Come primo punto voglio precisare che questa 740 non è un lavoro mio.
L’idea, lo sviluppo e la costruzione di questo modello è opera di un caro amico, che non frequenta il forum.
Io faccio parte di quelle persone che contribuiscono alla realizzazione dei vari componenti, nello specifico sviluppo i disegni per le lastre in fotoincisione.
La filosofia costruttiva è quella di voler realizzare un modello il più fedele possibile alla locomotiva vera. Scala 1/30, niente compromessi dimensionali, tolleranze e giochi come al vero. La maggior parte dei chiodi riportati sono in fusione e vi è un ampio uso di viteria utilizzando prodotti commerciali o fusioni ottenute da
masters ideati al preciso scopo. Nessuna motorizzazione. Insomma un modello da contemplare vista la complessità e l’incredibile dettaglio, spinto anche nelle zone non visibili.
Semplice a pensarlo, un po' meno a realizzarlo. Quando iniziai questa impegnativa avventura era il 2015, e già il progetto era avviato. Ad oggi il prototipo del tender è quasi completato mentre il telaio della loco è
a buon punto. Mancano le fodere della caldaia e la cabina (lamiere) per la parte che mi compete e sono in progettazione gli ultimi pezzi per completare la caldaia e distribuzione.
A tempo debito sarà l’autore di questo modello a descrivere tutto quello che è stato fatto per creare un qualcosa che chiamare modello è riduttivo.
Dopo centinaia di pezzi disegnati, con parecchia soddisfazione allego alcune foto inerenti la macchina “0”, servita per le innumerevoli correzioni e il modello “nr.1” definitivo.
Mi piace ricordare come grazie ad alcuni modelli in scala 0 ho conosciuto questo abilissimo modellista parecchi anni fa. Che ha dimostrato dove si può arrivare con testa e perseveranza .
Dettagli della locomotiva e tender



Comando della distribuzione funzionante in fase di realizzazione


Tender. Realizzato con tutte le centine interne come al vero. Prototipo e modello definitivo


Cassa attrezzi posteriore

Traversa anteriore del tender con sistema di aggancio e repulsione locomotiva tender completamente riprodotto

Telaio del tender


Pochi dettagli mancano al tender, che può dirsi completato

Telaio locomotiva
Il carrello italiano completo di tutto, e funzionante come al vero. I movimenti laterali sono in scala

Componenti cassa trazione locomotiva

Il telaio è stato riprodotto in maniera completa con tutti i rinforzi e relativi angolari.



In fase di studio e realizzazione la caldaia.

Prototipo del blocco cilindri, e prototipo blocco sezionato con i condotti del vapore riprodotti

. . . !!!

Senza parole !

Ma poi, riprendendomi un poco ...

- la tiranteria dei freni
- le sospensioni
- il carrello italiano
- il tender ..
- l' asta di trazione del tender, con la molla a bovolo per la trazione discontinua
- l' accoppiatore per il riscaldamento a vapore
- la balestra per l' accoppiamento macchina tender, elastico anch' esso
- la leva di inversione
- boccole e parasala
- la pompa dell' aria compressa
- i canali interni del distributore

! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !


Stefano Minghetti

Spettacolare,complimenti!!

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Impossibile trovare un commento adeguato !
Una domanda, pero', mi sorge spontanea: perché scala 1:30 ?
Non e' una scala del ferroviario, perché la piu' vicina e' la 1:32 ( scala I ).
E' una scala usata ( poco ) nel mondo dei soldatini / modellismo militare, dove, invece le scale piu' grandemente utilizzate sono 1:32 e 1:35.
Mah...
Saluti
Stefano.

Sto contemplando e sono tumefatto.
Attilio Mari (mitico) faceva i primi modelli in scala 1:30 semplicemente perché, non avendo all'epoca la calcolatrice, era più semplice dividere per trenta (cioè per tre) e non per trentadue.

Sembra proprio lo stesso concept di modellismo, semplice da dire ma articolato da fare: la realtà riportata in scala, anche nelle tecniche di costruzione e assemblaggio.
In questo caso, per esempio, aumenta la complessità delle fotoincisioni, che devono essere perfette dimensionalmente parlando, per permettere la chiodatura.

Comunque Stefano, che stracazzo di fusioni! Fantastiche! Ma perché il cilindro tagliato a metà? Perché poi ne mostri anche uno intero...

Scusa Nanniag, sara' che al mattino carburo con fatica, ma non mi torna…
Se il motivo della scelta della scala 1:30 fosse la facilita' di dividere le quote per 3, la scala sarebbe 1:33,33333333...
Saluti
Stefano.

B E L L I S S I M A.

Una sola parola..MERAVIGLIA!!!!Complimenti!!!

Lavoro incredibile!!!!

Ecco la risposta del perché della scelta della scala direttamente dal creatore del modello:

Riguardo alla domanda perché 1:30, la risposta è che, per rispettare
in modo maniacale la scala, la maggior parte delle lamiere della
macchina vera sono divisibili per 30 e le lamiere in scala sono
disponibili agli spessori esatti; da ciò ne deriva che tutti i
lamierini sono in scala anche per quel che riguarda lo spessore , e
questo complica moltissimo la lavorazione dato che saldare e sabbiare
lamiere piuttosto ampie ma con spessori ridotti crea molto facilmente
la tendenza alla deformazione.
Esempio: le pareti laterali del telaio della loco misura spessore 3cm
al vero,di conseguenza il lamierino da 1mm tagliato a pantografo è
perfettamente in scala oppure le traverse verticali al vero sono
spesse 1.5cm: esiste il lamierino da 0.5mm e così via...

stupore assoluto

A volte scherzo col mio amico Bruno, valente neuropsichiatra, circa le suo ossessioni modellistiche....
Qui la patologia è agli estremi !!!
Ma si sa , i veri modellisti fan ciò per sfidare le loro capacità e qui si è all'eccellenza !!!
Chapeau !!

Non ci posso credere...
E' la prima volta che sento dire di un modello in cui e' in scala perfino lo spessore delle lamiere...
Saluti non solamente ammirati, di piu', molto di piu'
Stefano.

Questo non è più "solo" modellismo, siamo di fronte ad una installazione concettuale, oserei dire. Mi ritrovo tumefatto come nanniag, la bellezza è tale da essere dolorosa...