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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 15:55 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:52
Messaggi: 1551
Località: venezia
Beh, può essere, ma non è sempre vero che una discussione conclusa con la riaffermazione delle posizioni di ciascuno sia il meno male.
Per quanto mi riguarda, riprendendo una cosa detta frettolosamente in precedenza, riferita al mio personale percorso fermodellistico, detto tanto per non urtare suscettibilità, considero che, dopo che da ragazzo coi primi soldini ho cominciato a comprare modelli, col tempo, e con le maggiori conoscenze tecniche e storiche, mi sono avvicinato al maggior grado di coerenza tra i componenti la collezione , e con ciò ho raggiunto un maggiore livello di qualità


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 16:30 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
Messaggi: 5159
Località: Roma
Cita:
Miura hai ragione: è una loco prussiana, chiedo scusa per l'errore. Comunque è un errore meno grave che farle tirare carri pianali a 6 assi (che non esistevano ai tempi del regno di prussia).

Se per questo non esisteva neanche la P10 che è del 1923, quando il Regno di Prussia era già bello e finito e già era avvenuta l'unificazione delle Ferrovie tedesche, anche se ancora per qualche anno rimanevano i land compartimentali. Difficile inoltre che la P10 potesse trainare carri merci in generale, visto che come tutte le P è macchina da viaggiatori. Ma dipingila di nero e rosso e portala al 43-44, quando sono stati fatti quei carri , la Germania è ormai distrutta e si usa quello che si ha sotto le mani ed ecco che potrebbe aver trainato i carri a sei assi.
Come ho detto, se la vuoi immaginare fermodelisticamente corretta, puoi considerala una rievocazione storica in epoca attuale, dove di cose mai esistite se ne vedono tante. Per dirne una, hanno colorato in grigio ardesia il bagagliaio generatore.
Non ci sono limiti alla fantasia, ma a voi piace crearvi delle gabbie.... quando poi , tante volte, la realtà supera anche la fantasia e si trovano foto che si ritenevano impossibili.

Cita:
Tutto giusto , ma vi faccio una domanda....come mai sulle riviste che ci ospitano , se il vostro è il concetto di fermodellismo , non viene ospitato se non in rarissimi articoli dove si testimonia il vintage , ossia i tempi passati?


Ma va? Se da vent'anni chi scrive sulle riviste son gli stessi fermodellisti che popolano questo e altri forum, che cosa possiamo ragionevolmente aspettare di trovarci di diverso? E' una relazione tautologica.

Cita:
pantografi ad una ALn 668 (visto tempo fa sulla baya), secondo me, NON è fermodellismo.

Se non ricordo male, l'autore del plastico dei trecento treni, aveva montato su un badoncino della vecchia RR un pantografo. Ergo non era un fermodellista?


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 16:35 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9195
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Miura ha scritto:
...
Se non ricordo male, l'autore del plastico dei trecento treni, aveva montato su un badoncino della vecchia RR un pantografo. Ergo non era un fermodellista?


Non so se l' abbia fatto. Comunque era un "signor" fermodellista dei suoi tempi e con gli strumenti dei suoi tempi...
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 17:13 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 9:46
Messaggi: 6741
Località: Regione FVG
bigboy60 ha scritto:
Miura ha scritto:
...
Se non ricordo male, l'autore del plastico dei trecento treni, aveva montato su un badoncino della vecchia RR un pantografo. Ergo non era un fermodellista?


Non so se l' abbia fatto. Comunque era un "signor" fermodellista dei suoi tempi e con gli strumenti dei suoi tempi...
Stefano.

Io ricordo che il "badoncino" della vecchia RivaRossi in versione elettrica fosse proprio in catalogo. Non era così?


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 17:31 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
Messaggi: 5020
Ricordi benissimo

http://www.rivarossi-memory.it/Riva_Loc ... Badoni.htm

Questo era "giocare con i trenini" nel 1957... ma anche la Lima fino a tempi assai più recenti ha creato dei frankenstein finalizzati solo al gioco o, come si dice ora, "entry-level" oppure, per i più cinici, "specchietti per allodole" o "mangime per polli" ... fermo restando che i bambini che ci hanno giocato non si sono minimamente lamentati ... tra l'altro, chi di loro ha continuato è andato ad ingrossare la schiera degli attuali fermodellisti.

Purtroppo è nella natura dell'essere umano evolvere e cercare di raggiungere livelli sempre più alti ... e se state per dire che "fermodellismo non è più gioco" vi prego ... fermatevi: l'aspetto ludico di qualunque attività è nello spirito di chi la pratica e non nella materializzazione dell'attività stessa.


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 17:37 
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Iscritto il: lunedì 5 ottobre 2015, 20:58
Messaggi: 435
Giubio ha aperto la discussione dicendo: Vorrei usare questo messaggio come "sondaggio" tra i vari partecipanti al forum che ci ospita per capire quanti come me si lasciano guidare più dalla qualità e dalla raffinatezza dei prodotti che non dalla coerenza d'epoca e nazione.
Più che altro per capire se io sono un caso isolato...


Scusate, mi sorge un dubbio.
Ma Giubio non ci aveva chiesto cosa ne pensiamo del suo modo di approcciarsi ai treni in miniatura.
Ci aveva chiesto se in questo forum ci sono altre persone che hanno il suo stesso approccio e che si palesassero!
Cosa c'entrava che andassimo a dirgli che noi facciamo in modo diverso? Non l'aveva chiesto.


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 17:41 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6160
Località: Bruschi
Miura...manda tu degli articoli alla redazione con foto e vediamo se te li pubblicano...
a sentire te sembra che i fermodellisti siano parte di un cerchio magico e tutti gli altri fuori...ma dai , basta; se sono 20 anni che secondo te non si pubblicano detreminati articoli ci sarà un motivo
E poi , siamo tutti appartentenenti alla trilaterale internazionale del modellismo se è così su mIba , su Loco revue, su RMF , su LOki per tacere di quello che si vede su Model railroader??
Comunque fate quello che volete , nessuno lo vuole impedire e io rimango della mia opinione .
Adesso è stato aperto un 3d sui carichi...ma se i carri fossero caricati così , il carico verrebbe perso ( i bidoni per es ) oppure abbiamo delle catene da ancora da nave...su , dai , la realtà è un'altra cosa , il presepe ne è una rappresentazione naif e questo , secondo me è il vostro concetto di fermodellismo.
Detto ciò , la chiudo davvero perchè siamo ad un punto morto.
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 19:30 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2017, 2:27
Messaggi: 372
Località: Rivalta di Torino (TO)
Spunti, non parole.

Fammi vedere i tuoi carichi.

Sono sicuro che sono più ben fatti dei miei, ma fammeli vedere, altrimenti fai solo parole.
Ho chiesto apposta che altri mi facciano vedere le loro realizzazioni, proprio per migliorare le mie.

Claudio Mussinatto, non so se sei un amministratore o un comune utente del forum, ma con il tagliare corto mi sa che non appartieni a nessuna categoria di fermodellista, perché qui ci fai più brutta figura della mia, in senso d'utente.
Lo spirito del forum - mi sembra - sia quello dell' essere costruttivi.

Se vuoi essere veramente fare la parte del fermodellista, spiegami dove prendere le catene, perché io le ho trovate da Amati di Torino che è un ottimo venditore ed importatore di modellismo navale.
Quelle catene ho trovato (per non usare quelle d'oro di mia moglie) e quelle ho usato.

Tu, che sicuramente sei più fermodellista di me, dovresti armarti di pazienza, essere meno critico, oppure critico, ma aiutando a migliorare le puttanate che fanno gli altri.
Così sì che ti potrai fregiarti di essere fermodellista, altrimenti, a me, appari solo come un contestatore e basta.

Bravo Edelweiss, un bellissimo messaggio !


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 20:00 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:59
Messaggi: 1499
Località: Brescia
basta ragazzi!!! questo è solo un provocatore.


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 20:46 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6160
Località: Bruschi
viewtopic.php?f=15&t=81014&hilit=contenitori+per+birra&start=45
ecco un carico...creato documentandomi con foto , prodotto da me , le catene in scala le ho fatte io usando un trucco dei modellisti statici militari ,che trovi in diversi tutorial visto che sei interessato ai mezzi militari.
Le catenelle di Amati vanno proprio bene per le ancore, infatti...
saluti e buon lavoro.


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 20:52 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Claudio Mussinatto un parolaio? :lol: :lol: :lol:
Brusco, schietto, quel che vuoi tu, ma parolaio proprio no.

Per vedere un carico ben fatto basta guardarsi una foto: ormai i ggiovani più che giocare coi trenini comprano una macchina fotografica e fanno foto (ecco dove sono finiti, al porte aperte di Pistoia c'erano più macchine fotografiche che a una sfilata di moda). E poi comunque ci sono i regolamenti e comunque la logica. Della logica dovremmo essere dotati di fabbrica, i regolamenti si recuperano. E comunque articoli interessanti in merito sono stati pubblicati di recente anche sulla concorrenza (i Treni).

Per gli articoli sulle riviste basta fare come suggerito, prendere i contatti e inviare materiale. Se è ritenuto valido (ben scritto, foto ben fatte, impianto con spunti utili ad altri) viene certamente pubblicato.
Per la cronaca, per il mio prossimo progetto è da gennaio se non prima che lavoro, non solo io, assieme ad Antonio Federici. Mi sono documentato, acquistato libri (e sono tirchio peggio di un genovese e Paperon de Paperoni messi insieme :mrgreen: ), guardato video e foto in internet, esplorato google maps confrontando foto storiche di epoche diverse. Ho scritto l'articolo, l'ho riletto e corretto 3 volte (e poi non sarà sufficiente perchè la virgola sminchiata o l'errore di battitura di sicuro salterà fuori). Ora, non dico che sia il miglior articolo del mondo, nè il miglior progetto, per carità, anzi.
Però chiunque sia disposto ad impegnarsi può pubblicare su rivista, ce ne sono 3 di 3 editori diversi, e tutte hanno necessità di articoli continuamente, chè quelli che ci scrivono sopra abitualmente non lo fanno di mestiere.

Ah, e per la definizione di modellismo, ho accuratamente inserito la postilla "nei limiti del possibile". Nessuno ha detto che deve essere esattamente realistico al 100%. Un minimo di coerenza ci vuole. Un conto è mettere insieme una E.444 e una carrozza tedesca coeva: magari non hanno mai circolato assieme, ma sarebbe stato possibile. Fedeltà scarsa, ma pace. Un conto è far trainare alla Bayard la medesima carrozza, quella è proprio un'accozzaglia.
Poi io non ho nulla contro i collezionisti, io per il momento di realizzato ho ben poco, quindi dovrei essere molto meno di fermodellista. Ma manco mi definisco tale, io sono progettista di plastici. Se poi la collezione segue un filo logico che non sia solo il collezionare modellini di treni in quanto tali, è meglio. Si possono collezionare tutti i tipi di TEE perchè si è appassionati: benissimo. Accanto ci può stare la collezione di treni turchi: sono collezioni diverse raccolte dallo stesso proprietario. Ecco, non mettere in vetrina una serie di carrozze TEE dietro ad una locomotiva turca in Epoca I.

E il discorso che il fermodellismo sta sparendo è un discorso che risale ai tempi in cui Berta filava. I giovani ci sono, a 15-18 anni spariscono perchè pensano ad altro di meglio e comunque non hanno soldi per i treni, poi si mette su famiglia e ci si afferma nel lavoro. A 40-50 quando si incomincia ad aver tempo libero perchè i figli son cresciuti (o 60 anni e più quando si va in pensione) torna la passione. E' così in tutto il mondo (anche in america si dice che il fermodellismo sta morendo dal tempo delle guerre puniche).
Poi oggi, come dicevo, molti giovani si avvicinano alla fotografia: con il costo di un convoglio o due ci si prende una reflex e un buon parco obiettivi (uno o due, si sta dentro i 1000-1500€ se ci si accontenta), e poi è fatta. Ci sono le spese per le trasferte se le si vuol fare, ma c'è il bello dello stare in giro e non chiusi nella propria stanza e se ci si accontenta di qualche stamberga non si spende nemmeno tanto a star via la sera. E pure il panorama ferroviario è parecchio più triste anche solo di 10 anni fa...


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 21:42 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1972
Località: Faenza
Bomby ha scritto:
Claudio Mussinatto un parolaio? Brusco, schietto, quel che vuoi tu, ma parolaio proprio no.

Concordo. Fà, e concorre a fare, modelli artigianali acquistabili sul mercato.
Non si pavoneggia e sicuramente non cerca like. Per questo il suo nome lo vedi, ma in modo non invadente e discreto.

Però, la cisterna della birra non è fermodellismo, perchè all' interno la birra non c' è. E a mè la Forst piace.

E poi fà parte di una congrega di gente che fà fermodellismo proprio per riprodurre la ferrovia vera ! Roba da matti ! O, forse, da noiosi !
Ah, già ! Mi viene in mente ora che se lo sò è perchè abbiamo in comune amici, anch' essi dediti a quelle pratiche.
Uno di essi ha perfino messo la carta igienica nel cesso dell' officina della rimessa locomotive.
Un altro col digitale mi ha fatto vedere un cambio trazione esattamente come il vero.
Un altro ancora, nella sua congrega, fà girare i treni ad orario su un plastico che riproduce il vero : viewtopic.php?f=7&t=66198&hilit=klausen21
Un momento, ma l' ultimo che ho citato sono io ! Ma allora, anch' io sono matto !
E poi non faccio neanche il cappellaio, di mestiere. Oppure sì, dato che a fare il progettista elettronico, di capp.. hemm, errori, ne faccio !

Spero che con questa scherzosa premessa non si sia offeso nessuno.
Vorrei farti vedere, giubio, che il solco profondo frà chi conta i chiodi (nel fermodellismo, spesso è necessario) e chi mette in campo composizioni improbabili ... non c' è !!!

La differenza stà, principalmente, nell' affinamento del gusto e della cultura fermodellistica.
All' inizio ci si stupisce per il solo fatto che un modello sia bello. Poi si nota che mettere vicini modelli belli, si crea un insieme bello.
Poi si scopre che il modello, vicino alla foto dell' originale, fà la sua figura. E quì è come aver mangiato dall' albero della conoscenza del bene e del male.
Avendo visto il vero, non ci si entusiasma più a situazioni non verosimili.
Ed inizia l' anelito alla fedeltà al vero, un asintoto che fin dall' inizio, tende ad infinito.

Poi, il nostro Klausen21, ambientato al 15 marzo 1921, è usato anche per provare i rotabili.
E la maggior parte di quelli che sono stati provati, non ha mai circolato lì, dato che sicuramente nel 1921 non esistevano.
Ma questo non crea problemi.
Ovviamente, i convogli posti al suo interno e che devono interpretare l' orario, sono composti cercando coerenza col periodo storico.
Forse siamo fermodellisti quando transita il treno del carbone per poi passare a giocattolai quando proviamo un E432 senza linea aerea ?
A mio parere, no, ma se anche fosse, non mi farebbe nè caldo, nè freddo.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: mercoledì 25 aprile 2018, 22:10 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2017, 2:27
Messaggi: 372
Località: Rivalta di Torino (TO)
claudio.mussinatto ha scritto:
...
le catene in scala le ho fatte io usando un trucco dei modellisti statici militari ,che trovi in diversi tutorial visto che sei interessato ai mezzi militari
...


Sull'altro messaggio, puoi darmi un input in più ?
Non riesco a trovare il tutorial... :oops:

cortez, non fare il provocatore... :lol: :lol: :lol:
Non sarò un fermodellista con la F maiuscola come molti di voi vorrebbe, ma provocatore proprio non lo sono.


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2018, 6:00 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
Messaggi: 6160
Località: Bruschi
Allora...
prendi un filo di rame , sottile , ottimo quello delle bobine dei motori dei nostri trenini ( se hai un rottame ) o di giocattoli...
Pendi lo spezzone, i due finali li chiudi in una morsa e l'altra punta la chiudi in un mandrino di un trapano o altro...
Il principio è quello di ritorcelo .
a quel punto , prendi il ritorto e lo ribatti con un martelletto su una piccola incudine o superficie piana, vedrai che i due fili ritorti si aprono come se fossero gli anelli di una catena.
Rimane un pò piatta ma se quando la posi gli fai fare ancora un paio di mezzi giri è perfetta.
Una verniciata con un GUn MEtal della Humbrol o Tamiya e sei a posto.
Inoltre, essendo in rame la puoi fissare e adagiare meglio di una catena a maglia , che rimane più flessibile e cade peggio , soprattutto quando vuoi simulare la catena in tensione
Fai qualche prova , ma è più lungo a raccontarlo che a farlo.
Per i carichi , ricordati anche che non puoi appoggiarli e basta ; anche se il treno è più stabile rispetto a un veicolo automobilistico , andavano fissati e , spesso , se i carichi erano sensibili , coperti con dei teloni.
qui se usi la funzione cerca del forum trovi chi ha riprodotto con poca fatica e molto effetto questa situazione
Con questo sotterro l'ascia di guerra e fumo il calumet della fermodellistica pace...almeno con te :lol: :lol: :lol: :lol:


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 Oggetto del messaggio: Re: H0 nel paese delle meraviglie
MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2018, 9:45 
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Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2017, 2:27
Messaggi: 372
Località: Rivalta di Torino (TO)
Grazie mille per il consiglio.

Mai stato in guerra, comunque AUGH !!!


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