeguate usando la funzione di ricerca, quindi mi rivolgo a chi ha già affrontato il problema.
Supponendo di avere un plastico di circa 6 metri di lunghezza e di utilizzare binari flessibili PECO codice 100 (oltre ad ovviamente scambi etc. nella stazione), è necessario sezionare i binari per compensare le dilatazioni/contrazioni termiche dovute ad una variazione di temperatura di circa 30 gradi? Il plastico è in garage, quindi ambiente non climatizzato ne riscaldato. Sarebbe bello avere risposte da chi ha già affrontato e risolto il problema dal punto di vista pratico, magari con lo stesso tipo di binario o perlomeno con binari fatti dello stesso materiale, magari lasciando poco spazio alle teorie, utili, ma non esaustive per i principianti a favore di come si è realmente risolto il problema.

Autore:  topolox [ giovedì 27 ottobre 2011, 12:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Ciao,
premetto che nei miei vecchi plastici non ho mai considerato la cosa senza inconvenienti neanche in un sottotetto gelido-rovente a seconda della stagione.
Nella realtà le rotaie sono saldate in un unico corpo per lunghe campate esposto a escursioni termiche maggiori dei 30 gradi da te supposto esserci nel garage.
In un plastico, ammesso e non concesso vi siano sensibili dilatazioni delle rotaie, esistono anche moltissime giunzioni che permettono la libera dilatazione impedendo che si originino tensioni per cui secondo il mio modesto parere è un problema delle sole ferrovie reali.
Mi permetto però di segnalare che in un vecchio videocorso di modellismo ferroviario un certo Dreid, mi sembra così si chiamasse, consigliava di installare i binari modello solo in certi mesi dell'anno per via della dilatazione termica degli stessi.
Saluti a tutta la fauna del forum
Topolox

Autore:  dariuskingofgondor [ giovedì 27 ottobre 2011, 13:10 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Ciao, ho avuto questo problema proprio questa estate.
Sto riproducendo la stazione di Taormina-Giardini (nella tratta Messina-Catania), il plastico al momento è composto da 3 moduli di un metro ciascuno.
L'armamento è peco cod 75, e nel periodo di Agosto ho notato proprio questo problema, le rotaie si sono dilatate, sembrava di stare sulle montagne russe.
Fortunatamente non avevo ancora posato la massicciata, e dunque i binari poggiavano solo sul sughero e sui punti di saldatura.
Insomma, ho dovuto dissaldare i binari, e lasciare un po di spazio tra uno spezzone di binario e l'altro, cosa che non avevo fatto precedentemente...

Dario

Autore:  olimpionic2007 [ giovedì 27 ottobre 2011, 13:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Quindi, se ho capito bene, bisognerebbe fissare i binari in un dato periodo dell'anno per poter poi evitare problemi di dilatazione nei rimanenti mesi? Oppure basta fare dei calcoli o avere dei piccoli accorgimenti per evitare ciò? :shock:

E' un argomento che mi ha sempre incuriosito e a dire la verità anche io volevo porgere queste domande e approfondire. "Varesine" mi ha anticipato :mrgreen:

Anche se per me ci vorrà ancora molto tempo prima di iniziare un plastico, il posto dove dovrebbe nascere è comunque in un garage/locale che ho in campagna e anche a me senza riscaldamento e forse con un po' di umidità.
E' anche vero che semmai avvierò i lavori dovrò prima di tutto sistemarlo un po', magari con materiali per coibentarlo al meglio, quindi il problema della dilatazione/variazione dei binari me lo ponevo anche io (anche se per adesso come curiosità), come anche per la struttura. Ma mi pare che della struttura se ne parlò già.

Autore:  tof63 [ giovedì 27 ottobre 2011, 13:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

E' giusto il concetto, comunque il coefficiente di dilatazione termica del nichel è pari a 1,33*10^-5 per +1°C, ossia per 8 metri di binario e 30 gradi di differenza si ha una dilatazione termica teorica di 8000 / 100000 * 30 = 2,4 mm.

Leggermente più alto è il coefficiente dell'ottone (2,3*10^-5), ma comunque l'allungamento/accorciamento è sempre trascurabile se confrontato alle imprecisioni di posa del binario, specialmente dei flessibili, che è praticamente impossibile "stendere" perfettamente diritti.

L'importante è cercare di avvicinare il più possibile i singoli pezzi e nessun problema pratico di dilatazioni in caso di saldatura degli stessi.

Autore:  olimpionic2007 [ giovedì 27 ottobre 2011, 13:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Che intendi quando parli dei 30 gradi di differenza? :?

Cioè la differenza tra la temperatura massima (in estate) e quella minima (in inverno) che si avrebbero in quel locale?

Autore:  tof63 [ giovedì 27 ottobre 2011, 13:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Si, 30 gradi è la variazione supposta nell'intervento iniziale della discussione.

Autore:  olimpionic2007 [ giovedì 27 ottobre 2011, 13:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Ah capito, quindi bisognerebbe misurare anche queste due temperature. Ok...

Quindi diciamo che se per ogni blocco di 8/10 metri di binario si lascia, diciamo un paio di millimetri circa per lato, prima di collegare altro binario, il problema si risolverebbe?

Autore:  snajper [ giovedì 27 ottobre 2011, 14:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

dariuskingofgondor ha scritto:
Ciao, ho avuto questo problema proprio questa estate.
Sto riproducendo la stazione di Taormina-Giardini (nella tratta Messina-Catania), il plastico al momento è composto da 3 moduli di un metro ciascuno.
L'armamento è peco cod 75, e nel periodo di Agosto ho notato proprio questo problema, le rotaie si sono dilatate, sembrava di stare sulle montagne russe.
Fortunatamente non avevo ancora posato la massicciata, e dunque i binari poggiavano solo sul sughero e sui punti di saldatura.
Insomma, ho dovuto dissaldare i binari, e lasciare un po di spazio tra uno spezzone di binario e l'altro, cosa che non avevo fatto precedentemente...

Dario

Sicuro che non fossero invece deformazioni del legno?
Anche a me era capitato una volta (un plastico di 9 m) che chi lo aveva allestito pensasse "diavolo, abbiamo anche noi problemi di dilatazione". Invece era il compensato che si deformava con l'umidità. Ha usato un prodotto idroespellente e impregnante e i probemi sono spariti.

Autore:  fao45 [ giovedì 27 ottobre 2011, 14:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

sembra anche a me che il problema sia dovuto più al movimento del legno con l'umidità che alla dilatazione del metallo.
Piccola regola teorico/pratica : per il ferro, con variazione di 80°C, la dilatazione è 1 per mille, quindi con differenze ragionevoli coi ns climi max 40°c possiamo considerare mezzo mm al metro di lunghezza.
Se si monta in inverno bisogna lasciare spazi corrispondenti, in estate zero ( ma è comunque indispensabile lasciare delle interruzioni se no il problema verrà dal ritiro)

Autore:  dariuskingofgondor [ giovedì 27 ottobre 2011, 16:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

snajper ha scritto:
dariuskingofgondor ha scritto:
Ciao, ho avuto questo problema proprio questa estate.
Sto riproducendo la stazione di Taormina-Giardini (nella tratta Messina-Catania), il plastico al momento è composto da 3 moduli di un metro ciascuno.
L'armamento è peco cod 75, e nel periodo di Agosto ho notato proprio questo problema, le rotaie si sono dilatate, sembrava di stare sulle montagne russe.
Fortunatamente non avevo ancora posato la massicciata, e dunque i binari poggiavano solo sul sughero e sui punti di saldatura.
Insomma, ho dovuto dissaldare i binari, e lasciare un po di spazio tra uno spezzone di binario e l'altro, cosa che non avevo fatto precedentemente...

Dario

Sicuro che non fossero invece deformazioni del legno?
Anche a me era capitato una volta (un plastico di 9 m) che chi lo aveva allestito pensasse "diavolo, abbiamo anche noi problemi di dilatazione". Invece era il compensato che si deformava con l'umidità. Ha usato un prodotto idroespellente e impregnante e i probemi sono spariti.



Ciao, sono abbastanza sicuro, perchè vivo in Sicilia, e puoi immaginare ad Agosto la temperatura, che va di molto oltre i 30 gradi.
Peraltro qui il clima è superumido, e dopo aver fatto l'operazione descritta in precedenza, ovvero lasciare qualche mm di spazio tra un flessibile ed un altro, non si è mai più presentato il problema.
Inoltre guardando il piano dei moduli posso asserire che non vi siano bozze o deformazioni.

Dario

Autore:  Gr471 [ giovedì 27 ottobre 2011, 16:11 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

topolox ha scritto:
In un plastico, ammesso e non concesso vi siano sensibili dilatazioni delle rotaie, esistono anche moltissime giunzioni che permettono la libera dilatazione impedendo che si originino tensioni per cui secondo il mio modesto parere è un problema delle sole ferrovie reali.

Questa è l'unica risposta esatta.
Niente saldature (per quale motivo poi?), ma un gioco alle giunzioni di un paio di decimi di millimetri ( dico "decimi" e non millimetri che sarebbero uno sproposito) e non avremo mai alcun problema, o che si dilati il legno, o che si dilatino le rotaie.
L'escursione termica di 30 °C è una fesseria; infatti o hai montato le rotaie in piena estate, sotto il sole rovente, cosa di cui dubito, o le hai montate d'inverno in quei quattro giorni in cui la temperatura è scesa sotto lo zero e ti trovavi fuori, all'aria aperta.
Se invece, come suppongo, le hai montate all'interno di un fabbricato, all'ombra e al fresco se era estate, oppure al caldo, a circa 18 - 20 °C se era inverno, la differenza massima di temperatura dal momento del montaggio non può aver superato i 15 °C.
Ma sono questi i veri problemi del modellista che se li inventa su questioni che non esistono?
Dalle mie parti si dice "farsi le s...ghe" mentali.

Autore:  fogliadibalestra [ giovedì 27 ottobre 2011, 18:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Gr471 ha scritto:
topolox ha scritto:
In un plastico, ammesso e non concesso vi siano sensibili dilatazioni delle rotaie, esistono anche moltissime giunzioni che permettono la libera dilatazione impedendo che si originino tensioni per cui secondo il mio modesto parere è un problema delle sole ferrovie reali.

Questa è l'unica risposta esatta.
Niente saldature (per quale motivo poi?), ma un gioco alle giunzioni di un paio di decimi di millimetri ( dico "decimi" e non millimetri che sarebbero uno sproposito) e non avremo mai alcun problema, o che si dilati il legno, o che si dilatino le rotaie.
L'escursione termica di 30 °C è una fesseria; infatti o hai montato le rotaie in piena estate, sotto il sole rovente, cosa di cui dubito, o le hai montate d'inverno in quei quattro giorni in cui la temperatura è scesa sotto lo zero e ti trovavi fuori, all'aria aperta.
Se invece, come suppongo, le hai montate all'interno di un fabbricato, all'ombra e al fresco se era estate, oppure al caldo, a circa 18 - 20 °C se era inverno, la differenza massima di temperatura dal momento del montaggio non può aver superato i 15 °C.
Ma sono questi i veri problemi del modellista che se li inventa su questioni che non esistono?
Dalle mie parti si dice "farsi le s...ghe" mentali.


Ciao, sei un grande, io la penso esattamente come te. In termine tecnico, nella realtà, si parla di regolazione delle tensioni interne della lunga rotaia saldata (l.r.s.) che non è applicabile al modellismo perchè, ovviamente, non si hanno rotaie saldate, bensì giuntate.
Nè ovviamente possiamo perderci in modelli matematici per capire quanta luce dobbiamo dare alle giunzioni nel plastico (in effetti è un binario giuntato).
La cosa più semplici da fare, è la seguente:
a) posare i binari ad una temperatura media, cioè nè col gelo nè col caldo torrido, a "luce 0", cioè con le rotaie perfettamente attestate. Così facendo d'estate le luci rimarrano tutte chiuse e d'inverno, forse, potranno aprirsi un po', ma non è detto. Dipende se la forza di attrito sulla plastica delle traversine vince la forza di dilatazione/contrazione. Infatti nel modellismo la plastica è presente anche tra traversa e traversa sotto la rotaia, il che a mio avviso dà un notevole contributo ad evitare deformazioni apprezzabili dovute al caldo/freddo.
Max :wink:

Autore:  tipomilano [ giovedì 27 ottobre 2011, 18:51 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Nel mio impianto ho prudenzialmente lasciato qualche decimo di milimetro tra nelle giunzioni tra le rotaie delle due sezioni adicenti.

La corrente infatti non passa tanto dalla supeficie di contatto tra le due rotaie che convergono nella stessa giunzione, ma passa da rotaia al giunto (o scarpetta), e poi dal giunto all'altra rotaia.

L'importante è che i giunti siano ben stretti intorno alle rotaie.

Spero di essemi spiegato, saluti dilatati.

Autore:  solodiesel [ giovedì 27 ottobre 2011, 19:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Dilatazione termica binari

Gr471 ha scritto:
topolox ha scritto:
In un plastico, ammesso e non concesso vi siano sensibili Se invece, come suppongo, le hai montate all'interno di un fabbricato, all'ombra e al fresco se era estate, oppure al caldo, a circa 18 - 20 °C se era inverno, la differenza massima di temperatura dal momento del montaggio non può aver superato i 15 °C.
Ma sono questi i veri problemi del modellista che se li inventa su questioni che non esistono?
Dalle mie parti si dice "farsi le s...ghe" mentali.


Quanto sono carini questi interventi del maestro Gr471.
Tempo fa anche a me si presento lo stesso probblema e apri una discussione sul tema sentendo il parere di molti colleghi,e confrontando le diverse soluzioni adottate,si trovarono delle soluzione.Altro che segh...e mentali.Certo se non fai nulla il probblema non ti si potra mai presentare.ma per chi le manine le muove i probblemi li deve risolvere.Per quanto riguarda la tua illuminante risposta sulla saldatura,ovviamente non sapendo di cosa si parla rispondi cavolate.ma essa si rende necessaria a volte per garantire la conduttivita elettrica,e non per risolvere i probblemi di dilatazione,con il quale appunto questo sistema fa a cazzotti.
Saluti
Dilatatissimi
Bruno

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