Giovanni, siamo in Italia, un paese in cui a causa di una rotaia rotta in galleria su cui è avvenuto un incidente (Paola-Cosenza) si è tenuta chiusa una linea intera per mesi (molti)!
Siamo un paese per cui a causa di una frana si chiude una linea. Siamo un paese in cui bastano 4 tizi (per non dir di peggio) con dei soldi da sbattere via che fanno ricorsi su ricorsi per non far aprire una linea ferroviaria già costruita. Siamo un paese che impone sistemi di sicurezza improbabili e battute d'arresto in PL di campagna attraversati da cinghiali 2 volte l'anno. Siamo un paese che blocca i treni se il blocco automatico va giù (i treni possono passare sull'illegale solo per liberare la linea, nuove norme). Siamo un paese in cui l'agenzia per la sicurezza delle ferrovie non trovando documenti adeguati già pronti per la normativa sulle ferrovie a cremagliera, rimanda ufficialmente alla normativa svizzera (che non è manco nell'UE), in tedesco (o francese), senza manco la traduzione. Siamo un paese in cui le locomotive a vapore distaccate a Milano, chissà perchè, ogni volta si scassano, anche quelle appena riparate. E ce ne sono pochissime di atte (ma proprio poche, specie rispetto ai treni che ci sono da fare, e quelle atte lo sono perchè gli vengono prestati i pezzi da quelle in manutenzione).
E tu pretendi che si costruisca una ferrovia
- in montagna;
- in un territorio UNESCO;
- in Italia;
- con le "imprese" italiane;
- con le "leggi" italiane;
- con la giustizia italiana;
- con il debito italiano;
in 6 anni?
Gli esempi di quando berta filava non contano un ciribicchio. Come dice mia mamma a mio padre, vivi oggi!
Va bene sperare promuovere nuovi progetti, va bene anelare uno sviluppo ferroviario, ma già è tanto se le ferrovie non chiudono! Bisogna essere realisti: ci sarà da esultare se faranno qualche raddoppio selettivo tra Sondrio e Tirano, l'elettrificazione fino a Calalzo e qualche opera stradale sensata in Cadore per evitare ingorghi nei paesi. Da stappare lo spumante se completeranno la AV fino a Verona, ma proprio festa grossa!
Sia chiaro che lo dico con rammarico, è nei miei sogni la ricostruzione della linea fino a Cortina, potrebbe anche essere fattibile, i progetti (fatti per dare soldi agli studi di ingegneria) ci sono, volendo, e un altro progetto, magari sotto elezioni, non si negherà a nessuno. Però andare di là da lì lo vedo molto difficile. Manca la seria volontà politica, l'interesse di buona parte delle popolazioni locali (almeno delle principali categorie economiche, gli albergatori di Cortina non vogliono certo avere in giro degli sciabattanti che vanno a zonzo per la città pranzando con un panino), e alla fine la ferrovia costa anche una volta che è terminata la sua costruzione (ma termina il grosso del magna-magna).
Se vuoi sognare, sogna ai servizi charter Sondrio-Milano-Calalzo fatti con Arlecchino, Settebello (se si riesce a restaurarlo!) e il 50% della flotta preservata di ALe.601 (il resto sarà per allora diventato scatolette, non per i pezzi di ricambio, è ancora pieno di ALe.541 da cannibalizzare). Quello è un sogno lecito, già sulla 444 coi musi originali ci sono fosche nubi nere all'orizzonte (sarebbe da omologare: auguri!).
Un appassionato troppo sognatore è inutile e dannoso per la causa, un appassionato realista è sostanzialmente inutile, ma almeno non troppo dannoso per la causa.