Leggete qui
https://www.avvocatoiorio.it/wp-content ... io-Giu.pdf

E non scatenate il solito putiferio inconcludente, bisogna solo prendere atto e ricordarsi che i sistemi per far cambiare le cose ci sono, e che in denaro costano nulla o quasi.
I fatti hanno dinostrato, da millenni, che il rimedio non è: nè fare la rivoluzione, nè scrivere frasi "non consone" sui muri, e oggi in rete.

Ok , ma mi sfugge una cosa...ho letto che si parla di venditore , non di costruttore ...quindi la nostra sostituzione del pezzo o riduzione del prezzo dovrebbe essere fatta rivalere sul negoziante e poi lui a sua volta sul produttore/costruttore?
e comunque , se dopo 2 anni il ricambio non c'è , richiedo la riduzione del rpezzo al venditore ossia al negoziante?
Ho al sensazione che nessuno di noi mette in piedi una causa per 300 euro con un negoziante...e quindi l'azzardo morale dei prodotturi continuerà senza problemi di sorta...

Lo studio non è proprio recente: dal 2011 ad oggi possono essere cambiate molte cose.
Poi permettimi lo scetticismo in merito agli altri stati: dovrei credere che questo signore si è messo a studiare la giurisprudenza di tutti gli stati membri dell'Unione?

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davscarna, ma perché insinui dubbi? Marco ha proposto un documento: hai dubbi che non sia aggiornato? Proponi tu la versione aggiornata, se la trovi.
Ti meravigli che un avvocato possa conoscere la legislazione di alcuni paesi UE? Esistono apposta avvocati specializzati.

Riguardo il documento, se posso fare un commento, direi che, per le contestazioni che avvengono dopo un certo tempo, dobbiamo noi avere la forza di dimostrare che il difetto è nel prodotto, non nel nostro uso. Ad ogni modo, la questione ricambi non è risolta: è il costruttore che deve produrli, il venditore se non li ha non può farci niente.

saluti

Nel caso vi fossero sfuggiti i precedenti, sul medesimo argomento e le ritrite considerazioni dei soli capitani d'impresa:

viewtopic.php?f=21&t=69412&p=679132&hilit=avvocatoiorio.it#p679132

viewtopic.php?p=1043805#p1043805

Saluti.

Per quel poco che ho avuto modo di studiare di diritto in ambito accademico, si tratta di un mondo molto dinamico (forse paragonabile al progresso in campo elettronico): tutto potrebbeessere stravolto ne giro di poco tempo e non trovo fuori luogo la mia osservazione che non l'ho mai intesa come un atto denigratorio alla proposta di marco.

Calma calma, l'argomento almeno una volta affrontiamolo dal lato "tecnico", e dimentichiamoci che i trenini sono "figli" della passione.

Oddio, sul dinamismo di quelle norme non ci metterei la mano sul fuoco.
Quel documento, tutto liberamente leggile, mi è uscito mentre eseguivo una ricerca a riguardo dei ricambi e delle garanzia in ambito direttiva macchine: e anche lì non è poi molto diverso dal mondo dei trenini, anzi con il concetto di "compatibilità" ci campano in tanti.
Alla fine ho smesso di cercare perchè quello che mi interessa è di lettura riservata agli iscritti ai vari siti in cui sono capitato: faccio prima a leggermi le norme direttamente.

Una cosa mi è però sufficentemente chiara, almeno nel mondo dei trenini: i ricambi sono molto spesso un optional; la loro gestione dipende di fatto "dall'immagine commerciale" che si vuol dare un produttore.

hai fatto bene ad aprire questo ennesimo topic sul nulla... del resto se ne sentiva la mancanza

Com'è che non vedo certi post, pur essendo in elenco?

Ah, sì dimenticavo, certi personaggi li messi negli ignorati.

Si sta parlando di norme, non di sentimenti o sesso degli angeli!