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Luca, troppe S, se vuoi avere problemi di circolazione hai fatto la scelta giusta! Aggiungo che la secondaria può avere accesso solo al 3° binario, scelta troppo limitativa. La stazione non è stata costruita sapendo (come tu sai) che sulla secondaria ci sarebbe stato solo un esercizio a spola o con automotrici... Anzi, prima di sicuro c'era la necessità di girare con la locomotiva attorno alle carrozze, dato che le automotrici non c'erano. Non devi pensare come il progettista di un plastico, pensa come il progettista della ferrovia vera: il progettista del plastico viene dopo!
Paolone, le aree "vuote" nelle nostre campagne con cosa sono riempite? Con i capannoni. Ok, oltre i capannoni cosa c'è? I campi! La campagna! Quei luoghi ameni da cui provengono i cibi di cui ci nutriamo! Scusami lo scherzo, non so se tu sei un cittadino, ma io che abito in un paese di campagna, sono abbastanza abituato alla presenza dei campi, e molto spesso la stazione costituisce uno dei margini del paese, sicuramente lo era nell'epoca in cui Luca ha deciso di ambientare il plastico.
E in campagna non ci sono solo i campi. Non conosco benissimo l'agricoltura teutonica, ma dalle mie parti oltre al grano, al granoturco, i frutteti e le vigne, si coltivavano barbabietole (fino a pochi anni fa richiedevano moltissimo lavoro manuale per selezionare quelle da crescere ed estirpare le erbacce), oppure anche solo erba medica per l'alimentazione degli animali. Per non parlare di cocomere e meloni (ok, questi in Germania no), ortaggi, legumi, altri cereali (o affini) come soia, oppure ad altre colture utili per la produzione di olio vegetale: papaveri, colza (entrambi coloratissimi). E poi c'erano anche i maceri, specchi d'acqua utilizzati nella produzione della canapa, o anche laghetti vari ed eventuali (ok, io vivo in una zona ai margini di una antica bonifica, quindi forse sono ancora più frequenti), sia naturali che utili per la pesca sportiva o l'allevamento ittico. Da noi fino all'avvento della meccanizzazione in agricoltura ogni piccolo campo era orlato di alberi, sovente olmi o gelsi, che magari sostenevano tralci di vite. In Germania, in un paesino con quel nome, immagino sia abbastanza fiorente la coltivazione del luppolo e dell'orzo, e magari è anche presente una fabbrica di birra, che si serve dello scalo merci per i propri traffici (come ad Imola si faceva con un'azienda vinicola, arrivavano e partivano carri serbatoio carichi di vino che venivano travasati su camion cisterna)... E non ho parlato degli allevamenti e delle risorse boschive! Insomma, non ci sono solo i prati e campi di grano: Gli spazi vuoti si riempiono, e possono anche essere molto interessanti (e ameni)!
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