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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 8:40 
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Egr.Miura tutto quello che racconti (e che condivido perchè vissuto) potrà essere capito da un trentenne intelligente
ma non potrà mai,ovviamente,conoscere le emozioni,le suggestioni,gli entusiasmi e pur anche gli odori di quei treni
che ci hanno appassionato (ricordo che al mare,in Liguria aspettavo per un sacco di tempo il passaggio di un treno
merci o passeggeri trainato dalle tri fasi fino a che la mamma non mi trascinava via a forza).Occorre rendersi
conto che molto rapidamente i tempi sono cambiati sopratutto per i bambini e i ragazzini che onestamente sono
meno imbranati,specie nei giochi e nella fruibilità del loro tempo libero,di quanto lo eravamo noi negli anni 60'.
Oggi nessun genitore o nonno ha molto tempo per portare il pargolo alle stazioni o davanti ad un passaggio a livello per
vedere poi quei treni che come dici tu sono tutti uguali;inoltre i bambini preferiscono stare insieme ai loro coetanei
usufruendo di strutture atte al gioco sia negli asili nido che nelle scuole e parchi di divertimento.Quando sono poi
a casa da soli ecco subentrare le Tv coi cartoni animati (ha durato poco la serie del treno Thomas molto ben fatta),
distrarsi coi giochi elettronici o costruzioni di Lego.Anche i trenini Lego a batteria od ancora quelli in legno con
rotaie e scambi fatti a canalina sono stati venduti molto poco.Pertanto ritengo che anche tutte le soluzioni sopra
esposte per invogliare la passione dei treni ai pargoli diano pochi frutti.Aggiungo che parlando con più negozianti
di fermodellismo è chiaro la situazione che non vi sono più ricambi di generazioni per questo hobby.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 9:47 
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Miura, perfetto, hai fatto il quadro della situazione. Però tu parli così perchè hai conosciuto la ferrovia allora. Un decenne di oggi non se la immagina neanche, però ha davanti una pletora di locomotive (tutte uguali, vero, ma neppure tanto: diciamo che la forma è uguale) che cambiano colore ogni 2-3 anni! La varietà è cambiata, non sta più nella composizione del treno, ma nella figurina.

Detto questo, io preferisco la ferrovia di quando andavo in stazione col nonno. Se mai dovessi costruire un plastico FS (avendo tempo, spazio e soldi) lo ambienterei in quell'epoca in quella stazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 10:21 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
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Cita:
anche gli odori di quei treni

Gli odori dei treni. se ci penso mi torna in mente anche quello, l'odore che emanava dalle traversine impregnate, forse non così gradevole ma sicuramente caratteristico e distintivo della ferrovia. Oggi non si sente più. Qualche volta, quando vado ad una manifestazione a vapore un po' lo risento.

Cita:
Un decenne di oggi non se la immagina neanche

Questo è ovvio, nessuno che non abbia vissuto un periodo od una cosa, può immaginarsi realmente, cosa voleva dire a quel tempo.
Ed è per questo che mi sembra molto difficile che un decenne odierno possa essere attratto dalla ferrovia che, come dici tu, si limita al cambio di colore della figurina. E' così poco stimolante.
Cita:
i tempi sono cambiati sopratutto per i bambini e i ragazzini che onestamente sono
meno imbranati,specie nei giochi e nella fruibilità del loro tempo libero,di quanto lo eravamo noi negli anni 60'.

Sono più svegli ma ho l'impressione che in realtà siano meno capaci di creare il mondo. Troppo protetti, troppo isolati in realtà e chiusi in un mondo virtuale dove si frequentano.
I
Cita:
noltre i bambini preferiscono stare insieme ai loro coetanei
usufruendo di strutture atte al gioco sia negli asili nido che nelle scuole e parchi di divertimento.

Tu dici? Io tra le tante cose che non vedo più sono proprio i ragazzi che stanno insieme a giocare. Fanno tante cose in più come sport, danza ecc. Ma la partita di pallone in mezzo alla strada o quei giochi creativi dove un albero poteva diventare una fortezza da difendere ecc. ecc. non li vedo più . Mi sembrano tanto più soli in realtà.
Cita:
Aggiungo che parlando con più negozianti
di fermodellismo è chiaro la situazione che non vi sono più ricambi di generazioni per questo hobby.

Questo è ormai un dato di fatto, solo alcuni irriducibili ottimisti qui sul forum , si ostinano a pensare che quest'hobby abbia un futuro.
Le nuove leve che vedo arrivare in negozio, sono neo pensionati di 60 anni e più che, non avendo nulla da fare, riscoprono il vecchio sogno dell'infanzia e tornano a giocare con i trenini.
I segnali della fine ci sono tutti. Prezzi in ascesa di tutti i rotabili (siamo arrivati a 230 euro per una loco elettrica e 70 euro per una carrozza di nuovo progetto, una follia), segno che il mercato si sta sempre più contraendo e quindi i produttori cercano di guadagnare lo stesso su quei pochi che ancora possono spenderli. Fallimenti e chiusure progressive di produttori e negozianti. (10 anni fa a Roma c'erano 7 negozi, oggi praticamente sono rimasti in 2 forse 3). E'un circolo vizioso. 15 anni al massimo e la generazione che ancora lo sostiene e ne permette l'esistenza se ne andrà e tutto sarà buono per il museo dei giocattoli.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 11:49 
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Ma come si fa a paragonare le mille sfaccettature del telaio di un 428 ai tubetti di dentifricio su ruote che girano oggi? Non è questione di eta' o di imprinting, le vecchie glorie erano e sono affascinanti da guardare. Poi 'sti nuovi locomotori con le facce degli alpinisti o dei compositori sembrano giocattolini di plastica..Sono anni che non vado piu' in stazione, l'ultima volta che ci ho provato mi sono stufato dopo 5 minuti. E mi rendo conto che non è, appunto, una questione di imprinting in quanto, pur non avendo vissuto il trifase nella mia infanzia, ne sono estremamente affascinato. I colori fs erano caldi, il castano, l'isabella, si fondono a perfezione con il verde del paesaggio, e rendono subito l'idea del ferro, per non parlare del nero delle vaporiere. Anche le colature di sporco e il grasso luccicante avevano un loro perchè. Ammiri un E432 nella sua asimmetria, e l'occhio ha mille particolari interessanti su cui potersi soffermare. I ragazzi di oggi non sono interessati ai treni semplicemente perchè non c'è niente di interessante da vedere. Come nell' automobile. Quando costruiranno le auto col pilota automatico sara' la morte della passione per i motori.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 14:18 
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State ripetendo lo stesso discorso. A me i treni moderni non piacciono perché sono peggio di quelli che ho visto io quando ero piccolo, quelli sì che erano treni.
Poi salta fuori mio bisnonno e dice, macché quella robaccia moderna con le antenne: molto meglio le locomotive a vapore di quando ero giovane io: ho visto le 691 trainare i rapidi sulla Milano Venezia. Poi salta fuori suo nonno e dice, macché 691, stupide macchine riciclate, io ho visto i Mastodonti dei Giovi tirar su tonnellate dal Porto di Genova....
I giovani di oggi non hanno mai visto tutto quel vecchiume, per loro è storica una E.652, loro si appassionano proprio nei cambi di livrea, li sanno tutti, tutta la storia delle locomotive che tanto vi appassionano. Sanno tutte le varianti di ogni Frecciarossa, argento e bianca. Si appassionano a questa ferrovia, voi no. Probabilmente uno dell'età che avete voi oggi, quando eravate giovani, quando i triceratopi viaggiavano solo in terza classe e bisognava fare attenzione alle imboscate dei t-rex (faccine-> :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: ), non si sarebbe mai appassionato a quella ferrovia, ritenendola troppo moderna rispetto a quanto aveva visto e vissuto.
C'è chi non ha fotografato le E.636 davanti ai merci di derrate perché non erano E.428: troppo moderne, banali, tutte uguali. E adesso si mangia le mani. Quello che ieri era normale e banale domani sarà storia.

Quindi, portare un giovanotto in stazione può ancora essere utile: si appassionerà (se si) a un mondo diverso dal vostro, ma pur sempre ferrovia. E poi la ferrovia rimane comunque affascinante: i mezzi saranno moderni, non ci sarà più l'odore di creosoto (cacchio, se c'è un odore di ferrovia...), ma certe cose ancora rimangono, basta voler farci caso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 14:42 
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Sarà anche vero che i giovani si appassionano alle livree e non alle tipologie di rotabili ma penso che quello che
non si vuole comprendere o non ci si prende la briga di informarsi è che mancano i giovani che amano i treni e che
sono contenti se ricevono per regalo uno star set digitale.Hanno altri interessi di gioco e non sono portati a dedicare
i loro tempi di svago a coltivare hobby modellistici in generale.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 14:57 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:16
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Grazie per il T-Rex ma poco importa. Io di giovani che sia appassionano a tutte ste nuove livree non ne ho visto manco uno. Quelli più giovani che conosco e a cui piace la ferrovia attuale, la vivono e la conoscono sono più o meno sulla trentina. Forse tu sei uno di quelli e ormai non son più nuove leve ma uomini cresciuti. In negozio, se pure ci capitano, i bambini sembrano più attratti dai droni ed altre tecnologie moderne che dai trenini, dove spesso e volentieri sono i genitori che insistono "guarda i trenini che belli" e loro sembrano più annoiati che altro. Poi tu dici che noi non siamo al passo coi tempi. Bah sarà pure così , illudersi è sempre bello.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 16:33 
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Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2006, 1:23
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Da ex venditore, anche di giocattoli, posso dire che i bimbi hanno le loro passioni e si vedono, chi le auto, chi camion, chi corriere, chi trattori, chi treni, ... Ovviamente non sono esclusive, nel senso che possono essere anche tutte, o solo qualcuna, ma si vede cosa gli piace di più, e di meno. E il treno va! E il più desiderato è il treno Lego, che però è anche il meno regalato!
Senza nasconderci dietro un dito, le abitazioni son diventate con meno stanze e ambienti più piccoli, e i genitori bagagli che occupano una stanza non li vogliono, e se regali un bell'ovale o un'autopista da montare gli fai un dispetto, che, dopo la prima volta, finisce impacchettata dai nonni più lontani. E guai a robaccia che si monta e si vernicia, che spuzzolenta la casa di colla e vernici! Son molto graditi videogames e smartphone (che piacciono assai anche questi), così la figliolanza si toglie dalle balotas e i genitori possono andare sui social, vera piaga dei rapporti personali.
Quindi quello che manca è il passaggio successivo, quando si diventa ragazzi. Nessuno (nel senso che son veramente pochi chi fa il contrario) legge, nessuno fa ricerca, e nessuno fa modellismo! Va solo videogame e social, a cui si aggiunge bere, fumare e sballare, da immortalare sui social, e se non sei social non sei nessuno, se non fai vedere che spendi nei posti in sei un morto di fame, ...

Insomma c'è speranza solo per i bimbi che son a contatto con un padre (meno con un nonno e ancor meno uno zio) che ha la passione e la trasmette.
Ma siccome non è un rapporto 1:1 il numero si riduce sempre più...
Inutile sperare in una ripresa.

Ah, si è in compagnia. Nemmeno i giochi da tavolo se la passano meglio. Nemmeno i fumetti. Nemmeno gli stereo. Nemmeno i motorini. ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: mercoledì 11 settembre 2019, 17:34 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
lucab ha scritto:
...
Ah, si è in compagnia. Nemmeno i giochi da tavolo se la passano meglio. Nemmeno i fumetti. Nemmeno gli stereo. Nemmeno i motorini. ...


Nemmeno i soldatini. Nemmeno le autopiste. Nemmeno i Lego. Nemmeno i kit di modellismo statico. Nemmeno...un' infinita' di cose...
Resistono a stento le macchinine, che sono e saranno un evergreen.
Ogni epoca ha i suoi giocattoli.
Gli adulti di oggi sono i bambini di ieri. E gli ex bambini di oggi collezionano / si divertono coi "giocattoli" che hanno amato da bambini e magari non sono riusciti a possedere da bambini.
Gli adulti di domani collezioneranno transformers ( c' e' gia' chi lo fa ), collezioneranno e giocheranno coi video giochi vintage ( avete presente la serie The Big Bang Theory ? ) o coi computer vintage.
E' una ruota che gira...
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: giovedì 12 settembre 2019, 20:45 
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Iscritto il: domenica 14 marzo 2010, 21:37
Messaggi: 1973
Località: Faenza
A mè pare che, in generale, al fermodellismo di oggi manchi una cosa che nei primi anni '60 vedevo : il plastico funzionante in negozio.
Altrimenti è come voler far appassionare qualcuno al calcio o alla formula 1 mostrando solo fotografie.
Esse evocano, in chi ha visto e, magari, tifato. Ma in chi non ha mai visto una partita o non ha mai tifato, non riportano la parte dinamica, né la parte emotiva, che è poi l' essenza della cosa.

Magari anche solo un impianto come quello di Giovanni q, ovvero una ferrovia che gira per tutto il locale. Magari con una sola stazioncina un po' dettagliata.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: venerdì 13 settembre 2019, 10:38 
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Iscritto il: lunedì 8 novembre 2010, 10:44
Messaggi: 823
Località: Magione
bigboy60 ha scritto:
( avete presente la serie The Big Bang Theory ? )


C'è anche questo però
Allegato:
Sheldon_Cooper_gioca_con_un_trenino.jpg
Sheldon_Cooper_gioca_con_un_trenino.jpg [ 140.38 KiB | Osservato 2994 volte ]


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: venerdì 13 settembre 2019, 11:24 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3792
Località: Massa Finalese (MO)
Miura ha scritto:
Grazie per il T-Rex ma poco importa. Io di giovani che sia appassionano a tutte ste nuove livree non ne ho visto manco uno. Quelli più giovani che conosco e a cui piace la ferrovia attuale, la vivono e la conoscono sono più o meno sulla trentina. Forse tu sei uno di quelli e ormai non son più nuove leve ma uomini cresciuti. In negozio, se pure ci capitano, i bambini sembrano più attratti dai droni ed altre tecnologie moderne che dai trenini, dove spesso e volentieri sono i genitori che insistono "guarda i trenini che belli" e loro sembrano più annoiati che altro. Poi tu dici che noi non siamo al passo coi tempi. Bah sarà pure così , illudersi è sempre bello.


Miura, non ti sarai mica offeso! Si scherza.

Fidati, io ho parlato di quelle cose perchè le ho viste, e sono rimasto anche abbastanza incredulo. Anche nei vari forum di fotografia si trovano giovanotti 15-16 enni che si approcciano al mondo della ferrovia. Non saranno tanti, ma ci sono. Vai alle fiere: trovi reggimenti di anziani, battaglioni di uomini di mezza età, sparute squadriglie di 30-40 enni, ma trovi anche qualche reparto di giovani e giovanissimi, spesso anche molto competenti. Magari anche ragazzini che vengono portati alla fiera dai genitori solo per passarsi una domenica tutti assieme, li vedi che sono interessati a ciò che vedono. Però se poi il genitore non è interessato o non sa a cosa rivolgersi, addio.

Quello che manca è una classe di modelli entry-level attrattivi: le confezioni iniziali stile lima anni '70 ormai non attirano nessun ragazzino.


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: venerdì 13 settembre 2019, 23:18 
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Iscritto il: mercoledì 10 ottobre 2012, 17:30
Messaggi: 58
Località: Voghera-Piacenza prog. 65+750
A mio parere quello che manca alle potenziali nuove leve è l'IMMAGINAZIONE; mi spiego meglio:

Quando, diciamo 40 anni fa, giocavo con il mio primo terrificante start-set Lima (ovale con PL, BB SNCF e tre carri merci assortiti), mi figuravo che quello che girava fosse il treno che vedevo dalla finestra, o più da vicino quando accompagnavo mio papà al bar della stazione. La BB SNCF di volta in volta si tramutava in una E636, poi in una E428, una E424 imbronciata, ecc. ecc. I ragazzi oggi dispongono di una serie di dispositivi tecnologici, giochi e passatempi compresi, che purtroppo non lasciano più nulla all'immaginazione.

Saluti sconsolati


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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: sabato 14 settembre 2019, 2:56 
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Iscritto il: sabato 28 febbraio 2009, 11:32
Messaggi: 1108
La storia che non c’è ricambio la sento da almeno 20 o forse anche 30 anni (ormai vado per i 50).

Ma come dice Vasco, noi siamo ancora qua!


E finché ci saranno treni, ci saranno anche trenini.


Vivere la passione con passione, alcuni figli seguono i padri, altri no, altri giovani che non sono nostri figli si appassionano e ci seguono.

Buon fine settimana.





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 Oggetto del messaggio: Re: Mettiamo il caso
MessaggioInviato: sabato 14 settembre 2019, 8:35 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Giulio Barberini ha scritto:
bigboy60 ha scritto:
( avete presente la serie The Big Bang Theory ? )


C'è anche questo però
Allegato:
Sheldon_Cooper_gioca_con_un_trenino.jpg


Sì, hai ragione, Sheldon e' un grande appassionato di treni e trenini.
In parecchi episodi ci sono riferimenti e si mostrano modelli di treni. Un episodio, addirittura, e' ambientato su di un treno.
C' e' da dire che l' immagine che da' Sheldon dell' appassionato non e' proprio quella che vorremmo...La passione di Sheldon per treni e trenini e' puramente infantile. C' e' da dire che l' intero "personaggio" Sheldon ha aspetti infantili, dell' adulto cresciuto, ma rimasto intimamente bambino. Come il suo gruppo di amici, appassionatissimi di fumetti dei super eroi e di videogiochi, del resto.
Adoro the Big Bang Theory, per me una delle serie piu' belle. Dopo The Sopranos, ovviamente, number one assoluta. Altro genere, pero'...
Scusate la digressione.
Ora vado a vedermi le due puntate di The 100s che ho registrato durante la mia trasferta lavorativa di questa settimana... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Saluti
Stefano.


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