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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 18:03 
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in che senso "un puzzle game"? a me diverte per come si possono creare nodi ferroviari intrecciatissimi e complicatissimi...poco fa ho fatto una stazione di testa a 6 binari con intersezione di 3 linee a doppio binario...non avete idea del casino che ne è uscito


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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 22:31 
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:lol: :lol: :lol:
Abbiamo confuso Sid Meyer e Chris Meyer!!!
E il "Locomotion" che intendevo io era un puzzle game ferroviario, poco interessante, tutto sommato...
Locomotion di Chris Meyer è graficamente carino... ma la gestione degli algoritmi di istradamento è repellente - mi trovavo con treni in posti in cui non avrebbero mai dovuto andare!
Sid Meyer è il padre di Railorad Tycoon 1, di Civilization e altri titoli molto noti.
Adesso adesso è uscito con Sid Meyer's Railroads.
Carino, ma nulla di più, purtroppo...


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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 22:56 
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ditemi che non è una figata!

Tra l'altro, a parte problemucci risolvibili di sagoma e peso assiale, potrebbe funzionare tranquillamente sulle nostre linee... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Immagine


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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 23:10 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Si tratta di una Bi-Polar, probabilmente la prima macchina con motori calettati direttamente sugli assali.
Credo che fosse alimentata proprio a 3000 in continua, mentre per il carico assiale non dovrebbe superare le diciotto tonnellate: come dire, leggera per gli standard americani. Forse, lavorando un po' sull'altezza della linea aerea potrebbe viaggiare anche da noi...


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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 23:26 
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Iscritto il: mercoledì 4 ottobre 2006, 18:49
Messaggi: 64
Queste locomotrico sono BRUTTISSIME , infatti spero ke almeno le hanno demolite TUTTE :shock:


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MessaggioInviato: mercoledì 10 gennaio 2007, 23:37 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:15
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G-master ha scritto:
Si tratta di una Bi-Polar, probabilmente la prima macchina con motori calettati direttamente sugli assali.
Credo che fosse alimentata proprio a 3000 in continua, mentre per il carico assiale non dovrebbe superare le diciotto tonnellate: come dire, leggera per gli standard americani. Forse, lavorando un po' sull'altezza della linea aerea potrebbe viaggiare anche da noi...


solo 18 tonnellate?
Tra l'altro lo scartamento, se wikipedia non mente, è quello "europeo" e va a 3000 V e avevano 2370 Kw di potenza continua..


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 0:48 
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Nome: Daniele Viganò
Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 18:30
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Il Basso di Genova ha scritto:

solo 18 tonnellate?
Tra l'altro lo scartamento, se wikipedia non mente, è quello "europeo" e va a 3000 V e avevano 2370 Kw di potenza continua..


Sì lo scartamento è il canonico 1435mm! Per la sagoma limite la vedo dura :D


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 0:56 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 1:11
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L'argomento è interessante e queste macchine oltre all'imponenza hanno un fascino irresistibile...
Metto un altro po di roba dei bei tempi andati dall'aspetto inconsueto x i nostri tempi (e luoghi).

cominciamo della + piccolina... E424 d'America o giu di li... :P

Immagine
PRR B-1

Immagine
PRR L-5

Immagine
CUT P-1A

Immagine
Long Island RR DD1 (terza rotaia)

Immagine
Milwaukee Road EF-1

http://www.northeast.railfan.net/images/tr_nw2515.jpg
N&W LC-2


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 10:04 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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Località: Palazzago (BG)
Il Basso di Genova ha scritto:
solo 18 tonnellate?


Bè, cazzarola, con 14 assi!!!


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 10:06 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:01
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Bender, grazie per il contributo!!!
Che loco assurdobuffe...

Ma la CUT P-1A che senso ha??? Quei carrelli folli (nel senso di "non motori") a cosa diamine dovrebbero servire? Certo non hanno scopo portante... avranno scopo di guida? Mi sembra un po' assurdo...


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 10:19 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 11:10
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Tutto ciò è bellissimo... sono estasiato!!!! :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

ciao

Marco


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 10:24 
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e noi a lamentarci del rodigggio del quattrevent'otto che scassava i binari!

Tra l'altro, secondo il Cornolò, quando fecero i primi progetti di E424, si pensò proprio ad una macchina box-cab con sforzi trasmessi ai carrelli, senza quindi interessare la cassa che a quel punto era poco più che una cabina...


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MessaggioInviato: giovedì 11 gennaio 2007, 10:30 
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Scusa Basso, ma negli USA hanno sempre usato rotaie piuttosto toste, non come da noi, dove tra ponti e rotaiette toccava limare il carico assiale con cura... le 691 potevano viaggiare su una parte estremamente ristretta delle linee italiane, ad esempio.


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Poco noto. In pieno Fascismo Mondadori pubblica una enciclopedia dove alla voce Locomotiva si trova una foto delle locomotive alimentate in monofase con motori trifase (e relativo convertitore rotante - se non ricordo male il termine) mentre alla voce Ferrovia troviamo una bella foto della Bi Polar...


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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Le innovazioni non partono dal nulla ma da quanto si conosce fino a quel momento. Come in tutti i campi accadde anche per le locomotive elettriche che, all'inizio, mutuarono i concetti costruttivi della locomotiva a vapore. Le macchine su carrelli, come siamo abituati noi a vederle, appartengono ad una fase successiva, escluse quelle di modesta potenza che derivavano direttamente dal concetto tranviario.
Del resto le dimensioni dei motori e delle altre apparecchiature elettriche di allora non consentivano altre soluzioni, in Italia le macchine trifasi non fanno altro che confermare questo concetto.
Se guardate in giro vi accorgerete quanto diffuso fu l'uso della trasmissione a bielle anche su macchine che non nacquero ai primordi dell'elettrificazione.
La presenza dei carrelli folli alle estremità era data dal fatto di potersi iscrivere meglio nelle curve, specie quelle esistenti nelle stazioni e negli scali. La macchina tipo P-1A della CUT era operativa solo nell'area di Cleveland per cui serviva al traino dei convogli attraverso la stazione sotterranea denominata UNION TERMINAL alla quale, essendo sotterranea non erano ammesse le macchine a vapore, come alla NYC Gran Central Terminal e alla Pennsylvania Statio a New York (NY). Le sue dimensioni sono dovute al fatto che i convogli erano piuttosto pesanti.
Piuttosto mi incuriosisce il tipo B-1 della PRR che, non so se avete osservato, è costituito da un telaio rigido a tre assi. Per quanto usato per le manovre doveva essere bello vederlo ondeggiare per gli scali a causa del suo passo rigido.
Tutto sommato, è da dire che in Italia si è passati dal concetto simil-vapore delle locomotive elettriche all'uso dei carrelli a due assi abbastanza rapidamente e questo deve essere considerato un vanto della capacità tecnica nazionale, anche se ciò avvenne sulla spinta del regime politico di allora che aveva puntato l'ottenimento del consenso anche
sull'efficenza dei servizi ferroviari.
Circa i rapporti tecnoci ed economici con gli USA va detto che all'epoca erano ben stretti e, per limitarci al campo ferroviario, ad esempio, è proprio di derivazione americana l'adozione della CC a 3kV sulla nostra rete nazionale
Saluti


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