Parto subito ringraziando Lucaregoli per la segnalazione della ristampa

E passo a rispondere a Paolone e Luca-62:
paolone ha scritto:
A parte gli scherzi non voglio certo disilluderti a fare FS (rischierei di essere lapidato da chi ci legge...

) Mi si accapona la pelle quando vedo quelle lunghe carrozze passeggeri scarozzare all'interno di un cerchio troppo stretto magari a velocità sostenuta... Il problema per me che sono una mosca bianca è vedere convogli internazionali compressi in un piccolo plastico.
Certo, il concetto è chiarissimo e più che condivisibile e sono questioni che sicuramente terrò in considerazione (anche perché influiscono molto su quello che verrà dopo e quello che si potrebbe o non potrebbe fare).
Per quanto riguarda la struttura, le misure in gioco ecc, anche se sono fermo da tempo, come forse già detto ho comunque seguito in altri modi modellismo e mondo ferroviario, per cui ho avuto un sacco di tempo per pensare a soluzioni, disposizioni, pro e contro, compromessi ecc ecc, così come in testa (o foglietti sparsi qua e là) frullano da tempo un sacco di idee.. perché il non avere treni a disposizione non mi ha certo fermato dal pensare a cosa si sarebbe potuto fare.
Ovvio, poi tutte le idee andranno vagliate e scremate per ottenere un qualcosa di valido, adattarle allo spazio a disposizione ecc anche tramite confronto con voi (punti di vista diversi dal proprio aiutano a vedere eventuali difetti che altrimenti non si vedrebbero o valutare idee a cui non si era pensato) quindi quando sarà, ci sarà da divertirsi

ma per il momento non ho fretta, preferisco ponderare bene tutto e non andare allo sbaraglio.
Luca-62 ha scritto:
Quindi il mio modesto parere è che devi riflettere su almeno tre aspetti fra loro connessi:
1) quanto tempo e denaro sei disposto a investire in questo hobby?
2) che fretta hai di arrivare a un qualche risultato (anche parziale) perfettamente funzionante?
3) quanto sei pignolo? Quanto importante è per te la ricerca dell’estremo realismo rispetto alla soddisfazione di avere comunque “qualcosa” di veramente tuo e che, per quanto "imperfetto", ti diverte/soddisfa?
Quoto solo questo passaggio che ritengo cruciale, ma ti dico subito che non mi hai certo annoiato, leggere le altrui esperienze fa sempre piacere e aggiunge informazioni preziose, quindi il tuo post è più che gradito
Ovviamente i 3 punti da te elencati rappresentano domande che devo fare a me stesso e a cui devo rispondermi da solo

ma rispondo comunque anche qui in modo che sia più facile per voi capire il mio punto di vista.
1) risposta banale, ma direi "quello che serve" nel senso che ovviamente il tempo libero va e viene quindi uno non può programmare una tabella di marcia precisa (e direi che tu lo sai meglio di me) e ritengo che un hobby in quanto tale non può diventare un secondo lavoro, altrimenti poi passa il divertimento. Sono quindi entrato nell'ottica che si tratta di qualcosa molto a lungo termine, da portare avanti quando si può e come si può. Per quanto riguarda il discorso economico, è chiaro che nessuno ha soldi da buttare via, ne tantomeno si debbano andare a togliere soldi alle cose prioritarie della vita, quindi pure qui, quando si ha qualche soldo extra lo si spende. Esempio: mi basterebbe spendere il giusto per avere un primo treno e un tot di binari, poi da lì un po' alla volta prendere altro materiale ecc, poi se il secondo treno lo prendo un anno dopo, non scappa nulla, preferisco allora nel frattempo procurarmi altro materiale di base. Poi personalmente, visto che ho un sacco di hobby e di conseguenza utensileria, spazi lavorativi e manualità non mancano, per le cose su cui mi sento in grado punterei molto sull'autocostruzione, il che almeno in parte dovrebbe ridurre un po' la spesa complessiva.
2) come detto in precedenza, visto che ora sono fermo al nulla più totale, riterrei già un risultato buttare giù un ovale sul bancone di legno e vedere un treno che ci gira sopra, sarebbe comunque già un bel passo avanti

e mi farebbe riprendere contatto in prima persona con questo mondo (avere un proprio treno per le mani e farlo girare a casa propria fa tutt'altro effetto rispetto a guardare i video o i plastici a Novegro). Ovvio che nei sogni di chiunque ci sia l'andare a dormire la sera e svegliarsi il giorno dopo con un plastico enorme e completo perfettamente funzionante, perché se da un lato parte del divertimento è rappresentato dalla costruzione, avere i treni ma non poterli usare causa lavori in corso può essere una tortura, ma purtroppo magie del genere non esistono, quindi mi ripeto, ma dico e sono consapevole che ci vuole il tempo che ci vuole. Poi potrei sempre lavorare sul piano principale al plastico e poi in un angolino altrove mettere giù una manciata di binari per far muovere il treno (o i treni) quando ne sento il bisogno.
3) per certi versi mi reputo abbastanza preciso/pignolo (per questo mi trovo bene in Svizzera con tutte le sue regole e la mentalità del luogo

) ma se entriamo nello specifico di un eventuale plastico, non ho la pretesa di poter fare una riproduzione perfetta di un luogo realmente esistente, ma se devo essere sincero, nemmeno voglio farlo. Questo è un pensiero che si è sviluppato nel tempo sia con altre esperienze modellistiche ma anche nel virtuale quando passavo le sere a creare tratte/scenari/ambientazioni per i simulatori ferroviari. Inizialmente ero partito con l'idea delle riproduzioni reali, usare i DEM per ricreare i rilievi esatti, mettere ogni cosa nel punto giusto (edifici, strade, vegetazione e così via) ma pian pianino ho cambiato approccio, usandone uno più "citazionistico" per così dire, andando a prendere spunto dalla realtà e creando qualcosa che avesse un mio tocco personale.. un misto di realtà e fantasia ma sempre coerente alla zona a cui mi sono ispirato. Tanto per dire: ipotizzando una tratta ispirata alla riviera ligure, ne prendevo i punti salienti e che più mi piacevano e poi li mescolavo con altri sempre a tema ma non effettivamente presenti nella realtà, ma sempre rimanendo in ambito ligure.. non ci mettevo a girare delle loco americane, ne tantomeno mettevo in riviera una stazione tipo Milano centrale.. insomma l'idea era quella di far capire che l'ambientazione, l'atmosfera ecc fosse quella ligure, ma senza riprodurla 1:1. Spero di essermi spiegato.
Di conseguenza, sperando che qualcuno non mi tiri le pietre per quello che sto dicendo, in caso di plastico non ho particolare interesse (e magari nemmeno ci riuscirei) a fare una riproduzione perfetta di una specifica tratta o di un luogo in particolare. Se si trattasse di Svizzera, vorrei creare qualcosa di tipicamente svizzero, che rispetti tutti i canoni di scenario, colori, edifici ecc, ma rimanendo sul "generico" per così dire, magari mettendo qua e là riferimenti/citazioni più o meno espliciti per rafforzare l'idea generale. Esempio scemo: non metterei mai uno stabilimento chimico di fianco alla Stazione di Morteratsch

perché pur facendo qualcosa di "fantasia", deve risultare comunque realistico. Pure qui spero di essermi spiegato
eh mi sono di nuovo dilungato… ma da quanto mi viene naturale scrivere, capite quanto il tarlo sia in fase avanzata e tenuto a bada da troppo tempo

parliamo di anni di pensieri inespressi

EDIT: viste ora le altre risposte di solodiesel, paolone e ferrante, che come sempre ringrazio per i preziosi interventi… in serata rispondo anche a voi

ora devo scappare