EVVIVAAAA !!!!
Ne sono saltati fuori due...avanti c'è posto per tutti.
Io ho un ammirazione reverenziale per chi ama queso hobby e lo coltiva con professionalità, seguendo nei minimi dettagli la composizione del treno, la posizione dei vagoni nel convoglio, il paesaggio che è coerente in tutto e per tutto.
Li ammiro perché hanno la costanza, la passione e la capacità di seguire una filosofia, uno stile, un modo professionale di fare modellismo.
Ma, è più forte di me, se vedo un modello che mi piace e posso permettermelo, lo compero e lo metto in collezione.
Come ha accennato Miura, ho provato per un certo periodo ad essere fedele, quasi integralista, nella scelta dei modelli, ma poi mi sono accorto che mi passavano dei modelli bellissimi davanti agli occhi che nulla avevano a che fare con quello che cercavo e alla fine mi ero stufato.
C'è anche un altro aspetto che influenza le mie scelte: la diversità.
L'avere più modelli, diversi tra loro, non solo per numerazione di vagone o carrozza, mi intriga.
Passo delle ore a guardarne i particolari di ognuno di loro.
Ritorno all'esempio che ho accennato all'apertura della discussione: il convoglio militare.
L'ho formato con carri armati di diversi modelli, volutamente.
Alcuni sono della WWII periodo 1939-1944 ed alcuni del periodo post WWII.
Perché ?
Semplice, perche sia i primi che i secondi "dovevano" far parte della mia collezione..."perché mi piacciono"
Magari quando ne avrò a sufficienza potrò fare convogli più coerenti, ma per ora sono così (vedi foto) e mi piacciono un mondo.
Invito i professionisti del modellismo a darmi addosso (incasso bene)
Invito gli hobbisti più sempliciotti come me a darmi manforte
