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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: venerdì 16 novembre 2018, 15:59 
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Iscritto il: mercoledì 19 luglio 2006, 19:22
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Quando, circa tre anni fa,in fase di posa del tracciato del mio attuale plastico fui convinto a passare al digitale, mi trovai all'improvviso ad entrare in un mondo sconosciuto che, per buona parte, per me lo è ancora.
Approfittando di quanto detto da Zampa di Lepre in un altro thread aperto da me a proposito dei costi dei decoder, confermo di aver riscontrato in alcune delle loco da me digitalizzate un movimento a scatti, più o meno intensi, in avvio e/o frenata.
Mi sembra di capire, da quanto detto da Zampa (per brevità), che ciò può dipendere dal tipo di decoder installato per cui, se così fosse, potrebbe essere un problema irrisolvibile. Giusto?
Se invece ci fosse una qualche regolazione da fare, come fare a capire cosa fare? Tra l'altro, nel tempo, soprattutto all'inizio, ho acquistato decoder di varie marche e tipologie che però ho mancato di annotare, ergo non so che decoder ho su ciascuna delle circa 50 loco digitalizzate.
Mi sembra di ricordare che, leggendo le CV 7 ed 8, si può risalire al tipo di decoder e, quindi, a capire che tipo di regolazione fare per modificare alcune caratteristiche del decoder.
Inoltre, so perfettamente che è possibile regolare il decoder in maniera che, in salita o discesa ( e io ne ho nel mio plastico), il treno mantenga costante la sua velocità senza, cioè rallentare o accelerare.
Ma come devo fare per ottenere questo risultato?
Abbiate pietà, non mi dite che tutto questo è scritto nei manuali dei vari decoder perchè lo so ma quello che non so è...inglese e tedesco.
Quindi, navigo molto a naso sapendo anche di poter sbagliare. Fortunatamente ogni tanto qualche schiarita riesco ad averla leggendo gli interventi di chi ne sa di più di me ma, evidentemente, non basta.
Potete darmi qualche suggerimento circa le problematiche sopra accennate?
Grazie sempre.
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: venerdì 16 novembre 2018, 16:47 
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Nome: Benedict Littlesaturday
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Lascio la parola a Zampa ed agli altri amici forumisti "tecnici" del digitale ma un piccolo consiglio per il tratto a venire posso dartelo: se non usi decoder pro o altro sistema per la lettura e la programmazione delle CV, realizza un piccolo foglio di calcolo dove annotare la marca dei decoder installati nei rotabili, le CV modificate rispetto a quelle di default ed ogni altra info utile, altrimenti poi ti perdi :wink:

Massimo


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: venerdì 16 novembre 2018, 20:39 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Dunque …

Scattini e irregolarità di marcia dipendono da un non corretto adeguamento del decoder al motore e al circuito che lo circonda.

Ogni decoder, anche quelli più economici, hanno un sistema detto "controllo di carico" che cerca di mantenere la velocità (e di conseguenza la fluidità di movimento) al variare dello sforzo … non solo nel lungo periodo (salite, curve e discese) ma anche nel breve e brevissimo periodo (impuntature cicliche della meccanica per esempio).

Il sistema è in parte hardware (sensori della forza controelettromotrice o BEMF in inglese e FCEM in italiano … cercare su wikipedia, qui è lunga da spiegare ma facile da capire) e in buona parte software.

Il problema è che ogni tipo motore (e il circuito che c'è sul pcb) genera FCEM in maniera diversa … per cui non è sempre immediato avere una risposta corretta in ogni istante. Per questo interviene la parte software che può essere "tarata" ed adattata alle circostanze … ma entro certi limiti.

Il primo problema è che ogni marca di decoder, se non addirittura ogni tipo di decoder, ha una sua diversa modalità di regolazione: non solo le cv di taratura sono diverse ma, purtroppo, anche il loro significato, la loro impostazione e la relativa documentazione, a cui bisogna sempre fare riferimento, sono solo apparentemente simili.

Sui decoder economici la velocità del processore e la capacità di memoria fanno si che la regolazione di carico sia sempre molto approssimata: va bene nei casi più comuni (dove il "comune" dipende da cosa è più frequente per il produttore del decoder ... es. i decoder americani sono poco avvezzi con i modelli europei mentre i decoder cinesi non sono avvezzi con nessuno) ma uscendo fuori dal seminato le cose si fanno complicate.
Va anche detto che i decoder economici hanno possibilità di regolazione di solito abbastanza limitate (poche cv da regolare).

I decoder "di pregio" (che non significa necessariamente costosi) di contro hanno ampie possibiità di regolazione (diverse CV), processori veloci e risorse adeguate a risolvere il problema ... però questa flessibilità può essere spesso controproducente: le troppe cv su cui operare unite ad una documentazione non sempre esaustiva spesso sono un ostacolo insormontabile nel trovare una corretta regolazione.

In ESU, brand che conosco meglio e di cui posso parlare con un minimo di cognizione di causa, il problema della difficile regolazione è stato mitigato nel tempo in varie maniere:
1) una buona documentazione che prevede anche un metodo per approssimare, per passi successivi un soddisfacente risultato;
2) con l'uso del lokprogrammer che contiene una serie di preimpostazioni per i principali tipi di motore;
3) dalla versione 4 una funzione di autotuning che cerca di "indovinare" i parametri più corretti esaminando i comportamenti del motore in condizioni controllate.

Prima di fare qualunque cosa è indispensabile una lubrificazione e un rodaggio prolungato del modello in analogico (per non stressare inutilmente il decoder e per rendersi conto degli eventuali problemi nativi) in modo da ottenere comunque una marcia abbastanza regolare.

Qualunque sia il decoder in vs. possesso temo sia indispensabile leggerne il relativo manuale e fare tante prove fino a trovare una giusta regolazione, sopratutto a bassa velocità, in decelerazione e in accelerazione. Se vi perdete nelle varie prove un bel reset aiuta (a meno che non vi siete segnati i valori iniziali delle cv interessate) per poi ricominciare, con calma dall'inizio. Se non riuscite a venirne a capo rimane sempre l'opzione di diminuire la percentuale d'intervento del controllo di carico fino ad escluderlo, ove necessario, del tutto.

Queste come informazioni generali e di contesto ... per l'operatività bisogna vedere caso per caso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 8:28 
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Iscritto il: mercoledì 10 settembre 2014, 22:10
Messaggi: 1540
Anche io non ne capisco molto come te. Una linea di condotta un po' drastica, ma pragmatica potrebbe essere quella di iniziare a sostituire il decoder nelle macchine che procedono a scatti come un ESU V4 delle varie tipologie 8, 21 e 22 pin. Per farti un esempio ho acquistato la nuova ALe 642 di Oskar. Inserisco un decoder esu standard da 22 euro e la macchina procede a scatti; quindi sostituisco il decoder con un esu v4 da 27 euro e il problema si risolve senza neanche bisogno fare l'autotuning. Lo standard lo passo poi su una loco che non presenta problemi come una LE Models poliedrica. Ho acquistato una Oskar 691 e con un esu standard va benissimo. Quindi inizierei a prendere nota inserendo una piccola etichetta sulla scatola con il tipo di esu montato come ad esempio numero di matricola esu. Tieni presente che col passare degli anni qualunque prodotto subisce upgrade e col tempo miglioreranno. Ti posso fare l'esempio delle prime centraline Roco che non leggevano la cv, oppure i decoder basic che non funzionavano in analogico. Non starti a spaccare la testa e procedi in maniera pragmatica. Rob


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: sabato 17 novembre 2018, 12:46 
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Iscritto il: mercoledì 19 luglio 2006, 19:22
Messaggi: 1394
Località: Bari
Vi ringrazio per la disponibilità ad aiutare gli imbranati come me, anche se qualcuno dei suggerimenti pratici nell'utilizzo e gestione dei decoder già lo avevo messo in pratica.
Continuerò ad utilizzare questo thread per riportarvi, nel caso. le singole problematiche sperando sempre nella vostra collaborazione del resto, immagino, utile anche per gli altri neofiti del digitale.
Un buon week end a tutti.
Gianfranco


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: mercoledì 21 novembre 2018, 13:10 
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Nome: MichaelphyncAU
Iscritto il: sabato 11 ottobre 2008, 8:35
Messaggi: 991
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l'esclusione del controllo di carico, comporta in generale, la modifica delle cv preposte alla regolazione della marcia del modello...per esempio la cv2, che in modalità Bemf off (controllo disattivato), nel 99% dei casi è da aumentare fino a quando il modello, con step 1, comincia a muoversi...e mi è capitato di impostare la cv e veder partire la loco a manetta, appena davo gas...in base ai vari decoder ci sono le cv da settare per rendere la marcia più fluida possible...
come gia detto, importante la lettura dei manuali, dove sono indicate le suddette cv...per es.: ESU da cv 52 a 56...per gli altri c'è il manuale...
qui si può capire a grandi linee come funzionano:
https://tonystrains.com/news/dcc-motor- ... and-p-i-d/


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: mercoledì 21 novembre 2018, 14:04 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 15:04
Messaggi: 1302
Località: Genova
Gianfranco ha scritto:
(...)


Vedo che hai già ricevuto risposte esaurienti, voglio solo aggiungere la mia esperienza personale.

Tempo addietro, quando uscirono le ALn.772 Os.kar, che montavano i famigerati mini motori a tre poli, riscontrai il movimento a scatti che tu hai citato. All'epoca c'era l'Esu V3.0 e con questo decoder risolsi il problema abbassando la frequenza del PWM (dall'iniziale CV49=19 impostai 49=17). Il problema fu risolto, tutto sommato, molto bene anche se gli scatti si presentavano ogni tanto, sebbene in misura decisamente meno percettibile. Quando uscì l'Esu V4.0, risolsi egregiamente ogni problema con l'autotuning.
Ad ogni modo, avevo a disposizione anche uno Zimo MX64 a 21 poli e feci il confronto... beh, lo Zimo, immediatamente installato, era "buono alla prima" senza richiedere ulteriori regolazioni, a differenza dell'Esu V3.0.

In sintesi, ritengo che ogni decoder abbia la propria programmazione di fabbrica che dovrebbe adattarsi alla maggior parte dei modelli in commercio: l'unico vero consiglio che do è di non comprare decoder economici. La mia esperienza con questi ultimi è stata disastrosa sebbene ci siano invece utenti soddisfattissimi: questione di fortuna? :D

scattanti saluti :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: mercoledì 21 novembre 2018, 14:52 
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Nome: carlo borra
Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:38
Messaggi: 1370
Salve Gianfranco, intervengo per dire la mia a proposito di programmazione dei decoder. All'inizio avevo gli stessi tuoi problemi, poi due anni fa ho acquistato il programmatore SPROG II (http://www.sprog-dcc.co.uk/) con relativo software JMRI 'Decoder Pro' che mi ha permesso di impratichirmi sul settaggio delle CV ed intervenire anche sulla ottimizzazione dell'interfaccia fra decoder e motore. Il software si carica su PC, è piuttosto intuitivo e funziona bene con tutte le marche piu' note, io ci programmo decoder Lenz V2, ESU standard e V4 nonchè vari Zimo, versioni sound della serie MX.
Carlo


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 Oggetto del messaggio: Re: Parliamo un po' di decoder?
MessaggioInviato: mercoledì 21 novembre 2018, 22:00 
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Iscritto il: mercoledì 1 febbraio 2006, 12:40
Messaggi: 2814
Località: Bracciano (Roma)
Quoto Carlo!
ormai JMRI è un must e ti facilita enormemente la vita: programmi il decoder senza occuparti delle CV ma solo delle azioni che comportano, oltrettutto con chiari messaggi in italiano.
Se non vuoi comprarti lo SPROG, fatti un DCC++ con un arduino. Lo scorso anno avevo pubblicato un manuale passo passo alla portata di tutti; con DCC++ puoi realizzare una centrale con circa 10€ di materiale ed usarla con JMRI.


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