TRENI GUIDATI DA UN MACCHINISTA SOLO.
Savona (GE): Non bastano i telefonini: per garantire il soccorso serve chi guida il treno. Versatilità PdM PdB? Discutiamone.
Quando gli accordi sindacali "sbagliano". Intervento d'autorità della ASL di Savona sulla questione degli equipaggi
e sull'impossibilità, in caso di emergenza, di prestare soccorso lungo le linee ferroviarie all'unico macchinista in grado di guidare il treno.
Una problematica molto sentita dopo la contestatissima decisione delle Fs, e della stessa ANSF, di lasciargli da soli alla guida dei treni. Sul piano sindacale riprendono ora vigore tutte le critiche – mai sopite – agli accordi sindacali che hanno avallato la scelta aziendale di eliminare il secondo macchinista da tutti i treni, firmati da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fast, senza tenere conto delle criticità che essa ha creato; firma non condivisa da moltissimi lavoratori e contestata duramente solo dall'Orsa.
Il prezioso lavoro degli RLS. L'inchiesta ha preso il via da un'esposto degli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) dei macchinisti che, assieme ad alcuni lavoratori iscritti all'Orsa, hanno sollevato la questione alla procura della Repubblica ed alla ASL. Grazie al loro prezioso lavoro oggi viene riconosciuto uno dei punti di maggiore criticità del nuovo modello di equipaggio a macchinista solo: l'impossibilità di prestare un soccorso tempestivo in caso di malore. Esistono dei protocolli di soccorso sulle linee stipulati tra Fs/Regioni/ASL/118 – solo sulla carta e mai verificati e messi alla prova - che sulla base della esperienza non possono oggettivamente soddisfare la necessaria tempestività.
