Vorrei portare il mio modesto contributo:

Breve raccordo a servizio di area industriale il più generica possibile, separato dalla linea FS da una semplice recinzione metallica e da un cancello; il raccordo è asfaltato per 2/3, così da permettere anche il transito di veicoli gommati. Il piccolo portale evoca linee di carico dall'alto, e l'insegna della ditta può essere sostituita con altre.

Saluti

Interessante, ci racconti e ci mostri qualcosa di più?
Ad esempio, come hai asfaltato i binari? La recinzione è commerciale o autocostruita? Grazie.

Mio suggerimento sarebbe un piccolo interporto - accettano qualsiasi tipo di carro.

Saluti Nicholas

Grazie dell'interesse. Intanto diciamo che, mentre i fabbricati di stazione sono quelli classici Hornby, tutta la parte industriale è costruita con cartoncino riciclato di vari spessori, dipinto ed invecchiato. La recinzione è ottenuta da una comune striscia di zanzariera metallica, sostenuta da lunghi spilli infissi in un cordolo di legno dipinto a imitazione del cemento. Anche la parte asfaltata è di cartoncino.

Il tutto fa parte di un "plastirama" (Benedetto Sabatini già sa) che condensa in una piccola superficie una stazione di diramazione, una fermata con raccordo ed una stazione nascosta proprio dai capannoni, il cui tetto è asportabile per ispezionare i binari sottostanti).

Allego un paio di foto più dettagliate.

Saluti!

Salve Marco,
avevo gia' affrontato l' argomento in un qualche intervento del passato, che, purtroppo non trovo piu'.
Provo a raccontare nuovamente.
In passato, dal '96 al 2006, ho frequentato spesso per lavoro Fabriano, che e' un importante polo di produzione di elettrodomestici bianchi.
Uno degli stabilimenti, Ariston, a Melano Marischio e' raccordato alla stazione di Fabriano ed ha una piccola rete ferroviaria interna.
Forse con l'aiuto di Google Maps si puo' ricostruirne il tracciato.
Al di la' di questo, basandomi su cio' che ho rilevato a Fabriano ed aggiungendoci un po' di fantasia ( ma con una logica ), un' industria di elettrodomestici bianchi puo' dar luogo ad un traffico estremamente interessante.
In ingresso:
-trasporto coils ( per la realizzazione delle parti in lamiera )
-chiusi di componentistica varia commerciale ( ad es. motori elettrici )
-pianali o addirittura trasporti eccezionali carichi di casse di macchinari industriali ingombranti
-serbatoi di gasolio per la centrale termica ( dai, non facciamo gli ecologici anche sui ns. plastici, mica vorremmo rinunciare ai carri cisterna ed attaccare la ns. fabbrica alla rete del gas... )
-silos per i pellet di plastica ( per lo stampaggio delle parti in plastica )
In uscita:
-Eaos / Eanos carichi degli sfridi dalla lavorazione dei coils
-chiusi a 2 assi o a carrelli ( Gbs, Gabs e similari ) per il trasporto degli elettrodomestici
-telonati a 2 assi o a carrelli ( Rils o similari ) per il trasporto degli elettrodomestici
-chiusi a grande capacita' a pareti scorrevoli a 2 assi o a carrelli serie H per il trasporto degli elettrodomestici
Faccio notare che di carri serie H a Fabriano ne vidi di tutte le compagnie di trasporto e di tutte le amministrazioni europee possibili ed immaginabili.
Fu proprio allora che mi appassionai a questa tipologia di carri, che, ormai, costituisce una sottocollezione della mia collezione di carri.
Mi pare un discreto traffico merci. Alla fine l' unica tipologia di carri non movimentata e' quella dei frigo. Per cui si potrebbe ragionare di un raccordo ferroviario a parte con relativa industria di trasformazione dell' agroalimentare.
Che ne pensi, Marco ?
Saluti
Stefano.

Molto molto molto bello il diorama di MeteoMario. Mi piace tantissimo. Complimenti !
Non solo il raccordo industriale aggiunge operativita' ( e, percio', divertimento ), ma la fabbrica "amplifica" visivamente il piccolo spazio, fungendo nel contempo da sfondo tridimensionale.
Mario, se hai altro da farci vedere, non fare mica il timido...
Saluti
Stefano.

Salve di nuovo,

Un grazie a tutti per le testimonianze e risposte e, soprattutto ad Antonio, per le sue delucidazioni puntuali.
Personalmente avevo scelto un consorzio agrario, molto comune al sud Italia, che comunque permette un movimento carri discreto. Si va dai carri chiusi per le sementi o per altri prodotti agricoli, a quelli isotermici per la frutta e la verdura, ai carri cisterna per l'approvvigionamento della nafta agricola, ai carri pianale per il trasporto dei trattori e delle macchine agricole.

Non posso postare purtroppo nessuna foto perché non ho ancora nulla da potervi mostrare... ma i preparativi fervono e spero quanto prima di poter rimediare.

Saluti e grazie di nuovo
Luciano

Grazie dei compllimenti!! Non sono timidissimo, in realtà è che ho poche immagini decenti da mostrare, vuoi perché sono una pippa come fotografo e perché ci vorrebbe l'attrezzatura giusta, dato che il modello è posto in un locale poco illuminato.

Sabatini, dopo Novegro ti invito a pranzo, vieni a farmi qualche foto please!!!

Però le insegne intercambiabili per la fabbrica ve le devo mostrare!!

Bellissime. Reminiscenti di un film indimenticabile...
Stefano.

Verissimo... E pensare che le insegne Necchi e Melandri sono vere!

Bye

Vere ?
Stefano.

La Necchi era una fabbrica di macchine per cucire di Pavia, Melandri Gaudenzio commercia legumi.


Bye

salve a tutti

cerco il libro praticamente introvabile....binari per gli stabilimenti....se qualcuno ha una copia da vendere contattatemi!!!

grazie mille!!!

Salve.
Non è per fare pubblicità, ma la Necchi produce ancora macchine da cucire.
Saluti.
Riccardo

Purtroppo è rimasto solo il marchio, in mano ad una società di Roma che non ho idea di dove produca (magari China?); lo stabilimento storico di Pavia è già stato abbattuto da un pezzo.

Bye